DOPO LA WTS: COME RINASCERE? - PARTE 2


ASPETTI COGNITIVI 
La setta è una struttura ad alto controllo della vita dei suoi aderenti. Crea relazioni di dipendenza da essa. Mina l’autostima. Abitua le persone ad avere una risposta per ogni domanda, ad avere false certezze, false speranze, false risposte, basate su informazioni false e filtrate.
Un primo passo necessario dunque è:
  • Sviluppare il pensiero critico.
La Torre di Guardia del 1º dicembre 1960 a pag. 726 afferma: “Asserendo che il pensiero critico è tutt’ora scoraggiato, egli mise in risalto che attualmente anche negli Stati Uniti si ascolta di rado qualche cosa di simile alla radio o alla televisione o da riviste di grande tiratura. Il prof. Kaufmann disse che il desiderio dell’approvazione sociale induce in molti casi ad accettare a parole certe credenze religiose. . . . Affermando che molti capi religiosi ammettono in privato che le loro non sono plausibili dottrine, il prof. Kaufmann denunciò l’ipocrisia che impedisce loro di fare tale affermazione in pubblico. ‘Se questi dirigenti dicessero ciò che realmente credono’, egli commentò, ‘la religione organizzata crollerebbe, e ritorneremmo alle religioni individuali’”.
Questa è l’unica ricorrenza (in oltre 70 anni di letteratura) dell’espressione “pensiero critico” nelle pubblicazioni WTS. Come lo stesso articolo afferma infatti, le religioni non hanno interesse a promuovere un pensiero critico, altrimenti “la religione organizzata crollerebbe”.
Che cos’è il pensiero critico?
Una breve definizione da Wikipedia: “Il pensiero critico è un tipo di pensiero che si propone di raggiungere un giudizio attraverso processi mentali di discernimento, analisi, valutazione, inferenza, non disgiunti da spiegazioni delle considerazioni sulle quali si fonda quel giudizio. Comprende processi di riflessione su aree tangibili e intangibili con l'intento di formarsi un giudizio solido che riconcili l'evidenza empirica con il senso comune.
Il pensiero critico trae informazioni dall’osservazione, l’esperienza, il ragionamento o la comunicazione. Esso si fonda sul tentativo di andare al di là della parzialità del singolo soggetto: i suoi valori fondamentali sono la chiarezza, l'accuratezza, la precisione e l'evidenza.”
Il pensiero critico prevede soprattutto l’ascolto di qualsiasi opinione in merito ad una questione e l’analisi di ciascuna di esse a partire dalla considerazione di ogni argomento a supporto di ciascuna. Un consiglio è quello di cercare le opinioni più distanti da quella a cui siamo affezionati. Solo così espandiamo la nostra mente e possiamo sperare di andare oltre il pregiudizio e l’influenza derivante dai nostri condizionamenti interni. Gli aderenti alla WTS hanno imparato a soffocare molte domande (specie quelle che alimentavano i dubbi) e ad avere tante certezze basate su posizioni assiomatiche.
Qualche esempio, senza scendere troppo nel dottrinale:

Il 1914 ha cambiato la storia del mondo.
Gli omosessuali sono depravati che possono guarire.
Lo yoga è una pratica legata allo spiritismo.

Le nostre convinzioni ci portano a fare certe scelte piuttosto che altre. Quindi dobbiamo cominciare a chiederci se alcune convinzioni meritano di essere esaminate. Tutto comincia con una semplice domanda:

e se...?

E se le cose non stessero così? E se, ad esempio, lo yoga mi facesse bene e fosse tutt’altro da quanto mi è sempre stato detto?
Occorre imparare a diventare mentalmente elastici. È come se gli anni passati nella WTS fossimo stati mentalmente sedentari. Eh, ma “studiavamo” le riviste! No, quello non era esercizio mentale, quello era esercizio di evidenziatore (o di dita, dall’avvento dei tablet).
Avvaliamoci di domande che stimolino il pensiero critico:

Cosa intende in questo caso?
Come giunge a questa conclusione?
Qual è la fonte di queste informazioni? Quanto è attendibile la fonte?
Cosa accadrebbe se questo fosse falso?
Perché questo è importante?
Esiste una spiegazione alternativa che dia altrettanto conto di questo fenomeno?

È vero, queste domande ci insegnano a mettere in discussione, a dubitare.
  • Il dubbio.
Questo è un altro aspetto cognitivo che dobbiamo imparare a gestire e ad accogliere se desideriamo essere mentalmente emancipati e se, dopo essere usciti dalla WTS, non farci risucchiare da un’altra setta coercitiva. 
La WTS ha sempre demonizzato il dubbio
Torre di Guardia 1º febbraio 1996 pag.23Un’altra subdola tattica del Diavolo è quella di seminare dubbi nella mente. È sempre desto a individuare qualche punto debole nella fede e a sfruttarlo.”
Torre di Guardia 1º febbraio 2001 pag.9Uno stratagemma che Satana impiega è seminare dubbi nella nostra mente. Egli cerca i punti deboli nella nostra armatura spirituale.”
È stato proprio il dubbio che ci ha portato ad una maggiore comprensione del mondo. È stato il mettere in discussione, il testare e verificare continuamente e senza paura di smentite che ha portato alla scoperta dell’America, alla scoperta del moto di rivoluzione della terra e a tante altre scoperte che ci hanno cambiato la vita.
Quando una nuova idea o veduta mi affascina, la prima cosa che faccio è cercare ogni modo per smontarla. Se regge ai primi attacchi, allora la reputo degna di essere approfondita, ma anche qui, badando bene ad un altro consiglio fondamentale per un’emancipazione della mente: 
  • Non affezionarti troppo alle tue idee!
Non abbiate paura di cambiare idea, di provare, di vagliare, di essere smentiti, di prendere delle cantonate, di lasciare andare.
Questo non vuol dire andare all’estremo opposto. Se da un lato abbiamo bevuto per anni o decenni tutto quello che veniva dall’alto senza esercitare il pensiero critico, ora il rischio è quello di non voler credere più nemmeno ad una tazza di caffè
Mi spiego.
Tutti in una certa misura e con una certa ragionevolezza riponiamo speranza e fede nella vita di ogni giorno. Crediamo e speriamo che il nostro aereo ci porterà alla nostra meta delle vacanze. Crediamo e speriamo che la nostra auto o il treno che prendiamo siano abbastanza sicuri da condurci sul posto di lavoro. E così via.
Certo, quando si tratta di affidare la nostra vita (come abbiamo fatto con la WTS), perdere la nostra umanità e la libertà di pensare, allora lo squilibrio è evidente.
  • Sviluppiamo il senso dell’umorismo.
Renderà la nostra avventura più leggera. Proviamo a sforzarci di ridere anche delle cose sulle quali non avremmo mai  pensato di ridere. 
Un esempio? Siete sicuri? Sarò blasfemissimo!
Dio dice di non desiderare la donna d’altri e poi Lui è andato con la moglie di Giuseppe
Capite cosa intendo?
Non siate seriosi! Ho conosciuto persone che hanno imparato a ridere persino delle proprie gravi disabilità. Non prendere tutto troppo sul serio renderà la nostra vita più colorata. Magari sempre uno schifo, ma uno schifo colorato: vuoi mettere? ;-P
  • Senso di colpa
Un altra caratteristica cognitiva che abbiamo sviluppato nella nostra permanenza nella WTS è quella di sentirci in colpa per non fare mai abbastanza e di vivere sempre con un obiettivo. In un mondo goal-oriented in cui ci è chiesto di raggiungere obiettivi sempre più sfidanti, anche l’organizzazione WTS adotta lo stesso pattern.
Una volta liberi, potremmo accorgerci che continuiamo a giudicarci secondo queste metriche.
Non ne avete bisogno e non giova alla vostra serenità. Certo porsi degli obiettivi, specie per quanto riguarda la nostra vita sociale, emotiva e spirituale può darci un certo indirizzo. Ma impariamo a godere di ogni respiro, di una conversazione fatta senza l’obiettivo di “dare testimonianza” o “incoraggiare” ma con il solo fine di essere umani, di un gesto di affetto e di un regalo fatto col cuore senza doverci sentire in colpa per presunti “inciampi”, di una lettura, di un film, di una passeggiata al mare, di un aperitivo al bar, di un attimo di silenzio. Facciamolo aldilà degli “obiettivi”.
Un ultimi aspetto cognitivo su cui vorrei puntare l’attenzione è 
  • la dipendenza.
La WTS rende i suoi aderenti fortemente dipendenti. Genera una dipendenza nello stesso momento in cui ti fa credere che: 
  1. grazie a MammaOrg avrai le risposte a tutte le domande della vita
  2. grazie a MammaOrg sei al sicuro dalle schifezze del mondo brutto
  3. grazie a MammaOrg avrai cibo nutriente e non morirai mai di fame, e così via
Cerchiamo di notare senza paura questa relazione di dipendenza. I primi tempi, infatti, il distacco da quelle attività e da quel tipo di società chiusa potrebbe darci dei sintomi di astinenza, come accade per ogni dipendenza.
Prendiamone atto. Non facciamoci prendere dal panico. Ascoltiamo il nostro bisogno fisiologico della “dose quotidiana di sostanza WTS”. E con pazienza notiamo come, giorno dopo giorno, questi sintomi scompaiano pian piano. 
Mentre ci impegniamo sul fronte della semantica, sul fronte cognitivo e sugli altri fronti dei quali parleremo nei prossimi giorni (sociale, emotivo e spirituale), questa dipendenza svanirà e comprenderemo anche le personali dinamiche interne che ci avevano portato, a suo tempo, a ricercare quel tipo di dipendenza. Allo stesso tempo, questo ci impedirà di farci incastrare in altre relazioni dipendenti, di qualsiasi sorta.
Che tutto questo, possa aiutarvi a godere della libertà mentale della quale siamo stati per tanti anni privati.
Vi voglio bene 
Un abbraccio affettuoso 
Eliseo.

Commenti

  1. Un serio pericolo che riscontro leggendo i commenti sui blogs dei fuoriusciti, è che molti, passano all'estremo opposto, come hai evidenziato nell'articolo Eliseo. E' un eccesso di razionalità, di chiusura verso tutto ciò che non è spiegabile, ma questo atteggiamento di difesa è comprensibile: dopo esserci fidati delle persone sbagliate, facciamo in modo di non ricascarci più e di essere nuovamente fregàti da qualcuno. Invece succedono cose molto strane nella vita, pochi giorni fa a mia mamma è capitato un glitch della realtà (o di Matrix) ed è rimasta sconvolta, a me era già successa una cosa simile qualche anno fa. Non sto a dirvi i particolari perchè non ho da convincere nessuno, dico solo che c'è la possibilità che quanto stiamo vivendo sia solo una simulazione, oppure uno dei tanti universi possibili, dove ogni tanto a qualcuno capita di muoversi da un livello ad un altro. Ho così scoperto che esiste l'effetto Mandela, non voglio tirare in ballo la fisica quantistica perchè ormai viene usata per spiegare qualsiasi cosa, anche quando ci impazzisce la maionese. La batosta del non avere più la speranza della vita eterna da una parte ci può aiutare a prenderci più cura della nostra vita rimanente, ma non è detto che tutto finisca con la morte. E non c'è alcun bisogno di andare a impelagarsi con altre religioni o guru o santoni.

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    1. Io ho chiuso le porte alla religione per come la conosciamo noi, e mi affascinano molto di più le teorie del paleocontatto. Mi sembra più plausibile come cosa.
      Poi dobbiamo capire che il nostro cervello è incredibile e capace di grandissime cose, come inventare esseri non esistenti in natura, immaginare cose lontane anni luce e scoprire con la tecnologia che sono proprio così!

      "La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli."
      K. Marx

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    2. @Assuero sono andata a cercare cosa fosse l'effetto Mandela, interessante!
      Perdere la speranza della vita eterna è stato per me un sollievo in realtà. Immaginavo l'oblio a cui si sarebbe arrivati dopo incalcolabili ere di sere, tramonti, cantici 😱 poi pensavo alla noia, al significato del "Servire Geova per l'eternità " non mi veniva in mente nulla di realmente stimolante. Perché parliamoci chiaro: un'eternità senza serie tv, senza Hollywood, senza le rock band...gnafaccio 😜

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  2. Gran bel post Eliseo, aiuta a riprendere contatto con la realtà rispettando i propri tempi.
    I primi passi sono sempre i più difficili, poi la strada diventa naturale.
    Mi ricorda un vecchio post di Gamma che invitava a smantellare il superfluo ma non tutto ciò in cui crediamo, alcuni valori, la fede, forse possono salvarsi..

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    1. Mi trovi d’accordissimo, parleremo più nel dettaglio di questo nella parte in cui affronteremo il lato emotivo e spirituale

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  3. La fine ritarda è loro allungano il brodo.... Ma il brodo è diventato acqua... Andrea

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  4. Il sistema didattico d'insegnamento WTS - JW.ORG =CD impone ai suoi adepti TdG a credere per vero e buono tutto quello che afferma anche se si contraddice, senza poter dare loro l'opportunita di ragionare diversamente da ciò che gli trasmette tramite le sue pubblicazioni e video , perche il TdG se ragiona diversamente da come gli viene insegnato è bacchettato, e se continua è giudicato di apostasia;
    Si ! Ma apostata del CD dei TdG, NON apostata di Dio il quale dà all'essere umano ampia libertà individuale di ragionare e trarre le proprie conclusioni su qualsiasi argomento la vita presenta .
    Mentre il CD dei TdG ti obbliga a ragionare con la sua testa , Dio ti dà la libertà di ragionare con la tua testa.

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