NEUTRALITÀ CRISTIANA NECESSARIA O VISIONE DISTORTA?

(By Elifelet)

Questa settimana nelle congregazioni di tutto il mondo si è trattato questo argomento piuttosto controverso. Nella sezione vita cristiana son stati fatti vedere i video Neutrali nelle azioni e nei pensieri ed il video Rimaniamo neutrali in ogni situazione.

Nel primo video viene presentata la visione del Corpo Direttivo su come il Testimone di Geova, culto che si definisce cristiano, non debba nemmeno interessarsi dell’ambiente, dal momento che sarà Geova a mettere le cose a posto perché l’uomo non può fare niente.

Questo tipo di mentalità mediocre la rigetto con tutto me stesso, non trova l’appoggio di nessun pensiero superiore anzi rispecchia la mentalità comune per la quale non dovremo preoccuparci delle conseguenze delle nostre azioni.

Nel secondo video invece viene posto il problema dell’inno cantato a scuola o allo stadio e anche qui viene marcata la necessità della neutralità. Il video riporta l’esempio di Daniele e dei suoi 3 compagni, che non si inchinarono davanti l’immagine realizzata da Nabucodonosor. Qui chi ha pensato, scritto, realizzato e approvato questo video o non ha mai letto la storia della vita di Daniele e dei suoi compagni o confida nell’ignoranza di chi visualizzerà il video affinché non si accorga della voluta omissione: Daniele era un funzionario politico (Daniele 2:48, 49). 

Riporto quanto scritto da Raymond Franz, ex membro del Corpo Direttivo, nel suo secondo libro “Alla ricerca della libertà cristiana. Questo libro lo consiglio vivamente, soprattutto a chi ha letto “Crisi di coscienza, entrambi i testi per me sono stati pietre miliari per la mia consapevolezza.

Riguardo al prestare servizio nella struttura (politica) governativa, essi manifestarono un coscienzioso distinguo, non una sommaria categoricità. Oggi i cristiani possono parimenti opporsi al male ed evitarlo, pur apprezzando quanto di buono c’è. Non me la sentirei, in coscienza, di partecipare a campagne politiche con le tattiche aggressive e divisive che le contraddistinguono. Ciò nonostante non considero automaticamente e intrinsecamente malvagia una cosa per il semplice fatto che essa ha l’etichetta «politica». Tornando a Daniele e ai suoi tre compagni, ci sono ulteriori prove della loro capacità di discernere quale fosse la vera questione; ciò ha a che fare con i nomi che furono loro imposti dai babilonesi. (Daniele 1:6-7. Si veda Perspicacia nello studio delle Scritture, cit., sub «Baltassar», «Sadrac», «Mesac» e «Abednego».) Se non in tutti, almeno in alcuni casi questi nomi includevano ilriferimento a nomi di divinità babilonesi. Lo stesso Nabucodonosor è descritto nell’atto di dire che il nome imposto a Daniele, Baltassar, era «secondo il nome del mio dio» (Daniele 4:8-9): Bal (corrispondente al termine cananeo Baal) era un importante dio babilonese. Dubito seriamente che un Testimone di Geova avrebbe accettato di essere chiamato con un nome impostogli da un’autorità pagana, specialmente se tale nuovo nome avesse avuto a che fare col nome di una falsa divinità. Eppure la narrazione del libro di Daniele dimostra che, quando furono imposti loro quei nomi, Daniele ed i compagni non opposero resistenza (Daniele 3:13-18; 4:19). Penso a questo ogni volta che ricordo gli atteggiamenti estremistici che i Testimoni si sono sentiti in obbligo di assumere per mostrare una «rigorosa neutralità», una «totale estraneità dal mondo», soprattutto in conseguenza delle direttive dell’Organizzazione, ipersensibili alla categoricità. Prevale una sconcertante preoccupazione per il modo in cui le cose appaiono, piuttosto che per la loro sostanza. Nella moderna nazione d’Israele, i Testimoni renitenti alla leva sono stati imprigionati. In prigione era comandato loro di indossare l’uniforme militare: qualunque fosse L’apparenza, la realtà indicava che erano in prigione a causa della loro posizione; nondimeno, essi si rifiutavano di indossare le divise ed alcuni andavano addirittura in giro con addosso la sola biancheria intima, piuttosto che mettere le divise. Un suggerimento del Corpo Direttivo fu che essi indossassero le divise alla rovescia in segno della loro obiezione. Se consideriamo che un nome è un elemento d’identificazione più evidente di una divisa, non possiamo fare a meno di pensare alla reazione di Daniele all’imposizione del nome di Baltassar: egli sapeva che quel soprannome non poteva modificare la sua identità e, quando nacque il problema, egli fu disposto a dimostrare chi fosse realmente, anche se il suo atteggiamento comportò il rischio di morte nella fossa dei leoni (Daniele 6:6-23). Se si fosse lasciato guidare dall’indottrinamento della Torre di Guardia e dalle sue direttive, sicuramente Daniele non avrebbe dimostrato una veduta così equilibrata ed accorta. In un certo senso, collegato a quanto abbiamo detto è il modo in cui l’Organizzazione Torre di Guardia invoca attualmente l’astensione dalla celebrazione di varie festività (addirittura del compleanno) come prova di una superiore rettitudine. Continuo a non essere un appassionato di tali festività, eppure riconosco che è stata attribuita ad esse un’eccessiva importanza: la loro celebrazione o il rifiuto di festeggiarle è stato considerato un elemento determinante per stabilire se uno pratica la pura religione o è meritevole di disassociazione.”

Io mi sentirei libero di parlare di politica con i miei amici. All’interno delle congregazioni la parola politica sembra un tabù, ma la parola “politico” e “politica” derivano dal greco “polis” che significa semplicemente “città”. In greco politēs indicava “cittadino” e l'aggettivo politikos (dal quale deriva “politico”) significava “dei cittadini, dello stato”. La lingua italiana ha ricevuto questi termini tramite il latino e la parola latina politia significa semplicemente “cittadinanza, governo, amministrazione”; parole come “polizia” e “politica” derivano dalla stessa fonte. Essere cittadino di una qualsiasi nazione equivale ad essere membro di quello stato politico, usufruendo dei benefici ed accettando le responsabilità che tale appartenenza comporta. Può variare il limite entro il quale ci si adegua alle richieste di questo stato politico, ma l’appartenenza è un dato di fatto. Paolo esortò i Cristiani ad essere loro sottomessi come a “pubblici servitori di Dio” o “ministri”. L’attività politica può diventare corrotta (come lo fu lo stato politico romano) però di per  non rende ogni attività politica malvagia, né trasforma in qualcosa di interamente negativo la nazionalità, ovvero l’appartenenza a uno stato politico o nazionale.
 
Voi cosa ne pensate?
 
Un abbraccio,

Elifelet

Commenti

  1. Penso che se avessi saputo usare il cervello a suo tempo non avrei la fedina penale inutilmente sporcata. Marco B.

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    1. Ciao Anonimo,
      Cosa hai combinato per essere "neutrale"?
      Adesso sì che mi hai fatto incuriosire.
      😨

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  2. Infatti anche la wts era neutrale quando era membro della ONU! Soprattutto quando ha investito azioni in aziende che fabbricavano carri armati, fortunatamente i fratelli e parecchi ne sono a conoscenza. Andrea

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    1. Recentemente alcuni avvocati Testimoni di Geova sono intervenuti tramite esponenti politici nella questione Russa. Invitare 8 milioni di testimoni a scrivere a Putin ed ad altri membri del suo governo è oppure non è una questione politica?Non avrebberoddovuto lasciare le cose nelle mani di Geova?

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  3. L'estremismo, il fondamentalismo estremo, l'intransigenza sono caratteristiche delle sette quale è la WTS. La loro fobia di commettere compromesso con il "MONDO" li porta all'irrazionalità e alla insensatezza.
    Ho letto anch'io "Alla ricerca della libertà cristiana" e lo trovo illuminante su le tante assurde dottrine propinate dal CD e che hanno messo in pericolo la vita di migliaia di loro seguaci e che, purtroppo a fatto morire e soffrire milioni di TG.
    Io nel 1984/5 ho fatto il carcere militare per essermi rifiutato di fare il militare e avrei fatto volentieri il servizio sostitutivo se le regole estremiste della WTS dicevano che anche fare quel servizio era fare compromesso con il governo di satana.
    Ma sono convinto che tutto poi gli si ritorcerà contro. E' solo questione di tempo.

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  4. Grazie @Elifelet per gli spunti di riflessione. Che poi a proposito delle varie festività ‘proibite’, vi siete accorti dell’ipocrisia che vige tra i tdg? Dicono di non festeggiare i compleanni ma poi mettono post su Facebook in cui scrivono “Un altro anno è passato... bla bla bla”, non festeggiano il Natale ma si organizzano tutti per fare FESTA proprio in quei giorni, con la scusa che hanno tempo solo allora...
    Allora, le festeggiano o no??!!? Se penso di essere stata anch’io così ridicola mi viene mal di stomaco!

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  5. Condivido il pensiero di @Leggenda. Sono fuori ogni sensata critica costruttiva. la WTS coni suoi adepti riconosce principalmente i suoi diritti, mentre i doveri, come la partecipazione al voto, ricoprire cariche politiche etc.. non vengono contemplate. Ma si tratta di puro fondamentalismo "ideologico". Scegliere come esempio il profeta Daniele non è stata l0idea più felice. Come ha detto Elifelet, quest'uomo ricopriva e come! cariche politiche. Il libro di Daniele al cap. 2,48-49 dice: «Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia; 49 su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia, Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla corte del re.» In che senso Daniele rimase neutrale nei confroni della politica, con al seguito i suoi tre compagni? Essi opposero resistenza ad un atto idolatrico, ossia verso un'immagine. Cosa ben diversa dal rifiutare coinvolgimento nella politica. Sempre che per la Torre di Guardia, anche il fare politica sia idolatria. Se così fosse anche i quattro servi di Dio stavano commettendo idolatria, vito che erano stati promossi dal re come suoi collaboratori. Che rinsavissero quelli della watchtower, e si dessero un pizzicotto, e si svegliassero dai fumi della droga...

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  6. In vista di un intervento divino IMMINENTE come scrivono ogni tanto sulle riviste ormai da 50 anni, ci potrebbe anche stare il non interessarsi dell'ambiente, o di chi governa, o delle proteste contro le ingiustizie, perchè le priorità sarebbero altre. Ma il problema è proprio che gli anni passano e sto governo divino non ne vuole sapere di arrivare. E' un po' come quel padre di famiglia che spera di vincere alla lotteria e non si occupa di nient'altro: ad un certo punto però dovrà fare i conti con le esigenze della famiglia, e darsi una mossa per fare la propria parte. Ieri sera ho visto il film su Edward Snowden, che differenza di valori etici e morali, questo UOMO con il suo DATAGATE ha rinunciato a vivere una vita normale, alla carriera e a tanto denaro perchè ha voluto far conoscere al mondo intero i soprusi della intelligence americana con la scusa della difesa dal terrorismo. Ora vive in Russia perchè se torna in america lo arrestano subito. La sua protesta ha scatenato un putiferio, e Obama ha dovuto correre ai ripari. Il disinteresse dei TdG sull'ambiente rende colpevoli sia i singoli, anche se hanno l'attenuante di credere veramente che presto arriverà il governo divino, ma rende colpevoli assai di più i vertici, che sanno benissimo qual è la verità, e anzi stanno facendo i piani per l'edilizia del prossimo decennio. Vergognosi.

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  7. Il nocciolo delle argomentazioni qualsiasi esse siano, è sempre lo stesso : la WTS può pensare e agire come vuole nella sua organizzazione, ma l'adepta TdG che decide di non voler più condividere , accettare, rispettare, sopportare, sottomettersi alle regole ideologiche di origine umane del CD/ WTS fatte passare per divine , deve essere lasciato libero di fuoriuscire senza che subisca il ricatto morale dell'ostracismo per indurlo a tornare nella CCTDG , mentre la WTS non si priva di mantenersi neutrale negli affari del mondo incluso quello politico;
    per esempio la richiesta di avere diritto al 5×1000 ! Mentre condanna il sistema politico ne pretende i benefici per i propri interessi personali.

    TDG aprite la mente in connessione con il cuore per volervi bene e voler bene !
    Prendete consapevolezza che il CD/WTS vi vieta quello che lui stesso pratica ed è !
    Oltre a farsi Dio (punto centrale di riferimento nella vita dell'adepta) ) e Gesu Cristo (canale e mediatore di Dio) in terra; imponendo ai suoi adepti la neutralità politica sotto ogni aspetto della vita sociale, si è proclamato anche il loro re umano, perche per la WTS l'adepta con la dedicazione alla sua org. di fatto ha votato per il Regno del Corpo Direttivo della WTS/JW.org
    made in USA , apostatando dall' insegnamento coerente e equilibrato di Gesù Cristo come indicato nei 4 Vangeli della Bibbia di facile comprensione individuale.
    In effetti il CD/WTS a capo della sua organizzazione si è fatto Dio, Gesu Cristo e Re terreno , acquistando pieni poteri su ogni aspetto della vita sociale, psico -fisica, economica e spirituale dei suoi adepti annullando ogni iniziativa di azione individuale per piegarli al suo volere.

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  8. Elifelet, pienamente d'accordo con te! Il fanatismo tanto recriminato in altre confessioni qui è di casa

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  9. Grazie Elifelet. "Questo tipo di mentalità mediocre la rigetto con tutto me stesso, non trova l’appoggio di nessun pensiero superiore anzi rispecchia la mentalità comune per la quale non dovremo preoccuparci delle conseguenze delle nostre azioni." Questo tuo pensiero è profondamente simile al mio, da quando ero ancora una bambina.
    Ricordo gli appassionati dibattiti su temi politico sociali a scuola, ho sempre amato la politica e l'ho ritenuta necessaria.
    In particolare amavo la politica amministrativa locale, partecipavo di nascosto alle manifestazioni studentesche.
    Ho sempre saputo che se non fossi nata nel culto avrei fatto politica.
    Ma queste è un'altra storia.

    Sulla doppia faccia della wts riguardo alla politica, la partecipazione all'Onu, le richieste fatte a politici di ogni sorta per avere vantaggi, lo sappiamo bene.
    Nel mio cammino verso la consapevolezza ho maturato l'idea che la neutralità è una scelta per mediocri ( mi ricordano molto gli ignavi di Dante) è un modo per scrollarsi dalle spalle quella responsabilità civica che ognuno di noi ha, con o senza Dio.

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  10. Riflettendo, a parte il problema del profeta Daniele, vorrei capire come la WTS/CD concepisce l'opera di Gesù Cristo nei confronti dei poveri malati e morti. Visto che Gesù non rimaneva impassibile come invece, lo dimostravano i capi religiosi del suo tempo. Osservare la Legge veniva al primo posto. Ceto, ma questo non significava ignorare i bisogni della gente. Promuovere associazioni contro le malattie aderire ad iniziative per combattere la povertà etc. vuole forse dire non mantenere la neutralità di questo mondo? Quindi anche Cristo non era neutrale, visto ciò che fece nella sua vita. Gesù predicava sì il Regno di Dio, ma nel contempo si dava da fare per portare conforto e consolazione. Egli condivideva i problemi della gente, altro che era neutrale. Ma neutrale di che cosa? Della falsità religiosa insegnata dai capi religiosi giudei? E che dire del principio (la watchtower ci va matta per i principi...), chi sa fare il bene e non lo fa commette peccato?? Il non fare nulla per gli altri, quando si è in grado di aiutare, come fa in primis questa associazione rappresentata da dei perfetti menefreghisti che esigono la neutralità dai loro adepti, non è forse la prima a commettere questo peccato?? (Giacomo 4,17; Marco 3,4; Galati 6,9) Le Scritture non le conoscono solo "loro"!

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