ULTIME DALLA NORVEGIA



Cari Lettori,
Aggiornamenti dalla Norvegia. Avevamo già accennato alla questione dei finanziamenti pubblici. La questione è stata ripresa proprio nel weekend da un paio di giornali norvegesi. Ecco a voi la traduzione di due articoli del NRK che mostrano quanto sta accadendo nel Paese scandinavo. Tra l’altro forniscono diversi spunti di riflessione. A voi i commenti.
Per altre info e segnalazioni scrivete a eliseofigliodisafat@gmail.com
Buona lettura
Eliseo
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Gli apostati 
La dissociazione dai TdG ha salvato la vita a Ramona Kvien Solgård. Ora si sta battendo a favore della revoca dei finanziamenti pubblici ai Testimoni di Geova. Si tratta di versamenti annuali da 14 milioni di corone norvegesi.  
Ramona Kvien Solgård racconta le sue esperienze personali: "La mia famiglia è tenuta lì come ostaggio. Ci sono angeli che ti monitorano sempre e ci sono demoni pronti a distruggerti se commetti un errore. Quindi, qualunque cosa tu faccia sei molto limitato. Vivi terrorizzato da ciò che verrà. Esserci dentro ha reso la mia vita estremamente angosciata. Ho tre tentativi di suicidio alle spalle." - Ramona Kvien Solgård è cresciuta come Testimone di Geova e si racconta così. Oggi ha 37 anni. E' riuscita a  tagliare tutti i ponti e ha lasciato definitivamente la congregazione. Ma la vita fuori per lei è nuova e sconosciuta. 
Votare per scelta è qualcosa di estraneo a un Testimone da Geova? 
"Sí, ho votato quest'anno. La cosa speciale è che quest'anno sapevo per chi votare, ma non sapevo bene come farlo. Quindi ho dovuto chiedere aiuto. Siamo stati addestrati a non votare." - ci dice. 
Ai Testimoni di Geova viene imposto di non votare alle elezioni in base alla loro interpretazione della bibbia. 
Il ruolo della donna
Ma non è questo a disturbarla di più. Il divieto di votare è solo una delle numerose leggi interne che possono portare alla dissociazione. - "Non ho voluto rassegnarmi al fatto che come donna non ho gli stessi diritti degli uomini. Che funziono come uno strumento, che non devo sedermi come voglio, non devo precedere mio marito nella conoscenza, non posso sviluppare le mie ambizioni" - ci racconta. 
Un'adunanza spiacevole 
Ha smesso di piovere e Ramona ci accompagna per le strade bagnate della città di Moss. Ci dirigiamo verso l'edificio con la scritta Rikets Sal (Sala del Regno). Lì  dentro si svolgeva la sua vita. - "Sei pronta?" - le chiediamo. - "No, ma so che ce la faremo." - Facciamo le foto per questo servizio giornalistico. Fa freddo. Lei guarda il cartello blu, caratteristico di tutte le Sale del Regno. - "Così la chiamano loro". - Lei si ferma a metà della scalinata. Vuole che la foto mostri bene ciò che aveva lasciato alle spalle. Le chiediamo se sta bene. - "Sí, ma il cuore batte così forte." - Torniamo in macchina. Ramona ci guida in un posto che sembra meno cupo. 
Il giorno del giudizio universale 
Nello Stato di New York c'è il quartiere generale dei Testimoni di Geova. I loro insegnamenti si basano sui propri intendimenti personali della bibbia. Il nucleo centrale è formato attorno alla convinzione che l'Armaggedon, -ovvero il giorno del giudizio- verrà a breve. Perciò ci ruotano attorno tutti i membri in tutte le congregazioni. L'organizzazione stessa tende a comportarsi come una donna sottomessa. C'é un profondo rispetto per questo schema. Non si professa l'atteggiamento disobbediente e indipendente che caratterizza il mondo. L'organizzazione stessa si sottomette al suo marito. Ma ogni congregazione ha anche una forte idea su come dovrebbe essere quest'uomo-marito. 
Omosessualità 
Come è crescere nell'organizzazione Testimoni di Geova e sapere allo stesso tempo che sei gay? 
È la storia di Fredrik - Sin da quando era molto giovane sapeva di essere gay. Ha cercato di nasconderlo. Non potendo esprimere questo suo lato innato in verità è diventato ipocrita. Ingannava, a partire da se stesso. Ha vissuto in modo molto pesante la doppia vita. 
"La mia coscienza non mi ha fatto dormire. Tanta paura. Ero diventato paranoico e timoroso. Anche se non ho fatto nulla di male avevo paura di essere scoperto. Ricordo persino di aver avuto paura di addormentarmi per non raccontare poi le mie cose nel sonno." 
Fredrik ha deciso di fare una scelta dolorosa e coraggiosa di distacco, perdendo i contatti coi suoi genitori e fratelli.
“Il contatto fu rotto quasi immediatamente" afferma. Son passati 10-12 anni. Fredrik è oggi un giovane trentenne. Lavora e si è sposato. Ha raggiunto una buona posizione di serenità e di equilibrio nella vita. 
Ci racconta: "Un congresso in cui veniva trattato il tema dell'omosessualità ha segnato il momento significativo di svolta. La mia esperienza soggettiva di allora fu quella di sentire troppi pregiudizi e giudizi negativi sull'omosessualità. Mi trovavo fuori dallo stadio. Non riuscivo più a rientrare, a sedermi a ad ascoltare la propaganda dell'orrore conto i gay." Aggiunge: "Veniva proclamato che i gay sono alla pari dei figli di satana, che affronteranno la morte dei dannati, dei dimenticati. E io avevo solo 20 anni. Stavo toccando il fondo ma dovevo tenere i denti stretti". 
"Uscire è stato drammatico." racconta. "E ora guardando indietro, è stata la scelta giusta per la mia vita."    
Aborto
Lontano da casa in un'altra città incontriamo Petter. La terza storia umana. Non vive a Drammen ma ci incontriamo qui perché non vuole che la sua famiglia sappia che sta parlando con il NRK. Per i Testimoni di Geova è etichettato come "inattivo".  Uno che c'è ma è assente. Svanito. Si pensa ad uno che perde la fiducia gradualmente. In realtà Petter ha lasciato i Testimoni di Geova. Ha una valida ragione per cui voler rimanere anonimo. Vuole che i suoi due bambini continuino a frequentare i nonni.  Mantiene contatti sporadici coi suoi genitori e fratelli. 
Petter ci spiega: "Sia i mei genitori che i miei fratelli hanno capito da tempo che c'è qualcosa che non funziona tra me e la congregazione. Ma finché non sono fuoriuscito o dissociato possono avere qualche contatto con me senza mettersi nei guai".
La sua fede è svanita già all'età di 20 anni. E' rimasto nel gregge per paura di perdere amici e famiglia. Una comunità. Ma vuole raccontarci la sua vita interiore, le sue percezioni: "La gente accomunata nella congregazione viola i diritti umani vicendevolmente. Sia per quanto riguarda i diritti degli omosessuali che i diritti delle donne. È l'uomo che prende le decisioni ma può chiedere consigli alla moglie. Loro dicono che in due non si può capitanare una barca. Uno solo è il capitano."      
Lo stupro
NRK ha ottenuto documenti interni dai TdG, inclusi i diritti delle donne. Un provvedimento si chiama «Correspondence Guidelines» ed indica come devono comportarsi gli anziani quando i semplici membri si rivolgono a loro. Quando chiedono: se un figlio di una donna sposata è nato a causa di adulterio o stupro, e in caso di aborto. Ad avere l'ultima parola è sempre l'uomo. Egli decide se questo bambino può vivere accolto a casa sua. Quando la donna rimane incinta la regola parla chiaro: L'aborto è  sbagliato sempre, anche nei casi di adulterio, fornicazione, stupro. La moglie di Petter rimase incinta ma una grave depressione la fece sentire costretta ad abortire. Per tanto, dovevano subire entrambi il giudizio del comitato giudiziario interno a circuito chiuso. Petter ce lo spiega: "Tre uomini hanno detto: siccome avete peccato lei ha dovuto abortire." 
Poi continua: "Inoltre dovevano decidere quei tre se mia moglie doveva rimanere o essere espulsa dalla congregazione." 
“La dissociazione provoca un congelamento totale del cento percento di tutti quelli che conosci; l'ambiente intero: famiglia, fratelli, genitori." 
“Siamo usciti da quella stanza e pochi ci hanno salutato. Per strada poi quasi nessuno. Io e mia moglie ci sentivamo sotto torchio solo per aver ammesso qualcosa che potevamo tenerci solo per noi. Ce ne siamo pentiti. Alla fine non volevano dissociarci. Ma pretendevano che io giocassi nella squadra con loro, contro mia moglie." 
Così chiediamo: "E poi cosa hai detto?" 
"Ho detto di essere dispiaciuto." 
NRK è in contatto con lui da maggio di quest'anno. Le cure psichiatriche e la sua voglia di capire finalmente come funziona il mondo esterno gli hanno ridato la salute e lo hanno restituito alla vita. Guardando indietro ci dice: "E' stata proprio l'esperienza col comitato giudiziario a segnalare una svolta decisiva per noi." 
“Nella mia ingenuità son entrato lì, in quella stanza, pensando si dovesse essere accolti con amore da quei tre. Uno pensa: ottieni un supporto, un consiglio in una situazione difficile già di per sé. Io non ho mai saputo nulla dell'esistenza del Libro segreto degli anziani. Solo dopo averlo letto, connettendolo all'esperienza, mi son reso conto che lì non esiste la pietà. L'unico modo per evitare la dissociazione era ammettere di aver peccato e chiedere il perdono per questo." 
Così apprendiamo che ci sono certi anziani che decidono nei loro comitati giudiziari se qualcuno debba essere ostracizzato, espulso o perdonato: il sesso al di fuori del matrimonio e degli atti omosessuali portano all'espulsione immediata dai Testimoni di Geova. Devi avere delle prove. Ci viene detto: "Se almeno due testimoni oculari affermano che, l'imputato in certe circostanze inadeguate, è rimasto tutta la notte nella stessa residenza di una persona dell'altro sesso (o insieme a un uomo che è noto per essere gay) può essere così giudicato ed espulso."
Milioni in finanziamenti pubblici
NRK ha raccolto bilanci e relazioni annuali di contabilità dei Testimoni di Geova, a partire dal 2009. Ora ci sono 12.566 membri contribuenti in Norvegia. L'anno scorso (2018) hanno ricevuto 14.000.000,-- NOK (14 milioni di corone norvegesi) in finanziamenti pubblici dallo Stato e anche dai governi locali delle contee (le regioni). In Norvegia vi è un forte senso comune per la libertà della professione della fede. Ecco perché tutte le comunità religiose hanno il diritto di essere equiparate alla principale Chiesa norvegese: Evangelical Lutheran Church of Norway che registra il 71.5% della popolazione. Ma c'é una clausola di limitazione. In accordo con l'attuale legislazione in vigore il sostegno può essere revocato quando le pratiche della comunità religiosa entrano in forte conflitto con le leggi e con la moralità pubblica. Dunque, se una comunità religiosa incoraggia all'odio, promuove la violenza, nasconde la violazione dei diritti dei minori, applica la discriminazione - questo può significare e denotare i motivi sufficienti per tagliare i finanziamenti pubblici.   
Tagli alle sovvenzioni 
Le tre interviste dei giornalisti NRK parlano chiaro. - "I finanziamenti pubblici statali ai Testimoni di Geova aiutano tra l'altro a pagare ciò che accade lì dentro." dice Petter. Anche Ramona Kvien Solgård nella città di Moss pensa che i finanziamenti pubblici dello Stato debbano essere tagliati. "Nessuno può mettere in dubbio le mie esperienze personali lì dentro." 
“E se qualcuno lì dentro o fuori dice che io ho gli stessi diritti di mio marito, non sa cosa vuol dire essere un Testimone di Geova, in quanto donna. Loro applicano in prassi la violazione dei diritti umani."  
Non sará intervistato 
I Testimoni di Geova di solito non commentano ciò che dicono i disertori, talmente sono chiusi. In una e-mail, pervenutaci in redazione NRK dalla Filiale dei Testimoni di Geova della Scandinavia, in Danimarca, ci viene detto per iscritto che: "...gli uomini che hanno delle grandi responsabilità dentro l'associazione stimano e onorano le donne, hanno fiducia nelle donne ed ascoltano quello che le donne dicono. Solo quando un Testimone di Geova battezzato compromette la moralità dettata dalla bibbia e non vuole pentirsi, viene espulso fuori. Stiamo alla larga da chi è omosessuale poiché la bibbia proibisce tali atti..."
"...sebbene la bibbia non approvi gli atti omosessuali, non tollera l'odio per gli omosessuali, o l'omofobia." ci scrivono ancora dalla Danimarca. 
Un'altra vita
"Era come vivere in stato di zombie" confessa Ramona Kvien Solgård quando pensa alla qualità della sua vita ancora prima di rompere con i Testimoni di Geova. Adesso è diverso. È importante che mi venga detto che è  possibile iniziare un'altra vita e che ci sono anche altri che ce l'hanno fatta. Che li posso incontrare e parlarci assieme." 
Sorride, anche se piove. E poi ci mostra un posto vicino a casa sua dove si sente accolta, abbracciata e libera. 
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Lo stato dovrebbe dire un potente "no" ai Testimoni di Geova. 

Il Partito Laburista ritiene che i Testimoni di Geova stiano violando i diritti umani e dovrebbero perdere i finanziamenti pubblici dallo Stato. Il Partito Popolare Cristiano risponde e dice che la soglia di valutazione (chi sostenere e chi no) dovrebbe essere molto alta. 
La rappresentante del Parlamento norvegese, Anette Trettebergstuen, afferma che i Testimoni di Geova non riceverebbero nessun finanziamento pubblico se il Partito Laburista fosse al potere in Norvegia. 
"È terribile ascoltare le storie di coloro che hanno vissuto oppressioni e hanno dovuto sforzarsi per uscire da un'organizzazione religiosa in quel modo così poco dignitoso. Occorre aiutare piuttosto loro” afferma la rappresentante parlamentare Anette Trettebergstuen che é anche il Vicepresidente del Comitato parlamentare: Famiglia e Cultura. 
NRK ha pubblicato ieri un intervista con tre persone che hanno rotto con la comunità religiosa dei Testimoni di Geova. Hanno menzionato atteggiamenti e modi di fare molto problematici nei confronti degli omosessuali e delle donne. 
Perché proprio la libertà religiosa dovrebbe prevalere su tutti gli altri diritti?
"In questa comunità religiosa, mentre i bambini ed i ragazzi crescono, viene imposto loro che non possono essere ciò che sono.Devono sopprimere il loro orientamento e non possono tutelare i loro diritti umani perché sono donne", afferma la Trettebergstuen. "Lo stato dovrebbe dire un forte "no" e tutti noi dobbiamo imporre dei requisiti più rigorosi se questi Testimoni di Geova  vogliono ricevere gli aiuti finanziari dallo stato." 
Non rischia di diventare una sorta di polizia dell'opinione pubblica che interviene nella vita di una comunità religiosa? 
"Tutti dovrebbero fidarsi di ciò che vogliono. Ma quando lo Stato finanzia le comunità religiose, è sempre lo Stato che deve dire che la parità e l'uguaglianza è un requisito assoluto per ricevere tale sostegno." 
Il criterio della valutazione deve essere alto
I Testimoni di Geova ricevono il finanziamento pubblico dallo Stato e un altro sostegno dai governi locali, in linea con altre 820 fedi professate nella Norvegia. Il sostegno si basa sulla legge sulle sovvenzioni alle comunità religiose ed è deliberato e pagato in base al numero dei membri. L'anno scorso sono andati 14 milioni di corone norvegesi ai Testimoni di Geova. 
"In una democrazia liberale la libertà di credo è alta e ci vuole molto tempo prima che lo stato intervenga" ha detto ai giornalisti del NRK la segretaria di Stato, signora Jorunn Hallaråker del Dipartimento di Politiche sociali. A giugno 2019 il governo ha già presentato una proposta per una nuova legge sul Regolamento delle religioni che tra l'altro viene presentata proprio per negare il sostegno finanziario a certe comunità religiose, secondo ben determinati criteri:   
- se in una comunitá religiosa le persone che agiscono per conto di quella comunità religiosa commettono violenza, corruzione, repressione, ricatti o minacce, violano i diritti dei minori, violano i divieti di discriminazione previsti dalla legge nazionale, violano seriamente diritti e libertà degli altri, a tale comunità religiosa possono essere negati i finanziamenti pubblici. Secondo la nuova disposizione proposta ma non ancora approvata: i finanziamenti possono essere revocati. 
L'editore del giornale "Dagen" ("Oggi"), Vebjørn Selbekk, è fortemente critico nei confronti di alcuni insegnamenti dei Testimoni di Geova, ma dice che il finanziamento pubblico delle comunità religiose dovrebbe essere mantenuto. "Lo stato non dovrebbe usare il finanziamento pubblico a favore dei grandi, penalizzando le comunità minori." conclude Selbekk. 
Inoltre il Ministro degli Interni, Kjell Ingolf Ropstad, ha già chiesto ai governatori delle contee di Oslo e di Viken, di valutare la revoca del sostegno ai Testimoni di Geova a causa di un'altra circostanza, vale a dire che i membri dei Testimoni di Geova non possono votare durante le elezioni politiche, visti i loro impedimenti interni promossi dai loro capi. 
Non commentano mai direttamente 
Ai Testimoni di Geova sono state inviate le richieste della rappresentante del Parlamento norvegese, Anette Trettebergstuen, ma finora non hanno risposto all'inchiesta. 
Non hanno voluto commentare nemmeno l'articolo uscito ieri su NRK (3 storie personali - 3 interviste) . Hanno contattato la redazione per iscritto con commenti più generali e con rimandi al sito ufficiale dell'organizzazione. La comunicazione è arrivata dalla Filiale dei Testimoni di Geova della Scandinavia con sede in Danimarca. A proposito di omosessualità e ostracismo ci rimandano ai loro siti web e articoli specifici.
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Link alla proposta di legge per la revisione dei finanziamenti pubblici alle comunità religiose: https://www.regjeringen.no/contentassets/3f22263abc9045fab51cdbccdc4777e1/no/pdfs/prp201820190130000dddpdfs.pdf

Commenti

  1. Tutti i paesi dovrebbero prendere esempio dalla Norvegia: «In accordo con l'attuale legislazione in vigore il sostegno può essere revocato quando le pratiche della comunità religiosa entrano in forte conflitto con le leggi e con la moralità pubblica.» Speriamo di sentire al più presto questi cambiamenti e che facessero da eco agli altri Stati. Non è possibile che nel 2019 debbano ancora succedere queste discriminazioni contro le donne gli omosessuali il voto ed altro. Imporre certe cose ad una persona appartenente ad una religione significa violare nettamente i diritti civili ed umani. Che la WTS non risponda direttamente a certe domande è evidente dalla sua difficoltà basata sulle loro regole interne. È solo vergognoso che una setta del genere si atteggi a popolo amorevole quando di amorevole non ha nulla. In realtà, non solo impone le proprie regole, ma ricatta coloro che decidessero di lasciare questa setta. Se fosse vero cristianesimo, come la WTS decanta das tanti anni dovrebbero cambiare tutte queste regole interne spacciate per insegnamenti biblici. Ed anche se lo fossero, dovrebbero essere liberamente seguiti e rispettati secondo coscienza, non secondo il ricatto religioso, che se non obbedisci vieni ostracizzato. È uno schifo sentire ogni volta testimonianze di giovani che vengono sistematicamente cacciate, come fossero dei rifiuti, perchè la WTS ha deciso così, servendosi di uomini, spacciati per giudici (nominati dalla WTS) che si arrogano il diritto di giudicare un cristiano. Che Dio giudichi invece al più presto questi abusivi, lupi travestiti da pecore!

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  2. Altro paese... stessa storia. E soprattutto stesse risposte prestampate dei tdg!

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  3. Gesù era un "segnato". Mangiava con esattori e peccatori (Mt 9:11, 11:19; Mr 2:15,16; Lu 5:30, 7:34).

    E' andato a pranzo anche da Maria, Marta e Lazzaro (Gv 12:2).
    E' interessante che i tre fratelli non sembrano essere sposati; ciò era piuttosto strano nella civile consuetudine ebraico/farisaica del tempo.

    Erano dei "segnati" anche loro? o socialmente poco raccomandabili? o ... altro?

    In Rbi8 le note vicino alla parola "capelli" al versetto Gv 11:2 e alla parola "piedi" di Gv 12:3, rimandano a Lu 7:38.
    Maria e la donna di Lu 7:38 erano la stessa persona?

    Fatemi sapere la vostra opinione.

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  4. Chiedete ad un qualsiasi TdG come si chiamavano le madri che (secondo la Bibbia) hanno dato origine all'umanità odierna, cioè le mogli di Noè, Sem, Cam e Jafet. Non ve lo possono dire perchè nessuno lo sa, mentre la Bibbia cita il nome di centinaia di uomini perlopiù sconosciuti. Mentre tutto il resto della società civile è progredita con la conquista dei diritti, l'uguaglianza, invece le sette religiose sono ancora aggrappate alle credenze di millenni di anni fa. Continuino pure se lo desiderano, ma non devono essere finanziate dagli Stati, i quali invece devono sostenere il progresso in tutti i campi.
    Dato che la motivazione del non votare è che essi "non fanno parte del mondo" secondo le parole del Cristo, allora per coerenza non devono nemmeno ricevere i finanziamenti del mondo.

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    1. A questo un anziano mi rispose dicendo: io le tasse le pago perché non devo usufruire dei servizi?

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    2. @ giacomo chiagnani - Le tasse e le imposte pagate hanno altre destinazioni: lo stato, la gestione delle contee in Norvegia; in Italia: regioni, province, comuni; contributi previdenziali e assicurativi (INPS). In Norvegia: Norway Government Pension Fund Global. - Ulteriori precisazioni nelle fonti EU:

      https://www.swfinstitute.org/profile/598cdaa60124e9fd2d05b9af


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    3. Ciao Giacomo. Cioè, per quel anziano l'attività della WTS doveva essere foraggiata dallo Stato, cioè il culto WTS è un servizio di Stato, come la raccolta e smaltimento rifiuti, come il servizio sanitario, scolastico ecc. E allora perchè non nazionalizzare l'intera WTS? Questo si chiama desiderio di teocrazia statale. E poi criticano le chiese di Babilonia! In realtà laddove c'è un Canale di Dio che trasmette agli uomini, c'è sempre il desiderio di essere religione di Stato. Lo è per il cattolicesimo, lo è per i TdG. Solo che questi ultimi manco hanno il coraggio, o la coscienza, di dirlo apertamente. Del resto come vorrebbero che le loro pubblicazioni venissero insegnate a scuola! E ogni tanto tentanto qualche raid: come il libretto per gli insegnanti della scuola d'infanzia di qualche anno fa sino agli opuscoli contro il bullismo a scuola. Salvo poi, in caso di critiche, ribadire che loro sono una questione privata!....Religione di Stato, questa criticata, questa agognata.
      Tiziana

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  5. Essi non fanno parte del mondo ad eccezione di quando "dal mondo" prendono denaro. Sono osservanti della Parola secondo ciò che alla WTS conviene. Ma di questo gli adepti non ne sanno nulla. Interpretano quello che prendono dal mondo come il "succhiare dalle nazioni". Quindi... ogni scusa è buono. Che dire, più incoerenti di così. Ottima affermazione Assuero!

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  6. La Betel norvegese dice che "gli uomini che hanno delle grandi responsabilità dentro l'associazione stimano e onorano le donne, hanno fiducia nelle donne ed ascoltano quello che le donne dicono".
    Ma è proprio questo il linguaggio del maschilismo paternalistico e ipocrita. Stanno parlando delle donne come se fossero delle minorate alle quali concedono "ascolto"! Le descrivono e le guardano dall'alto! Le "onorano"! Come fossero oggetti da tenere da conto, oggetti, appunto. Insomma, le donne sono importanti perchè i maschi dirigenti del culto WTS hanno deciso che sono importanti!....Purtroppo si vede che non sono abituati ad essere attaccati su questo punto. Palesano il loro maschilismo senza accorgersene perchè sanno che nel loro ambiente c'è la mentalità maschilista santificata dalla credenza in Geova.
    Che bello sarebbe invece portare questi comunicati beteliti nelle scuole pubbliche superiori e promuovere una campagna di disamina critica alle nuove generazioni per presentare le forme subdole del maschilismo di oggi che poi porta ai femminicidi (anche quelli indiretti, cioè ai suicidi di donne per abusi fisici/psichici subiti). Tiziana

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    1. Cara Tiziana, sono d'accordo con la tua critica. Le origini di tutto questo sono legate all'applicazione della Legge, quindi antico testamento. Dato che la WTS è rimasta ancorata a questo criterio maschilista (che conviene), hanno stabilito che anche per i cristiani moderni la donna "deve stare in silenzio", come disse l'apostolo Paolo. Ma se la WTS si informasse meglio per capire a chi Paolo si rivolgeva ed in che epoca, si renderebbe conto di quali cappellate insegna. Tutti i re a cominciare da Saul erano tutti uomini. Profeti: uomini! Messaggeri: uomini. Quindi la storia biblica è velatamente maschilista. Ora ci sarebbe da accertare se tutta la storia a partire da Adamo corrisponde a tutto quello che viene raccontato nei vangeli, non negli Atti e nelle successive lettere, che potrebbero essere state scritte in contemporanea. Anche Paolo, proveniente da farisaismo applica impropriamente la disposizione maschilista del capo famiglia, la sottomissione nelle congregazioni e via dicendo. Se leggiamo semplicemente i soli vangeli, si discostano sia dal formare un'organizzazione (voluta invece dagli apostoli per primeggiare), sia dal privilegiare invece le donne: la samaritana le Marie testimoni alla risurrezione, Marta e Maria visitate da Gesù, la donna guarita dalla perdita di sangue. L'unica a cui si oppone è proprio sua madre. Alcune donne che Gesù menziona hanno una condotta discutibile ad esempio la meretrice che lavò i suoi piedi (Luca 7,38). Gesù quindi fece un ragionamento generale che valeva sia per gli omini che per le donne. Egli era venuto per servire non per essere servito. Questo era indipendente dal sesso. Nessuno doveva prevalere o comandare su un altro, come invece fecero dopo gli apostoli, ad imitazione del giudaismo di allora. Questo è il mio parere.

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  7. I Testimoni di Geova come disse Gesù:

    "Lasciateli stare sono guide cieche"

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  8. La WT usa esattamente quel sistema che lei stessa condanna ...Giovanni Cap 9 v 22. .....nel suo caso quando qualcuno scopre tutte le sue malefatte.

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  9. Sono solo affermazioni come tante prive di un solido ragionamento in armonia con le sacre scritture.Certo che quelli che non hanno conoscenza ci cascano subito !

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  10. a me fa piacere che questa organizzazione venga smascherata e disconosciuta dalle autorità come sta succedendo in Norvegia, spero che molte autorità di altri paesi compreso il nostro che facciano anche loro qualcosa per bloccare questi pazzi che controllano la tua vita a loro piacere

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