“L’ETERNITÀ NEL LORO CUORE”


È stata pubblicata da pochi giorni sul sito ufficiale jw la Torre di Guardia n.3 del 2019, intitolata: “Dobbiamo arrenderci alla morte?

A pagina 4 troviamo l’articolo “Alla ricerca dell’immortalità”. 
La scrittura base è Ecclesiaste 3:11, che dice: “Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo. Ha perfino posto l’eternità nel loro cuore. Gli uomini, però, non scopriranno mai l’opera che il vero Dio ha fatto dall’inizio alla fine.

Come spesso capita, anche in questo caso il senso del versetto è stato totalmente stravolto dalla WTS per applicarlo a proprio uso e consumo.

Notate di quale significato è stato caricato il versetto dalla WTS:
Le Scritture mostrano che il Creatore instillò nell’uomo il desiderio di vivere per sempre fin dall’inizio, da quando creò la prima coppia umana. “Il tempo indefinito [Dio] ha posto nel loro cuore”, dice la Bibbia. — Ecclesiaste 3:11” (W06 1/10p.4)
le persone non riescono a spiegare perché l’uomo ha il forte desiderio di vivere per sempre (Eccl. 3:11)” (W16 novembre p.10)
Geova amava i suoi figli e desiderava che provassero felicità senza fine sulla terra. Parlando degli esseri umani, la Bibbia dice: “Il tempo indefinito [Geova] ha posto nel loro cuore”. (Ecclesiaste 3:11) Dio ci ha creati con il desiderio di vivere per sempre.” (Bh p.60)
Quindi, secondo le pubblicazioni WTS (e secondo ogni TdG), il versetto direbbe che Dio ha messo nell’uomo il desiderio di vivere per sempre.
Diamo un’occhiata al contesto. Il capitolo in questione inizia con una dichiarazione: “Per ogni cosa c’è un tempo stabilito, un tempo per ogni attività sotto il cielo
Il soggetto del capitolo dunque è il tempo.
Dal versetto 2 infatti, si passa ad elencare una serie di attività antitetiche che caratterizzano lo scorrere del tempo. In particolare ci interessa proprio il versetto 2: “un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è stato piantato”
La prima sentenza è lapidaria: “c’è un tempo per nascere e un tempo per morire”. 
Senza eccessive tragedie, è lapalissiano, l’uomo ne è consapevole, è un fatto, uno statuto stabilito da Dio stesso.
I versetti successivi, da 18 a 20, dicono infatti: “18 Riguardo ai figli degli uomini, ho anche detto in cuor mio che il vero Dio li metterà alla prova e mostrerà loro che sono come gli animali.  19 Infatti la fine che attende gli uomini e la fine che attende gli animali è la stessa. Come muoiono gli uni, così muoiono gli altri; e tutti hanno lo stesso spirito. Così l’uomo non è superiore agli animali, perché tutto è vanità.  20 Tutti vanno nello stesso luogo. Tutti vengono dalla polvere e tutti tornano alla polvere
Espandiamo ora il focus a tutto il libro di Ecclesiaste.

In tutto il libro si affronta il tema dell’inesorabile scorrere del tempo, della consapevolezza dell’uomo dell’eternità del tempo in contrasto con l’impermanenza della propria vita, cosa che gli permette di comprendere che le attività hanno un’inizio e una fine, che la sua stessa vita ha una fine, che alla sua vita seguiranno altre vite e che prima di lui si sono susseguite altre vite e altre attività del tutto simili a quelle fatte da lui.

Notate come questo leit motiv ricorra incessantemente in tutto il libro:

Una generazione va e una generazione viene” (1:4) 
C’è forse qualcosa di cui si possa dire: “Guarda, questo è nuovo”? Esisteva già da lungo tempo; esisteva già prima di noi. 11 Non c’è ricordo della gente dei tempi passati, né ce ne sarà di coloro che verranno in seguito, né di quelli si ricorderà chi verrà dopo di loro.” (1:10,11) 
Non rimane un ricordo duraturo né del saggio né dello stupido. Nei giorni che verranno tutti saranno dimenticati. E come morirà il saggio? Proprio come lo stupido.” (2:16
Ho odiato tutto quello per cui ho faticato così tanto sotto il sole, perché dovrò lasciarlo all’uomo che verrà dopo di me.” (2:18
Infatti un uomo può lavorare duramente con sapienza, conoscenza e abilità, ma dovrà lasciare tutto a un altro che non vi ha faticato per nulla.” (2:21
Ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole, e quello che accade al ragazzo che diventa il successore di quell’altro.” (4:15)
15 Come uno è uscito dal grembo di sua madre, così se ne andrà, nudo proprio com’è venuto; e non può portarsi via niente del frutto delle sue fatiche. 16 Anche questo è un grande male: che se ne vada esattamente com’è venuto. Che vantaggio trae chi continua a lavorare duramente per rincorrere il vento?” (5:15,16)
Chi può sapere cosa è bene che l’uomo faccia nella vita durante i pochi giorni della sua esistenza vana, che passa come un’ombra? Chi può dire all’uomo ciò che avverrà dopo di lui sotto il sole?” (6:12
È meglio andare in una casa dove c’è lutto che in una casa dove si banchetta, perché quella è la fine di ogni uomo; e chi è in vita dovrebbe tenerlo a mente.” (7:2)
È meglio la fine di una faccenda che il suo inizio. È meglio essere pazienti che di spirito superbo.” (7:8) 
7 Dato che nessun uomo sa che cosa succederà, chi gli può dire come succederà? 8 Proprio come non c’è uomo che abbia potere sullo spirito o che possa trattenerlo, non c’è nessuno che abbia potere sul giorno della morte. Proprio come nessuno viene congedato durante la guerra, la malvagità non lascerà sfuggire quelli che la praticano.” (8:7,8) 
Tutti fanno la stessa fine, il giusto e il malvagio, il buono, il puro e l’impuro, chi offre sacrifici e chi non ne offre. Il buono è come il peccatore; chi giura è come chi ha timore di giurare. 3 Questa è una cosa angosciosa che avviene sotto il sole: siccome tutti fanno la stessa fine, il cuore degli uomini è pieno di male; mentre sono in vita c’è la follia nel loro cuore, e poi muoiono.” (9:2,3) 
5 Infatti i vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla, né hanno più alcuna ricompensa, perché di loro non rimane alcun ricordo.” (9:5) 
Eppure lo stolto continua a parlare. L’uomo non sa ciò che avverrà; chi può dirgli ciò che avverrà dopo di lui?” (10:14)

Il significato dunque di Ecclesiaste 3:11 è ben diverso dal dire che Dio ha messo in noi il “desiderio di non morire” o “il desiderio di vivere per sempre”.

ATTENZIONE: non si sta negando il fatto che l’uomo possa provare questo desiderio, ma si sta mostrando in che modo il versetto venga manipolato fuori dal suo significato e dal suo contesto.

C’è una bella differenza tra “eternità” e “desiderio di vivere per sempre”.

Sarebbe come sostenere che “ti ho messo dentro la matematica” significhi “ti ho messo dentro il desiderio di scoprire quanto misura il pi greco”. 
Sono due concetti completamente diversi.

L’autore dice che Dio ha messo nell’uomo il concetto dell’eternità del tempo, che gli permette di riflettere sull’infinito scorrere del tempo, sui concetti di passato e di futuro, sull’impermanenza della vita e della materia in generale.

Questo era ammesso chiaramente dalla Torre di Guardia del 22 gennaio 1987 pag.11: “Gli animali non hanno nozione del tempo, passato o futuro, ma l’uomo sì. Dio ha creato questo ulteriore abisso fra l’uomo e gli animali, come si legge in Ecclesiaste 3:11: “Anche l’idea dell’eternità ha posto nel cuore dell’uomo”. (La Bibbia Concordata) Perciò l’uomo è consapevole dei millenni passati e sa che in futuro il tempo continuerà a scorrere.”

CONCLUSIONI:
In Ecclesiaste 3:11 non si sostiene che Dio abbia messo nel cuore dell’uomo il desiderio di vivere per sempre, ma il concetto di eternità, ovvero la consapevolezza dello scorrere del tempo, la contezza del fatto che la propria vita sulla terra è limitata, caduca, passeggera. Questo gli permette di poter apprezzare ogni istante e di darsi da fare per usare appieno il tempo a disposizione, senza sprecarlo: “Tutto quello che le tue mani trovano da fare, fallo con tutte le tue forze, perché nella Tomba, il luogo in cui andrai, non si lavora né si fanno piani, e non ci sono né conoscenza né sapienza.” (Eccl. 9:10)

Un abbraccio affettuoso,

Eliseo 

Commenti

  1. Io li vorrei conoscere gli autori della torre di guardia sono una fonte inesauribile di idee. Manipolatori patentati ci credo che non firmano le riviste, chi se la prende la responsabilità di tali diavolerie. Andrea

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  2. Da buon bereano ho confrontato la traduzione della Bibbia di Gerusalemme e traduce "nozione dell'eternità" e alla nota aggiunge "Questa frase non ha il senso che abitualmente si potrebbe attribuire in un'opera cristiana. Vuol solo dire: Dio ha dato al cuore (al pensiero) dell'uomo la nozione della durata, gli ha permesso di riflettere sul susseguirsi degli avvenimenti e di dominare il momento presente. Ma l'autore aggiunge che questa visione è soltanto illusoria; non rivela il senso della vita."

    E si un'altro versetto pilotato a uso e consumo!

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  3. La pagheranno cara per aver manipolato e cosa più grave contraffatto le sacre scritture, la cosa terribile è che continuano imperterriti. Senza vergogna. Eriss

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  4. Ma chi volete che ci vada a vedere a tutte queste manipolazioni torre guardiane ? al TDG è stata tolta la sua capacità critica , il TDG indottrinato non si permetterebbe mai di mettere in dubbio lo schiavo fedele e furbo , ecco perchè tutto passa senza filtri,,,, loro ( CD ) in realtà sarebbero il NULLA senza il potere che il popolino gli ha dato.

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  5. Dopo tutto basta riflettere sul perfetto ciclo della natura che si basa proprio sulla morte e rinascita degli esseri viventi, in un ciclo perpetuo che non può fare a meno della fine del singolo essere.
    Ancora una volta era tutto lì, bastava leggere la Bibbia senza gli occhiali da tdg.
    Complimenti Eliseo, davvero un bel pò di concetti su cui riflettere.

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  6. La WT ha dovuto vendere un pacchetto credibile e appetibile, quindi non ha perso occasione per taroccare le scritture in modo da motivare la forza lavoro con la speranza della vita eterna su una terra paradisiaca. Eppure l'intero libro Ecclesiaste è un pugno nello stomaco in quanto a schiettezza e pragmaticità: si vive e si muore, non c'è differenza tra gli uomini e neppure con gli animali. E' la "livella di Totò" che in parte giustifica l'accanirsi nella vita ad arraffare il più possibile, perchè non serve a niente fare sacrifici o no, essere buoni o cattivi (9:2,3) tanto fanno tutti la stessa fine. Perfino Gesù ha ribaltato il concetto ebraico del premio in base alla condotta, perchè il Padre dona la vita, grazie al sacrificio di Cristo.
    Inoltre non sono mai riuscito a conciliare questo desiderio del Creatore di far vivere per sempre gli uomini, addirittura inserendolo nel dna, per poi non cambiare nulla in migliaia di anni, pensiamo solo alla sofferenze che hanno patito i nostri avi, le medicine anti dolore e gli analgesici sono solo un privilegio recente della farmacologia.

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    1. Se è vero ciò che dice biglino ,,,che in realtà il termine eternità nella bibbia non esisterebbe, che è solo una manipolazione letterale del termine che la teologia ha fatto, in realtà ci sarebbe scritto : lunga durata nel tempo.

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  7. È comprensibile che il povero fratello o sorella che sente questa ennesima perla non può fare altro che fidarsi dello schiavo. Nella mente gli rintrona di tanto in tanto: da chi ce ne andremo...? Vi risparmio la solita solfa. Coloro che sono dentro non sono solo indottrinati ma invaghiti da questa speranza: non morire mai. Il martellamento l'ho sentito anch'io quando ero dentro. La watchtower preme di tanto in tanto perchè sa di poter controllare gli adepti su questa falsa realtà. Usano ogni tanto qualche carota nuova per far camminare il povero ciuco. La carota rimarrà sempre lontana ed il povero asino si illuderà che camminando presto o tardi la prenderà. Che tristezza. E pensare che anch'io ero come quel ciuco. Mi sembra fantascienza eppure accade veramente! Speriamo che Dio (quello vero) apra loro gli occhi come Gesù fece con i suoi contemporanei.

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    1. La domanda che mi assilla ormai sai qual è? Mi chiedo se quelli del CD ci credono davvero alle castronerie che dicono.
      Mi chiedo inoltre chi ci sia, realmente, alla regia di tutto ciò.

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  8. Esatto, l'uomo è e sarà per sempre mortale. La morte è il processo che rende l'universo dinamico e sempre in rinnovamento. Senza la morte esisterebbe la staticità... sarebbe un universo triste e monotono, pianeti soli stelle e galassie sempre immobili.

    Invece ogni momento nascono e muoiono stelle, pianeti, galassie e quant'altro.

    Esiste una vita unica che appartiene sia alla materia animata che a quella inanimata

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  9. Io sono ancora dentro ma vorrei capire tante cose e mi state aiutando.Per esempio.,mi sono sempre chiesta se noi moriamo per il peccato aramaico,gli animali perché muoiono? che peccato hanno commesso? perché se sono nati per vivere in pace e per sempre in futuro,oggi l'animale più forte mangia quello più debole per sopravvivere? scusate gli errori

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  10. Scusate ma ci sono tante scritture che indicano che la morte non ci sarà più grazie al sacrificio di Gesù . Prima che Eva mangiasse la mela erano immortali .. La morte è la condanna di Dio perché hanno trasgredito al comando ..

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