DEGNI DELL’AMORE DI UN PADRE


L’articolo che segue è un’interessante analisi di Rossella della traduzione del sostantivo karis, carità, nella TNM e delle implicazioni psicologiche ed emotive che questo ha sui fedeli. Insegnare che “non sono degni” della bontà divina contribuisce ad alimentare i sensi di colpa, espiabili solo per mezzo dell’impegno quotidiano nelle attività dettate dai vertici WTS. 
Il tutto alimenta la relazione di dipendenza dalla setta e ribadisce a livello subcosciente i rapporti di potere, in cui l’adepto è all’ultimo posto della gerarchia e deve pure esserne grato.
Il tutto, grazie anche alla traduzione manipolativa di karis, fa passare il messaggio che non sei degno della bontà di Dio. In realtà anche un bambino sa che l’amore, per definizione, non guarda al merito. Lo diceva persino Perspicacia vol.1 pag.119: “L’amore di Dio si vede nel dono di Suo Figlio, I Giov. 4:9,10. Ma ovviamente questo non è l’amore dovuto a compiacimento, o affetto, vale a dire, non era derivato dal merito di chi ne era oggetto, Rom. 5:8. Era esercizio della volontà divina nella scelta deliberata, fatta senza motivo apparente salvo quello insito nella natura di Dio stesso
A voi l’eccellente analisi di Rossella.
Per altro, scrivete a eliseofigliodisafat@gmail.com
Eliseo
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Leggere la Bibbia senza i filtri interpretativi di un’organizzazione può riservare piacevoli sorprese. Confrontando traduzioni diverse e controllando i significati dei termini originali greci si possono scoprire elementi interessanti.
 
Leggendo le parole di Paolo in Atti 20:24 si percepisce la sua volontà di comunicare con passione ai suoi ascoltatori qual era la motivazione così forte che gli permetteva di sopportare “catene e tribolazioni” (v. 23) e poi anche la morte.
 
Non ritengo tuttavia la mia vita meritevole di nulla, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio” (Bibbia di Gerusalemme).
 
Ora confrontiamo lo stesso versetto nella Traduzione del Nuovo Mondo (2017):
Tuttavia non considero la mia vita di alcuna importanza per me, purché possa portare a termine la mia corsa e il ministero che ho ricevuto dal Signore Gesù: rendere completa testimonianza alla buona notizia dell’immeritata bontà di Dio”.
 
Il termine greco karis (χάρις, ιτος), reso “grazia” in diverse traduzioni, viene tradotto “immeritata bontà” nella TNM.
Lo troviamo ad esempio in Romani 1:5,7; 11:5,6, 1 Corinti 1:3, 2 Corinti 1:2, Efesini 1:2,6,7.
In alcuni di questi versetti il termine è usato come formula di apertura per augurare al lettore che su di lui si posi la grazia di Dio e del Signore Gesù.
Il vocabolario di greco Rocci dedica alla definizione del temine karis ben due colonne e mezzo.
Ecco i principali significati di un temine ricchissimo: grazia, bellezza, leggiadria, incanto, amabilità, gioia, letizia, delizia, piacere, diletto, favore, benevolenza, gratitudine, riconoscenza, rispetto, onore, dono divino.
In così ampia definizione del termine non compare mai il concetto di “immeritata bontà.
Da notare che già l’interlineare greco-inglese (Kingdom Interlinear Translation of the Greek Scriptures) rendeva karis“undeserved kindness”.
Il glossario della TNM, pur cogliendo alcuni aspetti del termine karis, aggiunge in modo totalmente ingiustificato che si tratti di qualcosa di non guadagnato e non meritato:
Il termine greco (precedentemente reso “immeritata benignità”) porta in sé principalmente l’idea di gradevolezza e fascino. È spesso usato per indicare un generoso dono o la bontà nel farlo. Quando è riferito a Dio, denota un dono gratuito che Dio fa in modo generoso, senza aspettarsi nulla in cambio. È quindi un’espressione della sua grande liberalità, nonché della sua bontà e del suo immenso amore nei confronti degli esseri umani. Il termine è anche reso con espressioni come “favore” e “generoso dono”. Si tratta di qualcosa di non guadagnato e non meritato, motivato unicamente dalla generosità del donatore.”
 La grazia di Dio è come la bellezza di un quadro. Io lo osservo e la sua bellezza mi riempie l’animo. L’autore dell’opera d’arte ha esplicitato le sue doti in tale quadro e le ha condivise così che la bellezza potesse arrivare a chiunque guardi l’opera. Non si è chiesto se il fruitore fosse degno o meno di vedere il suo quadro.
Il focus è posto su Chi dona la grazia, la bellezza, il favore, la benevolenza, la benignità, la karis insomma; non è posto su chi la riceve.
Chi contempla tale bellezza può coglierla o meno, può farla scendere nel suo animo e arricchirsi o non coglierla, ma ciò non sminuisce la bellezza in sé.
Paolo l’aveva colta e proprio in forza di tale bellezza, che riempie il suo animo, egli porta il messaggio della grazia di Dio al mondo e lo diffonde. L’essere latore di bellezza diventa lo scopo della sua vita e tale motivazione è talmente forte che per questo messaggio è disposto a soffrire e a morire. Tale forza viene da un animo riempito di grazia, favore e bellezza divini.
Per anni molti di noi si sono sentiti indegni del favore di Dio e hanno combattuto con forti sensi di colpa, come se quello che facevano per Dio non fosse mai abbastanza.
Tutto questo è stato alimentato da un’organizzazione che ci ha voluto schiacciare, facendoci vedere sempre come inetti.
Ricordate, ad esempio, il verso di un cantico che diceva “È immeritato tutto quello che ho…”?
Diffondere questa visione è grave sotto due aspetti: nei confronti della persona che si sente sempre misera e indegna e nei confronti di Dio che non ha mai voluto passarci tale concetto. Al contrario la grazia di Dio è frutto della sua bontà. Egli prova piacere nel fare doni a noi che siamo suoi figli.
Una corretta traduzione ci aiuta a sentirci nuovamente vicini a Dio, a nostro Padre. In particolare cogliere la profondità del termine karis ci fa sentire abbracciati da Dio, dalla sua bontà, dal suo favore e persino dal rispetto che nutre verso le sue creature.
La bellezza e la ricchezza del termine karis restituiscono a noi la dignità di figli di Dio e al Creatore la bellezza del suo messaggio di grazia e bontà nei nostri confronti. Personalmente mi sento riavvicinata a Lui come sua figlia, dopo che un’organizzazione umana mi aveva allontanato da mio Padre. Che cosa grave sottrarre a un genitore una figlia o un figlio!

Rossella

Commenti

  1. Giovanno 3,16 dice: «Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.» Romani 5:8 «Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.» Come si evince in questa trattazione, non si è trattato di un semplice equivoco ma una volontaria deviazione del significato della parola amore. Da un dono gratuito ci siamo trovati ad un'atto di immeritata benignità, che detta in parole povere, un amore immeritato. Ma come si legge in queste due scritture, le cose non stanno così. La WTS ha letteralmente stravolto il senso di una parola che ha il valore di tutto il credo cristiano. L'amore di Dio è quello che contraddistingue il Suo essere nei confronti dell'umanità, il quale "dona" il suo amore senza pretese. Difatti, parlare di amore, o carità in modo da sentirci in debito, si tratterebbe di qualcosa che si compra per poi essere pagata. Mentre l'amore proposto da Dio, attraverso Cristo, è un amore gratuito, senza aspettarsi nulla in cambio. Ad esempio, se nostro figlio lo amiamo, non è perchè si comporta bene, ma perchè è nostro figlio. Un dono si fa indipendentemente da ciò che si è. Se Dio dovesse mostrare amore a coloro che gli ubbidiscono, sarebbe un amore interessato e non neutrale. L'applicazione che ne fa la WTS, schiavizzando i suoi adepti sta semplicemente stravolgendo il vero significato della carità. Gesù guariva ogni sorta di persona malata, e da questi non pretendeva nulla se non quello di essere riconosciuto quale Figlio di Dio. E non tutti lo riconobbero. 1 Giovanni aggiunge che "Chi non ama non ha conosciuto Dio perchè Dio è amore". Guarda caso la WTS ha più volte affermato che Dio non ha amore ma è amore. Figurarsi che contaddizione! Grazie Eliseo.

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  2. Bello l’esempio del quadro e del suo autore. Grazie Rossella del tuo lavoro.

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  3. Rossella
    Dire grazie è troppo limitativo
    Il tuo articolo arriva, come si suol dire, a fagiolo.
    Sarà senz'altro oltre che per me, d'incoraggiamento a moltissime persone che, in questo momento, attraversano difficili situazioni e per risolverle hanno fatto scelte "fuori range" jw. Ma nom sotto il profilo del rispetto della vita.

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  4. Un'osservazione semplice semplice : la WTS si è sempre vantata di aver prodotto una delle migliori traduzioni bibliche , e per decenni studiosi seri l'hanno criticata ma solo ora , senza il bias de " L'organizzazione ha sempre ragione! " capiamo che erano i critici ad aver ragione. Mi chiedo cosa abbiamo comprato a fare il libro di Rolf Furuli e come egli stesso abbia potuto scrivere un libro del genere. Aggiungere un aggettivo nella traduzione è un'operazione fraudolenta. Se lo fai nel compito di greco al Liceo è errore blu, grave. SIC ET SIMPLICITER.
    Marco B.

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  5. Grazie Rossella, come davanti a un quadro si può rimanere estasiati, hai riempito il nostro animo dell'amore di Dio.

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  6. Ad una delle assemblee internazionali quest'estate Steven Lett ha detto che i bambini nascono senza amore (c'è la clip in uno degli ultimi video di Cedars e anche sul canale Kevin McFree, consigliatissimo) Questo dimostra 1)quanto distaccati dal mondo questi leader sono 2)quanto non sappiano nulla di cosa sia veramente l'amore....Senza contare l'evidente contraddizione con quanto insegna la società stessa visto che dice che siamo creati a immagine di Dio... Per assurdo un altro oratore alla stessa assemblea ha detto esattamente la cosa opposta.

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    1. Questa me la sono persa! Dove si può ritrovare cotanta perla? Se me lo avesse detto in faccia lo avrei preso a ceffoni, due a due finché non diventavano dispari.
      Non hanno idea di come sia innato l'amore in un meraviglioso neonato che, piano piano, appena riesce a coordinare la vista, il movimento delle manine, è un tripudio di AMORE! Un'affermazione simile me la sarei aspettata più da Charles Darwin.

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    2. Ecco qua:
      https://m.youtube.com/watch?v=vCbOAUeYRLE
      Lett a partire dal minuto 3:42 e giusto qualche secondo prima il suo compare che dice esattamente l'opposto 🤣

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    3. Devono fare pace col cervello

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  7. Articolo breve conciso che riempie il cuore! Grazie.

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  8. Mi sono emozionata moltissimo! Grazie Rossella per aver condivido con noi la tua ricerca. Mi ha fatto stare bene ❤
    Come si fa a non essere arrabbiati con i signori della wts? Ci hanno tolto anche l'amore del nostro Padre Celeste!
    Chi è cresciuto in ambienti privi di amore, in ambienti dove non si è mai abbastanza, ha sperimentato quanto possa essere distruttivo a livello psicologico.
    A me faceva star male anche il concetto che Cristo non fosse morto per me, ma solo per gli "unti" grazie ai quali noi, per immeritata benignità, potevamo beneficiare in parte del Suo sacrificio.
    Quanti concetti distorti al sol scopo di sottometterci e distruggerli nell'anino e nell'ego.
    Chissà quante cose dobbiamo ancora imparare.

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    1. Io invece trovavo complicato il concetto di mediatore ...per la wt Gesù sarebbe mediatore solo tra Dio e gli unti , perché solo con loro avrebbr fatto il patto per un regno ma poi , quando preghiamo lo facciamo" nel nome di Gesù che tu hai posto come mediatore "....
      In effetti ci hanno complicato di molto la vita !

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  9. Ecco cosa dice l'apostolo Pietro in 2 Pietro 3,15-16 «... e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; 16 e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture.» Chi sono questi "ignoranti ed instabili" se non questi della WTS? Essi "travisano" le Scritture, adattandole alle loro tesi, ma esse significano la loro distruzione, perchè pretendono di essere insegnanti!

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