RIFORMA DELLA DISASSOCIAZIONE: parte 3

È giunto il momento, in questa terza parte, di capire quali sono i fraintendimenti scritturali che portano a sostenere la disassociazione all’interno dell’organizzazione.

Una delle scritture menzionate dalle riviste più spesso in questi casi è 1Corinti 5:11 che dice “Ora però vi scrivo di smettere di stare in compagnia di chi è chiamato fratello ma pratica l’immoralità sessuale o è avido, idolatra, oltraggiatore, ubriacone o ladro, non mangiando nemmeno con una persona del genere.

Stando alle istruzioni date da Gesù stesso in Matteo 18:15-17, anche Paolo dà istruzioni simili. In 2Tessalonicesi 3:6,14,15 dice: “6 Fratelli, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo vi diamo istruzioni di allontanarvi da ogni fratello che si comporta disordinatamente e non secondo la tradizione che avete ricevuto da noi. 14 Ma se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, tenetelo segnato e smettete di stare in sua compagnia, in modo che si vergogni. 15 Comunque non consideratelo un nemico, ma continuate ad ammonirlo come un fratello”.

Paolo dice di segnare (non ostracizzare) coloro che non ubbidivano alla lettera ispirata (quindi a Dio), smettendo di stare in loro compagnia, ma questo non implicava il togliere il saluto. Anzi, implicava il continuare ad ammonirlo come un fratello. Persino di coloro che promuovevano divisioni e sette non viene detto questo bensì Romani 16:17 dice: “17 Ora, fratelli, vi esorto a tenere d’occhio quelli che fomentano divisioni e creano ostacoli alla fede, in contrasto con l’insegnamento che avete ricevuto. State lontani da loro”

Paolo in 1Corinti 5 si riferisce a “chi è chiamato fratello”. Se una persona viene disassociata e non è più identificata come “fratello” non sussiste più il motivo di ostracizzarlo, ma come disse Cristo “ti sia come un uomo delle nazioni”.

Inoltre è interessante notare il caso specifico menzionato dall’apostolo Paolo in 1Cor 5. Se si legge il primo versetto di quel capitolo si comprende il riferimento a una situazione specifica della congregazione: “un uomo che convive con la moglie di suo padre”.

Paolo riprese l’argomento nella sua seconda lettera e vi fece riferimento in 2Corinti 2:5,6Ora, se qualcuno è stato motivo di tristezza, non ha rattristato me, ma in una certa misura — lo dico per non essere troppo duro — tutti voi.  6 Per quest’uomo è sufficiente il rimprovero che la maggioranza di voi gli ha fatto.

Perciò neppure tutta la congregazione avrebbe dovuto tenerlo segnato, ma la maggioranza. Questo è molto molto diverso da quanto è stato promosso fino ad oggi nelle congregazioni.

Altra scrittura citata nelle riviste che argomentano a favore della disassociazione come la conosciamo oggi è 2Giovanni 10 che dice: “Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto.”

Non possiamo non tenere conto del contesto in cui questo versetto è inserito. Il versetto 7 si riferisce all’anticristo, ovvero “persone che non riconoscono che Gesù Cristo è venuto nella carne”.

A rigor di termini questo si applicherebbe molto più direttamente a buddhisti, ebrei e musulmani che negano il sacrificio di Cristo e il suo ruolo nel proposito di Dio, piuttosto che a fratelli che semplicemente potrebbero non essere d’accordo con aspetti organizzativi o non condividono alcune vedute del Corpo Direttivo eppure continuano ad avere fede in Cristo e nel suo sacrificio.

Se avete ulteriori argomentazioni vi invito a scrivere nei commenti.

Un abbraccio affettuoso
Eliseo
Testimoni di Geova consapevoli


Commenti

  1. Sono andato a dare una occhiata sull'interlineare, c'è sempre da scoprire qualcosa:
    premetto che non conosco il greco, e mi fido di chi ha tradotto in inglese.
    Ho trovato un apostolo Paolo esageratamente prevenuto.

    1Corinti 5:11 "...if ever anyone brother being named
    may be fornicator or...."

    Sta dicendo di smettere di mischiarsi con chi PUO' ESSERE fornicatore o avido o... ecc.
    Come nell'inquisizione cattolica, bastava il sospetto?
    Mi viene da pensare che i comitati giudiziari non si facessero?

    2Tessalonicesi 3:15 "... and not as enemy be you considering but be you putting mind in as brother."

    Cioè dice " e non considerandolo come nemico, ma ammonendolo come fratello."
    Sembra una differenza da poco, però dire "come fratello" è diverso da "come un fratello" perchè la seconda potrebbe implicare il fatto che non è più un fratello in quanto espulso.

    2 Giovanni 10 "...not be you receiving him into house and to be rejoicing to him ..."

    Cioè "non ricevendolo in casa e rallegrandosi a lui." Da non essere rallegrati a togliere il saluto, c'è una bella differenza.

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  2. C'è un aspetto interessante dell'epoca che andrebbe approfondito. I primi cristiani non avevano chiese o altri luoghi di culto, si riunivano nelle case private.
    Quindi non riceverlo in casa comportava non associarsi con la congregazione cristiana.
    Inoltre a queste riunioni si facevano convitti d'amore dove si condivideva un pasto, molto probabilmente durante questo pasto si ricordava il sacrificio di Cristo spezzando il pane e bevendo il vino in suo ricordo in comunione.
    Quindi l'associazione cristiana era preclusa a questi fratelli disordinati, ma erano comunque trattati con dignità e seguiti in altre occasioni.
    La loro condotta dimostrava che avrebbero mangiato il pane e il vino indegnamente, a loro rischio. 1 Cor. 11:29
    L'atteggiamento dei fratelli era protettivo per l'ekklesia, ma anche per chi camminava disordinatamente in quanto avrebbe ricevuto aiuto per tornare in sé e ad associarsi con i fratelli.
    Nessun ostracismo, solo esclusione dalla comunione spirituale.

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  3. Sempre su 2Giovanni 10 la w85 15/7 p.31 diceva “Giovanni aggiunse: “Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage”. (II Giovanni 11) Qui, parlando del saluto, Giovanni usò il termine khàiro anziché aspàzomai, che si trova al versetto 13.

    Khàiro significa rallegrarsi. (Luca 10:20; Filippesi 3:1; 4:4) Era anche impiegato nei saluti fatti a voce o per iscritto. (Matteo 28:9; Atti 15:23; 23:26) Aspàzomai significa “abbracciare e, pertanto, salutare, dare il benvenuto”. (Luca 11:43; Atti 20:1, 37; 21:7, 19) Entrambi potevano essere forme di saluto, ma aspàzomai poteva implicare qualcosa di più di un semplice “ciao” o “buon giorno”. Ai settanta discepoli Gesù disse di non aspàzomai nessuno. In tal modo indicò che a causa dell’urgenza della loro opera non potevano salutare la gente secondo la consuetudine orientale, con baci, abbracci e lunghe conversazioni. (Luca 10:4) Pietro e Paolo esortarono: ‘Salutatevi [aspàsasthe] gli uni gli altri con un bacio d’amore, con un santo bacio’. — I Pietro 5:14; II Corinti 13:12, 13; I Tessalonicesi 5:26.”

    Il ragionamento esposto è disonesto. Andate a cercare in qualunque lessico di greco antico la differenza tra aspàzomai e kairoo e noterete che è esattamente il contrario. È aspàzomai che significa salutare, dare il benvenuto, mentre kairoo poteva implicare ben altri rituali sociali. Quindi Giovanni non stava intendendo di non dire nemmeno un educato Ciao.

    Buona resistenza

    Davide

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    1. Caro Davide un abbraccio e una standing ovation per la ricerca. Mi sono emozionato nel leggerla perché una ricerca identica alla tua l'ho fatta anni fa grazie ad un lessico, per inciso lo stringe, ed è bello scoprire che c'e qualcuno che ama la verità da scavare in profondità per trovarla. Questa comprensione e così profonda che si armonizza come un puzzle al messaggio e alla condotta di amore praticato da Gesu Cristo che non disprezzava lo a "canna rotta" mangiando con i peccatori. Non si tratta di condonare il peccato, bensì di imitare l'esempio di Geova e di Gesù nei rapporti con gli "altri". Matteo 5:43-48
      CL

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  4. E veniamo allora ad un punto cruciale: molti consapevoli dicono che non bisogna buttare tutto alle ortiche, o buttare via il bambino con l'acqua sporca, quindi si possono auspicare delle riforme attenendosi alla dottrina di base. Sembrerebbe quindi che ciò che rappresenta un problema, sia la discutibile gestione venuta a galla negli ultimi anni. Leggendo altri commenti c'è chi ipotizza delle infiltrazioni nell'organizzazione da parte di forze malvage.
    Prima domanda che mi viene: in quale periodo della storia teocratica si può collocare il confine del tipo "fino a oggi è stato OK, dopo non più"?
    Seconda domanda: ma se leggendo l'interlineare o i lessici si scoprono parecchie aggiunte o
    mancanze sul testo originale, dove in pratica ogni confessione cristiana può dirigere il senso delle frasi verso il proprio intendimento dottrinale, come si fa a capire qual è la vera dottrina di base? Perchè se dobbiamo andare così a ritroso nelle riforme, ci ritroviamo in un culto semplificato basato sulla regola aurea e pochi essenziali insegnamenti di Gesù, e a questo punto non fa molta differenza appartenere ad una organizzazione oppure un altra. Ammetto di essere parecchio confuso.

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    1. Ciao. Leggendo i vostri commenti ho capito di non essere la sola a farsi delle domande e questo mi ha aiutato sotto il profilo psicologico. Rispondo ad Assuero C. perché anch’io mi sento parecchio confusa. Personalmente mi sono momentaneamente allontanata dalla congregazione perché non riesco più a vederla come organizzazione guidata da Dio. E fondamentalmente sono giunta alla conclusione che Dio non si serve di un’organizzazione. Ma quello che mi spaventa è: riuscirò a mantenere la mia relazione con Geova benché isolata?

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    2. Secondo me in un certo senso Assuero ha ragione quando dice che si deve tornare a un culto semplificato, se ci pensate non era quello che volevano Russel e i suoi collaboratori? Ripristinare il cristianesimo primitivo?

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    3. Il problema è stato proprio nello sviluppo di una complessa macchina organizzativa. Premesso che tutti noi organizziamo le nostre vite, la nostra famiglia e il nostro lavoro e che quindi è normale che ci sia una forma di organizzazione (con la o rigorosamente minuscola) così anche quando due o tre fratelli di fede decidono di fare una qualsiasi cosa insieme come studiare la Bibbia, predicare, decidere di stampare un volantino che spieghi un argomento eccetera, ci si organizza spontaneamente: “Allora quando ci troviamo?” “Come lo stampiamo quel foglietto?” “Invitiamo altri a studiare la Bibbia con noi se sono interessati?” “Come possiamo confortare altri con questa speranza?” Eccetera. Provate a pensare di essere parte di un gruppetto di dieci amici che iniziano fare questo. Sarà INEVITABILE, non volete fondare nessuna nuova religione, nessun apparato gigantesco burocratico, volete solo organizzarvi tra di voi per questioni pratiche. D’altronde siete solo dieci. Allora facciamo finta che iniziamo oggi. Per gestirci meglio creiamo un gruppo whatsapp. E già qui dobbiamo decidere: chi sarà l’amministratore? Solo uno? Tutti? Come decidiamo chi inserire? E quali regole ci diamo per evitare di perdere tempo e riempire il gruppo di spam e cose inutili?
      Aiuto! E siamo solo all’inizio, ma come vedete la cosa è innocente. Immaginate ora cosa succede quando il gruppo diventa di cento, mille, DIECIMILA, e così via... il rischio fortissimo è che l’organizzazione diventi l’Organizzazione, una struttura mastodontica fatta di regole e che rischia di soffocare la “chiesa”, i credenti, il vero cuore della famiglia della fede, che rischia di adombrare quel che conta ovvero l’amore reciproco, imitare le qualità di Dio, confortare altri. E quel che è successo anche nella nostra organizzazione è questo, è stata innalzata al livello di Dio (quello che dice non si discute, ubbidienza e basta), migliaia di regole che hanno ricreato una burocrazia farisaica da fare invidia al sistema giudaico e che rendono vane le parole di Cristo “La verità vi renderà liberi” e molte altre sue parole in realtà..
      Perciò personalmente credo che occorra un nettissimo ridimensionamento di tutto questo Mostro Organizzativo.
      Per rispondere a Libera: ti capisco, non se l’unica. Mi viene in mente Matteo 18:6 “Ma se qualcuno fa sviare uno di questi piccoli che hanno fede in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina come quella che viene fatta girare da un asino e che fosse gettato in fondo al mare” e penso che certe figure direttive di quest’organizzazione dovrebbero porsi un paio di domande.
      Comunque, si può mantenere la propria relazione con Geova? Se lo vogliamo sí. Ogni giorno lo vedi intorno a te e ogni giorno hai infinite occasioni per manifestare amore, interesse, altruismo, generosità, umiltà, attenzione, pazienza, perdono, gratitudine e tutte quelle qualità che ci insegna la sua Parola. Non è questo un atto di adorazione? Ogni giorno puoi avvicinarti a lui per rendere grazie della vita, della luce, del respiro, dei tuoi cari, della capacità che hai di capire queste cose. E lo studio della sua Parola può essere molto costruttivo se impariamo a farlo senza preconcetti. Io ho tratto forza anche da blog come questo per confrontare le mie riflessioni e questo alimenta la mia voglia di capire, studiare e riflettere su Geova. Dopodiché, nel mio inguaribile ottimismo, senza voler cambiare il mondo perché non posso, continuo ad attendere con pazienza i cambiamenti che potranno alleggerire quest’aria pesante e che potranno smantellare pezzi inutili di questa Organizzazione con la O maiuscola perché torni semplicemente ad essere un’organizzazione con la o minuscola.
      Buona resistenza
      Davide

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    4. Grazie Davide. Spero di farcela. E comunque, anche se ho poco tempo per interagire col blog seguo volentieri tutte le vostre riflessioni. Buona continuazione a tutti.

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    5. Grazie a te Libera, ti auguro il meglio e di continuare a trovare sostegno anche in questo blog, sentiti libera di commentare, qui le tue riflessioni saranno apprezzate, un abbraccio affettuoso
      Eliseo

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    6. Buongiorno fratelli.
      Leggo questo interessante blog da alcune settimane e devo dire che fra le tante considerazioni che ho visto in rete, nei vari spazi dedicati a come vivere la consapevolezza da TdG, quella di Davide riportata sopra mi è parsa fra le più lucide e incisive.
      Dico questo, perchè secondo me aiuta a mettere a fuoco la vera natura del problema che si presenta davanti a tutti noi, una volta che abbiamo riconosciuto definitivamente che la WTS sta percorrendo un cammino contrario a quello incoraggiato dalle Scritture e che non riuscirà a riformare sé stessa anche perché in relazione agli aspetti più importanti non si tratterebbe semplicemente di tornare indietro, ma di mettere mano alle fondamenta.
      La domanda cruciale anche per me è la stessa da voi proposta: l’essere discepoli di Cristo richiede necessariamente una forma di organizzazione o di aggregazione fra individui, oppure ognuno può decidere di vivere la propria spiritualità in modo autonomo e indipendente dagli altri?
      Mi permetto di apportare il mio commento senza pensare che il mio punto di vista sia completo o necessariamente corretto. Gli spazi come questo, del resto, credo servano proprio al confronto libero delle idee dopo tanti anni passati a delegare la nostra capacità di ragionare ad un gruppo di uomini che credevamo illuminati dallo Spirito e che invece abbiamo scoperto essere semplicemente asserviti agli interessi di una grande “O”.
      L’aggregazione fra cristiani è richiesta (a parte i casi di impossibilità per causa di forza maggiore) se si vogliono soddisfare certe caratteristiche senza le quali a mio parere è impossibile potersi definire discepoli di Cristo.
      Di seguito ne indico alcune:
      - Matteo 24:45: alimentarsi a vicenda in senso spirituale assumendo sia il ruolo di schiavi che di domestici;
      - Matteo 18:20: contare pienamente sull’aiuto spirituale divino;
      - Romani 12:5: appartenere gli uni agli altri e allo stesso tempo ad un unico corpo simbolico;
      - Giacomo 5:16: incoraggiarsi a vicenda per lottare contro le tendenze peccaminose;
      - Giovanni 13:35: servire come testimonianza vivente per altri;
      - 1 Corinti 11:24: ricordare la morte di Gesù prendendo insieme un pasto di comunione.
      Se dicessimo che è impossibile poter fare queste cose essenziali insieme, in modo ordinato, senza finire per replicare le storture che conosciamo e che abbiamo vissuto all’interno della WTS, allora dovremmo concludere che c’è qualcosa di intrinsecamente sbagliato nel modello suggerito dalle Scritture.
      Personalmente, sono convinto che la nostra esperienza all’interno dell’organizzazione sia stata talmente distante dal modello, e che ci abbia permeato a tal punto, che difficilmente possiamo avere un punto di vista equilibrato per poter dare un giudizio obiettivo (soprattutto se ancora siamo “attivi” e respiriamo ogni settimana i fumi tossici della propaganda di stampo farisaico di cui le adunanze e l’ambiente che circonda il mondo di Jw.org sono impregnate).
      Vorrei fare un ragionamento, sperando che sia il più logico e scritturale possibile, partendo dal presupposto che il modello proposto nelle Scritture sia invece in grado di funzionare purché si rispettino alcune condizioni.

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    7. Proverbi 11:14 “Quando non c’è abile direzione, il popolo cade; ma c’è salvezza nella moltitudine dei consiglieri.”
      Siamo stati fatti per vivere in comunità e per cooperare con altri. Geova ha fatto in modo che l’ambiente che ci circonda ce lo ricordasse costantemente. Biologicamente parlando, per esempio, seguendo cioè la logica della vita, è la cooperazione e l’aggregazione fra cellule ed organismi che normalmente viene premiata e che produce qualcosa di nuovo o di positivo, piuttosto che l’individualismo e la disgregazione. Non è strano che sia così anche in quanto all’interazione fra esseri umani in campo familiare, lavorativo, sociale e quindi, perché non dovrebbe esserlo in campo spirituale.
      Il versetto di Proverbi ci conferma che per poter fare qualsiasi cosa in comunità, evitando che regni il caos, si richiede una certa dose di direzione o di organizzazione. Questo implica rinunciare ad un certo grado di autonomia individuale per rispettare regole comuni con la consapevolezza che questo sarà a beneficio di tutti. L’esempio più semplice che mi viene in mente è quello del semaforo ad un incrocio: se tutti rispettano le indicazioni del semaforo, tutti beneficeranno di una maggiore sicurezza stradale.

      Matteo 23:8 “Ma voi, non siate chiamati Rabbi, poiché uno solo è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli.”
      Il ruolo di leader spetta ovviamente a Cristo quale capo della congregazione. Può esercitare Cristo questo ruolo pur non essendo presente fisicamente? Dobbiamo supporre di sì, altrimenti dovremmo pensare che sotto ad ogni semaforo dovrebbe essere presente un vigile affinché non si formi un ingorgo stradale. I principi cristiani menzionati nelle Scritture non sono tanti, sono abbastanza semplici, e si racchiudono alla fine nella Legge del Cristo menzionata in Galati 6:2 basata sull’amore e sul servizio reciproco senza distinzione di rango o incarichi speciali (Galati 6:3).
      Riprendendo l’esempio di Davide sulle complicazioni che ci sarebbero anche solo per organizzare un piccolo gruppo di 10 persone, posso dire che faccio parte di un gruppo di questo tipo con altri consapevoli su Whatsapp e non abbiamo avuto sino ad ora il minimo problema. Mi chiedo, se dopo essere stati vittime per tanto tempo di una struttura piramidale, organizzata con regole così minuziose da fare quasi invidia alle regole rabbiniche sul giorno di sabato, non corriamo ora il rischio di vedere difficile anche quello che magari all’atto pratico può essere facilmente risolto applicando la Legge dell’amore cristiano.
      Ma cosa succederebbe nel caso si formassero gruppi più grandi di 100, 1.000, o più persone?
      Il modello originale del primo secolo non mi pare prevedesse aggregazioni così numerose, assemblee con migliaia di persone e una struttura centralizzata che controllasse tutto. Le comunità cristiane erano come piccole cellule sparse che venivano gestite a livello quasi familiare. Nessuna di queste cellule, nemmeno quella in cui servivano gli anziani di Gerusalemme, pretendeva di ergersi alla funzione di centro di controllo usurpando la funzione del Cristo. Fornire direttive come quella indicata in Atti capitolo 15 era solo una funzione dettata da circostanze speciali che gli apostoli e gli anziani assumevano temporaneamente, non si trattava di una prerogativa permanente.

      Personalmente, credo che il modello possa funzionare a condizione che il corpo rimanga formato da cellule che comunicano e collaborano fra loro mediante la Legge dell’amore per assolvere le sei funzioni menzionate anteriormente e non si creino super strutture, ma si lasci il ruolo di capo al Cristo.
      (Efesini 4:15,16)

      Un abbraccio fraterno a tutti.

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    8. Ti sei dissociato ?

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    9. Non mi sono dissociato. Ho espresso come mi sentivo in relazione all’organizzaazione, rinunciato ad ogni incarico e non sto frequentando. Ho comunicato agli anziani che mi ritengo libero di fare qualsiasi cosa ritenga utile per la mia salute spirituale e per il bene di altri, che sia in armonia con le Scritture, senza timore delle conseguenze. Da quel momento vengo trattato come qualcuno disassociato per apostasia.

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    10. Avrei da dire tante cose sulle perle di saggezza esposte, tutto molto condivisibile.
      Io però sono ancora bloccato su quanto ho accennato qualche giorno fa, cioè quali sono le fondamenta alle quali fare riferimento come suggerito da Davide e SUS? Se la versione delle scritture che leggo mi dice che non devo fare opere di carità, anzi il termine è stato sostituito ogni volta con "amore", e che la massima espressione d'amore è predicare, quindi in ultima analisi fare reclutamento, come faccio a sapere se sto seguendo le orme di Cristo? Come dicevo ogni confessione cristiana piega le scritture per sostenere le proprie dottrine: da una parte mi viene il sospetto che la nostra abbia spinto verso l'espansione editoriale per trarne profitto, dall'altra penso che se non ci fosse stata una campagna così agguerrita, oggi saremmo solo una delle migliaia di religioni minori relegata più che altro negli USA, e io come voi, forse non ne avremmo mai neanche sentito parlare. Le proposte di SUS possono funzionare se come scopo finale oltre al mostrare amore non ci siano altri interessi esterni, e poi come il sistema a celle dei telefoni (appunto cellulari) devono fare riferimento al cuore del sistema che gestisce le chiamate, ci deve essere un minimo di controllo da parte di una struttura teocratica. Immaginiamo se una cella decide che non serve più la cravatta, o la gonna per le donne (è solo un esempio), che succede? Le altre celle si adeguano, o la escludono? Ognuno per se? La storia si ripete... sempre.

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    11. Capisco Assuero le tue perplessità e sinceramente credo che solo facendo un tentativo ci renderemmo conto di come potrebbero funzionare le cose. Come qualcuno ha scritto, una cosa risulta impossibile fino a quando qualcuno riesce a realizzarla. Nel nostro caso abbiamo a favore un modello che già è stato sperimentato e che funzionò per decenni nel primo secolo ed inoltre credo che potremmo sorprenderci favorevolmente nel vedere come lo Spirito dall'alto e l'amore possono operare per appianare le asperità del terreno. Per il momento, quello che secondo me agisce come freno a mano, è soprattutto il timore che alberga ancora nel cuore della maggioranza dei consapevoli e, come dice 1 Giovanni 4:18, il timore impedisce per sua natura all'amore di sbocciare e di crescere con tutta la sua forza.
      Credo che, come l'esempio menzionato da Davide in relazione al gruppo di Whatsapp, anche l'esempio cravatta/gonna risenta del nostro background come TdG. Dove sta scritto che la cravatta fosse necessaria per essere discepoli di Cristo in primo luogo? Sono convinto che se ognuno si lasciasse guidare dai soli principi biblici sul come vestire e dalla Legge dell'amore, potrebbe esserci un enorme spazio nel quale esercitare la propria coscienza cristiana senza la necessità di imporre regole come quelle alle quali siamo stati abituati.

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  5. Ci sono già gruppi che si gestiscono in modo semiautonomo con un corpo centrale non invasivo. Provate a cercare i fratelli in Cristo, the meeting house.
    Mi è capitato per caso tra le mani il loro libro: the end of religion, una rivelazione su molti aspetti!
    Con questo non voglio asserire che loro hanno la verità. La verità è la continua ricerca perché attualmente nessun gruppo può possederla. Anche questi piccoli gruppi che propone Sus sarebbero destinati a deteriorarsi una volta ingranditisi.
    Russell inizio proprio così, con classi autonome e un corpo centrale che dava insegnamento, ma anche accettava dalle classi le loro ricerche.
    Morto Russell...

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  6. Complimenti ragazzi, le vostre riflessioni mi stanno interessando moltissimo e mi arricchiscono ogni giorno di nuovi punti di vista.

    Grazie ServeUnaSvolta, le tue riflessioni le trovo molto perspicaci. Interessante l’accostamento organismo biologico e organizzazione. A ben guardare, entrambe le parole (organismo e organizzazione) hanno in comune la radice etimologica greca (organon). Mi incuriosisce la cosa del gruppo Whatsapp. Come funziona? Quanti siete? C’è un solo amministratore, lo siete tutti o si fa a turno? Come si decide se ammettere uno nel gruppo? Come e quando ha avuto inizio?

    Barnaba, hai ragione, diverse denominazioni religiose hanno tentato questa gestione a cooperazione decentrata. Ce ne sono tante a dire il vero. Resta comunque la domanda: come gestire l’eventuale crescita numerica?

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  7. Il gruppo Whatsapp, che menzionavo solo per rispondere all'esempio di Davide, è formato da una decina di consapevoli. Uno di noi ha avuto l'idea e lo ha creato alcuni mesi fa. Sinceramente non è nemmeno mai emersa la questione di come amministrarlo o di nominare un amministratore ufficiale. Per ora funziona, a mio parere perchè si tratta di un gruppo piccolo e perchè è sostenuto da un'amicizia che si è andata consolidando nel tempo. La crescita numerica è stata per tanto tempo un'ossessione della WTS e quindi è normale che ci poniamo subito quel tipo di problema. Una cellula, benchè interagisca e cooperi con le altre, non si pone il problema di quanto stia crescendo o quanto grande debba diventare il corpo. Finchè la crescita è orizzontale, ogni cellula svolge il suo lavoro egregiamente, nel suo piccolo, lasciando che sia la testa a preoccuparsi del resto.
    Lo stesso, sono convinto, potrebbe avvenire anche con piccole cellule di cristiani consapevoli che si organizzino a livello basico in stile familiare solo per raggiungere gli obiettivi che ho menzionato in un precedente messaggio e senza preoccuparsi minimamente dei numeri. Sono troppo ottimista? Può darsi, ma non vedo una via di mezzo: o il modello cristiano suggerito dalle Scritture è ancora valido e può funzionare se messo in pratica nella sua semplicità, oppure ci troviamo davanti ad un problema molto più grosso.......

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    1. Bella l'idea di Whatsapp, secondo me funziona perchè i partecipanti sono pochi, e in special modo perchè il gruppo è composto da persone fidate, amici. Mettiamo però che una cellula impazzisca, non tanto per la cravatta o la gonna, erano esempi, ma per questioni dottrinali, tipo se Gesù deve essere adorato, ostracismo, come predicare (a parole o anche con buone azioni), ruoli delle donne e presenza nelle votazioni per le questioni teocratiche (sì lo ammetto ho da poco visto il film sulle Suffraggette). Se una cellula diventa -tumorale- intervengono gli anziani linfociti?
      Hanno il potere di isolare la cellula malata affinchè non contamini le altre?
      Certo con Whatsapp si può fare, però se penso che si è dovuto aspettare di avere gli smartphone per creare gruppi di credenti -sani-, mi viene un po' di tristezza.
      Come Bibbia usate la TNM? L'esempio che ho fatto carità/amore è solo uno dei tanti per far vedere l'influenza che può avere una traduzione rispetto a un altra.


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    2. Credo che i problemi non sussisterebbero dal momento in cui si ammettessero degli assunti di base.

      Abbiamo la Bibbia, come fonte di rivelazione da parte di Dio, ma nessuno di noi è depositario della verità assoluta perché ognuno di noi cerca di trarre insegnamento da quella stessa fonte ma con tutta una serie di filtri personali. Perciò, ammesso questo, il passo successivo è ammettere visioni differenti e il confronto continuo.

      Tipo quello che succede in questo o altri blog (anche se altrove spesso ho trovato o disfattismo totale o censure pesanti). Ci si confronta senza condannarci, con spirito costruttivo, senza che nessuno sia Rabbi sugli altri. Per esempio apprezzo molto il fatto che Eliseo non monopolizzi le conversazioni in questo blog ma ci lasci campo aperto per esprimerci.

      Poi magari ServeUnaSvolta ha un visione ancora diversa della cosa, non lo so, ce lo dirà lui, ma io non vedo problemi nell’ammettere candidamente che nessuno è depositario di verità assoluta e che tutti ci si sforza di fare del proprio meglio in relazione alla propria coscienza addestrata secondo la Bibbia (non addestrata secondo le pubblicazioni e messa a tacere perché obbligata ad allinearsi alla visione di un gruppo di uomini che non ammettono opinioni diverse)

      Penso che stiano venendo fuori cose buone :-)

      Buona resistenza
      Davide

      Elimina
    3. Grazie Davide

      A questo punto intervengo ;P

      Da parte mia invece mi sto incoraggiando moltissimo con i vostri commenti e con le vostre riflessioni. Mi sento arricchito di giorno in giorno. Sono grato a tutti voi perché spesso mi date altri occhi per vedere. Mi accorgo di quanto sia bella la diversità e di quanto sia fondamentale continuare ad interagire con voi.

      Proverbi 15:22 Quando non ci si consulta i piani falliscono, ma con molti consiglieri si ottengono ottimi risultati.

      Se avete degli item da proporre anche sotto forma di post, non fatevi problemi, potete scrivermi anche alla mail personale senza problemi: eliseofigliodisafat@gmail.com

      Attendo anch’io ulteriori info da ServeUnaSvolta in merito alla domanda di Assuero.
      Un abbraccio affettuoso,
      Eliseo

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    4. quoto "Lo stesso, sono convinto, potrebbe avvenire anche con piccole cellule di cristiani consapevoli che si organizzino a livello basico in stile familiare solo per raggiungere gli obiettivi che ho menzionato in un precedente messaggio e senza preoccuparsi minimamente dei numeri. Sono troppo ottimista? ..."
      -------------
      per Cristiani, ascoltare a Gesu (Matt.17:5) dev'essere la cosa importante, senza preoccupasi dei numeri, e anche senza preoccuparsi dei numeri di anni fino alla "fine" ... Matt 24:13
      La Societa, dopo piu di 100 anni di attivita non sa ne ha imparato "come" verra (o per mezzo di che procedure sara instalato) il Regno sulla terra ... ma Geova ha provveduto nella Sua parola prophetica ... Isaia 24:
      15 «Glorificate dunque l'Eterno nelle regioni dell'aurora, il nome dell'Eterno il DIO d'Israele, nelle isole del mare!».
      prima proposizione nella mia traduzione suona: "Glorifica il Signore in luoghi dove splende la luce.." ... in luoghi dove splende la luce" !
      Dove "splende la luce" ?
      Risposta in Isaia 60:
      «Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell'Eterno Si è levata su te.
      2 Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli, ma su di te si leva l'Eterno e la sua gloria appare su di te.
      3 Le nazioni cammineranno alla tua luce e i re allo splendore del tuo sorgere.
      4 Volgi i tuoi occhi tutt'intorno e guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da lontano e le tue figlie saranno portate in braccio.
      ...
      Anche a Zaccaria 8 (leggere tutto) esta scritto
      22 Sí, molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare l'Eterno degli eserciti a Gerusalemme e a supplicare la faccia dell'Eterno».
      23 Così dice l'Eterno degli eserciti: «In quei giorni dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni afferreranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: "Noi vogliamo venire con voi perché abbiamo udito che DIO è con voi"»
      ...
      In base a queste prophezie, Gesu a deto .. Luca 17:
      36 Due uomini saranno nei campi; l'uno sarà preso e l'altro lasciato».
      37 I discepoli allora, rispondendo, gli dissero: «Dove Signore?»
      Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là si raduneranno le aquile»,
      ........
      Chi sono "il corpo" ? >>> Ezechiele 36
      8 Ma voi o monti d'Israele, metterete i vostri rami e porterete i vostri frutti per il mio popolo d'Israele; sí, esso sta per tornare.
      24 Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi e vi ricondurrò nel vostro paese.
      25 Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli. .... da leggersi fino a verso 38
      .....
      Vi prego di studiare il Cantico di Mose - è la prophezia "chiave" per capire ulteriormente il sistemo prophetico del Vechio Testament.
      ...
      Come sera "ricostruita" Teocrazia sulla Terra? Semplicemente "ricevendo" quelli messi in autorita da Geova: Matteo 10
      40 Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
      41 Chi riceve un profeta nel nome di un profeta, riceverà un premio da profeta; e chi riceve un giusto nel nome di un giusto, riceverà un premio da giusto.
      42 E chiunque darà da bere anche un solo bicchiere d'acqua fredda a uno di questi piccoli nel nome di un discepolo, in verità vi dico, che egli non perderà affatto il suo premio»,
      .. vedi anche Matteo 25:40,45
      ... È verissimo, la venuta del Regno sulla Terra sara la piu grande riforma:
      il Regno sostituia il presente sistema (la presente Org che usa il Nome divino).

      Ebrei 12:25-29.
      http://proclamatoreconsapevole2.blogspot.com/2018/06/le-10-riforme-per-far-tornare-di-moda.html?showComment=1534534066362#c7932819506690138641

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  8. Cosa ne pensate, quale parte possiamo avere nel aiutare altri ad avere questo tipo di conoscenza e a “svegliarsi”?

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    1. Non lo so Newentry, aiutare qualcuno a svegliarsi è veramente dura se non esiste già una qualche scintilla di apertura verso il nuovo, l'inesplorato. Faccio solo un esempio capitato sabato. Una famiglia è venuta per incoraggiare me e mia moglie, dato che stanno vedendo aumentare la nostra apatia. Il figlio, adolescente è rimasto molto incuriosito dal mio progetto di studio delle anomalie lunari, (TLP) gli ho fatto vedere alcune riprese in HD fatte col telescopio, e il suo desiderio è stato di tornare per impararne di più. Domenica mi ha detto che non può, perchè il padre non vuole,
      che sono esperimenti -pericolosi-. Se c'è questa chiusura verso dei fenomeni che sono catalogati dalla NASA (TR R-277) figuriamoci come verrebbero visti dei nuovi ragionamenti che potrebbe turbare o destabilizzare le credenze religiose acquisite.
      I blogs sono molto utili, perchè adatti ognuno al proprio livello di apertura mentale, e di fedeltà verso l'Organizzazione. Si può sperare che molti li leggano e in base ai commenti inizino a farsi delle domande importanti.

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    2. Assuero ha ragione, ma ci sono comunque delle cose che puoi fare Newentry. Per esempio già il fatto di rimanere un fratello “di nome” ti permette di avere dei contatti con i fratelli e fare conversazioni con loro. Nel fare conversazioni cerca di non essere mai critico in modo diretto verso l’Organizzazione perché se no ti mettono nella categoria dei “fratelli-critici” quindi cattiva compagnia e poco spirituale e tutto il resto. Se invece dai qualche piccola informazione o gli fai qualche domanda su come vedono un certo argomento o gli fai notare quello che dice una rivista o tipo che hai sentito dire una cosa, allora testi la reazione è vedi se il soggetto come diceva Assuero è propenso o è completamente chiuso. Se non vedi aperture chiudi e rivolgiti a qualcun’altro
      Spero di essere stato chiaro
      Buona resistenza
      Davide

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  9. Caro Assuero, capisco bene tutte le perplessità e le possibili obiezioni, e devo ammettere che occorre una certa dose di fede per credere in qualcosa che al momento non pare nemmeno in fase embrionale.

    A proposito di fede, mi chiedo però questo: sino a non tanto tempo fa, la maggioranza di noi sarebbe stata disposta persino a dare la vita, per ubbidire a disposizioni e concetti che ora abbiamo capito non rispettavano affatto il modello cristiano. Non dovremmo forse essere disposti a rischiare qualcosa, anche di fallire provandoci, per vedere se il modello scritturale, quello autentico, si può mettere in pratica?

    Un abbraccio.

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    1. Mi chiedevo, ServeUnaSvolta: se i partecipanti a questo blog o altri in generale volessero formare dei gruppi simili a quello in cui sei tu e gli altri 9 consapevoli, quali passi consigli di seguire? Perché come sai, siamo obbligati a stare più che attenti, visto che qui si rischia l’ostracismo... hai qualche dritta da darci?

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    2. Caro Eliseo, non ho l'esperienza sufficiente, sotto questo aspetto, per potermi permettere di dare consigli. Quello che posso dire, è che nessuno dei consapevoli del nostro piccolo gruppo Whatsapp (benchè solo uno si sia dissociato) teme l'ostracismo. Ci siamo riuniti varie volte, in case e luoghi diversi, nonostante le distanzee siano in alcuni casi considerevoli, per condividere esperienze, considerazioni bibliche e pasti insieme, ma senza nasconderci o con la paura di essere scoperti. Nel mio caso, in una occasione, sceso dal treno ho visto i fratelli con l'espositore e li ho salutati. Siccome non mi conoscevano, uno di loro mi ha fatto varie domande, così ho persino approfittato per dare testimonianza da consapevole. Il fratello, con mia sorpresa, si è rivelato già abbastanza consapevole al punto di condividere lo stesso punto di vista consapevole su quasi tutti i punti di cui abbiamo parlato. Agli anziani locali ho detto chiaramente che se pensano sia giusto espellere qualcuno per il semplice fatto di riunirsi con altri fratelli per studiare le Scritture e prendere un pasto insieme, possono fare nel mio caso ciò che vogliono. Capisco che tanti hanno situazioni familiari particolari, ma credo ad un certo punto si tratti di fare una scelta. Mi scuso in anticipo per di ripetere un concetto già espresso in un commento precedente: "Per il momento, quello che secondo me agisce come freno a mano, è soprattutto il timore che alberga ancora nel cuore della maggioranza dei consapevoli e, come dice 1 Giovanni 4:18, il timore impedisce per sua natura all'amore di sbocciare e di crescere con tutta la sua forza". La paura, insieme al senso di colpa, è fra i sentimenti negativi che maggiormente condizionano il comportamento umano ed impediscono, a mio parere, di essere realmente persone autentiche. Credo nessuno voglia essere un cristiano non autentico perchè sarebbe una contraddizione in termini. Questo, non è un consiglio, ma è quello che mi auguro: che ognuno riesca ad offrontare le proprie paure, il resto, credo verrà di conseguenza.......

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    3. Gesu ci ha insegnato ... Giovanni 16:
      1. «Vi ho detto queste cose, affinché non siate scandalizzati,
      2. Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà penserà di rendere un servizio a Dio.
      3. E vi faranno queste cose, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.

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    4. Perdonami seeker4GK, ma faccio fatica a capire cosa vuoi comunicare con le scritture riportate, magari se ci aggiungi un commento con parole tue....

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    5. Bella la scrittura di Giovanni 16. Anche questa è forte! Ancora una volta e ripeto ancora una volta, abbiamo commesso gli stessi errori che facevano i farisei! Aiutooooo

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    6. per Assuero C / Io quoto le Parole di Geova ...Perche? - poiche la Sua parola esprime i Suoi pensieri (or la Verita )
      Perche è dificile comprendere I Suoi pensieri ? Ci sta detto "«Come i cieli sono piú alti della terra, cosí le mie vie sono piú alte delle vostre vie e i miei pensieri piú alti dei vostri pensieri." Isaia 55:9
      Quando Geova parla, Lui parla come "il quale fa vivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero." Romani 4:17
      Le parole di Gesu da Giov.16:1 (colui che parla nel nome di suo padre: Giovanni 7:16) ci mostra che coloro che "osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesú."(Rev.12:17) soffriranno così da parte della "bestia" (or la parte oppositore a Cristo trovata all'interno di "popolo di Geova" (le zizzanie).

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    7. Grazie seeker4GK, ti ho chiesto di commentare le scritture che posti perchè non è sempre facile capire l'applicazione che si ha in mente, si tratta comunque di personali interpretazioni, le zizzanie come sai sono i figli del malvagio, coloro che si fingono cristiani ma non lo sono. Purtroppo ogni gruppo religioso vede negli altri il ruolo di zizzanie, il CD verso la cristianità ecc. Dato che la scrittura da sola dice fino ad un certo punto, è più chiaro il pensiero esposto se è commentata.

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  10. Che sconfitta!!! :-(

    https://www.jw.org/it/news/jw-news/area-geografica/canada/corte-suprema-decide-non-intervenire-casi-disassociazione/

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    1. è vero ! Poi ultimamente altro che riforma della disassociazione, diventano sempre peggio!

      Ho trovato una frase abbastanza shoccante nella toree di guardia per lo studio del 15 gennaio 2013 a pagina 16 al paragrafo 19 che diceva “Non cercate scuse per frequentare un familiare disassociato, ad esempio tramite e-mail”

      Boh non ho parole

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    2. Rondò (Nel senso stradale)22 settembre 2018 alle ore 12:19

      Giorgio caro che dire, quella della tg 15/1/2013 è solo una delle tante ...se solo pensi al filmato di... credo quattro anni fa in cui una figliola disassociata cercava di parlare al telefono con la madre, che imperterrita vedendo il nome apparire sul display si rifiutava di rispondere, ....

      Cambiando discorso,

      quando ci si trova in gruppo, tra consapevoli, la prima emozione è quella di avere di fronte persone con un trascorso simile al nostro, che amano Geova e desiderano mostrarGLI una devozione genuina seguita da fatti concreti, il primo aspetto o fatto concreto ..per me, è stato quello di....cercare di esporre le nostre esperienze, trarre beneficio dal clima di vero interesse personale, condividere in pace ed unità un pasto e scambiare parole incoraggianti e motivanti, ogniuno ha un suo dono, chi ama le statistiche, chi ama le ricerche profonde e sguizza tra le etimologie greche ed ebraiche dei testi antichi, chi conosce l'inglese a menadito tanto da tradurre informazioni da altri blog o interrogazioni ....a chi ama le profezie ed espone senza pretese le sue vedute, chi incoraggia "strategie teocratiche" a seconda del bisogno senza essere obligatoriamente seguito, chi, dicono, abbia un cuore grande come il mondo e come tale è ignorante in tutte queste cose ma ama apprendere,e infine chi sa trovare la battuta al momento giusto quando cala a volte il morale davanti alle ormai inescusabili prese di posizione di JW.. riguardo tematiche angoscianti ..etc..le prime volte è un po tipo alcolisti anonimi ..(come ebbe a dire scherzosamente chi è stufo di fare i rettilinei :)) poi si stabilisce una unione di eterogeneità con il comune denominatore del piacere a Dio con l'aiuto della Sua Parola..e tutto questo in piena liberà di espressione.

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    3. Peccato che questi genuini conviti d'amore,bisogna farli come carbonari,di nascosto da occhi indiscreti,sempre con la paura che qualcuno si tradisca o tradisca chi ha l'ardire di parlare della verità che ci deve rende liberi e invece ci ritroviamo ad essere succubi di uomini e di un organizzazione autoproclamata canale di Dio,pur riconoscendo che non sono infallibili e ispirati,ma con la pretesa di obbedienza cieca a qualsiasi costo,o ti allinei o sei fuori.............proprio come insegnava Gesù ad amare il Creatore con tutta l'anima e con tutto noi stessi.
      Preghiamo e aneliamo che il Padre Celeste si stanchi di essere preso in giro e faccia piazza pulita di questo marciume, fatto di tablet e yes man,video e musichette che ti fanno sentire sempre e comunque in colpa,a prescindere.

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    4. Niente di nuovo purtroppo. La storia si ripete e i veri cristiani devono essere cauti come serpenti, perseguitati dai loro fratelli, nel primo secolo erano gli ebrei, in seguito fazioni cristiane avverse, dovremmo quindi sorprenderci oggi?

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  11. Volevo chiedervi come si scrive un post perché vorrei raccontarvi qualcosa sul divieto di assumere le 4 frazioni principali del sangue.

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    1. Ciao InTheWoods, molto interessante l’argomento! :)
      Scrivimi una mail e te lo pubblico a tuo nome, ok?
      La mail è: eliseofigliodisafat@gmail.com

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    2. A proposito di sangue, ecco anche in Italia “The Children Act”, il film con Emma Thompson, esce a metà ottobre. È la trasposizione cinematografica del romanzo La Ballata di Adam Henry di Ian McEwan ed è diretto da Richard Eyre. Circola voce che questa interpretazione varrà ad Emma Thompson la candidatura agli Oscar. Vi metto il link:

      https://youtu.be/vqhQJTIyzSo

      Buona resistenza,
      Davide

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  12. Grazie a tutti per i commenti incoraggianti e per lo spirito positivo che fate percepire a tutti i lettori!!
    Protoktistos

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  13. Ho letto con profonda tristezza i commenti di coloro che si sentono smarriti, cosa che comprendo. Credo che il post "DA CHI (O DA COSA) CE NE ANDREMMO?" sia il luogo corretto dove proseguire la discussione importantissima su questo argomento.

    Ritornando alla dissociazione, la sola scrittura di 1Corinti 5:11 è sufficiente a squalificare la "disassociazione" (termine non biblico) così come attuata attualmente all'interno della congregazione.
    La scrittura indica di “di smettere di stare in compagnia di chi è chiamato fratello ma pratica ..." tutta una serie di peccati.
    Qualcuno di voi ricorda che in un annuncio di disassociazione sia stato indicato per quale peccato il "fratello" è stato espulso? Non conoscendo il peccato, devo presumere che il disassociato ne abbia commesso un di quelli descritti nella scrittura?

    Personalmente, chi "pratica l’immoralità sessuale o è avido, idolatra, oltraggiatore, ubriacone o ladro" non appartiene alla mia sfera di amicizie, disassociato o meno che sia. E penso che questo appartenga al normale senso comune.

    La procedura della disassociazione, così istituita dal corpo direttivo e come praticata all'interno delle congregazioni, è assolutamente contraria alle scritture e pertanto riprovevole.

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    Risposte
    1. Che dire delle indicazioni del KS sulle situazioni che richiedono la formazione di un Comitato Giudiziario? Che dire del peccato della DISUBBIDIENZA ovvero non aver aderito ai consigli a seguito di un discorso di segnatura e nonostante non sia stato commesso neussuno dei peccati menzionati da Apologetico? Si, si viene disassociato anche per mancata sottomissione alla volontà e al pensiero di alcuni Anziani che talvolta devastano la vita di molti fratelli e sorelle che non riescono più a rialzarsi in piedi.

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    2. Capisco, per il momento avendo patito personalmente vorrei rimanere tale ovvero anonimo. Nick name? ATMAN

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