RIFLESSIONI SUL BATTESIMO (ELIFELET)


(By Elifelet)

Ecco, qui c’è dell’acqua! Che cosa mi impedisce di esser battezzato?” (Atti 8:36 Parola del Signore), allora Filippo radunò dei testimoni e gli chiese solennemente: Ti sei pentito dei tuoi peccati, ti sei dedicato a Geova e hai accettato la sua via di salvezza tramite Gesù Cristo?Comprendi che il tuo battesimo ti identifica come Testimone di Geova associato all’organizzazione di Geova?Avendo risposto affermativamente a queste domande e i presenti avendo udito la risposta del candidato allora potè procedere all’immersione dell’eun… no aspe, forse andò diversamente.
 
Facciamo un breve passo indietro, cosa è il battesimo
Wikipedia ci dà nelle prime righe questa definizione “il battesimo simboleggiail seppellimento dell'uomo "vecchio" nella morte di Cristo per la rinascita dell'uomo nuovo in Cristo”. 
Un momento felice per chi compie questo passo e sicuramente anche per familiari e amici. Ora se abbiamo compreso una cosa in tanti anni tra i TdG è che questo passo lo possono fare (ironia della frase) solamente i consapevoli dell’importanza, quindi non neonati, solo persone che comprendono l’importanza di tale passo. Ora il libro “Cosa insegna realmente la Bibbia” al capitolo 18 aggiunge il termine dedicazione, indicando che: “La dedicazione a Geova Dio è una fervida preghiera con la quale promettete di rendergli esclusiva devozione per sempre” (bh cap. 18 pp. 174-183 par. 15) e continua paragonando la dedicazione alla relazione tra un uomo ed una donna, dove la dedicazione sta alla promessa di matrimonio e quindi il battesimo al matrimonio. Eppure, il libro perspicacia alla voce dedicazione afferma semplicemente: “Il separare o appartare per uno scopo sacro. Il verbo ebraico nazàr (dedicare) significa fondamentalmente “tener(si) separati; ritrarsi”” (it-1 pp. 665-666 dedicazione), quindi non parla di promesse che precedono un rituale. Al pari di altri aspetti controversi, come il sangue, argomento già trattato in questo blog, qui il simbolo è arrivato ad essere più importante del suo significato
La domanda alla quale mi piacerebbe avere una risposta è: perché la WTS ha introdotto questo concetto? 
È notevole chiedere ad un individuo di dedicarsi personalmente a Dio, ma perché devi chiedere la partecipazione ad una cerimonia pubblica? 
La risposta la avrei, ha dato come si suol dire un colpo al cerchio e uno alla botte. Ovvero mentre dà una parvenza di profondità e serietà in un momento così solenne con un altro colpo si assicura l’individuo per l’eternità. I TdG credono di esser liberi da tradizioni e da simboli estranei alla Bibbia eppure portano avanti a spada tratta i loro simboli, costi quel che costi, come se Dio non potesse convalidare la personale dedicazione a Lui senza il battesimo per mano della WTS. 
Immergiamo bambini che non hanno cognizione di quel che stanno realmente compiendo, invalidi osannandoli (è di qualche giorno fa che a Cameri hanno battezzato un invalido su una barella in mezzo agli applausi degli astanti) o ancora peggio, come nella foto dell’articolo, arrivano a battezzare persone nelle pubbliche fognature (vedi foto in alto, così è stato spiegato dalla guida in un tour di una Betel europea) e altre volte nei barili pieni d’acqua. Perché senza questo atto, in alcuni casi fatto in condizioni degradate (vedi immersione in una fognatura), Dio non dovrebbe accettare il mio servizio? Dio ha realmente bisogno di questi martiri o servono solo ad alimentare l’ego quando si scambiano questo genere di video o di immagini? 
Al giorno d’oggi non credo sia realmente necessario il battesimo come concepito dalla WTS, se non una sincera e profonda dedicazione a Dio. Un reale momento di connessione con il nostro creatore in preghiera, dove accada quel che accada noi faremo del nostro meglio per servirlo, perché in fondo lo sappiamo bene: “vi siete dedicati a Geova Dio stesso e non a un’opera, a una causa, ad altri esseri umani o a un’organizzazione” (bh cap. 18 par. 24)
 
Continuando la storia del nostro amico eunuco, Filippo gli disse: ““se credi fermamente, puoi ricevere il battesimo”. E quello rispose: “Si, io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio”.. Filippo e l’eunuco discesero insieme nell’acqua e Filippo lo battezzò” (Atti 8:37, 38 Parola del Signore). Nessuna dedicazione inconsapevole, nessuna organizzazione, nessun effetto collaterale, solo una unica prescrizione: credere in Cristo e nell’importanza di ciò che ha fatto.
 
Voi cosa ne pensate?
 
Un abbraccio
Elifelet

Commenti

  1. Nei miei primi momenti di consapevolezza andai a vedere quale base scritturale c'era dietro la dedicazione fatta dai Tdg. Inutile dire che non trovando nulla nella Bibbia andai a controllare nel perspicacia e rimasi di stucco scoprendo che non c'è assolutamente citata neanche una scrittura per sostenere l'idea che sia necessario dedicarsi prima di battezzarsi. Nel primo secolo tutto quello che serviva era riconoscere il Cristo. E basta. Molti di quelli che si battezzavano erano peccatori nel vero senso della della parola fino al momento in cui si immergevano. Nessuno faceva lo studio per anni e anni cercando di conformarsi un po' per volta a regole farisaiche dettate dai primi cristiani. Le persone erano colpite nel cuore quando sentivano la buona notizia (non quella predicata oggi in cui si spiega che 7 miliardi di persone verranno presto sterminate) e spontaneamente si battezzavano. Da quel momento in poi si sforzavano di service Dio. Nessuna "dedicazione Cristiana" o altre diavolerie.

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  2. E l'eunuco e' stato fortunato,si è pure risparmiato le domande del battesimo.
    Cotto e mangiato,senza fronzoli,opere di pentimento ecc.
    E poi vuoi mettere che lui non si è dedicato ad un organizzazione,ma solo Dio.
    Altri tempi,li si viveva ancora il cristianesimo puro,genuino,oggi è tutto artefatto.

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  3. Ma Pietro non dice che il battesimo è necessario alla salvezza?

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    1. Probabilmente il battesimo qualche significato avrà, ma la salvezza non può dipendere da un simbolo. Esempio: il vincolo matrimoniale non resta saldo solo per l'anello che puoi avere al dito. Così la salvezza non può dipendere da una immersione, perchè è per l'appunto un simbolo esteriore. Philipp Schaff, nel testo "History of the Christian Church", pagina 174, commenta: «Il principio scritturale secondo il quale: ‘All'infuori di Cristo non vi è salvezza, fu ridotto e circoscritto al principio di Cipriano: ‘Fuori della chiesa (visibile) non vi è salvezza». Ritengo che una lettura di Giovanni 17:3 sia esaustiva alla causa.

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  4. Di tetralità di qusta associazione ne abbiamo fin troppo le tasche piene. Notando tutti divieti a cui siamo stati soggetti per anni, secondo il santo insegnamento di questa WTS, non si poteva fare alcuna festa mondana, compleanni, onomastici, natale, etc etc. Ma essi avevano l'asso nella manica. Come sostituto mancante si sono inventati le care assemblee, dove si cerca di immaginare una festa, ci si riunisc, il battesimo dove si fa anche lì festa. Quindi si mangia e si beve. Il matrimonio, quello ovviamente benedetto da Geova, la Commemorazione! Vuoi mettere. Tutti modi eccentrici e dimostrativi di come la WTS ha trovato dei sostituti festivi per appagare la manzanza di divertimento (cosa alquanto deprecabile per la WTS). Se tu ti diverti devono venirti i rimorsi perchè hai rubato del tempo che potevi dedicare a Geova. Ti sei sposato, ma attenzione, adesso avrai tribolazioni nella carne. Ti sei battezzato. Attenzione perchè la tua vita apopartiene all'organizzazione di Geova. O no? Aggiungo, che ho fatto un'indagine sulla commemorazione. Questo evento è stato investito di cerimoniale, manco se Gesù Cristo avesse di proposito autorizzato i suoi discepoli afre una cosa appartata dedicata esclusivamente a questo evento. Anche quì devo stendere un velo pietoso. Non mi dilungo perchè anche sulla commemorazione ci sarebbe da cavare tanti cavilli aggiunti dalla WTS!

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    1. A la cara vecchia commemorazione...
      anche conosciuta come la "rinnegazione annuale del corpo di Cristo"...

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  5. Gesù Cristo si battezzò quando aveva.... circa 30 anni. Mi chiedo, come mai l'età dei futuri adepti si è abbassata inesorabilmente? Adesso perfino un ragazzo può essere nominato, e magari a 23-24 anni può già essere anziano. Perbacco! Si vede che la WTS ci tiene ad anticipare i tempi. Metti che arrivi la fine e loro non si sono ancora sistemati nei loro bunker? Questa santa organizzazione, che tanto paventa la sua irriducibile spiritualità e verità, perchè non ha seguito il rito battesimale di Cristo anche con l'età? Ha fatto tanto a parlar male delle altre associazioni, la Chiesa Cattolica per prima, alla quale ha lanciato sempre accuse di aver battezzato neonati, che secondo le Scritture non era giusto. Ma allora perchè battezzare un ragazzo di 12-13 anni? Perchè si ritiene maturo? Quanto maturo? Che se dovesse abbandonare verrà a suo tempo ostracizzato dai suoi ex compagni ed amici? Che dire se sto ragazzo andasse a scuola insieme ad altri testimoni, e dover subire l'isolamento? Questo giovane sarebbe capace di capire la portata delle sue responsabilità? No! Inoltre il famoso statuto, nessuno lo conosceva, nè prima nè dopo il battesimo. Ebbene! Esiste la cosiddetta voce di associato decaduto che non viene MAI assecondato o applicato. Si preferisce dissociare o disassociare! Perchè questo vuole la WTS, non certo Gesù Cristo! Dovranno rispondere di questo abuso, sia loro che tutti quelli che risulteranno esseren gli esecutori!

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    1. Aggiungo due Scritture che fanno riflettere: Atti 5,14 «Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore.»
      Atti 8,12 «Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che recava la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare.» Usiamo lo stesso metro della WTS. Qui si parla di "uomini e donne", neanche di ragazzi o ragazzini che dir si voglia. Quindi si tratta di puro abuso scritturale!

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  6. Questa organizzazione è una maschera , e per nascondere la maschera ha bisogno di una altra maschera.

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  7. Corretto Elifelet, non c'è traccia di dedicazione nelle Scritture in relazione al battesimo. Il battesimo sembra avesse un significato nella situazione storica del primo secolo, iniziato da Giovanni e proseguito con gli apostoli. Cristo no battezzò nessuno seppure si sottopose ad un battesimo. La salvezza? Ve ne era una incombente come lo era il giudizio che stava per abbattersi su Israele. Che il battessimo fosse necessario solo per quei cristiani che sarebbero stati risorti da lì a pochi anni prima della distruzione di Gerusalemme?
    Non sembra che oggi sia un tempo di giudizio, almeno di non dare alle profezie una struttura orizzontale, cosa che nella Bibbia non trova riscontro...

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  8. Elifelet, grazie per il post. Un'escursione interessante e le foto storiche tremende. - Il battesimo è un rito iniziatico. Apre la via alla vita nello Spirito. Rientra tra i riti con cui si passa dall'adolescenza all'età matura. Tutt'oggi ci sono delle tribù che mantengono allo stato genuino la ritualistica di trapasso. - Il cambio dei vecchi abiti, Ef. 4, 22-24, il lasciare le vecchie abitudini alle spalle. - Il Gesù dice "Io sono la porta... (Gv 10,9). Presso i cristiani (Chiesa cattolica ed altre) il battesimo è accompagnato dall'assunzione di un nuovo nome, dunque di una nuova identità. Sono presenti i genitori spirituali: il padrino e la madrina. Dopo la cresima e la prima comunione il cristiano conclude il passaggio; è unto, mangia il corpo e beve il sangue di Cristo. - Tornando al racconto di Gesù, in casi rari egli chiama i suoi discepoli coi nomi nuovi e sceglie di farlo nelle circostanze ben precise. Penso a Pietro e Paolo. Non viene descritto nessun rito di battesimo nell'acqua da lui fatto ma se ne vede l'effetto. - Nell'Antico Testamento lo YHVH cambia i nomi ad: Abramo e a Sarah. Egli da un nuovo nome a Giacobbe. La sua lotta con l'angelo è un atto iniziatico. Una dimostrazione di coraggio la cui valenza viene estesa sull'intera tribù di Israele. Tra molte cose esplicite se ne trovano altrettante nascoste ma presenti. - Ecclesiastes, 7:1 ci avvicina questo lato della mentalità locale di allora: "Un buon nome è preferibile all'unguento profumato e il giorno della morte al giorno della nascita." - A chi studia e si interessa della vicenda anche dal punto di vista storico-antropologico consiglio di leggere: "Il sacro e il profano" di Mircea Elliade; Bollati & Boringhieri.

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