NUOVA BETEL: A CHE PUNTO SIAMO?


Cari Amici
Non abbiamo mai dedicato un post a questo argomento.
Oggi faremo il punto sulla situazione riguardante la costruzione della Betel italiana.
Le linee guida, fornite inizialmente per la ricerca di un immobile ideale, indicavano che doveva essere situato in una zona compresa tra Emilia, bassa Lombardia e basso Veneto (così da essere ad una distanza relativamente breve da Imola (dove c’è l’Ufficio Traduzione) e il deposito Betel a Castel San Giovanni (PC).
Doveva essere in prossimità di una trentina di congregazioni nel raggio di 50 km per provvedere il supporto in remoto necessario e per l’assegnazione dei beteliti.
Doveva essere ben servito dai mezzi. Vicino a una stazione ferroviaria. Vicino ad un aeroporto internazionale. Lontano da zone industriali. Se possibile, un edificio unico e con una forma inusuale, altrimenti anche due edifici vicini. Evitare edifici che non avessero un’adeguata illuminazione. Con buone fughe di emergenza, con buona ventilazione, lontano da fonti di inquinamento acustico. Preferibilmente un edificio che avesse meno di 10 anni di vita. Ma soprattutto: strutturalmente sicuro.
Tra novembre e dicembre 2017 viene acquistato per una cifra intorno ai 9 milioni di euro l’edificio in via Paolo Nanni Costa 28 a Bologna che una volta usato dall’Agenzia delle Entrate. 9 piani più 2 interrati. L’edificio è ben più vecchio dei 10 anni indicati nei criteri di ricerca iniziale, ma a quanto pare... Geova stava benedicendo. 
Si acquista anche un altro edificio quasi attiguo, detto Edificio 2.
Viene fatta comunicazione a tutte le congregazioni, con ovvie richieste di denaro e (per non sembrare troppo venali) di preghiere che invochino la benedizione divina.
Cominciano i lavori di progettazione. Entusiasmo alle stelle. Famiglie intere dedicano il loro tempo alla causa. Fratelli che lasciano persino il proprio lavoro secolare per dedicarsi a questo progetto. Come usare meglio la propria vita?
Nell’autunno 2018 esplode la bomba.
Emerge che ci sono gravi carenze strutturali per cui l’edificio non sarebbe adeguato alle più recenti norme antisismiche comunali.
Non c’è problema: facciamo i lavori necessari all’adeguamento! Si cercano preventivi. La cifra che viene fuori per questi lavori è più alta persino del costo dell’edificio: dai 10 ai 15 milioni di euro! A questo poi vanno aggiunti i lavori di ristrutturazione interna.
Si potrebbe evitare di fare questi lavori? Sembrerebbe di sì. Bisognerebbe però rifare tutti i progetti per alleggerire i carichi. Il termine per la presentazione del progetto (che ha già avuto una deroga dal comune) scadrà a settembre 2019.
Le talpe dicono che però il Corpo Direttivo, per mezzo del WDC (Reparto Mondiale delle Costruzioni), fa sapere che ci tiene alla sicurezza dei fratelli e quindi vuole che si facciano i lavori necessari. Così sono state preparate e mandate le carte al WDC perché si pronunci su cosa fare.
Come è immaginabile, ad un gruppo di uomini che nella storia della WTS hanno mandato al massacro senza scrupoli migliaia di persone in nome di dottrine (sangue) e di interpretazioni bislacche (neutralità), poco interessa la sicurezza degli individui che vivranno in questi edifici. Quel che davvero conta è che, se non si fanno gli adeguamenti antisismici, quel tipo di edifici non potranno essere rivenduti un domani alle strutture che potrebbero essere interessate ad acquistarli (pubbliche amministrazioni, ospedali, strutture scolastiche).
A questo, si è aggiunta la grana della seconda palazzina. I lavori in questo caso erano seguiti da un team a parte, che a quanto pare avrebbe subappaltato i lavori al gruppo Maccaferri. Questo gruppo è ora in fallimento: https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/19_maggio_31/maccaferri-parte-richiesta-concordato-538b50f6-8375-11e9-aa80-50b27bab0261.shtml?refresh_ce-cp. Così che anche questo secondo cantiere si è fermato.
Nel frattempo molti fratelli impegnati nel progetto Betel italiana sono stati riassegnati ad altri progetti, chi in Africa, chi in altre nazioni d’Europa e così via.
Quindi ad oggi che cosa si aspetta?
La risposta del Corpo Direttivo in merito a come e se proseguire. Questa risposta è attesa per la fine di agosto 2019.
La quindicina di studi tecnici contattati ha fornito una serie di progetti. Tra questi ne sono stati scelti tre e ne è stato raccomandato uno in particolare. Ma la scelta spetta al CD.
Gli scenari possibili sono tre:
  • NIENTE ADEGUAMENTO: prevederebbe un notevole ridimensionamento di tutto il progetto. Presenterebbe comunque delle difficoltà perché a quanto pare non si riuscirebbero a presentare i nuovi progetti al comune in tempo utile.
  • ADEGUAMENTO: sembra la più improbabile, viste le cifre da capogiro da sborsare.
  • CHIUSURA BETEL: tutta la Betel italiana potrebbe chiudere i battenti, per accentrare la gestione nella Betel della Germania. Indubbiamente c’è da scommettere che, qualunque cosa accadrà, anche se ciò includesse la completa inversione di marcia, i fedelissimi rimarranno convinti che sia stato Dio ad indicare loro la strada (un Dio un po’ lunatico)
Tra un mesetto dovremo quindi avere delle news in merito. Restate collegati...
Un abbraccio affettuoso
Eliseo

Commenti

  1. Ex anziano.......riflessivo22 luglio 2019 alle ore 23:37


    Rivolgo una domanda ai gestori di questo forum ed a chiunque può darmi qualche spiegazione alquanto esauriente: la nuova betel sta comportando "spese extra" elevate e non previste; eppure in provincia di Napoli si sta realizzando un progetto di costruzione di tre strutture, il cui costo totale (acquisto suolo più realizzazione strutture) supera i tre milioni di euro, come può la Betel dare priorità a tale cosa e trascurare " se stessa"???
    Grazie

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    1. Sono due cose diverse.

      I progetti nazionali sono approvati a livello nazionale, tramite gli LDC. Quello della Betel invece è di gran lunga più costoso di quella che sarà una semplice sala a Pozzuoli ed è eventualmente approvato dal CD e comunque supervisionato dal WDC

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  2. Si infatti ahchio sapevo di questa costruzione in provincia di Napoli è vera questa cosa? Tiberio

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    1. Ex anziano.....riflessivo23 luglio 2019 alle ore 00:47


      Vera e confermo!!!
      Si trova in una zona popolare nei pressi di una città che si chiama Pozzuoli

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    2. @Tiberio del progetto di costruzioone delle 3 sale del ragno in monte ruscello Pozzuoli vi è anche un video in rete dove fa vedere un ampia area recintata e dove allinterno si vedono i preparativi per inziare i lavori.

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    3. Comunque se si costruisce in zona Monte Ruscello Pozzuoli (Na) è un buon investimento immobiliare per una futura vendita .

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    4. Romualdo in che senso?

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  3. Scusate ma è tutto senza logica, si costruisce a Napoli e a Bologna c'è un casino enorme. Ma cosa sta succedendo? Sembra che non ci sia più un organizzazione una direzione da seguire tutto allo sbando forse mi sbaglio ma per quello che ne so io e seguendo questa storia la vedo così. Si spendono 3 milioni per Napoli e poi Bologna e fermo. Soprattutto se dovessero bocciare Bologna che diranno ai fratelli dopo tutti quei video entusiastici mandati in sala🤔Maa... Qualcuno ne sa di più. Ditemi se sbaglio!!! Andrea

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  4. Ogni progetto è seguito da team di progettazione differenti, la Filiale si limita a supervisionare! Il più delle volte ci sono in mezzo ragazzini che non hanno esperienza e polso per gestire la situazione per dire di no a richieste assurde pretese magari dal Comitato di Filiale o da "chi conta". Oltre questo si potrebbe parlare di fratelli che l'unica esperienza che hanno è quella teorica e han fatto trattamenti e acquistato apparecchi che poi si sono rivelati inutili (e costosi.. e io pago direbbe il buon Totò!!)

    Comunque il progetto di Bologna è decisamente più costoso rispetto quello di Pozzuoli e potrebbe essere una voragine economica senza fine se non sai dove vuoi arrivare a parare. Quando costruisci qualcosa da zero sai cosa dovrai fare, hai dei capitolati e sai la cifra finale (seppur indicativa) mentre per una ristrutturazione hai una idea di quel che vorresti fare ma gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo.

    Comunque al momento il cantiere è fermo in attesa di una decisione su cosa fare per l'adeguamento sismico (pare che sul piatto ci siano più proposte di riqualificazione strutturale con cifre da capogiro), questa decisione potrebbe avere più sviluppi come indicato da Eliseo. Anche per gli addetti ai lavori non è così scontato che il cantiere proseguirà.

    Mi dispiace però per quelli che pur avendo moglie e figli han lasciato il loro lavoro secolare, la loro casa e affetti e si sono trasferiti per seguire un progetto che al momento è in bilico. Spero per loro che questo cantiere continui, se non dovesse succedere spero si facciano qualche domanda.

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  5. Ogni adepto, singolarmente , alla luce del contesto mondiale WTS, dovrebbe sedersi e riflettere in che misura vale ancora la pena collaborare a gratis e contribuire economicamente per la WTS-JW.org del CD dei TdG .

    B&B

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  6. Le "nuove normative antisismiche", sono in vigore dal marzo 2018, mentre l'acquisto è stato effettuato a gennaio 2018. Una bella sfiga, se avessero aspettato pochi mesi, i nuovi calcoli di vulnerabilità sismica basati sugli Stati Limite, avrebbero evidenziato i costi per l'adeguamento così elevati da far rinunciare all'intera opera. In questi campi comandano gli ingegneri, e strano a dirsi, non è una scienza così esatta. A seconda di chi effettua i calcoli, un ingegnere darà come soluzione rivestire gli elementi portanti con fasciature in fibra di carbonio, un altro dirà che bisogna rinforzare con putrelle d'acciaio, un altro con micropali nel terreno, il più saggio dirà che si fa prima a demolire e ricostruire a norma. Chissà come sono contenti gli amministratori della Regione Emilia ad essersi sbarazzati appena in tempo di un edificio così problematico. Geova ha benedetto loro?

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  7. Sapevo che i volontari quei pochi per Bologna sono stati rimandati a casa. Gianluca

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    1. Quelli esterni al progetto si (la manovalanza generica da cantiere che non ha ricevuto nomine a tempo pieno dalla Betel), gli altri sono ancora a carico della WTS in hotel e in case donate dai fratelli. Molti sono fisicamente in altre Filiali (Spagna, Germania e altre destinazioni in giro per il globo) mentre altri sono fisicamente a Bologna ma lavorano in remoto per altri progetti.

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  8. E intanto con la benedizione di Geova 🙏gli adoratori del CD sborsano per riempire il tesoretto dei magnifici 8 in previsione di tempi difficili!!!

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  9. Questa smania di costruire comprare vendere. Ma Cristo diceva che non aveva dove poggiare la testa! Certo, poi facciamo in paragoni con altri enti religiosi che sono ben attrezzati materialmente. Ma siamo certi che Dio benedica tutto quello che questi signori del CD fanno? Avete notato i problemi che si presentano? Se le cose vanno in porto Geova ha benedetto in caso contrario, non ci sono i soldi ci sono problemi alle strutture e chissà cos'altro. Il vero cristianesimo (rubo l'etichetta alla WTS) non ha bisogno di strutture di proprietà. Ne tanto meno di una casa editrice. Facessero volontariato ed imparassero come amare il prossimo anzichè concentrare tutti i loro sforzi a costruire raccogliere denaro al solo scopo di propagandare. Nel mondo ci sono milioni se non miliardi di persone,donne e bambini che soffrono sia di malattie che la fame. Queste cose per Cristo erano prioritarie.

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    1. E pensare che erano partiti bene....
      Dal libro "Sia Dio riconosciuto verace" 1946 pag. 212:

      "I testimoni di Geova non sciupano tempo e denaro per fabbricare vasti edifici, o chiese, per invitarvi il popolo ad ascoltare le loro prediche".

      Una religione che pretende di essere guidata da Dio, dovrebbe migliorare nel tempo, non peggiorare.

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    2. «C'è più felicità nel dare che nel ricevere». Questo concetto alla WTS è sconosciuto!

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  10. Che abbandonino progetto non credo sarebbe catastrofico che dicono slka gente non esistiamo più. Co tinuetsnno a mentire e a posticipare la data fine lavori. Andrea

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