I TDG OBBLIGANO I FIGLI?


Uno degli ultimi articoli apparsi sul sito ufficiale jw ha per tema:
I Testimoni di Geova obbligano i figli a seguire la loro religione?
Vi riporto la risposta integrale così come è data nel sito:
No, perché ognuno deve decidere personalmente se e come adorare Dio (Romani 14:12). I Testimoni di Geova insegnano ai loro figli i princìpi della Bibbia, ma sono poi i figli che, una volta cresciuti, devono decidere se diventare Testimoni o no (Romani 12:2;Galati 6:5).
Come la maggioranza dei genitori, i Testimoni di Geova desiderano il meglio per i loro figli. Insegnano loro quello che pensano possa aiutarli nella vita, sia a livello pratico che morale e religioso. I Testimoni di Geova sono convinti che la Bibbia insegni il miglior modo di vivere, e quindi cercano di trasmetterne i valori ai figli studiandola con loro e frequentando insieme le riunioni cristiane (Deuteronomio 6:6, 7). Quando cresceranno, i figli potranno scegliere personalmente e in modo consapevole se seguire la stessa religione dei genitori oppure no.  (https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/obbligano-figli-seguire-religione/
Probabilmente è stato difficile anche per voi contenere lo sdegno.
L’obiettivo che hanno articoli come questo è quello di “lucidare il marchio”, far passare al pubblico il messaggio che quella dei TdG è una religione moderata, ragionevole e rispettosa, che non fa battezzare i bambini, i quali “quando cresceranno”, dice l’articolo, “potranno scegliere personalmente e in modo consapevole” la propria religione.
Chi legge questo articolo ignora invece le politiche concrete portate avanti all’interno della setta.
Siamo qui per questo.
La realtà è esattamente il contrario di quanto voglia far credere l’articolo.
Genitori, anziani e sorveglianti viaggianti (che sono i rappresentanti delle Filiali nazionali), esortano i giovani e i giovanissimi a battezzarsi il prima possibile, senza rimandare né indugiare.
Le pubblicazioni WTS lodano a più riprese bambini che si sono battezzati in tenera età e li pongono agli occhi dei fedeli come modelli da imitare.
Nel 1934 mamma e papà si battezzarono. Anch’io volevo battezzarmi e continuai a insistere finché la mamma chiese a un Testimone di una certa età di parlare con me al riguardo. Lui mi fece molte domande in modo che potessi capire. Poi disse ai miei genitori che non mi si doveva impedire di battezzarmi; poteva danneggiare la mia crescita spirituale. Così l’estate seguente mi battezzai: avevo solo sei anni.” (Torre di Guardia 1 agosto 1996)
SI È BATTEZZATA A SETTE ANNI.” (Annuario 2011 pag.58)
Renzo, che ora ha otto anni, si è battezzato a un’assemblea di circoscrizione a Bonaire.” (Annuario 2002 pag.110)
A cinque anni, con l’aiuto di una gamba artificiale chiamata “stivale”, una novità, divenni proclamatore della buona notizia del regno di Dio.” (Torre di Guardia 1 febbraio 1979 p.28)
Quello che inoltre non viene rivelato ai TdG è che, quando si battezzano, aderiscono ad uno Statuto, che probabilmente non leggeranno mai nella loro vita. Aderiscono quindi ad una società divenendone soci aderenti. Lo statuto potete leggerlo qui: http://host.uniroma3.it/progetti/cedir/cedir/Ist-rel/TGeova_stat.pdf
Riguardo ai soci, l’articolo 4 dello statuto dice:
Sono soci aderenti i Testimoni di Geova battezzati, associati alle Congregazioni locali, che sono attivamente impegnati nella diffusione del messaggio biblico, frequentano le riunioni di culto e applicano le norme morali e di vita cristiana nella loro condotta.
[...]
A tutti i soci spetta di: frequentare le riunioni di culto presso le Congregazioni locali; partecipare alla vita e all’attività di dette comunità e ricevere tramite esse assistenza spirituale e morale, addestramento e istruzione biblica.”
Ciò che stupisce è che bambini di sei, sette, otto anni vengano ammessi come soci. Ora, questo potrebbe non essere illegale laddove ci fosse l’autorizzazione dei genitori. Ma ci sono due elementi fondamentali da considerare:
  1. Questa autorizzazione non viene mai raccolta per iscritto. Inoltre, se si vive in famiglie religiosamente divise, tanto più se i genitori sono separati o divorziati, spesso si bypassa il consenso dell’altro genitore.
  2. Questa adesione avrà un valore contrattuale pesantissimo sulla vita del TdG, a causa della mannaia dell’ostracismo, che penderà per sempre su di lui e che prima o poi si troverà ad affrontare se vorrà uscirne. È necessario comprendere che qui si tratta di aderire ad una associazione dalla quale non si potrà uscire se non a fronte di gravi conseguenze psico-emotive.
Infine, siamo almeno onesti su questo: come si fa a sostenere che bambini di sei, sette, otto anni scelgano “in modo consapevole”? Vogliamo definirla “decisione personale” o circonvenzione di incapace
Proprio in considerazione di tutto ciò, ritengo che costituirebbe già una certa tutela per i minori se lo Stato impedisse che questi divengano soci aderenti prima della maggiore età.
Eliseo

Commenti

  1. Io avevo 17 anni quando mi sono battezzata, dopo 2 anni di pressing da parte di una coppia di pionieri speciali in servizio nella nostra congregazione.
    Ho pianto, tanto, tantissimo.
    Devo raccontare delle botte prese da mia madre per evitare che io frequentassi le pericolosissime amiche di scuola? Di quando mi veniva a prelevare forzatamente dalle loro case per portarmi a predicare? Della vergogna che provavo per il modo in cui mi facevano andare vestita?

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  2. I genitori tdg usano la fantomatica "coercizione":«coercizióne s. f. [dal lat. coërcitio -onis, der. di coërcere; v. coercibile]. – 1. L’obbligare altri a fare o non fare una cosa, usando la forza o minacciando d’usarla; coazione, costrizione, limitazione della libera volontà: fare uso della c.; ricorrere alla c.; subire una c. morale.» Se è un abuso verso degli adulti figuriamoci verso i minori, i quali vengono obbligati a seguire un "iter" comportamentale, diverso dalla normale educazione, che permette ai genitori di insegnare a non rubare a non dire parolacce ad essere generosi nei confronti dei loro compagni etc.. Essi in realtà vengono già "indottrinati" o infarciti della religione dei genitori, i quali, in realtà obbligano il minore a seguirli in sala del regno, a predicare, ai congressi, alla commemorazione, per non parlare della non frequentazione degli amichetti di scuola o del vicinato dove già viene loro vietato qualsiasi contatto di svago! La WTS non si smentisce mai sul presentarsi sempre con un falso biglietto da visita, nel far credere alla gente dall'esterno tutte la pagliacciate che insegna. Cari signori che siete interessati ai testimoni di Geova, informatevi bene prima di entrare in questa setta, perchè vi diranno molte bugie omettendo molte verità. I bambini saranno condannati a vivere una vita da adulti, schiavi di una setta che non permetterà loro di fare il loro mestiere: giocare con i propri compagni. Non saranno affatto felici di non festeggiare compleanni onomastici Natale Pasqua e qualsiasi altra festa reputata dai tdg feste pagane. State attenti poichè con un'apparente forma di felicità, essi vi soggiogheranno facendovi sperare in un futuro dove perfino gli amichetti dei vostri figli saranno messi a morte perchè non si sottomettono alla watchtower! Sono dei fanatici incalliti.

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  3. Caro Eliseo grazie, argomento ben esposto.
    La WTS pratica deliberatamente quello che ha sempre condannato alla Ch. Cattolica servendosi dei suoi adepti con una capillare predicazione pubblica di casa in casa per portare l'acqua al suo mulino..
    Molti potrebbero obiettare che lo Stato Italiano permette alla Ch. Cattolica di battezzare i bambini con l'avallo dei genitori; ma,
    molti non conoscono la differenza del rapporto sulla base di patti e concordi storici tra Ch. Cattolica e Stato Italiano, e il diverso rapporto delle nuove religioni tra cui la WTS/CCTDG soggetti ad uno Statuto nel rapporto con lo Stato.
    A volte queste nuove religioni soggette allo Statuto simile ad altre associazioni con diversi fini culturali, vogliono avvalersi degli stesso privilegi concessi alla religione Cattolica , ma toppano.
    Ad esempio: una società madre può contrarre contratti diversi con società diverse, e ogni società deve attenersi quanto pattuito e accettato nel suo contratto, senza potersi rivalere su contratti diversamente contratti con altre società.

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  4. Eliseo, questo sfruttamento minorile è quanto più di mostruoso un'organizzazione possa sperimentare. Come ho letto sul tuo articolo bambini che si battezzano in tenera età, non l'avevo mai sentito in tanti anni stupida carriera "teocratica". Magari a 15 16 anni sì. Ma parlare proprio di bambini è qualcosa di veramente truffaldino. Solo una mente così contorta quale è quella della WTS poteva partorire una strategia del genere: indottrinare subito dei bambini. La cosa più schifosa che un essere umano potrebbe fare. Abusare della loro posizione è cosa abituale. Essi con la loro onnipotenza oramai espressa in tutti i campi della vita dei loro adepti, non hanno risparmiato neanche le povere anime innocenti, che non sono e non sarebbero capaci di comprendere cosa significa essere responsabili davanti a Dio del proprio battesimo. Eppure, ricordiamo che Gesù si battezzò a 30 anni. Ora che l'età sia relativa o meno, ci si può però configurare almeno col pensiero, ovvero quando un pretendente che anela diventare un adepto, abbia il tempo di "capire" quello che sta facendo, coem fece Gesù. Ma purtroppo la WTS ha pensato bene di scavalcare qualsiasi età che potesse rendere discutibile un battesimo a 5 anni. Bisogna essere proprio dei cretini per promuovere un bambino a proclamatore non battezzato o battezzato, responsabile già di dover andare a predicare fare rapporto, ubbidire alla WTS, riunirsi "solo" con la fratellanza e dimenticarsi le vecchie festività, tanto care ai bambini e momento di appagamento delle loro ingenue e giuste richieste per ottenere un bel regalo da papà e mamma! Ma adesso, il bambino di 5 anni, anzichè pensare al gioco, dovrà dedicarsi ad un gioco più grande di lui: "Avvertire il mondo della prossima fine". Non potrebbe esserci nient'altro di più ridicolo, e la WTS di cose ridicole ne ha fatte tante...

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  5. Un articolo, quello della WTS, bugiardo e falso quanto mai. Tutti noi cresciuti dall'infanzia in questa organizzazione sappiamo BENISSIMO che quando si supera una certa età limite (12, 13 anni al massimo, ma è già troppo!), i genitori cominciano a pressare perchè si iscriva alla scuola di ministero teocratico, diventi proclamatore e subito dopo si battezzi. Se il figlio indugiasse, le pressioni da parte degli adulti comincerebbero a farsi sentire sempre più. Ci si mettono poi gli anziani con le loro visite pastorali a farlo sentire in colpa perchè non ha ancora intrapreso la "via della verità". Se ha parenti, anch'essi cominciano a fare il loro lavorio, umiliando il giovane con paragoni con altri coetanei che nel frattempo hanno "fatto progresso". Se poi continuasse, dopo l'adolescenza, e magari dopo la maggior età a non "schierarsi dalla parte di Geova", alcuni, fortunatamente non tutti, genitori si sentono spinti a mettere e il loro figlio "ribelle" di fronte alle proprie responsabilità, magari invitandolo ad andarsene via di casa per non essere un cattivo esempio per altri familiari....altro che le fesserie scritte sul sito propagandistico jw.org.
    E vi lascio con la chicca iniziale dell'articolo, che trasuda presunzione da tutti i pori: "... perché ognuno deve decidere personalmente se e come adorare Dio...I Testimoni di Geova insegnano ai loro figli i princìpi della Bibbia, ma sono poi i figli che, una volta cresciuti, devono decidere se diventare Testimoni o no"
    Cioè è solo se si è testimoni di Geova che si può adorare Dio. Se scegli di essere testimone di Geova servi Dio, se non lo sei, scegli di non servire Dio.....Oddio quanta arroganza.

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    1. Arroganti e... fanatici. Quanto hai ragione. Hai letto la frase: «Come la maggioranza dei genitori, i Testimoni di Geova desiderano il meglio per i loro figli. Insegnano loro quello che pensano possa aiutarli nella vita, sia a livello pratico che morale e religioso. I Testimoni di Geova sono convinti che la Bibbia insegni il miglior modo di vivere, e quindi cercano di trasmetterne i valori ai figli studiandola con loro e frequentando insieme le riunioni cristiane». Fa capire una cosa molto importante, crescendo in questo contesto, un figlio sarebbe solo stupido se non seguisse queste direttive. Capito la coercizione psicologica? Dopo i sacrifici compiuti dai genitori a livello religioso, il figlio si sentirà "obbligato" a seguire la via religiosa intrapresa dai genitori. Non è affatto una scelta libera. Decidere se diventare testimoni...? Ma di cosa parlano se l'indottrinamento comincia da quando hanno il succhiotto in bocca....!

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  6. Sentono il fiato sul collo dei servizi sociali? In una città del nord (Trieste), mi è stato detto da una mia cugina ancora nella "Verità", che una famiglia di Tdg con figlio minorenne con difficoltà cognitive è stata oggetto di un'indagine dei servizi sociali con tanto di PM dietro una non precisata segnalazione. Ovviamente i "fratelli" sono partiti subito con l'ipotesi di una congiura da parte dei parenti "increduli" della coppia e quindi della persecuzione della fratellanza negli "ultimi giorni" ecc. ecc......ma, in realtà, sembra che la cosa sia partita da ambienti istituzionali. Avete forse notizie se esistono in altre parti d'Italia situazioni simili? In alcune Regioni, come la Calabria, sulla questione del rifiuto genitoriale delle emotrasfusioni su figli minorenni, enti istituzionali per la protezione dei minori hanno formalmente accennato all'inizio di un'indagine. Non so se siamo di fronte ad un'iniziativa in sordina, sottotraccia, da parte del Ministero degli Interni. Certo è che la WTS quando pubblica articoli di un certo argomento, con un certo tono, non lo fa mai a caso.
    Tiziana

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    1. Non penso proprio sia stato pubblicato per quel motivo. Gli articoli escono in inglese e vengono poi tradotti. In ogni caso sarebbe ora che il governo facesse qualcosa per fermare questa setta di fanatici.

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  7. Ricordo una celebre frase di mia madre quando conobbe la "Verità". Disse: "Preferisco mio figlio drogato che non testimone". Essendo figlio unico pensavo parlasse di me. Per fortuna non ho mai sopportato nemmeno il fumo. Mio madre era ovviamente una testimone zelante, un esempio da imitare!

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  8. Chiedo al forum se è possibile pubblicare questo video : Getting to know david splane -part 2- not forcing children - you tube .....si devono mettere i sotto titoli in italiano ..........questo signore ( del CD ) dice in quella assemblea a malmo ( svezia).... se è saggio non forzare al battesimo ? e del come mai a 14 non sono ancora battezzati ?

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  9. Questo signore si dice sorpreso se un bambino a 10 -11-12 anni non è ancora battezzato, e lo è ancora di più se a 14 non lo è ancora...... ...non ho parole.

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    1. Ricordo ancora con dispiacere come mi fece sentire mancante come padre un sorvegliante viaggiante perché mia figlia di 14 anni non era ancora battezza. Nonostante questa esperienza, non ho fatto mai pressione sui miei figli al riguardo. Si sono tutti battezzati quando hanno voluto loro. Tutte le esperienze che sto conoscendo mi Rattristano.La WTS non ha incoraggiato il vero cristianesimo.

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  10. Cito una altra frase di questo ignorante patentato che sempre in quel discorso dice : Se a 7 anni un bambino non ha ancora fatto progresso in congregazione, la famiglia dovrebbe preoccuparsi del oppinione che Geova ha di loro ...non ci sono scuse !!. .........e giù con i sensi di colpa verso i genitori !! ...............questo discorso è stato fatto nel ottobre del 2014 .

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    1. Grazie Riflessivo, ci daremo un’occhiata e vedremo cosa si riesce a fare

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    2. Ne vale la pena ...qui hanno toccato il fondo........grazie a te eliseo per il tuo impegno.

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  11. Si parla tanto di seguire le leggi dello stato dove si abita, ma se lo stato dice che sei maggiorenne a 18 anni perché i TG lasciano bambini prendere decisioni così importanti come quella del battesimo con conseguenze poi su tutta la famiglia nel caso di ripensamento futuro? È veramente vergognoso! Spero, anche se ne dubito, che prima o poi qualcuno lì fermi!

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  12. Il battesimo dei bambini serve ai genitori per ostentare zelo agli occhi degli altri fratelli.usare i figli come strumento di gratificazione personale. Esattamente come un padre che iscrive il figlio ad una scuola calcio per pavoneggiarsi delle eventuali buone prestazioni calcistiche del pargoletto. Semplicemente agghiacciante

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    1. Credo che la tua risposta abbia sia vera nel 99% dei casi.

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  13. A cosa si deve il battesimo dei bambini? C'è chi dice sia a causa del fanatismo, chi dice per fare numero, chi per ostentare zelo. Tutto vero, ma non facciamoci sviare dal vero scopo: il nuovo TdG mignon diventa un nuovo cliente e nuovo consumatore della baracca watctower. Ma se già nel 1987 sulla w87 1/10 p. 32 incoraggiavano a sottoscrivere un abbonamento personale alla rivista per ogni figlio, con l'esempio di una madre che aveva abbonato il pargolo di 2 anni. Una volta battezzato rimarrà incastrato per il futuro: Se ci pensiamo, non esiste un migliore metodo di fidelizzazione del cliente.
    Questo spiega anche perchè un giovane deve essere oltre al fiore della giovinezza per impegnarsi col matrimonio, ma va benissimo sposare la causa della predicazione da bambino.

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    1. Il ragionamento è plausibile e spiega parecchie altre incongruenze. Marketing d’avanguardia mascherato da cristianesimo di una organizzazione nata come Società editoriale ma non tradirà mai lo spirito del piazzista che l’ha sempre animata.

      franco rosso

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  14. "Quando cresceranno, i figli potranno scegliere personalmente e in modo consapevole se seguire la stessa religione dei genitori oppure no." Molto ipocrisia in questa affermazione. Non dicono, però, che al momento della scelta, se non si battezzeranno, verranno ostracizzati da ogni familiare tdg. Sono felice di aver aperto gli occhi e debbo ringraziare chi lo ha fatto per me. Per 44anni sono stato nell'oscurità.
    Eliseo, grazie per questo impegno.

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