IL NOME GEOVA: QUESTIONE DI BRANDING...



Come definireste il branding? Il dizionario Garzanti lo definisce: “L’insieme delle tecniche di marketing utilizzate per creare, sviluppare e promuovere un brand”.

L’etimologia è interessante. Il brand è il marchio. Deriva etimologicamente dal brando, ovvero il ferro rovente con cui in passato si marchiavano a fuoco gli animali per indicarne l’appartenenza oppure per separare quelli malati.

Che cosa c’entra questo con il nome Geova?

Se esaminiamo le scritture e le stesse pubblicazioni dell’organizzazione, emerge in modo abbastanza netto che quello che la WTS ha fatto con il nome legato al tetragramma ebraico YHWH altro non è che un’operazione di branding. Ha usato questo nome come “marchio” per differenziarsi da quello che c’era già, sostenendo fino all’esasperazione l’assoluta necessità di usare questo nome per essere salvati e che solo loro sono il popolo di Dio perché portano il suo nome. Spero che questa breve e attenta analisi possa aiutarvi a capire quanto ci sia di vero e quanto di branding.

Notate che cosa dice l’enciclopedia Perspicacia, volume 2, pag. 399, all’esponente Nome:
Parola o espressione che designa una persona, un animale, una pianta, un luogo o un oggetto. Il “nome” può anche indicare la reputazione di una persona o la persona stessa
A p.402 c’è il sottotitolo “Cosa implica il conoscere il nome di Dio?” Il testo prosegue dicendo:
Conoscere il nome di Dio significa più che avere una semplice cognizione del termine. (2Cr 6:33) Vuol dire conoscere realmente la Persona: i suoi propositi, le sue attività e le sue qualità, come sono rivelati nella sua Parola. (Cfr. 1Re 8:41-43; 9:3, 7; Ne 9:10). Questo è illustrato dal caso di Mosè, uomo che Geova ‘conosceva per nome’, cioè intimamente. (Eso 33:12) Mosè ebbe il privilegio di vedere una manifestazione della gloria di Geova e anche di ‘sentir dichiarare il nome di Geova’. (Eso 34:5) Quella dichiarazione non era semplicemente la ripetizione del nome “Geova”, ma un’esposizione degli attributi e delle attività di Dio. [...] Anche il cantico di Mosè, in cui si leggono le parole “poiché dichiarerò il nome di Geova”, descrive la personalità di Dio e ciò che Egli fece per Israele. — De 32:3-44.Quando era sulla terra, Gesù Cristo ‘rese manifesto il nome del Padre suo’ ai discepoli. (Gv 17:6, 26) Benché conoscessero già quel nome e fossero al corrente delle attività di Dio narrate nelle Scritture Ebraiche, quei discepoli impararono a conoscere Geova in modo ben più ampio e completo grazie a Colui “che è nella posizione del seno presso il Padre”. (Gv 1:18) Cristo Gesù rappresentava in modo perfetto il Padre suo, facendo le opere del Padre e dicendo non quello che gli veniva in mente, ma le parole del Padre. (Gv 10:37, 38; 12:50; 14:10, 11, 24) Perciò poté dire: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. — Gv 14:19.
Israele, il popolo che portava il nome di Dio, non visse all’altezzadei Suoi giusti comandi, e questo costituì una profanazioneo contaminazione del nome di Dio

Ora notate invece come viene ribaltato nelle pubblicazioni WTS tutto questo quando si tratta di sostenere in tutto e per tutto l’uso del nome YHWH nell’adorazione.

Il libro Ragioniamo a pag.108 fa la domanda “È importante usare il nome di Dio?

Come risposta vengono elencati dei versetti biblici che vorrebbero sostenere che è assolutamente importante usare il nome YHWH. Ve li riporto nell’ordine in cui compaiono nel Ragioniamo e per ciascuno farò un breve commento.
Rom. 10:13: “Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato”.
Paolo cita Gioele 2:28-32 che dice: “28 Dopo questo verserò il mio spirito su ogni tipo di persona,e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,i vostri vecchi avranno sognie i vostri giovani vedranno visioni.  29 E anche sui miei servi e sulle mie servein quei giorni verserò il mio spirito.  30 E farò prodigi nei cieli e sulla terra,sangue, fuoco e colonne di fumo.  31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue,prima che venga il grande e tremendo giorno di Geova.  32 E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato; sul monte Sìon e a Gerusalemme ci saranno coloro che scampano, proprio come Geova ha detto,i superstiti che Geova chiama”. Quella scrittura si adempì dal 33 al 70 (vedere il riferimento al versamento dello spirito santo sui primi cristiani al versetto 28). Gli ebrei conoscevano quel nome e lo usavano. La Encyclopedia Britannica dice “After the destruction of the Temple (70 A.D.) the liturgical use of the name ceased, but the tradition was perpetuated in the schools of the rabbis. It was certainly known in Babylonia in the latter part of the 4th century, and not improbably much later” (traduzione: “Dopo la distruzione del Tempio (70 d.C.) l’uso liturgico del nome cessò, ma la tradizione fu perpetuata nelle scuole rabbiniche. Era certamente conosciuto in Babilonia nell'ultima parte del IV secolo, e non improbabilmente anche molto più tardi”) Perciò la salvezza non aveva a che fare con l’uso del nome Geova, cosa che gli ebrei facevano comunemente al tempo in cui l’apostolo Paolo scriveva la sua lettera. Quello che distinse i Cristiani dagli Ebrei fu l’invocare il nome di Dio accettando la Via della salvezza che era Gesù il quale si era definito “la Via e la Vita”. Il nome stesso Gesù significa “Yah è salvezza”. Dire che Romani 10:13 sostenga che dobbiamo usare il nome personale di Dio per essere salvati è una balla ed una palese forzatura funzionale a portare avanti il brand del nome Geova preso a mo’ di marchio identificativo dell’organizzazione e dei suoi aderenti.

Ezec. 39:6: “Dovranno conoscere che io sono Geova [“Jahve”, PIB]”. 
Ancora una volta il significato di una scrittura viene distorto per adeguarlo al proprio uso e consumo. Gli ebrei conoscevano benissimo il Nome. “Conoscere che io sono Geova” non significava “Conoscere che io mi chiamo Geova” ma piuttosto era in armonia con quanto diceva il Perspicacia, ovvero, lo ripetiamo: “Conoscere il nome di Dio significa più che avere una semplice cognizione del termine. (2Cr 6:33) Vuol dire conoscere realmente la Persona: i suoi propositi, le sue attivitàe le sue qualità, come sono rivelati nella sua Parola.” 

Gesù disse al Padre: “Ho fatto conoscere loro [ai suoi veri seguaci] il tuo nome e lo farò conoscere”. — Giov. 17:26 
Questa scrittura poi è il massimo: mozzata di sana pianta dal resto del versetto e totalmente decontestualizzata. Il versetto per intero dice: “Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, così che l’amore con il quale mi hai amato sia in loro, e io sia unito a loro”. Cosa c’entra dunque conoscere letteralmente il Nome con l’amore? Anche qui è chiaro che Gesù si riferiva all’aver fatto conoscere le qualità del Padre perché come diceva il Perspicacia: “Conoscere il nome di Dio ...vuol dire conoscere realmente la Persona: i suoi propositi, le sue attivitàe le sue qualità, come sono rivelati nella sua Parola.” È questo che avrebbe fatto nascere l’amore nei suoi discepoli, non certo la mera conoscenza di un nome che peraltro già conoscevano.

Applicate gli stessi ragionamenti a tutte le scritture che la WTS ha voluto forzatamente applicare per sostenere che bisogna usare il nome personale di Dio e scoprirete la superficialità di tali affermazioni. Per esempio a pag 160 del libro Ragioniamo c’è un sottotitolo simile in cui si chiede: Perché è importante conoscere e usare il nome personale di Dio?

Tra le scritture usate (oltre a quelle summenzionate) c’è quella di Esodo 3:15 che è parte della risposta alla domanda di Mosè riportata al versetto 13: ...supponiamo che mi chiedano: ‘Qual è il suo nome?’ Che cosa devo rispondere?
Peccato che venga omessa la prima risposta di Dio che al versetto 14 dice: “Allora Dio disse a Mosè: “Io Diverrò Ciò Che Scelgo Di Divenire”. E aggiunse: “Devi dire questo agli israeliti: ‘Io Diverrò mi ha mandato da voi’”.
Era quindi importante il Nome in sé o quello che quel nome rappresentava e significava?

Stessa cosa con Atti 15:14 “Simeone ha riferito nei dettagli come Dio per la prima volta ha rivolto l’attenzione alle nazioni per trarne un popolo per il suo nome.” Non era certo l’appiccicare un’etichetta su un popolo il senso di avere un popolo per il suo nome. Il senso è piuttosto quello di un popolo che rispecchi le sue qualità in generale.

Conoscere Dio per nome non ha niente a che fare con il tetragramma. Lo dimostra chiaramente un altro versetto biblico, Esodo 33:12 “Ora Mosè disse a Geova: “Ecco, tu mi dici: ‘Guida questo popolo’. Però non mi hai rivelato chi manderai insieme a me. Hai anche detto: ‘Ti conosco bene, e hai ottenuto il mio favore’.
Nella TNM edizione riveduta, la nota in calce all’espressione “ti conosco bene” dice “O ‘ti ho scelto’. Lett. ‘Ti conosco per nome’”
Conoscere per nome vuol dire dunque “conoscere bene” e di conseguenza “scegliere”, così come conosci bene una persona che scegli come compagno di vita.
Geova stesso usò questa espressione nei confronti di Mosè in Esodo 33:17 E Geova disse a Mosè: “Esaudirò anche questa tua richiesta, perché hai ottenuto il mio favore e ti conosco bene” (nt. Lett. ‘ti conosco per nome’)

Non vi sembri questo post un attacco a Dio. Tutt’altro. Vuole essere l’ennesima denuncia del modo disonesto di agire dell’organizzazione che usa delle doppie logiche e che crea la narrativa che vuole usando le scritture a proprio piacimento, pur andando contro la stessa logica esposta nelle proprie pubblicazioni.

Più che marchiarsi con il nome Geova, mi auguro che ognuno possa “conoscere bene” e dunque “scegliere” Dio come  Amico per la vita.

Un abbraccio affettuoso 
Eliseo

Commenti

  1. Quanto tempo buttato a parlare della pronuncia esatta se era Yahweh Yehowah Yahovai Yahvà....... e poi a cercare di dimostrarlo alla gente.....

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  2. Bel post, da leggere con calma e attenzione.
    All'inizio pensavo che si riferisse al brand commerciale vero e proprio. Mi spiego :
    da quando è stato introdotto il logo JW.ORG c'è stato un fiorire di gadget di tutti i tipi , dalle spillette all'ombrello da borsa.
    Qualcuno ha mai sentito dire : Fratelli , non vi sembra sia inopportuno alimentare un giro di affari che specula usando il sacro nome di Dio? "?. No, mai. Ma si sa " La pubblicità è l'anima del commercio!" . Di qualsiasi tipo ...

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  3. Il fatto è che noi questo "Brand" lo abbiamo marchiato a fuoco sul cuore, dopo anni e anni di indottrinamento. Interi studi su opuscoli, articoli e quant'altro, un tamburo battente che ci ha riprogrammato il cervello.
    Non è semplice, non dico afferrare i concetti espressi e formulati in modo chiaro ed efficace da Eliseo. Il difficile è pulire la mente e il cuore da tutta questa pubblicità.
    Beatrice

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  4. Comunque sia, Geova va usato e deve essere conosciuto. È lui stesso a dichiararsi diverso da altri dei. Io sono Geova e voi siete i miei testimoni riferendosi alka nazione ebraica. Potevamo chiamarci semplicemente studenti biblici ma la gente vuole identificare tutti con un nome e classificare le cose .Qiesto è la normalità. Ecco perche venivamo definiti Russeliti,protestanti,quelli della Bibbia,ecc.ecc.
    Cristiani sarebbe un termine corretto e i Cristiani fu il nome indicato nel racconto biblico. Oggi Cristani Testimoni di Geova è un nome illuminato per poter distinguerci da altri dei o modi di adorare. Il marketing ha solo copiato dal cristianesimo alcune cose utili.Anche la vendita porta a porta è presa pari pari dal cristianesimo. In definitiva usare il nome di Dio è appropriato purchè non lo si usi a sproposito violando il comandamento.
    Andiamo avanti!

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    1. Certo, come scritto anche in fondo all’articolo, non voleva essere una negazione del nome di Dio (YHWH) che è chiaramente scritto nella Bibbia. D’altro canto non si può negare che la WTS abbia usato versetti in modo disonesto per sostenerne l’uso e per legarlo alla salvezza, quando in altre pubblicazioni veniva chiaramente detto che “nome” in quei contesti era riferito alla “reputazione” e nulla c’entrava con il nome proprio Geova.

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    2. Comunquesia ti sei mai chiesto perché se il nome era così fondamentale Dio non ci ha fatto arrivare nemmeno la pronuncia corretta? anche io la vedo come Eliseo mi sembra più un’operazzione di immagine che una cosa di sostanza. Perfino nell’appendice a4 dell’ultima Bibbia dice “Semplicemente non sappiamo in che modo l’antico popolo di Dio pronunciasse il nome in ebraico”. Dico io ma se era così importante per noi perché nn c’è lo ha fatto arrivare preciso come lui se lo era scelto questo nome? Non è che dico che non è importante per carità ma come dice Eliseo hanno fatto un caso tanto per distinguersi dagli altri, io credo che la religione deve unire no dividere

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    3. La prima cosa che ti porta ad una amicizia è il nome . Il nome è indissolubilmente legato ad una personalità che lo rende unico. Stare a sindacare su questo è
      imbarazzante. E voler conoscere esatta pronuncia quando in ebraico non usavano vocali è un non argomento forse per addetti agli studi linguistici. Geova Dio non ha messuna difficoltà a sentirsi chiamare con diminutivi del Nome , vedi ad esempio la forma abbreviata Jah. Mostra una certa umiltà da parte Sua e anche comprensione . Poi il nome ce lo dovevamo dare o altrimenti saremo stati brandizzati dalla cristianità .Il nome di Geova è legato alla salvezza perchè lo ha stabilito lui stesso.Chiunque invoca il Suo Nome sara salvato. Conizcere il nome fa parte o è il primo passo x riporre fede in lui. Fate come credete ovviamente . Nrssuno deve essere obbligato a chiamare Dio per nome ma nkn possiamo neanche affermare in modo imbarazzante che Geova nel senso stretto di nome di un essere spirituale non sia importante o legato alla salvezza,altrimenti non facciamo un servizio propositivo.

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    4. @Comunquesia come lo intendi il versetto che dice “Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato”? Cioè, che cosa significa invocare il nome di Geova?

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    5. Secondo i vangeli, Gesù chiamava dio "padre", mai troviamo che pregava chiamandolo con un nome tipo "Geova". o altro. Personalmente ho spesso trovato strano il fatto di pregare un dio che si considera intimamente un "padre" ma chiamandolo per nome. @Comunquesia, quando chiedevi qualcosa a un tuo genitore, lo chiamavi per nome ?

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    6. No su questo hai ragione

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    7. Mi salvo se invoco quale Nome? Mi è sufficiente invocare il nome del Signore Gesù? At. 4:12 . Ma anche proprio Romani 10:13: in TUTTO quel paragrafo Paolo sta parlando di Gesù ma la traduzione dell'altro mondo nonostante un "infatti" ci infila "Geova" quando il Signore di cui si sta parlando è senza dubbio Gesù non "Geova". Gira un bel video su YouTube dove si vede in una sala del Regno un anziano che durante il suo discorso cerca di fare capire meglio in questo senso il versetto di Romani ma ... appena i colleghi anziani capiscono dove sta andando a parare prima gli tolgono l'audio e poi lo fanno allontanare dal podio....che ne pensate? Grazie

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    8. Grazie @Stefano, hai il link del video yt?

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    9. verissimo Eliseo, l'ho visto anch'io quel video tempo fa , era un ex anziano non ricordo se inattivo o addirittura disassociato che era stato chiamato a fare un discorso da un altro anziano di un'altra congregazione che non sapeva tutto ciò e lui ne ha approfittato per cercare di aprire gli occhi ad altri e quando si sono accorti che stava dicendo cose fuori da quello che viene insegnato dall'org. è stato fermato e fatto scendere dal podio . Non ricordo chi lo ha intervistato dopo, e lui stesso ha raccontato come era andata la cosa e si era fatto registrare il video per poi metterlo su youtube

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  5. Vedo che sono riusciti a brandizzare anche te, Comunquesia: dici che "Anche la vendita porta a porta è presa pari pari dal cristianesimo", forse perchè ti son bastate due illustrazioni sulle riviste per farti credere che i discepoli andavano a bussare alle case con i papiri in mano, tra poco vedremo anche i discepoli illustrati con l'espositore in giunco intrecciato, ma sulla Bibbia non c'è alcuna evidenza di ciò.
    Passiamo a noi, Asa Griggs Candler nel 1889 acquista l'azienda Coca Cola. Frank Robinson, il responsabile della pubblicità, inaugura la prima campagna di vendita porta a porta della storia: contatta farmacie e bar di Atlanta e si fa dare gli indirizzi dei clienti. A questi consegna un invito per una consumazione gratis di Coca Cola e l'iniziativa ha così successo che porterà nel 1901 le vendite a 2 milioni di litri.
    Il porta a porta dei TdG inizia solo con Rutherford nel 1919 cioè 30 anni dopo.
    Coincidenza, sempre nel 1919 William Pratt Heath Sr diventa presidente della The Coca Cola Company, ha detto di essere l'unico a conoscere la formula completa, ha sposato Susan Taylor che risulta battezzata negli studenti biblici nel 1915. Il loro figlio, William Jr. è il confidente di Rutherford, e anche l'erede Coca Cola che ha acquistato Beth Shan, e l'unto che ha sposato Bonnie Boyd, la segretaria di Rutherford.
    Quindi onestamente, chi ha copiato chi?

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    1. Sei messo maluccio. Che ti devo dire ? Se non impari il rispetto per gli altri non avrai ppi il rispetto

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    2. Quindi dissentire argomentando da quello che affermi te"Comunquesia" equivale a mancare di rispetto, certo che sei messo proprio bene se ragioni in questo modo ma d'altronde non è colpa tua se ci hanno insegnato a non ragionare come i Bereani ma ad eprimerci con slogan.

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    3. Grazie per le interessanti informazioni Assuero.
      Comunquesia, ricordo dei commenti piuttosto vecchi su PC firmati con lo stesso Nick . Mi spiace che tu sia rimasto ad un livello di consapevolezza così primitivo, ma capisco che a molti manchi il coraggio per aprire gli occhi e uscire dalla caverna.
      Per quanto riguarda l' amicizia e la conoscenza del nome posso dire con assoluta certezza che questa non influisce minimamente nel legame che può stabilirsi fra due persone. Alcune mie amiche benché conoscano il mio vero nome, continuano a chiamarmi con il Nick col quale mi hanno conosciuto, è questo non ci allontana affatto.

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    4. Vedi che ti poni male e la butti sul oersonale ? Genovese a che vantaggio ? Ti pare che assalendo gli altri fai un buon servizio ? Se vuoi avere ragione prenditela ma argomenta con proficuità. Vedrai che ne esce fuori qualcosa di positivo

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    5. Veramente sei te il primo che l'ha buttata sul personale dicendo a chi aveva obbiettato al tuo commento "sei messo maluccio,se non impari il rispetto per gli altri
      non avrai piu' il rispetto" ma lo leggi quello che scrivi?

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    6. Riprendo l'argomento "porta a porta" perchè facendo ricerche sono capitato su un sito dove un utente dal nickname Athanasius riporta:
      https://www.jehovahs-witness.com/topic/77915/rutherford-exposed-story-berta-bonnie?page=33

      Un ex bethelita mi ha inviato interessanti informazioni riguardo agli Heath. Sembra che Joe Lubeck, abbia mostrato il suo personale film alla intera famiglia Bethel tra gli anni '80 o i primi '90.
      "Lubeck ha detto di essere stato il giardiniere e tuttofare a Beth Shan quando era giovane. Il film mostrava Rutherford camminare con un uomo anziano che Lubeck identifica come Mr. Heath, presidente della Coca Cola, il quale ha regalato Beth Shan a Rutherford... Un parente di Bonnie Heath mi ha detto che Mr. Heath ha dato la sua auto Cadillac che era parcheggiata nel garage di Beth Sarim. E' ben documentato che il marito di Bonnie (William Pratt Jr) è sempre stato l'autista della Cadillac.

      Parte del video di Lubeck:
      https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=Wq5OmGn9gmQ
      Sullo stesso sito a pag. 39 viene riportato un articolo che parla del metodo di vendita Coca Cola:

      I venditori sono stati di importanza critica nel raggiungimento della distribuzione Coca Cola, sotto l'affidamento di Candler, pesantemente su un approccio di vendita faccia a faccia. Sebbene vi siano altre vie per raggiungere il cliente, come mass-media o pubblicità diretta nella posta, la vendita personale ha il vantaggio di un alto impatto sul cliente e flessibilità. Il venditore può adattare il messaggio al singolo cliente, rispondere a domande e obiezioni. Alla Coca Cola, la direzione lavora per massimizzare la prestazione dei venditori in ogni minimo dettaglio.
      "Dimostrazioni di vendita possono essere messe in scena" ha spiegato un vice-presidente Coca Cola, al congresso degli imbottigliatori del 1923, "Un venditore fa la parte di un mercante e un altro fa la parte di chi vende. Possono essere fatte domande, possono uscire idee, e una generale discussione dei territori può essere inserita"

      Praticamente era la versione delle dimostrazioni fatte nelle future Scuole di Ministero Teocratico!
      Chi poteva essere colui che al congresso aveva spiegato il metodo? Ricordiamo che nel 1919 divenne vice presidente esecutivo della The Coca Cola Company il sopracitato William Pratt Heath Sr. con moglie e figli a stretto contatto con la dirigenza Watchtower.
      Dal libro Proclamatori si apprende che nel 1943 venne presentato l'opuscolo "Corso di Ministero Teocratico" dando il via al perfezionamento dei metodi di vendita o predicazione porta a porta. L'avreste mai detto che la storia della Coca Cola avesse così tanta influenza sulla Watchtower? Branding allo stato puro.

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  6. Da chi Rutherford prese il nome di testimoni di Geova, poiche' quel nome era gia' attivo, presso un' altra organizzazione religiosa, contemporanea dello stesso giudice ? Cosa dovette attendere Rutherford, per potersi impadronire di quel nome ? Chi conosce bene la storia dei tdg, comprende anche le caratteristiche caratteriali di quel soggetto. Fate un po' di ricerche, usando il nome Spykes (spero di averlo scritto correttamente) e capirete.

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  7. In effetti rileggendomi mi sono trovato abbastanza antipatico, ma lo capisco che agli occhi di chi spera di salvare ancora cosa c'è di buono, quel tipo di sarcasmo possa irritare. Invito a guardare il contenuto e non il contenitore. E' stato uno sfogo, perchè quando vedo quelle illustrazioni sulle riviste, mi sento preso in giro.

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