PERCHÉ NON RIESCO A SMETTERE?


Hai acquistato un biglietto per un concerto. Ahimè, il giorno del concerto sei ammalato. Hai una cera così brutta che Marty Feldman è un fotomodello.
“Io ci vado anche da morto a quel concerto! Non butto 80 euro nella spazzatura!

Sei appena stata a fare spesa. Rientrata a casa, decidi di coccolarti, assaggiando quella nuova barretta proteica al cioccolato senza zucchero. Con soddisfazione e curiosità, apri la confezione da tre e ne prendi una. La consistenza è simile al guscio del telecomando e sa di chewing-gum al broccolo e cacao. Però cosa fai? La butti? E butti le altre due? 8 euro di barrette? Dopo aver ingurgitato il primo morso, ti fai coraggio e la finisci.

Tu e tua moglie siete al cinema. Il film è iniziato da un quarto d’ora e hai già l’idea che sia una truffa. Il quarto d’ora successivo fuga ogni dubbio: il film è inguardabile. 
Tu: “Ci alziamo o vuoi continuare a guardare sta roba?”
Lei: “Sei fuori? Abbiamo speso 20 euro per vedere sta roba, ormai me lo guardo fino alla fine! Non butto via 20 euro
Tu: “Ma li abbiamo già buttati via! Non buttiamo via anche due ore!”
Ti fulmina con un’occhiata. È sufficiente. Torni ad adagiarti nella poltrona e decidi che userai quel tempo nel modo migliore: dormire.

Riunione aziendale. Dopo aver analizzato la totale inefficacia della nuova campagna pubblicitaria, proponi di ritirarla per non continuare a perdere altri soldi. Il capo: “Non ci penso nemmeno! Dopo tutto quello che abbiamo speso per realizzarla? Non voglio buttare tutto alle ortiche!”

Se ti rivedi in queste situazioni, non preoccuparti: sei semplicemente umano. E in quanto umano, sei vittima in queste circostanze della fallacia dei costi irrecuperabili. Come avrai capito si tratta di un bias, un errore logico in cui cadiamo quando abbiamo a che fare con una perdita e con il sentimento ad essa legato.

Nel 1979, Kanheman e Tversky elaborano la Teoria del Prospetto (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_prospetto). Attraverso numerosi esperimenti di psicologia cognitiva, dimostrano come le scelte degli esseri umani violino sistematicamente i principi della razionalità economica. Uno dei tre fattori fondamentali preso in esame è proprio... l’avversione alle perdite. Ergo, per la maggior parte degli individui la motivazione a evitare una perdita è superiore alla motivazione a realizzare un guadagno.

Qual è l’implicazione di questo meccanismo nei processi cognitivi di un TdG?

Quando un Testimone si rende conto che qualche cosa non funziona nell’organizzazione si attiva un sistema di allarme che rende difficile compiere il salto successivo, ovvero capire che è stato truffato. Perché? Questo implicherebbe delle pesantissime perdite.
Vuol dire che per tutti questi anni non me ne sono accorto? Sono stato così stupido? Vuol dire che siamo oltre otto milioni di illusi sulla terra? E vuoi dire che tutti i sacrifici che ho fatto sono stati inutili? Che ho buttato 40/50 anni della mia vita?
Eccola qui: la fallacia dei costi irrecuperabili! Tutto il tempo, le energie, le risorse economiche e (soprattutto) emotive investite... non butterò via tutto questo! È il tipico comportamento del giocatore d’azzardo. Va avanti illudendosi che tutto il denaro speso un giorno gli ritornerà indietro e che mollare adesso sarebbe una follia. Così continua a buttare altro denaro per non dare per perso quello perso.

Quale prezzo paga il TdG con il suo ingresso nell’organizzazione? Leggilo direttamente nella Torre di Guardia:

Abbiamo sacrificato alcune attività per avere più tempo, e forse abbiamo rinunciato a una brillante carriera, accettato cambiamenti nei nostri rapporti con gli altrimodificato il nostro modo di pensare e di agire, oppure abbiamo abbandonato usanze e pratiche che Geova disapprova. Il prezzo che abbiamo pagato, però, è basso in paragone a tutte le ricompense... (W18 novembre p.8)

Eccolo il fantasma: il terrore di buttare via tutto il tempo, i sacrifici, le risorse eccetera.

Ti do una notizia: li hai già buttati!
Si tratta ora di realizzare che, se rimani impigliato nella fallacia dei costi irrecuperabili, continuerai a buttare altro tempo, altre energie e risorse, con il paradossale scopo di non voler dare per perso quello che è già (irrimediabilmente) perso.

Il dolore derivante dalla presa di coscienza di una tale perdita è enorme. Ecco perché lo evitiamo. Ci serviamo di giustificazioni per continuare nella stessa strada, perché questo ci sembra meno doloroso che ammettere una tale debacle.
Per qualcuno è difficile rinunciare a una teoria con cui non solo ha familiarità, ma con cui si identifica, con cui è cresciuto e che ha personalmente insegnato per decenni. (w83 15/6p.27)
I PREGIUDIZI, secondo il sociologo Frederick Samuels, “diventano un aspetto fondamentale della struttura della personalità dell’individuo . . . Riguardano il suo amor proprio, il concetto che ha di sé . . . Rinunciare a certi modi di pensare e all’immagine che si ha di certi gruppi sarebbe difficile come rinunciare a un braccio o a una gamba. (G85 8/3 p.7)
È facile anche ingannare se stessi. Infatti può essere molto difficile rinunciare a idee che ci sono care o anche solo metterle in dubbio. Perché? Perché si stabilisce un legame sentimentale con le proprie opinioni. Quindi possiamo ingannarci con falsi ragionamenti, inventando delle ragioni per giustificare convinzioni che in realtà sono errate e fuorviantiQuesto è ciò che accadde ad alcuni cristiani del I secolo. Conoscevano la Parola di Dio, ma non permettevano che guidasse il loro modo di pensare. Finirono per ‘ingannare se stessi con falsi ragionamenti’. (Giacomo 1:22, 26) Se ci rendiamo conto che ci arrabbiamo quando le nostre convinzioni sono messe in dubbio, questo indica che forse stiamo ingannando noi stessi. Invece di arrabbiarci facciamo bene a essere di mente aperta e ascoltare attentamente ciò che gli altri hanno da dire, anche quando siamo sicuri che la nostra opinione è giusta. (W03 15/07p.22)
CONCLUSIONI:
Riprendo la metafora della crociera proposta da Corrado.
La brutta notizia è questa: Ormai i soldi del biglietto sono spesi. Il tempo perso qua sopra è andato. L’illusione della meta è stata consumata.
La bella notizia: Se ti sgancerai dal perverso meccanismo dei costi irrecuperabili, vedrai davanti a te il resto della tua vita, delle tue risorse e delle tue energie da impiegare. E stavolta sarai tu a decidere come. 
Sei sceso dalla nave?
Benvenuto a terra: buon viaggio!

Eliseo

Commenti

  1. Risposte
    1. sono scesa quando ormai la mia giovinezza se ne andata , ho perso molte occasioni nella vita ma non voglio perdere più un secondo perchè quello che è mi rimasto è prezioso!

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    2. Dopo aver trovato la consapevolezza ( anche grazie a voi ) ho impiegato 18 mesi a rimuginare sul tempo che avevo perso e questo mi tratteneva e perdevo ancora tempo e mi rodevo il fegato ma da quando ho deciso sono rinato. Sono passati pochi mesi ma sono sceso dalla nave, certo ancora devo pagare la penale per aver abbandonato in anticipo ma se sarò in grado di giocarmela bene forse non sarà troppo pesante. Domani avrò l’incontro per spiegare le mie ragioni, spero di essere capace e fingere il mio dolore per non essere in grado di far parte del popolo puro di Geova. Poi sarò libero di volare.

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  2. Grande post...!!!! Per chi è sceso come me a terra ben ritrovato.....

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  3. Grazie Eliseo: un altro articolo che va dritto al bersaglio 🎯 . Il guaio è che che spesso non solo non si accetta di incassare la perdita e di investire ciò che resta della propria vita in qualcosa di chissà meno sfolgorante, ma reale, la tendenza è addirittura quella di voler rilanciare.... Allo stesso modo molti TdG quando vengono messi davanti alle evidenze, pare finiscano per afferrarsi ancora di più alle fallacie della WTS e si mettono a pedalare ancora più forte all’interno della ruota per criceti. Come nella vignetta, il display della slot Jw machine oramai ti dice chiaramente che sei stato preso all’amo. Questo purtroppo non fermerà la maggioranza dal continuare a mettere anche gli ultimi spiccioli della propria vita nella macchina mangia soldi....

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  4. Complimenti Eliseo, articolo che fà capire quanto possa essere difficile ammettere di essersi sbagliati nonostante le evidenze.
    Molto difficile per un indotrinato abbandonare l'idea della "speranza del nuovo mondo", tutto sommato un illusione altamente materialista, e l'essere umano sa quanto è forte il desiderio di soddisfare i propri sensi.

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  5. Vero Socrate, come dice anche SUS infatti molti si mettono a pedalare ancora più forte, d’altronde diversamente pensano di non avere altro. La WTS da parte sua rilancia con offerte e proclami sempre più alti: siamo vicini, siamo negli ultimi giorni, siamo nella parte finale degli ultimi giorni, siamo ormai all’ultimo giro intorno a Gerico.
    Ma sono contento di essere in contatto con voi e con tanti altri che anche grazie alla rete hanno potuto prendere coscienza di quanto era stato loro nascosto.
    Un abbraccio

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    1. Ecco, sarei curioso di vedere quanti continuerebbero a seguire la Torre se verrebbe tolta loro la carota del nuovo mondo... Difatti loro ripetono a pappagallo che 'non servono principalmente per una ricompensa ma per amore per Geova'...
      Questo, comunque, riguarda ogni religione: Se, alla fin fine, non vi fosse niente in palio, quanti seguirebbero ?

      Continua così, caro Eliseo, stai facendo un gran lavoro.
      Caro saluto

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  6. Bellissimo articolo Eliseo, e gli esempi che citi mi sono capitati più volte, paradossalmente siamo avvezzi allo spreco, una volta pagato il prezzo di un articolo, di un servizio, lo portiamo a compimento perchè altrimenti sarebbero soldi buttati, ma non ci rendiamo conto invece che insistere è una ulteriore perdita, o come minimo un continuare controvoglia. Perchè allora se siamo avvezzi allo spreco perseveriamo nello specare? Il più delle volte significa ammettere la sconfitta, è una batosta alla propria autostima. Come TdG siamo sempre stati immuni alle critiche e alle prese in giro da parte di quelli del "mondo". Come Fonzie di Happy Days non riusciamo nemmeno a dire... ho sbagliato, figuriamoci ammettere che i mondani avevavo, hanno sempre avuto, ragione. In più, si scopre di essere stati manovrati, sfruttati come manovalanza, per produrre profitti a qualcuno. Non manca anche l'angoscia del "da chi ce ne andremo?" che velatamente in realtà nasconde la paura del non avere più uno scopo così grande nella vita, si passa da salvatori degli uomini a doverci occupare della nostra vita che ci rimane. Questa presa di coscienza è paragonabile ad un lutto, ma come avviene da sempre per l'umanità, passato lo smarrimento iniziale si può ricominciare a guardare avanti con serenità e speranza.

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  7. Anche io sono felicemente sceso da quel carro, finalnente.
    Stasera annuncio e libertaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
    Andrea G.
    Palermo
    AnonimoPalermitano

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  8. Comunque il paragone calza fino ad un certo punto. E vero che si puo avere dei rimpianti per il passato, ma comunque il passato è passato.
    Ma quello che rimane è la speranza basata sulla Bibbia e se si persevera si può anche recuperare col tempo amici e familiari.

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    1. @Roberto 62 Ciao specifica in cosa si dovrebbe perseverare? per caso a farsi prendere in giro e farsi tosare cone tante pecorelle da una SPA ? facci capire, perche se appoggi le stesse tesi del riformatore mi sà tanto che hai sbagliato bolg, quindi specifica in che cosa si dovrebbe perseverare Grazie mi sà tanto che non riesci proprio a liberarti dall'ideologia inculcata per anni dalle psicoriviste della JW non ti riesce proprio a liberartene cerca di andare oltre te lo dico per il tuo bene poi fai come meglio credi, Saluti.

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    2. @Antonio2 e @Roberto62 se esprimiamo le nostre riflessioni con rispetto e il tono dei nostri messaggi non è mai denigratorio o offensivo verso gli altri, c’è posto per tutti in questo blog.
      Credo che Roberto62 intendesse perseverare nell’attenersi ai principi cristiani, ma magari potrà spiegare meglio lui.
      Comprendo che per chi di noi si è sentito truffato, tosato, preso in giro per anni, può esserci una certa dose di amarezza, rabbia e di sentimenti spiacevoli che si spera di “smaltire” nel tempo. Questo impedirà al passato di rovinare il nostro nuovo presente.
      Un abbraccio a tutti

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    3. Caro Eliseo, essere tosati, truffati e presi in giro, come hai ben detto, non è soltanto un illusione, è una realtà in seno a gruppi settari in stile WT; purtroppo l'inganno si scopre solo dopo essersi svegliati dal torpore nel quale sono subdolamente riusciti a stanziare, e quando si inizia gradualmente a riacquistare le PROPRIE facoltà di riflessione.

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  9. Penso tu abbia espresso al meglio il concetto. Per chi come noi sulla nave ha viaggiato parecchio rende molto l'idea! Spero che chi è appena salito o sta pensando di salire a bordo ci faccia un bel pensiero prima ... e chi ci è sopra da vecchia data possa personalmente trarne le proprie conclusioni

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