LA VIOLENZA SULLE DONNE E I TDG


Scritto da Matrix
Cari amici e lettori e del blog
Come sapete il 25 Novembre si è celebrata la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. 
Come accade da alcuni anni a questa parte, i mezzi di informazione hanno dato una grande eco a questo evento in considerazione anche del preoccupante numero di femminicidi sempre in crescita. Nel nostro paese, l'italia, il presidente della Repubblica ha parlato di "emergenza". Lo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere ad agire per porre un argine a queste morti molto spesso annunciate e troppo spesso giustificate.
Potevano mancare a questo appello i testimoni di Geova? Certo che no.
Ieri mi sono sventuratamente imbattuto in un'articolo, o meglio in due articoli targati watchtower che avrei desiderato tanto non leggere.Si tratta neintepopò di meno che di articoli proprio sulla violenza contro le donne.
ecco i link originali
Il primo è intitolato “Violenza contro le donne: Un problema mondiale” e l'altro ha un titolo più succulento ma soprattutto attuale: “Come Dio e Cristo considerano le donne
Voi direte: “ma perché te la prendi tanto per un'articolo così?” Dopotutto si tratta di un'argomento importante, che interessa tutti, giovani e meno giovani. Anzi, forse i tdg meritano una lode per aver dedicato spazio ad un tema così sentito. In effetti ad un occhio poco allenato e soprattuto inesperto, potrebbe sembrare che i testimoni di Geova stiano sensibilizzando i lettori del sito jw.orgsu questa tematica. Scorrendo il brano in questione potrebbe anche sembrare che a loro( compresi Geova e Gesù si intende) stia davvero a cuore il benessere delle donne e che vogliano fare qualcosa di pratico per combattere questa piaga mondiale. Ovviamente cari amici niente di tutto questo è vero.
Gli articoli vogliono evidenziare che la Bibbia, in qualità di parola di Dio, esprime una grande considerazione per le donne a differenza dei testi sacri di altre religioni primitive. Come era logico aspettarsi dai testimoni di Geova i numerosi brani vergognosi,retrogradi,maschilisti sessisti e pregni di misoginia che percorrono il testo biblico vengono saltati a piè pari e non si allude ad essi nemmeno per sbaglio.Tutta questa operazione è ridicola se si pensa che oggi abbondano gli studi che esaminano senza pregiudizi il messaggio contenuto nella Bibbia, soprattutto nell'Antico Testamento. Come risolvono i tdg questa evidente aporia? Facile, basta puntare sull'analfabetismo funzionale di chi legge articoli come quello che sto considerando insieme a voi. Ecco un breve estratto
Che Geova si interessi del benessere delle donne è evidente da diversi episodi in cui egli agì a favore di donne fedeli. Due volte intervenne per proteggere Sara, la bella moglie di Abraamo, in modo che non venisse violata. (Genesi 12:14-20; 20:1-7) Dio mostrò favore a Lea, la moglie che Giacobbe amava meno, ‘aprendole il seno’, così che diede alla luce un figlio. (Genesi 29:31, 32) Quando in Egitto due levatrici israelite timorate di Dio rischiarono la vita per salvare i bambini ebrei dall’infanticidio, in segno di riconoscenza Geova “diede loro delle famiglie”. (Esodo 1:17, 20, 21) Inoltre esaudì la fervida preghiera di Anna. (1 Samuele 1:10, 20) E quando la vedova di un profeta si trovò ad affrontare un creditore che per estinguere il debito voleva prenderle i figli per farne degli schiavi, Geova non l’abbandonò.”
Quindi, per dimostrare che Dio ha considerazione delle donne, cosa tirano fuori i testimoni di Geova? 
Degli interventi ad personam, cioè dei miracoli, compiuti occasionalmente per salvare alcune donne fedeli.Eh già. Scommetto che era sfuggito anche a voi. Per dimostrare senza ombra di dubbio l'amore di Dio, viene specificato che le donne oggetto della sua considerazione erano tutte donne fedeli, cioè che adoravano il dio degli ebrei! Le altre donne invece, le infedeli donne pagane potevano tranquillamente morire, essere stuprate o maltrattate. Ma vi rendete conto della gravità di queste affermazioni? Come si fa a dire spudoratamente che nella Bibba è evidente l'interesse di dio per le donne? Tra le altre cose l'intervento divino riguardava di solito la fertilità delle donne in questione e niente di più.
Non ho intenzione di fare un lungo e noioso excursus di tutto il lerciume maschilista presente nella bibbia. Tuttavia alcuni esempi sono d'obbligo per rinfrescarsi la memoria proprio perché viviamo in un momento storico in cui la violenza sulle donne è un'emergenza e alcuni gruppi religiosi(come quello in questione)senza scrupoli potrebbero far credere subdolamente che questa piaga sia la conseguenza dell'alienazione dell'uomo da Dio. Potrebbero far questo per fornire al pubblico un'immagine meno estremista e più attenta a tematiche sociali.Mentre leggete, tenete a mente le parole dei testimoni di Geova contenute nell'articolo
la legge divina espressa nella Bibbia mostrava grande considerazione per le donne, in netto contrasto con le opinioni esistenti in molte antiche culture.”
Deuteronomio 22:28-29
Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l’afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante, l’uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d’argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l’ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.”
(In questo brano viene presentato il cosiddetto ‘matrimonio riparatore’. In seguito ad uno stupro infatti, l'aggressore doveva sposare la vittima per riparare al torto. Quindi si poteva tranquillamente stuprare una donna. purché dopo ci si premurava di raccogliere ‘i cocci’ pagando al padre della vittima una somma di denaro. Se non è romanticismo questo...)
Deuteronomio 21,10-13
Se andrai in guerra contro i tuoi nemici e il Signore tuo Dio te li avrà messi nelle mani e tu avrai fatto prigionieri, se vedrai tra i prigionieri una donna bella d’aspetto e ti sentirai legato a lei tanto da volerla prendere in moglie, te la condurrai a casa. Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie, si leverà la veste che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a lei e comportarti da marito verso di lei e sarà tua moglie.”
Deuteronomio 28:30
Ti fidanzerai con una donna, ma un altro uomo la violerà. Costruirai una casa, ma non l’abiterai” (qui si parla di coloro che non ubbidiscono al ‘Dio d'amore’. In tal caso le donne degli israeliti sarebbero state violentate da altri uomini e Lui ovviamente l'avrebbe permesso perché ha una “grande considerazione delle donne”)
Levitico 19:20
Se un uomo ha rapporti con donna che sia una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera.”
Deuteronomio 22:23
Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, pecca con lei, condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete così che muoiano: la fanciulla, perché essendo in città non ha gridato, e l'uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai il male da te.”
Deuteronomio 21:11
se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto e ti sentirai legato a lei tanto da volerla prendere in moglie, te la condurrai a casa. Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie, si leverà la veste che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a lei e comportarti da marito verso di lei e sarà tua moglie
Deuteronomio 25:11
Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la moglie dell'uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose, tu le taglierai la mano e l'occhio tuo non dovrà averne compassione.”
Numeri 5:20-22
Ma se ti sei sviata mentre eri sotto l’autorità di tuo marito contaminandoti, e hai avuto rapporti sessuali con un altro uomo oltre a tuo marito.⁠.⁠. 21 Il sacerdote allora farà pronunciare alla donna un giuramento che includa una maledizione, e le dirà: “Geova faccia di te un esempio da usare nelle maledizioni e nei giuramenti della tua gente, nel caso in cui Geova faccia cadere la tua coscia e gonfiare il tuo ventre. 22 Quest’acqua che porta maledizione entrerà nel tuo intestino per farti gonfiare il ventre e cadere la coscia”.A quel punto la donna dovrà dire: “Amen! Amen!
Questi ultimi due passi meritano una riflessione. In Deuteronomio 25:11 viene detto che se una donna nell'intento di salvare suo marito si intromette in una lite tentando di afferrare l'altro uomo per i genitali, i giudici di Israele avrebbero dovuto tagliarle la mano. Quindi per un tentativo  aggressione messo in atto per  salvare un'uomo, la pena era la mutilazione del corpo della donna. Oltre l'inciviltà e la barbarie di questa disposizione, non si rinviene nel testo biblico una punizione simile se ad intromettersi nella lite fosse stato un uomo e già questo basta per chiarire l'enorme disparità di trattamento tra uomini e donne nella Bibbia. Tuttavia c'è anche Numeri 5:20. Li viene descritta con dovizia di particolari una sorta di maledizione a cui la donna sarebbe incorsa se avesse mentito sulla sua verginità. Si parla di gonfiore intestinale e di “caduta della coscia”. Questa espressione sibillina è tratta dalla Traduzione del Nuovo mondo (la traduzione della bibbia fatta dai testimoni di Geova) celebre per essere in diversi punti incomprensibile. Altre traduzioni meno equivoche traducono “facendoti avvizzire i fianchi”.
La Bibbia Martini, 1778 - Traduzione della Vulgata - Placet Pio VI, traduce cosi
Il Signore... ti faccia infracidir il tuo ventre e gonfi e crepi il tuo utero. Entrino le acque di maledizione nel tuo ventre, ed enfiato il tuo utero s'infracidisca il tuo fianco.”
È chiaro quindi che si parla degli organi genitali. Quindi, da una parte si tutela il pene del maschio, dall'altra si auspica la mutilazione dell'utero e degli organi genitali femminili. Il motivo? 
Questa è la legge sulla gelosia, nel caso che una donna si sia sviata e contaminata mentre era sotto l’autorità di suo marito,  o nel caso che un uomo diventi geloso e sospetti la moglie di infedeltà” (Numeri 5:29,30).
La pena che la legge mosaica prescriveva per l'adulterio era la lapidazione. Un servitore dell'Iddio onnipotente poteva avere tutte le donne che voleva ma ad una donna non era concessa alcuna libertà. Era proprietà di un'altro uomo e non aveva la possibilità di porre fine al suo matrimonio in nessun modo. Pensate per un momento, solo per un attimo, alle numerose donne uccise a causa della gelosia morbosa dei loro mariti, amanti o compagni. Pensate alle donne vittime di femminicidio, a quei delitti che la stampa chiama, forse anche in modo superficiale, delitti passionali. C'è qualcuno di voi che anche per un solo momento è riuscito a scorgere nelle parole della Bibbia amore, empatia, considerazione, e rispetto per il genere femminile? Oppure in quelle parole ci vediamo la giustificazione al femminicidio concessa (secondo i testimoni di Geova e i fondamentalisti cristiani) da Dio in persona?
Ancora.
Esodo 21:7
Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.” (In queste poche righe si ravvisano una serie di reati, dalla schiavitù al concubinato, alla tratta di essere umani)
Nel Nuovo Testamento le cose migliorano sensibilmente dato che, è bene ricordarlo, la giudea era una provincia romana quindi soggetta al diritto romano. Non si poteva uccidere o mutilare una donna con leggerezza, né era lecito ucciderla per adulterio, non nel I secolo. Durante l'età imperiale le donne romane conquistarono diversi diritti civili, dal consenso per il matrimonio alla possibilità di divorziare (azione vietata da San Paolo alle donne cristiane)
1Timoteo 2:12
Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.”
1Corinti14:34,35
Come in tutte le congregazioni dei santi,3 le donne stiano in silenzio nelle congregazioni, perché a loro non è permesso parlare; piuttosto siano sottomesse,come dice anche la Legge. 35 Se vogliono spiegazioni le chiedano al marito, a casa, perché è vergognoso per una donna parlare nellacongregazione.”
La lista è molto lunga ma credo che il vero messaggio veicolato dalla Bibbia è chiaro per chiunque sia dotato di un minimo di onestà intellettuale. Sì, è vero che l'articolo fa diversi riferimenti a Gesù e al suo modo di trattare le donne. Nei vangeli viene raccontato di come Gesù sia stato spesso misericordioso con il genere femminile anche in apparente disaccordo con la legge mosaica. Tuttavia l'entusiamo dei TdG è ingiustificato. Tutto ciò che dovrebbe essere normale viene raccontato come una nota di merito, quasi come un atto di eroismo! La verità è che i vangeli rappresentano l'eccezione alla regola. La donna nella Bibbia è considerata alla stessa stregua di un'oggetto. Le donne appartenenti al popolo d'israele erano di fatto considerate inferiori ai loro connazionali maschi (potevano essere vendute come schiave mentre gli uomini no, questo non è opinabile dato che è tutto nero su bianco in Esodo 21:7) anche se di tanto in tanto potevano sperare di godere del favore divino. Per le donne non israelite il destino era più cupo. Non erano meritevoli nemmeno dell'attenzione di Geova.Venivano strappate dalle loro radici con violenza ed erano considerate un bottino di guerra. Alla luce di ciò sorgono spontanee alcune domande
Come possono i testimoni di Geova intervenire su di un'argomento cosi delicato come la violenza sulle donne tentando in maniera maldestra di dimostrare che la Bibbia è un libro illuminato, che riflette l'alta considerazione  che Dio ha per le donne?
Come possono davvero scrivere tali sciocchezze con l'aria di chi la sa lunga su questo problema, dicendo delle cose talmente offensive da essere censurabili?
Come si può considerare la Bibbia una guida morale per l'umanità?
Alla luce dei versetti (pochi) che ho citato e che si trovano anche nella bibbia dei testimoni di Geova, come si può affermare che “Il modo in cui Gesù trattò le donne mostra che Geova e Gesù le rispettano e che non approvano affatto il trattamento oppressivo cui sono soggette oggi in molti paesi.”?
Delle tre l'una:
O i Testimoni di Geova sono stupidi e non riescono a capire ciò che è chiaramente scritto nella Bibbia.
O sono ingenui, quindi ogni volta che leggono delle tremende punzioni a cui erano soggette le donne, pensano ad uno scherzo, a qualcosa di poco credibile mettendo a tacere la loro coscienza.
O sono in malafede. Sanno benissimo che la Bibbia è un concentrato di violenza, sciovinsimo, maschilismo ecc.. però tentano di strumentalizzare le tragedie odierne omettendo di raccontare davvero ciò che è scritto nel libro che tanto venerano, solo per accalappiare qualche adepto che si trova in una situazione di fragilità emotiva.
Il secondo articolo si conclude con delle frasi che a mio modesto avviso sarebbero da denuncia nei confronti degli autori
Da che il genere umano è caduto nel peccato, in molte culture le donne sono state trattate in modo vergognoso, hanno subìto maltrattamenti a livello fisico e psicologico, nonché abusi sessuali. Ma questo non è ciò che Geova si proponeva. La Bibbia mostra chiaramente che, indipendentemente da quelli che possono essere gli usi e i costumi nelle varie culture, tutte le donne vanno trattate con onore e rispetto. Questo è ciò che Dio vuole.”
Siamo di fronte ad un grave caso di disturbo bipolare. Dio vuole che tutte le donne siano trattate con onore e rispetto indipendentemente dagli usi e costumi ma ha fatto scrivere nella sua Parola che esse potevano essere vendute come schiave, violentate, uccise.
A voi ogni ulteriore considerazione
Un abbraccio,
Matrix

Commenti

  1. Grazie @Matrix per avere affrontato in un qualche modo un argomento così controverso.
    Credo che in verità la WTS cada ancora una volta nell’ipersemplificazione della sua spiegazione della Bibbia, decontestualizzando i passi e considerando i libri che la compongono (scritti nell’arco di centinaia di anni) come un tutto organico, armonico e avulso dal contesto antropologico e socioculturale del tempo.
    In effetti, la donna nel contesto veterotestamentario appare proprio come essa era considerata in quel contesto in cui erano immersi gli ebrei.
    Vero è che Gesù, come tu dici, mostra un netto cambio di prospettiva.
    In realtà, le conquiste dei diritti femminili e l’accento posto sul rispetto del gentil sesso e sulla parità dei sessi sono frutti caratteristici del secolo scorso ed emergono sostanzialmente nella cultura occidentale. Il discorso dunque è complesso e a mio avviso non può essere trattato in modo esaustivo nelle righe di un blog. È comunque un’occasione per stimolare la riflessione.
    Un abbraccio

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  2. Ce ne sono racconti raccapriccianti nella bibbia. Mi viene in mente Deuteronomio 22:13-21, si parla di una donna che non supera la prova della verginità e viene lapidata davanti alla casa di suo padre, senza sapere se non fosse stato uno della famiglia a violarla, una legge mostruosa e iniqua verso le donne. Come l'ultimo versetto citato da Matrix "la donna fu completamente ingannata" un paragone con l'uomo che denigra l'intelligenza delle donne, e la cosa peggiore e che le donne in congregazione pensano che sia vero. Maschilismo e misoginia a vagoni, che disgusto aver insegnato queste cose.

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  3. Ciao. Se devo essere sincero temo che il femminicidio abbia radici specificatamente religiose, o retaggio religioso, prima che immorali. Come dici tu attraverso questa trattazione, la donna fin dall'antichità è stata considerata un oggetto o proprietà di qualcuno, manco fosse un bene che aumenta di valore nel tempo. Il padre poteva vendere la figlia come schiava... Non ho parole. A parte i dieci comandamenti che io condivido, il resto del Pentateuco è scrittura umana, nulla di ispirato, tant'è pare che questo volume non l'abbia scritto solo Mosè. Comunque contrariamente a quello che insegna la Legge (intesa come tutto il pentateuco), Cristo cambiò le carte in tavola e fece rispettare le donne. Mentre l'apostolo Paolo rimise in discussione la posizione della donna marcatamente inferiore all'uomo, come era suo retaggio farisaico. Quello che non capisco queste contraddizioni bibliche a cui la WTS tenta di dare una logica positiva nei confronti delle donne, quando sa benissimo cosa accadeva sotto la Legge e nel I secolo. Affermare che in congregazione una donna non ha diritto di insegnare, fa specie di quel rapporto di sottomissione ed ubbidienza quale è lo spirito proprio delle lettere di Paolo. Se parliamo di parità di diritti davanti alla legge umana ed a Dio qualcosa sicuramente non torna. Quindi la gente che ha la mente libera dalle farneticazioni geoviste si rende subito conto delle parzialità ed illegalità praticate fra i testimoni di Geova. Detta religione, che non è affatto "un modo di vivere", come spesso amano definire il proprio credo, incoraggia proprio il trattamento da inferiore la donna, la quale davanti al loro Dio Geova deve essere sottomessa al marito. Quello che mi fa venire il voltastomaco sono quelle scritture di Deuteronomio che hai citato, e come ho accennato sicuramente frutto delle elaborazioni di retaggio umano, non di Dio che non si è mai sognato secondo me di essere trattata a quelle condizioni. Che dire, femminicidio, violenza sulle donne, schiavitù sottomissioni, sono modi per inquadrare la figura della donna davanti a molti uomini. Chi ha un retaggio specialmente religioso, facilmente penserà che la donna è nata ed è inferiore all'uomo. Il Dio che dobbiamo conoscere secondo il mio modesto parere è nella persona di Gesù Cristo. I testimoni di Geova, che non dicono affatto la verità in questo campo eludono sempre ciò che à scomodo per loro spiegare, come la violenza e il maltrattamento delle donne. Il Pentateuco è un testimone molto scomodo per loro. Devo dire che a parte i dieci comandamenti dobbiamo buttare nell'immondizia tutta la storia a partire dal sacerdozio in poi. Solo così ci libereremo dell'asaltazione maschilista che ha sempre dominato e cerca ancora di dominare in certe aree della terra.

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  4. E come dimenticare il fantastico articolo torre di guardia che invitava le vittime di violenza sessuale a "essere comprensive" con i loro abusatori e considerare le circostanze che hanno portato ad agire così.... Vomitevole

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    1. Diabolico!! Io inviterei quegli 8 sacrestani che stanno nel palazzo di vetro... di Warwick a fare loro da «persone comprensive» se le loro mogli fossero state abusate. Ci sarebbe veramente da riflettere, se non da ridere!

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  5. Correggo, Svegliatevi non Torre di Guardia. Ecco la perla:
    "La donna minacciata di stupro dovrebbe ricordare che lo stupratore è un essere umano. Senza dubbio ci sono circostanze nella sua vita che lo hanno portato a comportarsi così. Quindi, anche se la donna non deve tremare di paura e lasciarsi intimidire dallo stupratore, nello stesso tempo deve trattarlo in modo comprensivo, come un altro essere umano."
    https://wol.jw.org/en/wol/dsync/r1/lp-e/r6/lp-i/101984128#h=8

    Miraccomando sorelle trattate in maniera comprensiva lo stupratore mentre dovete ostracizzare completamente i vostri figli se decidono di cambiare religione. ;)

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    1. Premesso che l'ostracismo verso i figli è una inutile crudeltà contraria all'insegnamento cristiano, questo non mi sembra abbia relazione con la 'Svegliatevi!' da te indicata, Re del nord. Ricordo con apprezzamento i consigli pratici di quella rivista, tanto più che ho 3 figlie femmine. Non erano suggerimenti irragionevoli, tutt'altro. Mantenere il più possibile freddezza di spirito ed evitare un atteggiamento di sfida aiuta molto in certe situazioni di pericolo. Nel corso di 4 decenni ho studiato la Bibbia con molte persone e famiglie. Ritengo che lo studio abbia contribuito a migliorare la visione della donna e del suo ruolo nella famiglia, con soddisfazione di tutti. Il messaggio che voglio trasmettere è che la Bibbia, correttamente interpretata e applicata secondo i tempi, è utile per le donne e le famiglie. L'ostracismo della WTS e tutt'altra cosa..

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    2. Nella Bibbia, la donna ha sempre un valore inferiore all'uomo, dalla prima all'ultima pagina...

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    3. Essere comprensivo con uno stupratore è dunque un consiglio saggio? 😱
      Quello dell'ostracismo è solo un esempio che dimostra quanto questa gente sia fuori dal mondo.

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    4. Credo che l'articolo di Svegliatevi! non stia dicendo di essere indulgenti con lo stupratore, anche se in prima lettura è quella l'impressione, mi sembra più un suggerimento per non fare degenerare la situazione già di per sè critica. E' un po' la tecnica dei negoziatori negli scenari con ostaggi, dove il dialogo è un elemento primario per prendere tempo ed avere più informazioni per decidere la strategia. Stabilire un dialogo anche se non deve essere per niente facile, può fare la differenza in quei casi dove lo stupratore potrebbe menare o uccidere la vittima dopo l'abuso.
      La WTS ha ancora tanta strada da fare, ma nel mondo c'è chi sta molto peggio, le spose bambine sono circa 22 milioni nel mondo: A livello globale, circa una ragazza adolescente su sette (età tra 15 e 19 anni) è attualmente sposata. Allucinante, fa senso vedere sui siti questi fanatici ignoranti con la barba grigia con a fianco mogli di 12 anni. Succede nei paesi poveri e con bassa cultura, la religione è la buona scusa che permette di avere concubine fresche. Io non ce la farei, mia moglie è carinissima ma ne basta una e avanza, mi organizza i lavori da fare, e non si fa scrupolo di cazziarmi se sbaglio qualcosa, se la caverebbe benissimo anche senza di me quindi non ho deterrenti che la possano minacciare. Nei tempi biblici le mogli se ne stavano in disparte, zitte e non rompevano più di tanto, ecco perchè il modello funziona ancora in certi stati arabi. In quei posti le mogli (harem) mangiano per conto loro e camminano a 6 metri di distanza. Tenerle in una condizione di svantaggio e di ignoranza, serve a mantenere lo status-quo, e l'apostolo Paolo l'aveva capito bene.
      Mi sarei aspettato dal popolo di Dio delle usanze un po' più elevate. Ma c'è anche da considerare che erano i genitori a combinare matrimoni camuffati da affari tra famiglie, e le "vendite" delle figlie avvenivano quando erano giovanissime. C'è una frase del film "Un milione di modi per morire nel West" che mi è rimasta impressa, quando la protagonista dice: "Ci siamo sposati quando avevo 9 anni. – 9?? – Si, non volevo finire come una zitellona di 15!".

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  6. In molti casi nelle congregazioni dei TdG ci sono mariti amorevoli nei confronti della loro famiglia caratterialmente rispettosi verso tutti (come lo è nel mio caso) , ma che poi per quieto vivere diventano vittime di molti Anziani n. che pretendono di scavalvare il ruolo del marito e padre di famiglia arrogandosi il diritto di andare a comandare e a "vaccarizzare " le famiglie nel nome del Dio CD/ WTS , in queste circostanze le mogli devono avere la forza di essere forte donne mogli e madri sostenendo il ruolo del marito con spirito di collaborazione per proteggere la propria famiglia , così che quando Anziani n. TdG pretendono di cavalcare il ruolo del marito e padre con abuso di potere nel volere mettere becco nelle decisioni familiari che rientrano anche nella sfera della praivacy , e mancando di rispetto alle mogli dei confratelli,
    da questi Anziani impostori tutta la famiglia deve avere la forza di mandarli all'inferno per non farsi diventare la loro vita familiare un inferno !
    Nelle congregazioni dei TdG molte donne sono molestate sotto vari aspetti da Anziani n. e confratelli, ma devono avere la forza di sapersi difendere o allontanarsi da un ambiente malsano per la loro salute psico -fisica e spirituale.

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    1. Condivido pienamente il tuo commento, Miamei. Gesù ha insegnato la verità che rende liberi. L'apostolo Paolo ha insegnato con l'esempio a non cedere 'neanche per un momento' a chi cerca di privarci di tale libertà..

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    2. Pensate veramente che il cristianesimo renda a sua volta liberi ?...
      Come con tutte le altre religioni, vieni giudicato in base a "buono" o "malvagio", dalla parte di "Dio" e meritevole di vita, o di "Satana" e meritovole di morte.
      Mardocheo caro, dimmi, dove la vedi la libertà ?

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    3. Non è facile, Socrate 69,parlare di verità e libertà riuscendo anche farsi capire. Posso provarci, ma non garantisco di riuscirci. Prima della venuta di Gesù, fondatore del cristianesimo, il popolo di Dio era sotto una doppia schiavitù : la legge Mosaica, avente comunque uno scopo e in ogni caso momentanea, e una infinità di regole imposte dalla classe sacerdotale ebraica che spesso contrastavano con i principi della legge. La verità insegnata da Gesù, oltre a LIBERARE dalla schiavitù della legge, volta alla venuta del Messia e con lui adempiutasi, ha anche LIBERATO dalle innumerevoli regole giudaiche volte ad accrescere
      l'autorità e il potere della classe sacerdotale giudaica.
      I cristiani, grazie a Gesù, erano liberi da tutto questo. Naturalmente questa LIBERTÀ cristiana non sarebbe rimasta priva di attacchi, come lo stesso apostolo Paolo sapeva bene. Parlando a tutti i cristiani di Efeso radunati a Mileto, Paolo avvertì che di mezzo a loro sarebbero sorti 'lupi rapaci' che avrebbero maltrattato le 'pecore' di Geova. Qualche tempo dopo Paolo dovette resistere a coloro che, cominciando dalla circoncisione, volevano ricondurre i cristiani nuovamente sotto la schiavitù della legge mosaica. A costoro Paolo non cedette "neanche per un momento". L'intenzione di quei personaggi preminenti era quella di accrescere il loro POTERE. Conosce la verità cristiana oggi ci permette di riconoscere certi personaggi avidi di potere e non cedere 'neanche per un momento' ai loro tentativi prendersi l'autorità che spetta solo a Geova e a Gesù, privandoci della libertà cristiana e annullando la nostra coscienza. Spero di essere riuscito a farmi capire, almeno un po'.. Auguro una buona serata a tutti coloro che scrivono e leggono nel blog.

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  7. La WTS scrive: "La Bibbia mostra chiaramente che, indipendentemente da quelli che possono essere gli usi e i costumi nelle varie culture, tutte le donne vanno trattate con onore e rispetto. Questo è ciò che Dio vuole."
    Quel "indipendentemente" dagli "usi e costumi" vuol dunque significare che la violenza (fisica e psichica) sulla donna e la sua sottomissione al maschio giustificati nel testo biblico sono da addebitare a questi "usi e costumi" estranei alla dottrina riportata dalla Bibbia?
    Schizofrenia pura. Non sapevo che il popolo di Jhwh avesse "usi e costumi" che si mettono al di sopra della parola divina pur restando popolo di Jhwh. La WTS nel suo tentativo di presentare la Bibbia come un libro scritto in qualsiasi epoca, persino in quella contemporanea, ricopre di ridicolo proprio lo stesso testo che vorrebbe al di là del tempo e dello spazio. Ma in realtà la cosa è comprensibile: la Watchtower è un'azienda editoriale, produce prodotti multimediali basati sul testo biblico e quindi deve promuovere questo prodotto come un core business senza tempo, rimaneggiandolo per tutte le stagioni storiche. Il mio risveglio, dal punto di vista della razionalizzazione critica degli aspetti dottrinari, è partito proprio dall'osservazione di questo utilizzo bibbiolatrico-commerciale: una Bibbia, decine e passa di interpretazioni cangianti per adattarla alla realtà storicamente corrente al fine di promuoverla come prodotto attuale per tutte le necessità. Mi aspetto di leggere sui prodotti WTS la profezia sul wi-fi e l'idea dello studio cinematografico JW.ORG approntata già dall'ekklesia di Gerusalemme del I secolo. Tiziana

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  8. Dio avrebbe così tanta considerazione per le donne, a tal punto da dimenticarsi di ispirare gli scrittori della Bibbia nello scrivere i nomi delle madri dell'umanità, cioè le mogli di Noè, Sem, Cam e Jafet. Dobbiamo andarli a leggere sul Libro dei Giubilei, considerato canonico dalla Chiesa Etiopica Ortodossa, a parte il povero Sem, chiamare la moglie con un nome così:
    Sedeqetelebab butta la pasta, sto arrivando! (voci di corridoio dicono che erano piuttosto usati i diminutivi: stasera ci vengono a trovare Sem con la Sede!).

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  9. Grazie Matrix per la tua disamina, in effetti se c'è un libro estremamente maschilista, sessista e misogino quello è proprio la Bibbia. Ma, d'altra parte, a quel libro gli si può far dire tutto e il contrario di tutto, come i vari capi religiosi sanno bene. La si può manipolare a piacimento e far credere ai propri seguaci quello che si vuole, infatti da quel solo libro, che dovrebbe rivelare la verità assoluta per tutti sono nate migliaia di diverse religioni cristiane con ognuna le sue dottrine basate, a detta loro, sulle sacre scritture. Basandosi su quelle scritture hanno fatto le peggio cose nella storia umana.
    La WTS conosce benissimo questo meccanismo e lo utilizza secondo la politica che in quel momento vuole seguire, basta vedere quante volte a rivisto i suoi dogmi affermando che erano nuovi intendimenti basati sulle scritture, per poi smentirli qualche anno più tardi sempre usando la bibbia.
    La Bibbia dovrebbe essere tolta dalle mani dei capi religiosi e rimetterla sugli scafali delle librerie insieme a testi come L'Iliade, L'Odissea, la Divina commedia, Pinocchio e Biancaneve cioè testi di fantasia. Così finalmente finisce di fare danni in mano agli uomini.

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  10. C'è un "bellissimo" salmo (137) che recita "beato chi prende i suoi figli e li sbatte nella roccia". È stato Dio ad ispirare la scrittura oppure l'isis??? La bibbia e la figura di Gesù sono 2 cose diverse...

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  11. Grazie cari amici. La cosa che colpisce non è tanto che nella Bibbia ci siano questi racconti raccapriccianti come qualcuno di voi ha detto. È che i tdg si ostinano a sponsorizzare la Bibbia come libro all'avanguardia sul tema dei diritti delle donne. Come si può parlare di considerazione di dio, e dare la colpa della condizione attuale della donna al peccato o altre sciocchezze simili? Il fatto è che il dio della bibbia è fortemente misogino e maschilista perchè( parere mio ovviamente non intendo offendere nessuno) è un'invezione dell'uomo e rispecchia la considerazione che gli uomini all'epoca avevano del genere femminile. Questo non significa che occasionalmente non si trovano nella bibbia alcune norme in tutela delle donne( protezione delle vedove ecc..) ma queste non erano mica un'esclusiva degli ebrei! Anzi, altri popoli hanno fatto passi da gigante rispetto alle leggi di Mosè. Voi avete mai sentito di una Regina israelita? Nel senso ovviamente di una donna che ricopriva l'incarico di monarca assoluto? Io no! Per contro abbiamo diversi esempi di donne che ricoprivano incarichi apicali nel loro regno( vedi Cleopatra o Zenobia) la Bibbia non è affatto meglio di altri libri coevi, anzi è molto peggio. Per non parlare poi delle donne romane che nel corso dei secoli acquisirono sempre più potere mentre San Paolo di Tarso Serbelloni Mazzanti vien dal mare obbligava le donne cristiane a rimanere sempre e cmq con i loro mariti(anche se violenti) ed incoraggiava la schiavitù!

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  12. Grazie, Matrix, per la ricerca. Sono d'accordo con Eliseo: "Il discorso dunque è complesso e a mio avviso non può essere trattato in modo esaustivo nelle righe di un blog." - Ci sono due obiettivi fondamentali: il primo riguarda la qualità del trattamento delle donne di oggi, all'interno dell'organizzazione wts, in generale. Questa osservazione discerne, seleziona e mette in evidenza le anomalie presenti (e recidive) nelle congregazioni in vari paesi dove i TdG sono attivi. Quindi si va al di là della nazionalità per circoscrivere l'effetto della dottrina. L'altro si concentra sull'incidenza dei casi di violenza effettivamente denunciati. La vittima che denuncia deve vincere in una lotta interiore soprattutto la propria paura delle future conseguenze. Di recente abbiamo letto di Massimo di Trento. Idem, sono state le denunce australiane che con il primo grido di aiuto hanno mosso la valanga. Questi sono esempi positivi. Mostrano le qualità umane esemplari all'opera, le qualità sopravvissute ai soprusi della setta. Come p.es. il superamento della paura con il coraggio. Un atto di crescita. Quando la vittima riesce a spostare la sua fiducia al di fuori dal solito gregge, mette in atto l'inizio di una svolta importante. Si sveglia dal sonno diventando viva "in Verità". Perché riesce a trasferire il suo stato di veglia in un atto concreto con cui realizza la propria trasformazione. La forza, messa all'opera nel soggetto, causa il cambiamento della situazione.
    Una persona di natura violenta sarà tendenzialmente violenta, a prescindere dal fatto di essere o non un TdG. - Si vuole invece individuare se, e fino a che punto, la dottrina americana wts, ben conosciuta nel mondo per le punizioni interne indotte sotto forma di ostracismo, odio, omertà, causa e/o incita, provoca l'aumento di prevaricazione violenta.
    La dottrina stessa garantisce una certa libertà di agire incoraggiando il soggetto violento (o pedofilo) con la "omertà del gruppo". Dagli stessi responsabili americani vengono date le direttive di insabbiamento dei casi di violenza. Non si può non vedere l'abisso tra l'insegnamento di Gesù e la dottrina corrosiva della bugia. La volontà di salvaguardare l'immagine dell'organizzazione, insegnando agli altri l'uso dei mezzi subdoli, piuttosto che la difesa della verità, mette subito in evidenza la scala delle priorità sulla quale si muove il vertice wts. - L'osservatore esterno vede uno spettacolo malsano, sinceramente schifoso.
    Una notizia incoraggiante: dal 1979 è operativa a Bonita Springs, in Florida, la ICSA. Associazione Internazionale di Studio di Culti. Se si è ricercatori autorizzati, giornalisti accreditati, investigatori con mandati da autorità dello Stato, ma soprattutto se si è vittime, famigliari e amici di vittime, allora ci si può rivolgere all'ICSA e porre le domande riguardanti il caso o la ricerca di soluzione sulla quale si sta lavorando. - L'ICSA si impegna per dare aiuto concreto e una indicazione reale. L'attività dell'ICSA è del tutto legale.
    Giovanni, 14:6 «Io sono la via, la verità e la vita...» - Esistono le vie di uscita per chi si è temporaneamente smarrito nella sua ricerca spirituale. Si può trovare l'orecchio che ascolta, comprensione e aiuto sincero tra i comuni mortali, che vivono fuori dal sommergibile wts ermeticamente chiuso.
    ICSA - Salute mentale nelle donne Testimoni di Geova
    https://www.icsahome.com/articles/wifely-subjection--mental-health-issues-in-jw-women-csj-14-1

    ICSA - Caso dopo caso - aggiornato periodicamente: un elenco di casi denunciati
    https://drive.google.com/drive/folders/0B4dmoPK1tYNjdnNFXzlqb0pPbTQ

    ICSA - International Cultic Studies Association - un archivio serio
    https://www.icsahome.com/groups/jehovahswitness

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  13. Mi spiace, caro Matrix, ma non condivido il modo, a mio parere poco accurato, con il quale hai presentato il tuo argomento. Argomento che mi è parso in realtà più contro la Bibbia e la visione che a tuo dire propone delle donne, che contro la WTS.
    Concordo sul fatto che l’organizzazione di cui abbiamo fatto parte ci abbia venduto un’idea delle Scritture che va rivista sotto diversi aspetti, ma credo che permanga sempre in noi il dovere di approfondire onestamente gli argomenti, soprattutto quando facciamo critiche molto nette, evitando l’insidioso “effetto pendolo” che spesso si innesca in modo quasi automatico nella maggioranza di coloro che sono stati fortemente delusi da un’organizzazione o da un’ideologia, come nel nostro caso.
    Per andare in ordine e anche perché non è possibile in questa la sede sviluppare un dibattito complessivo sul tema, prendo solamente la prima delle tue critiche sul testo biblico in relazione alle donne, quella basata su Deut. 22:28,29 che cito di seguito:
    “In questo brano viene presentato il cosiddetto ‘matrimonio riparatore’. In seguito ad uno stupro infatti, l'aggressore doveva sposare la vittima per riparare al torto. Quindi si poteva tranquillamente stuprare una donna. purché dopo ci si premurava di raccogliere ‘i cocci’ pagando al padre della vittima una somma di denaro. Se non è romanticismo questo.”
    Fine cit.
    Dall’analisi del contesto si può notare come nel capitolo 22 di Deuteronomio vengano prese in considerazione diverse ipotetiche circostanze riguardanti peccati di natura sessuale.
    Le situazioni prese in considerazione nei versetti da 23 a 29 sono tre e sono, com’è logico che sia, una diversa dall’altra.

    Versetti 23-24: si ipotizza un rapporto che coinvolge un uomo e una donna, fidanzata con un altro uomo, accaduto in città. Il fatto che la donna non gridi (pur avendo la certezza che sarebbe stata udita da qualcuno) lascia supporre un rapporto consensuale, con conseguente pena equivalente per entrambi. Una norma maschilista, a discapito della donna, avrebbe potuto benissimo castigare lei (essendo la persona che era venuta meno al voto di fidanzamento) e lasciare impunito l’uomo.

    Versetti 25-27: si ipotizza uno stupro avvenuto in una zona isolata. Non potendo essere udita (presumendo che avesse gridato, pur in assenza di prova certa), la donna viene sempre considerata innocente, mentre l’uomo viene castigato con la pena capitale (mi sfugge dove stia il maschilismo in questo caso).

    28-29 Si ipotizza un rapporto consensuale fra una ragazza vergine (non fidanzata, a differenza dei versetti 23 e 24) ed un uomo. Che si tratti di un rapporto consensuale, e non di uno stupro, lo si evince dall’ebraico utilizzato e non propriamente tradotto dalla TNM.
    Nel versetto 25 il verbo indica infatti “prendere con la forza” o “fare violenza”. Le varie traduzioni bibliche (vedi GD-NR-RL) rendono propriamente “prendere a forza” e “fare violenza”. Nel versetto 28 si usa invece un verbo diverso, che ha il significato primario di “manipolare” o prendere con l’astuzia, seducendo (non necessariamente con la forza).
    Stando così le cose (del resto anche la logica indica che sarebbe stato superfluo ripetere nuovamente la fattispecie dello stupro già menzionata in precedenza) la norma obbligava l’uomo a prendersi tutte le responsabilità derivanti da una relazione consensuale (in assenza di voto matrimoniale) sposando la donna e facendosi carico di compensare la famiglia, com’era consuetudine in quel tempo. Anche in questo caso, vedo l’applicazione di una norma equa e a tutela della donna. Anche in una società “evoluta” come la nostra, molti uomini considererebbero l’applicazione di una norma del genere penalizzante per l’uomo e troppo favorevole alla donna.
    Ribadisco, non può essere un blog lo strumento per approfondimenti di questo tipo; solo mi piacerebbe che i giudizi di merito venissero dati meno a cuor leggero e dopo una più accurata analisi del testo o dei fatti a disposizione. Grazie, e un saluto fraterno a tutti voi.

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    1. @ServeUnaSvolta grazie per il tuo commento approfondito e completo.
      Magari la WTS mostrasse un simile impegno nel trasmettere chiaro e veritiero il messaggio della Bibbia, purtroppo anche in questi versetti mostrano la
      volontà di gestire a proprio piacimento il significato originale.
      Grazie anche @Matrix anche se un post non può esaurire gli argomenti irrisolti della nostra società riesce comunque a sensibilizzare e richiamare l’attenzione verso un problema che non può e non deve essere ignorato quale è la violenza sulle donne.

      franco rosso

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    2. Concordo con te, ServeUnaSvolta

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    3. # Serveunasvolta:
      hai riportato la frase: "Il fatto che la donna non gridi (pur avendo la certezza che sarebbe stata udita da qualcuno) lascia supporre un rapporto consensuale".........scusami ma questo interpretazione è proprio la quintessenza del timbro maschilista sulla sessualità della donna: una donna se non grida vuol dire che acconsente. Moltissime donne subiscono un blocco psicologico durante l'atto di violenza che stanno subendo e sono incapaci di ogni reazione autonoma. Anche dopo che l'assalto è finito. Incluso il rifiuto della denuncia. Del resto non si parla anche in questo blog dei silenzi delle mamme TdG che non denunciano chi viola i corpi dei loro figli minori o la violenza da loro subita dal marito esecutore della "correzione spirituale con la verga"?
      Io che adesso collaboro con gruppi di difesa della donna ne ho viste e sentite di queste situazioni. E purtroppo ancora oggi nei tribunali contemporanei spesso (anche se per fortuna non sempre) viene utilizzata questa interpretazione per diminuire la gravità (o arrivare alla assoluzione) dell'aggressore. Il fatto che il testo biblico da te citato abbia riportato la comunanza della condanna fa pensare proprio all'interpretazione maschilista del "donna, se taci ti piace". Serve davvero una Svolta! Tiziana



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  14. A parte i Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, dove viene raccontato la vita e gli insegnamenti di Gesù , il resto della Bibbia non è sicuro se è effettivamente la Parola di Dio , o solo un libro di storia con racconti e pensieri umani fatti passare per Parola di Dio; se le cose stessero così, di cosa stiamo parlando? Il tutto prenderebbe un'altro significato !

    Mi ricordo che da bambina quando feci la catechesi cattolica per la prima comunione , mi regalarono un libricino rosso con su scritto "IL VANGELO", mi dissero che Gesu mi parlava attraverso quel libro;
    Solo quando non cominciai a studiare la TNM in età adulta con i TDG capii che la Bibbia oltre ai 4 Vangeli era formata da altri libri .
    Durante il percorso da TDG ho sempre avuto come punto di riferimento i Vangeli, mentre tutto ciò che nel resto della Bibbia era in contrasto con gli insegnamenti di Gesu Cristo non li consideravo come guida di vita perche in effetti mi sono sempre ritenuta una cristiana, il che significa condurre un modo di vivere cristiano nel rapportarsi con se stessa , Dio e il prossimo.

    Quando decisi di diventare una TDG , una cosa che accettai a malincuore fu quella che dovevo mettere la gonna quando dovevo recarmi nella Sala del Regno e a predicare, solo dopo capii che questa imposizione era che dovevo ricordare di essere donna e quindi inferiore e sottomessa alle regole maschiliste della WTS imposte nella CCTdG .

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    1. Nel Prologo Giovanni scrive che “la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo” (Gv 1,17). La Legge, diventata insufficiente per esprimere il rapporto dell’uomo con Dio, viene sostituita da una comunicazione incessante di grazia e verità, l’amore fedele con il quale il Padre desidera entrare in relazione con gli uomini. Per esprimere questo profondo mutamento nel rapporto con Dio c'era bisogno di una nuova relazione (Alleanza) che sostituisse l'antica. Mentre Mosè, “servo di Dio”(Ap 15,3), ha proposto al popolo d'Israele un rapporto con Yahvé come quella tra dei servi e il loro Signore (“Voi servirete Yahvé”, Es 23,25), Gesù, “figlio di Dio” (Mc 1,1), inaugura la nuova relazione tra dei figli e il loro Padre basata su un'incessante comunicazione d'amore: “Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi” (Gv 15,9; 14,21.23). Come dichiara questa fonte, La WTS purtroppo continua a profondere in maniera maniacale la Legge, come se fosse ancora valida. Si riempe continuamente la bocca facendo varie applicazioni del Vangelo, ma di fatto fa valere le nozioni del Vecchio Testamento. Tutto si doveva adempiere in Gesù dicono le profezie, ma di fatto per questi signori tutta la Bibbia si mantiene ancora a galla perchè "tutto è sempre valido". Gli "otri nuovi per il vino nuovo" per questa organizzazione non ha motivo di esistere. Continua a seguire Cristo e rifiuta tutto quello che non coincide con i suoi insegnamenti. Anch'io faccio così. La Bibbia è stata scritta da uomini e non è perfetta ed ispirata come vogliono farci intendere. Le lacune storiche mediche culturali umane confermano l'imperfezione di questo libro. Prendiamo quello che ci può veramente aiutare.

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  15. PARTE1

    Grazie a Sus per le critiche costruttive fatte e mi scuso se non ho risposto prima ma ero alle prese con un esame.
    Andiamo per ordine
    Tu dici che il mio argomento è più contro la Bibbia che contro la Wts. In realtà questa mia trattazione riguardava quasi esclusivamente la Bibbia perchè l'articolo apparso su Jw era sulla bibbia e non sulle direttive dall'organizzazione
     Ciò detto,ne sto preparando un altra che prende in considerazione l'interpretazione che la stessa Wts dà di alcuni brani riguardanti le donne. Il discorso  si snodava in più parti. 

    Ho iniziato la trattazione facendo notare che secondo l'articolo in questione, le  benedizioni di Dio riguardavano solo donne fedeli, cioè donne che servivano Geova. Dico questo perché si tentava di dimostrare la tesi secondo la quale tutte  le donne sono degne dell'attenzione e della misericordia  di Dio e la trattazione termina dicendo  "indipendentemente dalla razza". Questo non è ciò che dice la Bibbia. Secondo te, o secondo voi che leggete, quali aspettative potevano avere le donne che non si sottomettevano alla volontà del dio degli ebrei? Secondo voi che possibilità avevano le donne cananee, moabite ecc.. di essere salvate da uno stupro come invece lo fu Sara? Se Dio non fa distinzioni, nella Bibbia dovremmo trovare casi analoghi ma non ci sono. Raab(prima che facciate il suo nome) era si straniera ma si convertì secondo il racconto biblico. Delle donne amalechite non parlo perché quelle dovevano essere sterminate insieme a vecchi e bambini, o sbaglio? Magari ho travisato il testo o non ho letto bene il contesto. Magari un Dio meno crudele e più attento ai bisogni delle donne poteva mettere a morte solo i guerrieri amalechiti( ai madianiti per ordine di Mosè stava per toccare la stessa sorte, ma i soldati malandrini tennero In vita le giovani fanciulle...) In realtà potrei fermarmi anche qui perché è chiaro che, se nella Bibbia si ha una qualche considerazione della donna, la si ha in base ad una chiara e marcata distinzione razziale ed etnica. Come hai detto giustamente Tu non è questa la sede per fare delle considerazioni che hanno delle implicazioni più profonde. Tuttavia mi stupisce che ti sia soffermato solo sulla scrittura di Deuteronomio 22, su cui anche altre volte ho letto delle discussioni proprio inerenti al verbo a cui tu fai riferimento. Tuttavia i passi biblici implicati erano diversi.

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  16. PARTE2

    Potrei anche citare Genesi 19:8, o parlare delle vicenda della concubina e della vergine stuprata tutta la notte narrata in Giudici 19("Ecco mia figlia, che è vergine, e la concubina dell’uomo. Lasciate che ve le porti fuori; umiliate loro se proprio dovete.Ma contro quest’uomo non dovete commettere un’azione tanto vile”)Dalla norma che prevedeva la possibilità di vendere la propria figlia come schiava, a quella che imponeva di allontanare temporaneamente la donna dal campo perché aveva le mestruazioni. Questi racconti, in cui spesso il dio della considerazione e amore non muove un dito, sono pregni di maschilismo. Il mio sarcasmo sul romanticismo era circoscritto al caso del matrimonio riparatore( il nome è già di per sè esplicativo). La donna viene più volte considerata come un'oggetto, in questo caso da 'riparare'( nel decalogo come ricorderete il non desiderare la donna degli altri è messo insieme ad altri beni materiali) e questo è un fatto incontrovertibile che riguarda non solo la legge mosaica ma anche altre leggi arcaiche. Spesso, è scritto anche in Deuteronomio e in altre parti dell'Antico testamento. Quando a fronte di un'umiliazione o di una violenza nei confronti di una donna la conseguenza è una pena pecuniaria, mi sembra ovvio che non stiamo operando sullo stesso livello di diritti e di considerazione. In ogni caso, visto che si è parlato di fare solo considerazioni accurate, oneste, basate sui fatti disponibili, di evitare "l'effetto pendolo", tenterò di spiegarmi meglio. Per quanto riguarda il "cuor leggero" ti posso assicuare che non è così anzi, prima se ho fatto questa considerazione è proprio perché ho il cuore "pesante" a causa di tutte le violenze che le donne subiscono ancora oggi. 
    In Deuteronomio il maschilismo non era certo riferito alla condanna a morte per entrambi ma alla disparità di trattamento riservato alla donna che si legge nell'ultimo versetto da me citato, ma su questo tornerò alla fine. Prima però alcune definizioni doverose
    Discriminazione sessuale= per discriminazione sessuale basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere si intende l’insieme di stereotipi, rappresentazioni, pregiudizi emotivi e comportamenti orientati a determinare processi di esclusione, condanna, stigmatizzazione, allontanamento, negazione, violenza nei confronti di ciò che non è inquadrabile nei modelli dominanti
    ( quello maschile lo è stato fino alla seconda metà del secolo scorso e lo è ancora oggi, gaurdacaso, nelle monarchie di stampo teocratico che ci sono nel mondo; ricordiamo che il delitto d'onore nel nostro paese è stato abolito nella seconda metà del '900)
    Maschilismo= La presunta superiorità dell'uomo sulla donna, tradizionalmente connessa con gli attributi della virilità; l'atteggiamento o il comportamento che ne deriva, nei suoi riflessi sociali
    Misoginia=indica un sentimento e un conseguente atteggiamento d'odio o avversione nei confronti delle donne perpetrato indifferentemente da parte di uomini o altre donne. Vedi ad esempio le donne con le mestruazioni, un processo naturale e necessario per la riproduzione secondo la scienza( tralasciando i deliri sul peccato e sulle sue conseguenze)che erano definite  "impurità" o "mondezza"; vedi anche Genesi 19:4-6, in cui si narra la vicenda di Agar Sara e Abraamo. In questo insolito triangolo abbiamo l'uomo che va a letto con la moglie ma anche con la schiava, che mette incinta. Abbiamo una schiava che disprezza la sua padrona e una padrona che bullizza e umilia la sua schiava che cosi è costretta a fuggire e poi a ritornare per ordine di un angelo(maschio anche lui?) in una sorta di dramma shakesperiano fallocratico in cui l'uomo  non subisce mai le conseguenze delle sue azioni)

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  17. PARTE3

    1) in Deuteronomio 21,10-13 che pure ho citato, si parla di una donna presa prima come prigioniera, poi come moglie per soddisfare i capricci del conquistatore di turno. Si doveva radere il capo e tagliare le unghie. È interessante il riferimento al "bell'aspetto" della donna, mentre non si fa alcun riferimento al fatto che la donna potesse avere un marito anche egli progionerio,magari sopravvissuto. Qui siamo di fronte a diverse fattispecie di reati secondo il diritto penale internazionale, dalla schiavitù alla deportazione alla sparizione forzata di persone. Lo scopo ovviamente non è quello di giudicare le usanze di un popolo primitivo secondo la nostra moderna lente di ingrandimento , ma è quello di evidenziare che le norme contenute nella Bibbia riguardanti le donne erano perfettamente in linea con quelle di altri popoli, come assiri e sumeri. Dove sarebbe l'alta considerazione di Dio per le donne? Visto che lui era ed è l'onnipotente, il sommo legislatore, avrebbe potuto emancipare il suo popolo dandogli delle norme che rispecchiavano la sua vera natura. Lo ha fatto per correggere Israele e la loro tendenza all'idolatria(punendoli con la morte) perché non ha imposto al suo popolo di non schiavizzare le donne altrui o le proprie figlie, come invece prevede e regolamenta Esodo 21:7? Se non è maschilismo questo non so che altro dire francamente. Che sia evidente poi la discriminazione razziale( oltre che sessuale) operata dalla bibbia, è chiarissimo da due aspetti:
    Il primo si trova  nel secondo periodo di Esodo 21:7 "Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei". Venderla ad uno straniero avrebbe significato "frodare" la propria figlia.
    Il secondo in Deuteronomio 24:7( ma anche Esodo 21:16) Qui si prescrive che se un israelita rapisce un suo fratello e lo vende ad un popolo straniero, il rapitore deve essere messo a morte.
    2)Deuteronomio 25:11, come ho detto, una donna tenta di difendere il proprio marito intervendo in una lite e nel farlo tenta di afferrare i genitali dell'altro uomo. Pena? "Le taglierai la mano e l'occhio tuo non dovrà averne compassione." Riuscite a trovare una norma simile per uomo che so fosse comportato nella stessa maniera? Io non l'ho trovata. La tentata aggressione viene punita in modo orribile. Quale sarebbe la discriminante in questa vicenda? Lo chiedo a voi perché forse mi è sfuggita. Il fatto che un individuo intervenga arbitrariamente in una lite, o il fatto che l'individuo in questione sia una donna? Nel secondo caso siamo di fronte ad una discriminazione basata sul genere. Va da sè che non sto nemmeno considerando la barbarie descritta nel versetto, sia che la vittima sia un uomo o una donna. Uccidere qualcuno perché commette adulterio o tagliare la mano di un individuo perché si intromette in una lite è un'atrocità senza se e senza ma.
    3) Numeri 5:20-22 la donna subisce una pubblica umiliazione con connessa maledizione in caso di menzogna, per una colpa presunta. Lo ripeto, presunta. Se la donna non era colpevole, nulla le sarebbe accaduto. Il marito non doveva nemmeno scusarsi per averla sottoposta alla gogna. Doveva solo portare un offerta ma per il sacerdote. Riuscite a trovare una norma simile applicabile ad un uomo nell'Antico testamento? Non credo perché la regola applicata in casi come questi noi del blog la conosciamo molto bene. Si tratta della regola dei due testimoni. Visto che non c'erano due testimoni, perché si doveva procedere a questa pantomima? Se fosse stata la donna ad essere gelosa e a sospettare di infedeltà il marito, quali azioni metteva a sua disposizione la legge mosaica per accertare i fatti? Servivano necessariamente 2 testimoni. Nessuna maledizione e non nessun "avvizimento" del pene. Se non è discriminazione sessuale e maschilismo questo, come dovrebbe essere definito?

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    1. Aggiungo i 2 testimoni avrebbero dovuto essere maschi, perché si sa, il possedere un pene rende più auterovoli.

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  18. PARTE4

    4)Levitico 19:20
    "Se un uomo ha rapporti con donna che sia una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera." In questo passo la norma è apparentemente chiara. Un uomo libero e una donna schiava hanno rapporti sessuali. Lei appartiene( in quanto schiava quindi, oggetto di diritto) ad un'altro uomo. La punzione? Non viene specificata ma non vengono messi a morte. Qual'è secondo voi la discriminante in questa vicenda? La condizione sociale della donna ovviamente, come Indica il passo stesso. La donna non è libera( quindi vale di meno, non ha la stessa dignità di una donna libera) perciò nessuno dei due muore. Soffermiamoci su di un aspetto. Secondo voi, è ragionevole pensare di poter avere un rapporto sessuale consensuale con una schiava? Non è forse una forma subdola di violenza? Di solito si contrae  una relazione violenta quando uno dei due domina e/o controlla l’altra persona. Gli strumenti psicologici dell’abusante sono l’intimidazione e lo scarico di responsabilità che possono originare nella vittima emozioni come paura, colpa e vergogna. Secondo voi una schiava non avrebbe potuto avere sentimenti simili? Nella logica proprietaria qui descritta il dominus(padrone) percepisce ogni possibile utilità dalla sua schiava o concubina(con il beneplacito divino). All'inverso la congiunzione con una schiava altrui è illecito ma non rileva sul piano del diritto pubblico. Cioè non si ha nè adulterio nè stupro. Se per Geova le donne "meritano tutte la stessa considerazione" e se la schiava in questione, in quanto tale si fosse trovata in condizione di soccombere davanti alle richieste di un'altro uomo libero e potente,perché il maschio non viene punito più duramente rispetto alla schiava? Ripeto, un rapporto sessuale consensuale presuppone la parità di condizione, sociale emotiva fisica e legale( quest'ultima è una conquista più recente) altrimenti non può dirsi davvero tale.Secondo voi una schiava si trova in queste condizioni? La Wts in compenso riesce anche a peggiorare la situazione. Dovendosi trovare di fronte ad un evidente contraddizione( abbiamo fornicazione secondo il loro punto di vista ma nessuno dei due colpevoli viene messo a morte) fanno un'uscita clamorosa:
    "Se un uomo commetteva fornicazione con una ragazza schiava destinata a un altro uomo, ma che non era stata redenta o liberata, era prevista una punizione, ma non erano messi a morte. (Le 19:20-22) Questo evidentemente perché la donna non era ancora libera e del tutto padrona delle proprie azioni, come lo era invece una ragazza libera fidanzata; il prezzo di redenzione non era stato ancora pagato, o almeno non per intero, e perciò era ancora schiava del suo padrone."( Perspicacia, vol. 1 pagina 962) Quindi si ammette che la schiava non è padrona delle sue azioni, quindi deve sottostare alla volontà dell'uomo maschio. Quindi? Trattasi di violenza sessuale, ma nessuna pena viene comminata all'uomo. Anzi viene punita anche la schiava. Perché( se è vero quello che anche Sus ha evidenziato in Deuteronomio) in questo caso non viene concessa alla ragazza la presunzione di innocenza? Misteri della "considerazione divina"

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  19. PARTE5

    5) passiamo al nocciolo della questione. I passi di Deuteronomio 22.
    Deuteronomio 22:22, Donna sposata e uomo commettono fornicazione(o adulterio), entrambi devono morire( è ovvio che il maschilismo non è riferito a questo specifico passo ma ai diversi passi che avevo citato prima)
    Deuteronomio 22:24, vergine fidanzata commette fornicazione con un'altro uomo( in città) entrambi devono morire. Si presume che la donna non abbia gridato, non si ha alcuna certezza. È tutto scritto li, nero su bianco. Viene detto "La ragazza per la ragione che non ha gridato". Come si fa ad avere la certezza che la ragazza non ha urlato? Che si tratti di una presunzione è evidente dai versetti successi che parlano della ragazza fidanzata nel campo. Sono PRESUNZIONI. La ragazza poteva anche gridare in città ma non essere udita. Non poteva l'uomo farle violenza, tapparle la bocca ecc...? Secondo questa norma( vorrei usare un aggettivo offensivo ma non lo faccio) oggi tutti gli stupri compiuti in città vedrebbero la condanna di decine e decine di vittime innocenti perché nessuno le ha sentite urlare, quindi erano consenzienti. Qui il maschilismo a me non sfugge affatto. Certo si può fare anche il giochino inverso e dire che questa norma non è maschilista perchè punisce entrambi i trasgressori ma non credo sia corretto.In caso che mi sbagli, mi si deve spiegare una cosa. Cosa succedeva ad una ragazza fidanzata che urlava in città ma non veniva udita da nessuno? Ed una che non urlava nel campo ed era quindi consenziente? In questo ultimo caso la ragazza poteva dire:" ero nel campo, nessuno mi ha udita" cosi l'uomo veniva ucciso e lei la faceva franca
    Deuteronomio 22:25-27, la donna non muore perché si presume che abbia gridato( cosa che non può essere affatto provata)
    L'ultimo caso è il versetto 28. Tu dici che questo verbo è differente e non indica uno stupro vero e proprio ma una  
    manipolazione o "prendere con l’astuzia." Ammetto di aver già letto quest'argomentazione e di non aver familiarità con l'ebraico( anche se vorrei conoscere i due verbi differenti che vengono utilizzati) prendiamo per buono che sia così, cioè manipolazione o sedurre "non necessariamente con la forza". Che vorrebbe dire? È forse meno grave manipolare qualcuno perché faccia sesso contro la sua volontà? Poi "non necessariamente con la forza" non significa che la esclude a priori, quindi l'uomo  poteva benissimo usarla per sopraffare la donna. Ma ripeto, magari il verbo ebraico esclude perentoriamente la violenza. La mia tesi è un'altra e credo sia in linea con il ritratto che la Bibbia fa della donna e con tutti i versetti che ho citato. Il passo in questione dice:
    "Nel caso che un uomo trovi una ragazza, una vergine che non è fidanzata, e realmente l’afferri e giaccia con lei"
    La ragazza era vergine ma non fidanzata, quindi non di proprietà di qualcuno. La sua posizione era simile a quella della schiava( anche se leggermente superiore). Difatti l'uomo paga un prezzo al padre per risarcirlo del danno. Un ultima cosa. La traduzione del Nuovo mondo sembra non lasciare spazio a dubbi tant'è che traduce "l'afferri e giaccia con lei". Nella bibbia con riferimenti(Rb8) il rimando è a due scritture: Genesi 34:2; 2 Samuele 13:14. In entrambi questi casi si parla di stupri e in Genesi viene usata l'espressione la prese e giacque con lei". Anche qui è stato tradotto erroneamente?
    Un abbraccio a tutti i lettori e grazie.

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    1. Grazie Matrix per l'accurata trattazione esposta;
      e quindi, mi viene ancora più da riflettere:
      Sono stati pensieri, regole, principi , leggi , interpretazioni personali di uomini , fatti passare per pensieri e volere di Dio per assoggettare la donna o il prossimo alla loro volontà ? Perché se fatte passare per pensieri o volere di Dio, la vittima deve prendersela con Dio che lo ha ispirato a scrivere e lo richiede , non con "l'uomo di autorità o capo religioso " che lo rappresenta e lo impone !
      La tattica dei capi religiosi da che tempo è tempo , finalmente è stata compresa! Provate a dire a un capo religioso che non credete che il suo " libro Sacro" sia ispirato da Dio, ma scritto da uomini che volevano imporre le loro leggi nel nome di Dio per assoggettare il popolo al loro potere ingannatore , vedete la sua reazione, l'espressione facciale e come vi considererà ! Degli apostati !
      Perche cosi cadrà tutto il suo potere e il suo alibi.
      Resta comunque il fatto che non è un libro inerme a procurare sofferenze ma è l'uso che se ne fà .

      Ad oggi per noi Italiani nativi e residenti in uno Stato laico la nostra Bibbia è la Costituzione sulla quale si fonda tutto l'apparato legislativo e giuridico della quale siamo tenuti a rispettare;
      e non mi và proprio che una setta religiosa che si definisce "Cristiana" anche da STATUTO mi voglia imporre la Costituzione e l'apparato legislativo e giuridico di un sistema sociale vissuto centinaia di secoli fà, che per altro è stato condannato da Gesu Cristo e scomparso dalla scena stirica nel lontano A. 70 D.C; di cui
      il comitato giudiziario WTS alle donne TDG e l'ostracismo che ne consegue ne è un esempio.

      @Matrix , aspetto la seconda parte dell'argomento trattato in questo post,
      grazie.

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    2. Cara Miamei quanto hai ragione. Gesù stesso usò questo sistema per fare uscire da quella religione gestita da "uomini", manco a dirlo che sputavano giornalmente sentenze sulla gente terrorizzandola con gli anatemi minacce e maledizioni previste per chi non obbediva loro. Tutte espressioni riportate nella legge ed usate opportunamente per tiranneggiare il popolo sottoposto. Gesù fece questo opponendosi proprio contro la legge mal gestita, a cominciare dall'abuso del sabato. La legge diceva che chi non osservava il sabato doveva essere messo a morte. Siamo sicuri che era parola di Dio quella? Perchè per quanto, Cristo guarì molte persone a dispetto del sabato, dichiarando che lui era il Signore del sabato. Ma ci furono tante altre osservanze di cui Gesù fece a meno ma che invece incoraggio a trasgredire. Parliamo sempre di leggi divine? Il cristianesimo si vive mediante la fede non mediante un'organizzazione. Infatti Gesù non incoraggiò mai nessuna organizzazione religiosa. Egli invitò ad uscire da un ovile per andare a brucare l'erba all'aria aperta, non andarsi a richiudere in un altro recinto. Chi dice che la Bibbia è l'autorità è colui che vuole comandare.... Meditate gente!

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  20. Grazie Matrix per la tua oculata interpretazione. Aggiungo un'altra Scrittura: Genesi 30,1-10 «Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no io muoio!». 2 Giacobbe s'irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?». 3 Allora essa rispose: «Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, così che partorisca sulle mie ginocchia e abbia anch'io una mia prole per mezzo di lei». 4 Così essa gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei. 5 Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio. 6 Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio». Per questo essa lo chiamò Dan. 7 Poi Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio. 8 Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lotte difficili e ho vinto!». Perciò lo chiamò Nèftali. 9 Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie e Giacobbe. 10 Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio.» Giacobbe quì ha rapporti con due donne giustificati dal fatto che Rachele non poteva o non riusciva ad avere figli. Anche se apparentemente sembra logico questo racconto, anche quì emerge un maschilismo esagerato! Si parte dal presupposto che non avere figli è sempre colpa della donna, e quindi Giacobbe fece la fatica, poverino di giacere a letto prima con Bila e poi con Zilpa, due schiave. Già il fatto che queste due donne fossero schiave ed usate per generare un figlio a qualcun altra è di per se una cosa ignobile ed abusiva. Si dirà che allora erano altri tempi e altra cultura. D'accordo, ma se mettiamo la cosa dal punto di vista delle leggi divine, questi accomodamenti sanno più di abusi umani. Se dovessimo attribuire queste decisioni a Dio molti storcerebbero il naso. E che dire nel I secolo, Gesù scelse 12 "uomini" come apostoli. Io sostengo i vangeli e li seguo, ma quando si continua la lettura portandosi sulle lettere di Paolo, dove si dice che la donna deve tacere non può insegnare e via dicendo, comprendiamo perchè nel sistema sacerdotale contemporanea di Cristo la casta era formata da soli uomini. Quindi tutto questo ragionamento verte esclusivamente sul maschilismo e sullo sfruttamento della donna. Insegnamenti biblici da non seguire assolutamente. Questa è la mia opinione. Auguri a tutte le donne.

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  21. Matrix a me piace il tuo post e piacciono le tue 5 puntualizzazioni.
    Vorrei parlare a nome di chi è cresciuta come donna nell'organizzazione dei testimoni di Geova.
    Vorrei farvi sentire tutto il peso del comprendere che nella Bibbia la donna non sarà mai e poi mai uguale all'uomo. Del sentire la profonda ingiustizia della condizione femminile all'epoca dell'antico testamento, del sentire che una donna valeva solo come incubatrice umana. Del sentire che questo Dio Geova tutto era tranne che un padre equo con figli e figlie.
    Aggiungete la profonda frustrazione di dover sentire maschi parlare dal podio, in nome di maschi auto proclamati voce di Dio, dire che no, invece no! La donna Dio la ama, la protegge, è pari all'uomo, nessuna discriminazione, nessuna classe, solo "ruoli".
    Il punto è che la wt vuole far passare la Bibbia per quello che non è: un libro di tuttologia, valido in ogni luogo e in ogni tempo.
    Non si tratta di "effetto pendolo" ma di dati di fatto. La Bibbia è maschilista punto.

    Ci sono anche principi validi in essa? E chi dice il contrario? Ciò non toglie che la Bibbia è maschilista e che Geova è un Dio violento.

    La wt nel suo interpretare letteralmente ogni cosa, dando valore a libri scritti da gente che aveva poca dimestichezza con i diritti umani, pecca di ignoranza e presunzione.

    Una donna tdg per insegnare in presenza di un uomo deve indossare un copricapo.

    Poi mandano sul podio maschi presuntuosi e ignoranti che non sanno nemmeno usare il congiuntivo, questo non è maschilismo?

    Chi ha fatto la scuola dei pionieri saprà come funziona quando, durante un'adunanza, un maschio sbaglia il commento...

    Naturalmente un blog non da possibilità di argomentare a tutto tondo, ma questo vale per tutti gli argomenti, quindi grazie Matrix.

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  22. Trovo che un argomento serio come questo non si possa trasformare in una gara a chi riesce a mettere più ingredienti velocemente dentro la pentola, perché non si tratta di prevalere per la quantità di argomenti o di preparare un minestrone.
    Per questo, e anche perché ho difficoltà a seguire un modo di esporre i ragionamenti che personalmente trovo troppo concitato, mi limito ad indicare di seguito i riferimenti circa l'ultima domanda:
    https://biblehub.com/text/genesis/34-2.htm
    https://biblehub.com/text/2_samuel/13-14.htm
    In entrambi i testi, nell'ebraico viene evidenziata in modo chiaro la violenza, a differenza di Deuteronomio 22:28.
    Si può consultare, al riguardo, anche il commento di John Gill:
    https://www.biblestudytools.com/commentaries/gills-exposition-of-the-bible/deuteronomy-22-28.html

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    1. Gatto di Schroedinger28 novembre 2019 alle ore 04:25

      in logica argomentativa si definirebbe "teoria della montagna di merda", ovvero il tentativo di produrne in volume maggiore di quello che l'interlocutore per tempo a disposizione e voglia sia in grado di spalare

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    2. Il commentario è chiaro nel differenziare i due verbi anche se usa cautela nel definire lo status sociale dell'uomo(l'uomo si suppone che sia un uomo non sposato..)
      Come avevo detto è la Tnm ad usare le stesse espressioni anche se nella nuova traduzione se non sbaglio usa il termine "sedurre". Tuttavia non è una gara e nemmeno un minestrone. Hai fatto delle affermazioni e ho risposto. L'unico modo per verificare se un testo presenta una questione in un modo piuttosto che in un altro è cercare ogni prova, e verificare. L'operazione forse sarà lunga e l'esposizione "concitata" ma non esistono molte alternative. A meno che non si faccia come il Corpo direttivo e si dica al pubblico che la Bibbia è un libro all'avanguardia e che Dio e Gesù avevano e hanno una grande considerazione della donna, quando invece esistono decine e decine di passi che dimostrano incontrvertibilmente non solo il contrario, ma che l'avversione nei confronti della donna era la normalità anche in Israele. Se poi esistono 2 o 3 norme che la tutelavano( molto spesso in quanto proprietà di un'altro uomo )ben venga, ma ciò non cambia il quadro generale. Ma è vero che l'argomento è molto più complesso e delicato di cosi. Un saluto

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    3. Beh Gatto, se proprio vogliamo parlare di logica argomentativa, quella di S.U.S. è in odore di fallacia "scambiare causa con effetto" perchè la discriminazione della donna non è a causa della errata interpretazione della WTS, e come effetto si salva la Bibbia, ma è esattamente l'opposto: la WTS ha come effetto la discriminazione a causa della veduta biblica sulla donna, con dottrine che sono state usate per secoli da quasi tutte le religioni, e questo spread indica che è un problema ben più generalizzato. Comprendo però anche questi eroici tentativi di salvare il testo biblico dagli attacchi.

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    4. Gatto di Schroedinger28 novembre 2019 alle ore 07:28

      Ma sai io non ho necessità di difendere nessuno ne di attaccarlo (e come vivo bene) e le derive di questo tipo sono un po la causa che mi tengono lontano da luoghi di discussione che sovente assumono, come in questo caso, connotazioni da tifoseria con scarso o nullo rigore a sostegno delle proprie affermazioni.
      Detto ciò, ammesso che vi sia correlazione fra ciò che è affermato, va dimostrato che vi sia, va dimostrato che tale correlazione non sia spuria (correlation is not causation) e soprattutto che a fare da driver fra i due fenomeni non vi sia uno o più di uno elemento terzo che nella fattispecie potrebbe essere rappresentato dalla/e contingenza culturali con tutto il loro impatto multivariato.
      Mi pare che la condizione della donna sia stata precaria in pressochè ogni cultura precedente a quella occidentale attuale e anche ora talvolta lo è solo a parole per cui una conclusione così formulata diventa una generalizzazione statistica e indebita condita da falsa equivalenza che induce una logica circolare.
      Si crea il paradosso per cui non vogliamo credere a qualsiasi cosa sia scritta nella bibbia solo perchè è scritta nella bibbia ma affermiamo che le cose vanno a sfascio solo perchè nella bibbia si trovano scritte alcune cose che solo per il fatto che sono scritte li determinano eventi.
      C'è una questione da dirimere con rigore prima di trattare un argomento simile, quanto la cultura contingente ha inficiato sulla stesura del testo e quanto il testo ha inficiato sulla cultura contingente. Prova a sciogliere questo nodo gordiano e magari ci sentiamo, non prima di tot anni, per vedere cosa da ambo le parti abbiamo capito...

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  23. Caro ServeUnaSvolta, credi di fare l'arbitro? In questo blog esistono dei moderatori, quindi cosa ti viene in mente di bollare argomenti come minestrone! Credo che tu debba un tantino scendere dal tuo piedistallo e accomunarti quelli che per te fanno dei ragionamenti da bar. Non so se ti rendi conto, ma stai criticando (spero non sia questo il motivo), le interpretazioni di altri fratelli (dentro e fuori). Se per te questa è una "gara" ci stai partecipando anche tu. Credo che tu debba darti una "ridimenzionata" alle tue osservazioni da intellettuale. Ciao.

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  24. Non c'è bisogno di molti argomenti, ne bastano pochi: l'uomo benchè imperfetto è riuscito nel tempo a conquistare molti diritti umani, basandosi su princìpi etici e civili. La domanda sul perchè non ci sia arrivato già Dio a quei tempi è più che lecita, anzi esige una risposta.
    La più immediata è che quei racconti siano solamente una cronaca delle usanze di popoli a struttura patriarcale, portati avanti fino ai giorni nostri per una ovvia comodità maschile e per proteggere il potere sacerdotale delle varie caste religiose. La prova è in una pratica descritta sempre in Deuteronomio qualche versetto prima cioè 22:13-21. L'usanza ebraica di esporre il lenzuolo macchiato di sangue come prova della verginità, non può arrivare da un Dio onnisapiente: qualunque medico può tranquillamente spiegare che molte donne non hanno alcun sanguinamento durante il primo rapporto, ed è per lo meno strano che non lo sapesse il creatore dell'organismo umano. Tale pratica era ancora in vigore nel sud italia decenni fa, come retaggio della presenza ebraica fino agli editti spagnoli di conversione al cristianesimo. Il versetto 21 dice chiaramente che se i genitori non avevano la prova del lenzuolo , la ragazza veniva lapidata. Ci rendiamo conto? Non sto a discutere sui verbi usati nei versetti dopo, l'unico pensiero che mi viene è che quelle descritte erano ragazzine se non bambine, non avevano il tempo di aspettare come oggi. Arriva il potente di turno, magari già attempato, ne vede una che gli piace e se la "prende". Non importa se lei ha altre mete, altri sogni o gli piace qualcun altro, viene sedotta e diventerà a vita di proprietà del seduttore, che magari si è portato dietro i due testimoni apposta. Per lo meno oggi se succede una cosa simile, anche nel caso che rimanga incinta, ha sempre la possibilità di rifarsi una vita come lei desidera. Si dirà che a quei tempi invece era una protezione, ma appunto: Nessuno si prendeva in moglie una donna non più vergine perchè era una legge data da Dio stesso! L'unico aiuto per uscire da questi loop è stato l'avvento del laicismo, il che la dice lunga.

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    1. Assuero, dici che non servono molti argomenti, che ne bastano pochi a dimostrare come la Legge Mosaica favorisse il pregiudizio e peggiorasse la condizioni della donna e menzioni come evidenza Deuteronomio 22:13-21.
      Concordo con Eliseo circa il fatto che il testo biblico vada sempre contestualizzato ma, nel caso del capitolo 22 di Deuteronomio, comunque lo si voglia leggere, mi riesce veramente difficile capire come lo si possa interpretare in versione discriminatoria nei confronti delle donne a meno che non siamo stati vittime dell’effetto pendolo per cui, un tempo qualsiasi cosa la Bibbia dicesse era da prendere come oro colato e possibilmente in senso letterale; ora invece, qualsiasi cosa dica, è da leggere come un affronto al buon senso e alla dignità umana.
      Visto che viene chiamato in causa un punto specifico, mi sento di poterlo commentare, spero senza dilungarmi troppo.
      La prova della verginità era intesa come una protezione per la donna contro un marito che la stava maltrattando. Era per impedire al marito di poter evadere le proprie responsabilità familiari per mezzo di una menzogna. È facile immaginare casi in cui un uomo iniziava a odiare sua moglie e andava in giro dicendo ogni sorta di cose malevoli su di lei, ad esempio che era una prostituta prima che si sposassero. I suoi genitori avrebbero quindi potuto presentare una prova della sua verginità: il mantello macchiato di sangue. Il versetto 20 parla di prove o evidenze (plurali) di verginità. Il mantello sarebbe servito come una prova definitiva di innocenza, ma non necessariamente l'unica che veniva presa in considerazione.
      Se si dimostrava che la donna era vergine al momento del matrimonio, allora il marito veniva multato con il doppio del prezzo della dote che aveva già pagato e il denaro andava ai genitori, accusati ingiustamente di voler proteggere la reputazione della figlia. Inoltre, l’uomo perdeva qualsiasi diritto di divorziare dalla moglie.
      Se veniva dimostrato in modo certo che la donna non era vergine al momento del matrimonio, allora veniva lapidata.
      E se fosse stata vergine e non avesse sanguinato per qualche motivo? Ai sensi della Legge Mosaica, non si poteva eseguire una pena di morte senza la presenza di almeno due o tre testimoni. «Chi merita la morte sarà messo a morte sulla testimonianza di due o tre testimoni; non sarà messo a morte sulla testimonianza di un solo testimone» (Deuteronomio 17:6). La mancanza del mantello macchiato di sangue sarebbe servita solo come un testimone: non sarebbe quindi stata sufficiente ad innescare la pena di morte.

      Non si tratta di voler difendere a tutti costi un libro, né di voler dare lezioni a nessuno: esprimo solo la mia preoccupazione al vedere le oscillazioni di un pendolo che rischia di distruggere tutto quanto trova alla sua estrema destra e alla sua estrema sinistra, salvando anche poco o nulla di quello che c’è al centro.

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    2. Perché nelle antiche culture non c'e la consuetudine sociale o legge che la donna possa rivendicare la verginità del marito ? Per assicurarsi se il marito era dedito a frequentare donnine "promiscue" che poteva trasmettere alla moglie malattie veneree e virali ? Perche tale richiesta da parte della moglie poteva servire per una sua protezione fisica

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    3. Perdonami SUS, dico solo più questo per non diventare stucchevole, ma la situazione che prospetti, quella dei due testimoni sulla verginità è ancora meno accettabile per me, non per niente le organizzazioni per i diritti dell'uomo si stanno battendo per eliminare la prassi di controllo per le donne indiane che vogliono entrare nell'esercito o sposare un ufficiale, la verginità viene testata col controllo delle due dita, non credo siano da aggiungere altri particolari. Eppure Deut 22:21 non lascia spazio a dubbi: "Se, però, l’accusa risulta vera e non c’è prova che la ragazza fosse vergine..." Ora, quale può essere l'unica prova di verginità se non il mantello o un controllo visivo? Ripeto che questi due test dal punto di vista medico non valgono niente, perchè la valutazione può essere invalidata dalla conformazione anatomica. Hai ragione sul discorso della protezione, ma non dimentichiamo che c'era il serio rischio di lapidazione per la donna, mica solo di una multa.
      Non fraintendermi, a me non interessa avere ragione, e il pendolo vale fino ad un certo punto. Quando frequentavo i TdG, sono stato in Sicilia e mi avevano raccontato della pratica di esporre il lenzuolo, ci ero rimasto così male scoprendo che era un retaggio della Bibbia. La sorella anziana però mi aveva anche detto che delle coppie, per non sfigurare col vicinato, avevano macchiato il lenzuolo col sangue di un taglietto al dito della moglie. Capisci dove voglio arrivare? E un metodo stupido, falsificabile, che mette in piazza una cosa così intima tra la coppia, non riesco ad accettare che arrivi da una mente superiore.

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  25. Cari amici, l’argomento è controverso e le argomentazioni non si esauriranno in questi commenti. Per questo non mi pare proficuo prendercela se si hanno vedute differenti.

    @Batman, conosco @ServeUnaSvolta, studioso attento e dedito. Credo che nel parlare di minestrone abbia espresso la sua percezione della quantità di info esposte, tante, da versetti, libri e contesti differenti e che quindi andrebbero esaminate una per una.
    Chiaramente @Matrix dal canto suo ha esposto le proprie riflessioni e quando lo si fa ci si espone anche a eventuali critiche, osservazioni e legittimi appunti.

    Il mio punto di vista rimane quello espresso in precedenza: non si può prescindere dal contesto socioculturale.

    Poi c’è la considerazione che uno ha della Bibbia. E questo è un ulteriore capitolo. Anche solo restando nella categoria di chi la definisce come la parola di Dio non c’è un pensiero unanime al riguardo, alcuni sostenendo che sia sempre assolutamente accurata sotto tutti i punti di vista, altri evidenziandone l’elemento umano, senza tralasciare la questione dei libri deuterocanonici...

    Ripeto quanto detto in altri momenti: qui non si vendono verità. È un luogo per scambiare riflessioni, notizie, esperienze.

    Certamente, qualunque sia il nostro approccio alla Bibbia, penso che questo post abbia comunque stimolato una discussione importante sul rispetto della donna.

    Un abbraccio a tutti

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    1. Sus, su Deuteronomio i riferimenti mi sono stati utili e ti ringrazio perché il tuo punto di vista mi ha stimolato a fare ulteriori ricerche. È sempre un bene confrontarsi e scambiare idee e opinioni altrimenti si rischia di finire nello stesso meccanismo della Società che tanti danni ha fatto. Per il resto, Il mio intento non era quello di gareggiare nè di postare un'enorme quantità di materiale inservibile,nè quello di generare un dibattito sterile o puerile. Come ho detto l'argomento è serio e va trattato minuziosamente, non soffermandosi solo su un passo scritturistico a discapito di altri. La mia considerazione aveva tutt'altre premesse e fare una ricerca ancor più approfondita è ciò che mi sono proposto coordinando i vari impegni( lavoro scuola famiglia) e come immagini richiede molto tempo. Qui non si tratta di verificare quale impatto abbia avuto la cultura ebraica sulla stesura del testo o viceversa( anche se è un tema fondamentale per certi versi e che mi appassiona). In ultima analisi non si tratta nemmeno di valutare il rigore delle mie affermazioni, dato che mi sono limitato molto spesso alla sola scriptura, e a porre delle questioni contestualizzando in base a quello che lo stesso testo biblico offre.Cercando di essere meno approssimativo possibile in poche righe, in questo caso è inconferente come la cultura ebraica sia stata condizionata dalla Torah o di come la redazione del testo abbia risentito delle consuetudini locali. Mi sono limitato a porre questo problema: Possono i testimoni di Geova trattare un'argomento cosi cruciale come la violenza contro le donne, e al contempo tentare di screditare tutti le altre culture ad eccezione di quella ebraica, ritenuta all'avanguardia sul tema dei diritti delle donne? Davvero dai libri dell'Antico Testamento traspare tutto questo? A mio modesto parere no, anche se ci sono delle norme a tutela delle donne( come in diversi testi normativi antichi) su cui si può tranquillamente discutere. Facendo delle brevi ricerche che approfondirò senz'altro, ho letto che alcuni hanno pareri discordanti su Deuteronomio 22. La discussione in generale verteva sul quadro composito offerto della bibbia, niente di più niente di meno. Mi sono accostato alla bibbia come fanno i fondamentalisti cristiani: trattandola come una costituzione ridiga dalle norme dispositive e inderogabili. Tutto qua. Certo è che un'analisi più approfondita può solo che giovare( sempre se uno è interessato a farla). Per quanto mi riguarda non attacco tutto ciò che è scritto solo perché è scritto nella bibbia, nè do per scontato che dato un'avvenimento sia avvenuto solo perché è narrato dalla bibbia e non credo che tali estremismi siano da ascrivere a discussione come quelle che si fanno nel blog. Come giustamente hai scritto prima, la priorità è attenersi ai fatti. Solo che molto spesso, quando si tratta di testi antichi, ci troviamo su di un terreno molto scivoloso

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  26. Al di là di ogni polemica quello che rimane è l'ennesimo arbitrario utilizzo delle Scritture da parte della WTS.
    Questo non è un semplice esercizio accademico, stiamo parlando di questioni che hanno reso infelice la vita di moltissime donne. Vorrei ci si soffermasse su questo, il mio pensiero va a tutte le donne plagiate nel popolo dei tdg.

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    1. Sono d'accordo con te Beatrice. Un saluto

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  27. Caro Eliseo, per mettere la questione nelle coordinate di un'ottica oggettiva sul rapporto Bibbia-donna, e più in generale religione-donna, basta riflettere sulla questione dell'interruzione volontaria della gravidanza, della sessualità femminile senza matrimonio, e della questione della piena autodeterminazione del proprio corpo da parte della donna (inclusa la questione medica). Se pensiamo che, nella vita pratica sociale, le fonti ostative rispetto a tutte queste cose hanno origine in canoni etici forgiati a seguito dei concetti di Dio e delle sue sacre scritture allora abbiamo già una quadro oggettivo della situazione (al di là, cioè, di intendimenti ed esegesi personali). Tiziana

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    1. Concordo. Tutto ciò che viene dal testo "sacro" è di impatto limitante. 2+2=4?

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    2. Gatto di Schroedinger30 novembre 2019 alle ore 01:21

      Mah vedi, puoi prendere qualsiasi Gender Gap Report globale e verificare in quali paesi la condizione della donna è migliore o peggiore e vedrai che appare completamente scorrelato al contesto religioso con qualche ovvia eccezione relativa a "stati-non stati" nei quali vige la sharia islamica.
      Puoi trovare paesi cristiani e cattolici alle posizioni top e paesi prevalentemente atei (tipo Cina) o lontanissmi dal monoteismo occidentale (Corea, Giappone) messi piuttosto male.
      All'osservazione appare abbastanza un mazzo di carte mischiato, anche fra i paesi islamici non vi è omogeneità.
      Verrebbe da dire che cultura locale contingente prevale sulla religione e anzi la plasma, del resto come è sempre stato. In questo si inseriscono le "onde corte" e le "onde lunghe" delle mode e delle ideologie che arrivano e passano e in qualche modo si stratificano.
      Ne abbiamo esempi osservabili ogni giorno sotto gli occhi.
      Per cui 2+2 è una ipersemplificazione, direi che in realtà è una equazione non lineare con sensibilità esponenziale alle condizioni iniziali e che ammette più di un risultato valido.
      Nel fare forti affermazioni ci si dovrebbe far carico anche l'onere della prova di ciò che si dice, perché altrimenti capisci che sarebbe un crescendo a chi spara il calibro più grosso se si lascia l'onere della prova a chi ascolta, specie se si fa riferimento a fatti o affermazioni completamente indimostrabili.
      Da qui alla deriva complottista è un attimo e la conversazione si svilisce e perde completamente di senso, con buona pace della credibilità delle ragioni di chi scrive

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    3. Gatto non sono sicura di aver colto completamente il senso del tuo commento, ma visto che ti sei riferito alla mia ipersemplicistica equazione, per completezza vorrei spiegarla meglio.
      In questo post si parla della considerazione data alle donne ai tempi biblici, quindi non parlo di cose che non conosco, come la Cina, l'India o paesi islamici.
      Quello che io ho sempre percepito, da bambina prima e da donna poi, è che nella Bibbia la donna è inferiore all'uomo.
      Mi chiedo, se la Bibbia è ispirata e libro attuale, utile ai giorno nostri ecc (come sostenuto dalla wts) al Padre Eterrno, che dovrebbe essere superiore alle usanze locali e pregiudizi tribali, allora della donna a Dio importa poco, basta che faccia figli.
      Se, invece, la Bibbia è semplicemente intrisa di ideologie umane e inferiori alla suprema sapienza divina, al suo essere onnipotente, dunque la Bibbia non è ispirata da Dio.
      Ma queste sono mie personali idee.
      Tutte le discussioni sui tempi dei verbi, sulle leggi arcaiche, sulle traduzioni errate o mistificate, a me personalmente appassionano poco. Il motivo è che in ogni caso le donne hanno sopportato un trattamento spesso indegno e violento.
      Non comprendo il perché di qualsiasi livore o presa sul personale di commenti che non sono in linea col pensiero personale, sia in un senso che in un altro.
      Soprattutto perché non si sta parlando del sesso degli angeli, ma di persone in carne ed ossa.
      Siate sereni ( non a te personalmente ma a tutti) qui si parla tra pari. 🤗

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    4. @Gatto di Shroedinger il ragionamento è interessante, d’altro canto è pure indicativo il fatto che “le polemiche più feroci sono quelle su questioni per cui non vi è alcuna prova valida in entrambe i casi” (cit. Bertrand Russel).

      franco rosso

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  28. La WTS con la Bibbia non c'entra nulla. Il cristiano se vuole può seguire (non obbedire come insegna l'A.T.) Romani 13,9 che dice: « Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso.» La legge si adempie nell'amore. Non servono comandamenti speciali. Per cui amare il prossimo significa non farle alcun male, anzi facciamo del bene. Il resto sono chiacchiere. (Per me ovviamente) La Bibbia oggi purtroppo è diventato uno strumento di potere!

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  29. Chi lo avrebbe mai detto, sono bastate solo un paio di righe di commenti femminili (v. sopra, inizio 29 novembre)... e le centinaia di argomentazioni maschili (l'articolo stesso, i vari commenti a supporto e l'approfondimento secondo la “logica della montagna di merda” - così definita da GattoDiS.) sono state spazzate via tutto d'un colpo!

    È affascinante vedere il modo in cui il Padre che è nei cieli (sempre buono e giusto) smaschera l'ipocrisia! In questo caso specifico ne ho apprezzato l'ironia particolarmente pungente!

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    1. Francamente ho una vita soddisfacente e mi ritengo abbastanza maturo da non rispondere ad affermazioni provocatorie e prive di sostanza il cui unico intento è forse quello conferire al soggetto che le espone una vaga connotazione da fine pensatore, sciorinando una serie di concetti privi di correlazione diretta con l'argomento, degni di letteratura nonsense che ricordano tanto il Conte Lello Mascetti di Amici miei ("Antani, blinda la supercazzola prematura con doppio scappellamento a destra?") mutuati o scopiazzati direttamente da qualche compendio di filosofia acquistabile in Autogrill. Il fatto è che un post per definizione non può essere paragonato ad un saggio nè un libello. Si cerca di argomentare all'interno di un ambito limitato,presentando una propria opinione, una propria tesi, intorno a un determinato tema o problema, spiegandola e difendendola attraverso opportuni riferimenti allo scopo di persuadere chi legge della validità di quanto si dice. Tesi ovviamente falsificabile in ogni momento se vengono presentate altre opinioni sostenute da altrettante prove(nel nostro caso etimologiche, come ha validamente fatto Sus) Qui la questione era abbastanza chiara. Non si poteva certo approfondire il tema dell'endogamia nella società ebraica, nè lo sviluppo delle varie comunità ebraiche e la differenza tra donne Askenazite o Sefardite, nè discutere della condizione della donna moderna nelle nazioni a prevalenza cristiana o islamica. Non era questo l'oggetto della questione.Ognuno può tranquillamente rimanere saldo alla propria opinione senza offendere, possibilmente cercando anche di capire la discussione evitando così di sparare a salve.

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    2. Gatto di Schroedinger30 novembre 2019 alle ore 08:54

      Fantastico, abbiamo un vincitore totale
      Grazie per avermi riportato a memoria il perché ogni volta che mi veniva voglia di tirare giù due righe qui contavo fino a 10 e se guardacaso restavo di quell'idea invariabilmente arrivavo a pentirmene. Lo so, sono un inguaribile ottimista.
      Detto questo ora alzo di almeno un paio di ordini di grandezza il counter da avviare prima di addivenire a decisione di scrivere, devo davvero prima migliorare nei fondamentali della mia "modalità Salvini" su cui ammetto un debito tecnico non indifferente.
      Fra l'altro lo diceva anche il mio istruttore di tennis.. "tu pensi troppo... gioca e basta"

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  30. Miamei... se credi davvero che i vangeli siano autentici ti sbagli di grosso: sono una delle parti più false della Bibbia...

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    1. @Gianni, è nel diritto di ogni persona essere libera, e rispettata di credere in ciò che vuole anche se non condivisibile , e non lede la libertà altrui.
      Per esperienza personale (per nascita) prima da frequentante cattolica e poi da TdG, per me i 4 Vangeli della Bibbia per come li capivo sono stati una guida di vita sotto molti aspetti, e nel percorso da TdG mi hanno aiutato a capire le contraddizioni degli insegnamenti WTS che erano più farisaici che cristiani.
      Non si può essere daccordo con tutti e accettare tutto , questo è il bello della diversità , ma accertarsi di questa diversità senza preconcetti , valutando con discernimento tenendosi ciò che è buono scartando quello che per noi non è giusto, arricchisce la vita .
      Nei 4 Vangeli della Bibbia ritroviamo tanti principi e insegnamenti di vita riportati in molti libri, e anche nella Costituzione Italiana su cui si fonda l'intero ordinamento giuridico, condivisibili dalla maggioranza dell'umanità.
      Se in un cesto ci sono delle mele marce io non butto tutto il cesto, ma mi limito a scartare e buttare le mele marce tenendomi il cesto con le mele buone da mangiare per continuare a nutrirmi e in modo sano.
      Prima di screditare e sentenziare bisogna pensare se il discredito e la sentenza è obiettiva !
      Buona vita

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  31. E pensare che i 4 vangeli che i TDG usano ..sono stati scelti da coloro che vengono ritenuti la falsa religione.

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