NEWS DA USA E ITALIA


Ci giungono un paio di notizie.
Una dagli Stati Uniti. L’altra dal Bel Paese.
Una riguarda l’immediato passato. L’altra, oltre 40 anni fa.
Tante le differenze ma un paio di comuni denominatori: pedofilia e WTS.
A voi le riflessioni,
Eliseo
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SAN ANTONIO - Stiamo imparando di più su un uomo accusato di aver molestato diversi bambini che ha incontrato in chiesa.
Joshua Alvarez, 21 anni, è fuori di prigione per 75.000 dollari di cauzione. Abbiamo appreso dai membri della chiesa che era un testimone di Geova e assisteva alle funzioni nella Sala del Regno di Pleasanton Road, nel lato sud della città.
Alvarez è accusato di aver molestato diversi bambini che ha incontrato attraverso quella che la polizia avrebbe definito “una sola congregazione religiosa”.
Nessuno nella Sala del Regno qui era disposto a parlarmi con la macchina fotografica.
Secondo i documenti del tribunale, due ragazzi di 4 anni hanno detto ai loro genitori che Alvarez ha commesso atti sessuali su di loro. Alvarez avrebbe confessato i crimini ai genitori della vittima.
In totale ci sono sette presunte vittime di età compresa tra 3 e 10 anni. Gli investigatori ritengono che le accuse risalgano al 2012.
“La priorità numero uno dell'organizzazione Watchtower è proteggere il suo nome e non proteggere le vittime”, ha affermato Keith Walker, presidente di Evidence Ministries, un'organizzazione che aiuta gli ex Testimoni di Geova a uscire dalla chiesa.
Abbiamo contattato la sede nazionale dei Testimoni di Geova per ricevere un commento. La chiesa ci ha inviato questa serie di dichiarazioni:
Il signor Alvarez non è più un testimone di Geova.
Come testimoni di Geova, consideriamo l'abuso sessuale di minori come un'azione malvagia particolarmente ripugnante.
L'abuso di minori ha conseguenze di vasta portata. Coinvolge le vittime così come coloro che si prendono cura delle vittime, i loro familiari e i loro fratelli e sorelle cristiani.
Un maltrattatore fa del male al bambino in modi devastanti. Tradisce la fiducia del bambino, derubandolo della sua sicurezza. I bambini devono essere protetti da una simile azione malvagia e coloro che ne sono stati vittime hanno bisogno di conforto e aiuto.
Gli anziani forniscono supporto continuo a tutti gli individui che potrebbero essere stati feriti. Inoltre, gli anziani rimangono vigili riguardo al presunto maltrattatore per proteggere la congregazione da un potenziale pericolo.
Jasmine McGill è la fondatrice di King’s Angels, un'organizzazione che aiuta i bambini maltrattati. Offre consulenza a lungo termine gratuita per le presunte vittime di Alvarez.
“Odio dirlo, ma in diverse congregazioni c'è molta ingenuità con i bambini perché sono molto coperte. Quindi diventano obiettivi molto facili”, ha detto McGill.
Spera che i genitori vedranno questo rapporto e la contattino.
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La scomparsa di Mauro Romano ed un mistero lungo 42 anni. “Si torni ad indagare”: la madre non si rassegna ancora
Racale– Una verità inseguita da 42 anni, che tormenta le esistenze e non accenna a dar pace: è quella sulla fine di Mauro Romano, del quale non si hanno più notizie dal 21 giugno del 1977, quando aveva appena sei anni. A distanza di oltre quattro decenni, c’è la possibilità che la quella verità possa venire a galla: dei mesi scorsi è la notizia che un uomo, a suo tempo condannato a quattro anni e otto mesi per tentata estorsione in relazione proprio alla vicenda di Mauro, risulta indagato per pedofilia. Sono 13 o 14 i casi a lui imputati.
Per la signora Bianca Colaianni, oggi 75enne, a quei casi occorre aggiungere quello di suo figlio Mauro, che oggi avrebbe 48 anni. Per questo chiede alla magistratura di riaprire il caso. «Voglio ritrovare qualcosa di mio figlio, voglio un aiuto dalle autorità. Prima di morire voglio sapere che fine ha fatto Mauro», ha affermato la donna nella diretta televisiva del programma di Rai Uno “Storie Italiane”, condotto da Eleonora Daniele, che questa mattina ha rilanciato la vicenda.
Un dolore lungo 42 anni
La donna, stravolta dal dolore, ha ricostruito quel giorno d’estate di 42 anni fa, quando lei con il marito si era a Napoli, per i funerali del nonno paterno, lasciando Mauro a casa dei nonni materni, a Racale. Il piccolo stava giocando a nascondino con alcuni bambini quando scomparve per sempre: dei testimoni lo videro salire su un’automobile bianca, poi più nulla.
In seguito giunsero delle telefonate estorsivecon le quali venne chiesto ai genitori del denaro per evitare di vedersi recapitare a casa dei “pezzi” del figlio. Ora, a distanza di anni, è lo stesso telefonista, allora anonimo ma poi smascherato e condannato per estorsione, ad essere indagato per una lunga teoria di episodi di pedofilia, “tutti accaduti nella stessa zona o nel circondario”, come spiegato in televisione oggi dall’avvocato La Scala.
L’appello  
Il legale e la madre di Mauro hanno lanciato un appello: «Chi sa qualcosa parli, anche in forma anonima, ci aiuti a risalire alla verità». Tra i bambini che quella sera del 1977 giocavano con Mauro c’era anche Vito Troisi, che sarebbe diventato un boss della sacra corona unita, condannato all’ergastolo per un delitto di mafia, che dal carcere ha scritto alla famiglia e è stato pure ascoltato dall’allora procuratore Cataldo Motta. Da anni i genitori chiedono di conoscere il contenuto di tali dichiarazioni, magari utili per poter gettare un faro di luce sull’oscura vicenda.
Sono tante, ma tutte inconcludenti, le piste che seguitedal 1977 ad oggi, tutte accomunate da un clima di particolare omertà, come acclarato nello stesso fascicolo d’indagine. La stessa signora Colaianni (ospite alcuni anni fa della redazione di Piazzasalentocon il marito), lo ha sempre confermato chiedendo di indagare nell’ambito della comunità dei testimoni di Geova, della quale lei stessa e il marito facevano parte.

Commenti

  1. Atteggiamento di reticenza dei rappresentanti WTS. Essi devono rispondere dei danni provocati agli allora figli minori di testimoni di Geova. La loro spocchiosa apparente innocenza è simbolo di una società figlia del demonio, la quale pensa soprattutto a salvaguardare la faccia tosta di questa associazione. Che dire una maniacale sfacciataggine di osservanti della giustizia, solo in apparenza. Dichiarare che un uomo condannato dalla giustizia civile non era più un testimone di Geova fa solo ridere i polli. È una assurda giustificazione che evidenzia il loro modus operandi omertoso e protezionista. Sono tonti o ci fanno? Cesare è stato informato quando questo galantuomo pedofilo è stato disassociato? No! Ecco dove sta la loro colpa. Poi possono affermare tutte le balordaggini atte ad ingannare le autorità. Loro aborriscono la pedofilia? Lo dimostrassero coi fatti non solo a parole!!

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  2. Scappano dalle loro responsabilità. Andrea

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  3. La fine è alle porte,si,la loro....

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  4. L'omertà
    si rende complice dell'illegalità,
    l'omertà
    non esime
    dalle responsabilità
    di tanta malvagità.
    La sensibilità
    della coscienza
    deve motivare la consapevolezza
    di mostrare solidarietà
    alle vittime circondate
    da tanta indifferenza. Mostrare solidarietà
    nell'alrui sofferenza
    ci rende degni di vivere con pace interiore
    e serenità.

    Ho visto il programma di "Storie italiane" dove ha trasmesso il caso del piccolo Mauro, e, con grande commozione per l'immane crudeltà di aver strappato un bambino di 6 anni all'affetto dei suoi cari, mi associo alla speranza di mamma Bianca di poter conoscere al più presto la verità di cosa e accaduto a suo figlio e ottenere giustizia.
    Un abbraccio solidale ai parenti con un affettuoso pensiero a Mauro.



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  5. Più sento notizie del genere e più mi rendo conto che avevamo le 'fette di prosciutto' sugli occhi!
    "Da noi certe cose non accadono", "Nel nostro paradiso spirituale siamo protetti", "Che brutte cose accadono NEL MONDO". Tolte le fette di prosciutto dagli occhi ci siamo accorti che certe nefandezze accadono, eccome, anche fra i Testimoni di Geova. L'omerta diffusa per "preservare il buon nome della congregazione" impediva quasi a tutti di avere consapevolezza della realtà dell'organizzazione. Meglio tardi che mai. Confido che Geova possa recare conforto alle vittime degli abusi.

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  6. come giustamente dice questo articolo
    “Mauro Romano, potrebbe essere il primo ragazzino in ITALIA vittima non solo di un pedofilo APPARTENENTE AI TESTIMONI DI GEOVA, ma vittima anche dell’ OMERTÀ che contraddistingue i TESTIMONI DI GEOVA quando si tratta di casi di pedofilia.”

    vogliamo seguire questo caso facendo in modo che stampa e televisione diano risalto agli eventi che si susseguiranno sono vicino ai familiari del povero Mauro come tdg inattivo da 2 anni sono amareggiato e disgustato facendo tutto il possibile per smascherare chi comanda questa setta e coloro che ubbidendogli si rendono complici

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  7. Intanto Papa Francesco ha fatto un passo notevole, l'abolizione del segreto pontificio ora può permettere a chi denuncia gli abusi commessi da appartenenti al clero, di poter conoscere le decisioni assunte dalla Santa Sede mentre i tribunali ordinari di tutto il mondo potranno richiedere gli atti processuali del Vaticano, fino a oggi inaccessibili. La WTS speriamo si adegui e impari qualcosina da "Babilonia la Grande" invece di appellarsi al segreto confessionale.

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