VIDEO BOMBA: TELEFONATA A WALKILL SUI CASI DI PEDOFILIA

Siamo tornati con un nuovo video bomba!

Una sorella telefona alla sede di Walkill chiedendo di parlare con un rappresentante del Corpo Direttivo per chiedere informazioni sui casi di pedofilia in particolare in Australia. La reazione del fratello della Betel è più eloquente di mille parole.

Vogliate perdonare la traduzione un  po’ approssimativa.

Un abbraccio affettuoso 

Eliseo

https://youtu.be/5ERLFvpXEK4

Commenti

  1. Grazie Eliseo per il tuo lavoro,e' triste e scioccante,vedere e sentire come questi si credono
    onnipotenti e inattaccabili,sotto ogni aspetto.
    Questo giocare come il gatto con il topo,prima o poi finirà,dovranno rendere conto a Dio e poi a Cesare,perché questo atteggiamento omertoso e mafioso di sapere tutto di tutti e continuare a negare o a nascondere le cose,non fa altro che peggiorare la loro situazione sotto tutti i punti di vista.
    Non si può continuare impunemente a prendere in giro il Creatore,Cesare e tutti i fratelli che vogliono nascondere la testa sotto la sabbia,e' ora che comincino a pagarne le conseguenze.

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    1. La chiesa cattolica ha agito impunemente per più di un millennio. Cosa ti fa pensare che Dio debba ritenere più deplorevole l atteggiamento della WTS piuttosto che quello della cc, tanto da dover intervenire per porvi rimedio?

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    2. Perché si è sempre definita l'unico canale e mezzo usato da Dio,nel dispensare cibo spirituale alle persone e a sempre guardato dall'alto in basso tutte le altre organizzazioni religiose,sputando sentenze su tutti e tutto,ora che la cosa li riguarda e li tocca,usano certe scritture,per confermare la loro politica di trattamento dei casi
      di pedofilia,come la prova dei due testimoni ecc.
      La chiesa ha sempre sbagliato di grosso e di tanto su tutto,ma almeno anche se per fare scena con i suoi adepti,ha chiesto scusa più volte,cosa semplice da fare,al di fuori della sincerità della cosa,ma almeno lo hanno fatto o ci hanno provato.
      La WT con l'atteggiamento arrogante,presuntuoso e omertoso,continua impunemente a negare e minimizzare e chi prova a dire qualcosa lo fa' fuori isolandolo e ostracizzandolo,nel nome del Signore.
      Ecco perché mi aspetto un giudizio più severo da parte di Dio e di Cesare.

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    3. Per chi sostiene ancora che non bisogna buttare il bambino con tutta l acqua sporca, e
      vi prego di non guardare il dito che indica la luna.ora chiunque ha realmente risposto al telefono, non v e dubbio che i toni,e gli atteggiamenti sono da
      mafioso, e omertoso grazie Eliseo.

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  2. Interessante, ma ci sono delle cose che stonano. Intanto non credo che basti chiamare e chiedere di parlare con un membro del corpo direttivo per parlarci.
    Il CD sta a Warwick, a Walkill ci sono il grosso dei reparti stampa, la fattoria e la manovalanza.
    Non avendo dato il suo nominativo, né potendo riconoscere in alcun modo i due interlocutori come testimonianza legale varrebbe poco.

    Quello invece che trovo interessante è l'atteggiamento che ho avuto modo di testare su altri casi conosciuti.
    Se chiami in Betel ti chiederanno chi sei, congregazione di appartenenza, anziani e di tutto di più, mentre nemmeno il centralinista ti darà il suo nome.
    Se fai domande scomode, gentilmente, ma non risponderanno. Ti rimanderanno agli anziani o al co che di risposte non te ne daranno, gireranno intorno con voli pindarici in cui infileranno una domanda decisiva: né hai parlato turbando altri fratelli?
    Se no, ti intimeranno di non farlo. Per il resto puoi tenerti i tuoi dubbi e perplessità che spariranno solo studiando di più, impegnandoti di più nel servizio e aspettando Geova.

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  3. Concordo in pieno Barnaba,a prescindere sulla veridicità della telefonata,il modus operandi è questo,
    sapere vita,morte e miracoli di chi chiama,ma mantenere il massimo riserbo su chi risponde,ti girano tutto ai tuoi anziani o al co,a cui ti dicono puoi chiedere lumi su ciò che non capisci o condividi.
    La morale è non avere dubbi,mai,studia di più sulle pubblicazioni per allienare il tuo pensiero con quello della WT,e se continui a dubitare prega di piu',esci di
    più in servizio,impegnati al massimo nelle attività spirituali e se poi continui a dubitare,la colpa è solo ed esclusivamente tua.
    Loro se né escono sempre alla grande,come sono bravi a cadere sempre in piedi loro,non ci riesce nessun altro.
    Ma alla fine la verità prevalera',confidiamo in Geova che ponga fine a questa burocratizzazione del trattare i fratelli sempre e solamente un gradino più in basso.

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  4. La tattica del corpo direttivo è quella di emarginare il soggetto che pone delle obiezioni legittime,perché se ci fosse veramente uno scambio di idee per cercare di stabilire dove sta la verità, molte persone metterebbero in dubbio l'autorità stessa dello"schiavo".
    Stesso metodo viene usato nel sito "tgonline fre forum" dove gli argomenti riguardanti la pedofilia tdg vengono trattati per portare acqua al mulino wts,piuttosto che per discernere la verità.

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  5. Lascia stare Tg online,è un covo di vecchie bigotte che hanno venduto la loro libertà e cervello al cd,come i kamikaze giapponesi che si immolavano per l'imperatore,loro si sacrificano per uomini,o come ci ricordava Franz,siamo vittime di vittime,parole sante,
    da incorniciare come scrittura non dell'anno,ma per sempre.

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  6. Non ho bisogno di sapere se la telefonata è vera oppure no, perchè il modo di rispondere è tipico dei vertici di qualsiasi organizzazione che muove interessi economici di una certa grandezza. Anzi, sono gli stessi atteggiamenti spavaldi ed arroganti di chi si sente intoccabile, al pari dei furboni che vengono interrogati da striscia la notizia, report o le iene e che invece di dare delle legittime spiegazioni, si fanno una bella risata considerando quelle domande come dei noiosi intralci ai loro affari. Sullo sperare che intervenga Geova ho dei forti dubbi, come ho già scritto in un precedente post, ci sarebbero situazioni ben più gravi da risolvere, tipo la baraccopoli di Kibera a Nairobi, dove migliaia di persone vivono in mezzo ai rifiuti, prima di preoccuparsi del comportamento del corpo direttivo.

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