USCIRE DALLA COERCIZIONE: BREVE GUIDA


Volevo affrontare un argomento in genere sottovalutato. Non perché non sia importante, anzi si tratta di un passaggio essenziale che però molti di noi evitano. Questo per vari motivi: paura, supponenza, volontaria ignoranza, impreparazione o superficialità.
Il tema è: l’uscita dall’ambiente coercitivo, abusante.
Tale passo, non banale può stabilire il futuro della nostra vita di relazione e della visione che abbiamo di noi stessi.Non rispondere alle domande che risuonano nella nostra mente, derubricare anni del nostro passato come un semplice “è andata così, adesso vita nuova” oppure pensare di andare avanti a forza di spot, con meme fai da te, belle parole o fugaci incursioni nei cosiddetti gruppi di sostegno non risolve molto. Chiudere gli occhi davanti al mostro sperando che sparisca è appunto infantile.
Cercare di aprire il cassetto dei ricordi irrisolti invece di metterci il lucchetto e chiamare le cose con il suo nome è doloroso, ma è anche guarente, ed è una tantum.
Cercare di dimenticarle semplicemente può perpetuare un pericolo non comune: imitare il nemico. Come?
“Quando ci si corica con i cani ci si alza con le pulci”. Non possiamo sperare che avendo passato anni in ambienti tossici e coercitivi ne siamo usciti indenni.Occorre capire cosa sono i cani e cosa sono le pulci.
Il video che vi allego, tradotto dal team di TdG Consapevoli tratta in maniera concisa ma assolutamente professionale e inappuntabile questo tema “Imitare il nemico: le conseguenze dell’abuso”
Potrete trovarci vari piani di lettura e risposte varie al perché capiti questo e quello. Perché vi sono state queste mie reazioni e le reazioni dell’altro?
Lo scopo del video è di meditare sul condensato di concetti espressi, a mio parere tutti condivisibili. Inoltre credo che sarebbe interessante aprire un dibattito su questo. Il blog può essere utile per ciò e per accettare suggerimenti o ospitare testimonianze.
Alcuni passaggi che mi hanno colpito:

- Con il tempo, sia bambini che le vittime adulte sopprimeranno progressivamente la loro individualità.
Gli atti di indipendenza divengono cosa di cui vergognarsi o saranno puniti
in modo che le vittime inizino ad associare l'individualità con la colpa o la paura.
Sono addestrati in modo che non abbiano fiducia nei propri sensi o nel ragionamento critico.
Invece, viene insegnato a cercare la convalida esterna dai loro abusanti che, in effetti, diventano i loro spacciatori, controllando l'offerta della loro autostima.

- Molti di noi commettono un errore comprensibile:
Consultiamo altri membri del sistema abusante e coercitivo.
Ma molto probabilmente, dal loro punto di vista, l'unica cosa che sembra fuori posto siamo noi
Presumeranno che la colpa è in noi e loro ci spiegheranno come dobbiamo esplorare il problema da un'altra angolazione.
Se il problema è che tuo padre sta disintegrando la famiglia con attacchi malevoli
Potrebbero dirti di concentrarti su tutto ciò che ha fatto per te.
Se il tuo problema è che la religione a cui ti è stato insegnato di credere è tutta una questione di amore è pieno di promesse di tortura sadica, potrebbero dirti di avere fiducia che ci devono essere delle buone ragioni per quella tortura
anche se non riesci a capirle.

- Alcuni vittime di abuso cercano di spingere altre vittime a perdonare i loro violentatori.
Continuano ad insistere, anche quando il loro consiglio viene ripetutamente rifiutato.
Discutono, insistono e fanno pressioni.
Suggerendo che non perdonare mostri una qualche forma di deficienza morale
o che in qualche modo tale azione sarà controproducente per chi non perdona.
Queste sono alcune manipolazioni identiche a quelle che usano gli abusatori per ottenere il perdono.
Questi echi dei nostri abusatori sono deprimenti ma comprensibili.
Quando siamo stati esposti a determinati comportamenti per un lungo periodo di tempo
questi diventano un modello di riferimento familiare.

Buon ascolto e buona lettura. Il video ha sottotitoli in italiano tradotti dal nostro staff. Se non apparissero automaticamente basta andare in basso a dx ove vi è il simbolo dell'ingranaggio e scegliere i sottotitoli. Potete anche rallentare il video. Solito suggerimento. rallentate il video se non riuscite a leggere, oppure usate il tasto pausa. Vi invito comunque a prestare attenzione sia al testo che alle immagini grafiche studiate per imprimere più profondamente i concetti espressi.
Un abbraccio Corrado

imitando i nemici | gli effetti collaterali degli abusi

Commenti

  1. All’inizIo non capivo poi ho trovato come mettere i sottotittoli. forse è meglio che lo specificate. Comunque è molto interessante
    L.

    RispondiElimina

Posta un commento

Lascia il tuo commento, se lo lasci in modalità anonima ricorda di mettere un nickname :-)