BREAKING NEWS: NON FARLO PERCHÉ SEMBRA BRUTTO



Questa settimana sarà letta alle congregazioni, durante l’adunanza infrasettimanale, una lettera di cui si allega un estratto.


Come noterete, si tratta dell’utilizzo degli annunci funebri per dare testimonianza. Nel testo si dice (vivaddio!) che, a meno che non si conoscano di persona il defunto o la sua famiglia, non si dovrebbero usare questi annunci per scrivere lettere di testimonianza.

Quello che colpisce è che nello stesso contesto si mettono in risalto i “buoni risultati ottenuti da proclamatori che hanno risposto ad annunci funebri” e che comunque, poiché alcuni non hanno gradito e poiché esiste il sito jw.org, i proclamatori “non dovrebbero” più farlo. 

Il punto è dunque: non farlo perché fa una brutta impressione (e non perché è profondamente perverso).

Quello che non si dice è che chi lo ha fatto fino ad oggi è stato semplicemente una spietata iena che ha approfittato in modo immorale della debolezza delle vittime per piombare loro addosso con il “messaggio di salvezza”, attraendole nella trappola della setta dove tutti ti vogliono bene, dove c’è il “paradiso spirituale”, dove c’è “la verità”.

Non dico altro. A voi i commenti.

Un abbraccio affettuoso



Eliseo

Commenti

  1. E che commenti ci sono da fare,gli si può dire solo avvoltoi, sciacalli schifosi quando, questi metodi propagandistici usari per 100 anni per fare proseliti. La gente vuole giustizia, vogliamo a tutti i costi ch lo scandalo pedofilia venga alla luce!!!! Siamo frustrati e umiliati dallo stato questi la devono pagare!!!! Desio

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    1. Stamattina ho riletto il file che ho scaricato dal sito Jw dal titolo " la posizione dei tdg in materia di tutela dei minori in armonia con la Bibbia".
      Al punto 11 viene ribadito quello che da sempre è stato detto sulle circolare, e cioè la non espulsione del pedofilo se manifesta pentimento. È questo sarebbe il modo amorevole di proteggere i bambini dentro la congregazione? Come si fa a pensare che un pedofilo che è mentalmente malato possa pentirsi e non abusare più di nessuno?
      Si vede che da quei 78 pedofili australiani espulsi e riassociati più volte per lo stesso peccato non hanno capito che sono dei soggetti recidivi.
      Vi ricordate del mostro di Foligno che ha abusato e ucciso due bambini? Egli stesso ha detto ai giudici che appena ritornerà libero senz'altro ritornerà a commettere lo stesso reato.
      Aspettiamo che lo spirito santo illumini sotto questo aspetto quelle persone prive di etica che compongono il corpo direttivo!

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  2. In questa setta gli adpeti hanno continuamente bisogno di sentirsi dire cosa devono fare e cosa no. Sono degli esseri umani depensanti. ( un tempo ero tra questi) In famiglia, purtroppo è rimasto solo uno in letargo, e difficilmente credo si sveglierá mai. Asserisce cose assurde, come il fatto che fra un pò si apriranno le porte del carcere per amore della B.N. Bel lavoro fa la WT, che il carcere si aprirá, spero tanto, per le condanne di pedofilia e altri reati. Questa lettera è un ulteriore dimostrazione di come è squilibrata la sensibilità "del popolo di Geova", qualità che a prescindere dalla religione dovrebbe prevalere nelle persone senza ego. Già è difficile confortare qualcuno che ha perso una persona cara, figuriamoci lá a fare il sermone. Ce ne è voluto però ad arrivare questa letterina di mammà.

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    1. Ciao Anna, condivido il tuo commento. Anzi desidero spiegare perché in questa setta (e non solo) gli adpeti hanno continuamente bisogno di sentirsi dire cosa devono fare e cosa no, e lo farò citando testualmente quello che scrive l'autore del libro 'neuroschiavi':
      "siamo consapevoli che molte persone non riuscirebbero a vivere secondo un siffatto schema multicentrico e variabile, perché hanno bisogno di dipendere da un fornitore esclusivo o dominante di qualcosa (affetti, carezze, disciplina) per potersi mantenere aggregate, orientate, efficienti. E magari hanno una certa paura della libertà e della propria identità di essere se stessi. Paure piuttosto comuni che si placano quando si entra a far parte di ina comunità, di una identità e di un agire collettivo. A queste persone, oltre ad augura loro di capitare in una comunità che le aiutino a liberarsi e a crescere, il miglior consiglio che possiamo dare è ripetersi: sia fatta la volontà di Dio! "- p. 449.
      Ovviamente l'autore con queste parole non si riferisce esclusivamente ai tdg.

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    2. Ciao Marco: condivido. Ai piani alti questo lo sanno molto bene.....per costoro ci vorrebbe nn il carcere, ma la corte marziale.

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  3. Non potevo neanche immaginare che qualcuno si spingesse a tanto. Ipotizzo in buona fede, tipo qualche vecchietta che staziona davanti ai necrologi e prende appunti per fare testimonianza con le lettere.

    Però è davvero assurdo!

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    1. Anni fa, si andava a predicare anche nei cimiteri , in comitiva si organizzava la testimonianza in occasione della festa dei morti. Nella mia zona era diventata una routine annuale, oppure la domenica, quando l'affluenza era maggiore.

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  4. Fa male dover constatare che abbiamo fatto parte di una religione dove i "capi" arrivano a tanto ed oltre pur di fare proselitismo e adescare "nuove leve".

    Io non me la prendo con chi è talmente indottrinato da non capire e si comporta in quel modo convinto di "dare una speranza" al parente del defunto. Molti di loro sono in buona fede e fanno le cose che lo "schiavo stolto e infedele" gli dice di fare, perché credono davvero che sia cosa giusta e gradita a Dio.
    I veri responsabili sono quelli che al vertice di questa organizzazione sono consapevoli del male e dei danni che fanno nella vita di milioni loro fedeli.

    Eppure in me vi è la speranza viva che la vera consapevolezza stia crescendo sempre più anche tra quelli che ancora sono lì dentro e per questo la responsabilità che sento è quella di farmi trovare pronto per quanti una volta aperti gli occhi avranno bisogno di sostegno.

    Grazie Eliseo per quanto continui a fare affinché si conoscano i veri motivi del perché i vertici jw si comportano in un certo modo...

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  5. Quello che non la WTS non dice è che in alcuni paesi (come il Canada) recentemente la cosa è emersa nelle cronache nazionali e ha fatto fare ai seguaci WTS una figura di ........
    Inoltre più di qualcuno sentendosi offeso si è rivolto alla magistratura.
    Ancora una volta lo SFD si rivolge ai suoi seguaci come bambini ritardati: "non farlo perchè non è bello, sai". Come può accettare un adulto con il mito del capofamiglia di essere trattato come un ragazzino dell'asilo? Dignità dove sei?

    Virginio F.

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  6. E vero li trattano come poveri dementi, se lo meritano però ognuno ha un cervello e una dignità. Desio

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    1. Con quella massa di depensanti il corpo direttivo può dire e fare qualsiasi cosa.

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  7. Dopo la toppata storica della generazione del 1914 ancora gli parlano di fine imminente, scusate ma solo i deficienti possono ancora seguirli anche se sinceramente ne vedo ormai pochi nei vicoli a bussare porte, forse qualcosa si muove e le menti si stanno risvegliando. Renata

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  8. Ricordo una volta in vacanza in un paesino dell’entroterra siciliano andai in comitiva e mi abbinarono con due sorelle abbastanza giovani. Io avrò avuto 16 anni, loro una trentina. Lessero i cartelli funebri pubblici e mi volevano portare a predicare praticamente in casa del morto. Rimasi scioccata e mi rifiutai perché mi sembrava terribile, oltre a farmi senso. In certe situazioni bisogna solo mostrare rispetto col silenzio.

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  9. Ripensando alla mia predicazione passata, mi rendo conto di non aver mai partecipato al servizio davanti ai cimiteri o agli ospedali: ho sempre avuto un senso di repulsione, benchè lo scopo potesse essere nobile, dare conforto. Mi sentivo fuori posto, preoccupato di approfittare ingiustamente dei momenti difficili delle persone, quando sono più vulnerabili, e su questo la strategia di vendita torreguardiana non si è mai fatta scrupoli.

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  10. Mai fatto servizio davanti a cimiteri. Ricordo però un'esperienza. Un'anziano della mia congrega( oramai ex anziano) uno di quelli abituati a 'presiedere' aveva una visita da fare. Andammo insieme e ci apri un uomo visibilmente provato. L'uomo, che aveva già parlato con l'anziano fratello in altre occasioni ci disse che purtroppo era venuta a mancare sua moglie da qualche giorno.Io mi sentivo a disagio e dopo aver espresso le mie condoglianze stavo già per andarmene quando, con mia sorpresa, il fratello dice:" mi dispace molto, ma sai cosa promette la bibbia al riguardo?" E attacca la solita filippica sul libro cosa insegna realmente la bibbia, parlando di speranza e leggendo dalla bibbia scritture( secondo lui) incoraggianti. La persona continuava a dire ad intervalli regolari che in quel momento non era lucido, che per ora non voleva sapere di speranze perchè dio non aveva aiutato sua moglie. Ma l'anziano avvoltoio continuava. Dopotutto mica poteva buttare nel cesso 5 minuti di preparazione per dire le medesime minchiate che si ripetono da decenni. E poi avevamo fatto 3 piani di scale. C'era troppo in gioco. Alla fine andammo via. Se c'è una cosa di cui mi vergogno è di non aver interrotto quel demente. Avrei dovuto trascinarlo via con la forza. Ora, dopo anni passati ad inculcare( ma anche senza una consonante va bene) nelle menti degli adepti che bisogna cogliere ogni opportunità per dare testimonianza, all'improvviso si cerca di mettere una pezza perché forse, dico forse, hanno iniziato a capire che non si può sempre speculare sul dolore della gente. Chiedo scusa per i toni forti ma l'argomento è davvero importante e questa organizzazione ha fatto di tutto nel corso degli anni per approffittarsi del dolore delle persone solo per contare tra le proprie fila un nuovo battezzato ed esclamare:" Dio è con noi!"

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  11. Sono d'accordo con l'annuncio e la scrittura a sostegno. Non facciamo l'errore di buttare il bambino con l'acqua sporca. Lo zelo fanatico è una cosa (e molte delle esperienze che riportate sono dettate dal fanatismo bigotto), il testimoniare la propria fede recando conforto agli afflitti tramite la buona notizia contenuta nelle scritture è altra cosa ed è un dovere del cristiano. Semmai sono d'accordo che la "predicazione" che attira in una trappola non ha niente a che fare col cristianesimo. La persona va indirizzata al Cristo, a Dio e alla sua Parola, nella libertà cristiana...

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