FESTINGER, JW E CONSAPEVOLEZZA


FESTINGER, JW E CONSAPEVOLEZZA
Leon Festinger è uno degli psicologi più citati ed influenti nella storia della psicologia. Uno dei suoi lavori fondamentali si lega al concetto di “dissonanza cognitiva”.
L'idea alla base della teoria nacque a partire da uno studio sulle voci che si diffusero dopo un forte terremoto, avvenuto in India nel 1934. Fra la gente che sentì la scossa, ma non subì danni dal terremoto, le voci che parlavano di altri imminenti disastri naturali godevano di maggiore credito. Il fatto che le persone avessero scelto di dare credito a voci che provocavano in loro paura era contro-intuitivo, fu spiegato da Festinger: queste voci svolgevano in realtà la funzione di giustificare la paura stessa. Le voci servivano a ridurre l'inconsistenza dei sentimenti di paura della gente che non aveva vissuto sulla propria pelle gli effetti devastanti del terremoto, dando loro una buona ragione per avere paura. Festinger ha descritto le ipotesi di base della dissonanza cognitiva come segue:
1. La dissonanza (o incoerenza) provoca un disagio psicologico, per questo il soggetto tenta di ridurre il disagio e di raggiungere la consonanza(o coerenza).
2. Quando è presente la dissonanza, oltre a cercare di ridurla, la persona eviterà attivamente situazioni e informazioni che probabilmente la aumenterebbero.
La riduzione della dissonanza può essere ottenuta:
  • modificando il comportamento
  • cambiando la cognizione, o 
  • acquisendo nuove informazioni e opinioni in maniera selettiva. 
Per utilizzare l'esempio di Festinger, un fumatore che è consapevole che il fumo è dannoso per la sua salute, può ridurre la dissonanza:
  • scegliendo di smettere di fumare
  •  cambiando opinione sugli effetti del fumo (ad esempio: il fumo non fa male alla salute, come altri sostengono)
  • acquisendo conoscenze che esaltino gli effetti positivi del fumo (ad esempio, il fumo previene l'aumento di peso).
Nel 1959 Festinger e James Carlsmith pubblicarono il loro classico esperimento sulla dissonanza cognitiva. Nell'esperimento ai soggetti venne chiesto di svolgere compiti monotoni e noiosi per un'ora.
Ad alcuni soggetti, portati a credere che la loro partecipazione all'esperimento si fosse conclusa, è stato poi chiesto di fare un favore allo sperimentatore dicendo al partecipante successivo (il quale in realtà era un complice) che l'incarico era estremamente piacevole.
Nei soggetti che dovevano sostenere che il compito fosse piacevole si creò una dissonanza, perché in realtà esso era noioso. Il gruppo fu diviso in due parti: una metà dei soggetti ricevette 1 dollaro, l'altra metà ne ricevette 20. Come previsto da Festinger e Carlsmith, quelli che ricevettero 1 dollaro sostennero che il compito fosse più divertente di quanto non fecero quelli pagati 20 dollari. Quelli pagati 1 dollaro erano costretti a ridurre la dissonanza cambiando le loro opinioni riguardo al compito, per produrre una consonanza con il loro comportamento, segnalando che il compito era piacevole. I soggetti pagati 20 dollari hanno sperimentato meno dissonanza proprio perché l'abbondante pagamento ha portato armonia nel loro comportamento; quindi loro hanno valutato la prova come meno gradevole e la loro opinione era simile a quella di coloro ai quali non era stato chiesto di riferire che il compito era gradevole.
Non ci aiuta questo a capire molti dei meccanismi che scattano nella jw-mente quando questi “scopre” cose che non vanno nell’organizzazione? Pedofilia, scandali economici, dottrine inconsistenti... tutto questo genera una dissonanza, più o meno forte. Come reagisce il Testimone di fronte a questa minaccia alla propria stabilità mentale ed emotiva?
Proprio come previsto da Festinger, mette in atto uno dei tre possibili comportamenti volti a ridurre la dissonanza:
  • Modifica il proprio comportamento. “Non riesco più ad andare in sala e a fare quello che facevo prima. Non me la sento di raccontare delle bugie in predicazione. Non posso fare finta di niente.
  • Cambia opinione sul fatto. “Queste cose non sono poi così sconvolgenti. È normale, siamo in un’organizzazione umana, ci sono errori, ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Ma non c’è da stupirsi. Non sono cose poi così gravi rispetto ad altre religioni!
  • Acquisisce nuove informazioni in maniera selettiva. “Guarda cosa facciamo per i fratelli in difficoltà. Guarda l’amore che c’è tra noi. Guarda quale opera compiamo nel mondo! Lascia stare tutto quel materiale apostata, è solo veleno per la mente pieno di informazioni fuorvianti, vai a capire se siano vere.
Altro lavoro capitale di Festinger ha a che fare con l’effetto della disconferma.
Festinger e collaboratori nel libro When Prophecy Fails del 1956 (Quando la profezia fallisce) studiarono come l'effetto della disconferma di ciò in cui si crede induca a rafforzare le proprie convinzioni nella credenza smentita.
Il gruppo studiò i membri di una piccola setta apocalittica, guidati da una casalinga di periferia, Dorothy Martin (nel libro sotto lo pseudonimo di Marian Keech). Dorothy Martin affermò di aver ricevuto messaggi da I Guardiani, un gruppo di esseri superiori provenienti da un altro pianeta. I messaggi dicevano che un diluvio avrebbe distrutto il mondo il 21 dicembre.
Tre psicologi e diversi altri assistenti si unirono al gruppo (senza dire di volerlo studiare dal punto di vista psicologico, ma prendendo parte attiva alla vita della comunità). La squadra osservò il gruppo direttamente per molti mesi prima e dopo la prevista apocalisse. Molti membri del gruppo si prepararono all'apocalisse lasciando il lavoro e sistemando i loro averi (vi ricorda qualcosa?).
Dopo che il giorno del giudizio fu più volte rimandato, la Martin sostenne che il mondo era stato risparmiato per la "forza del bene e della luce", che i membri del gruppo avevano diffuso in tutto il mondo. Invece di abbandonare le loro credenze smentite dai fatti, i membri del gruppo vi aderirono con ancora più convinzione e iniziarono una fervente azione di proselitismo. Festinger e i suoi coautori sostennero che le cause che portatono a incrementare le convinzioni del gruppo nella credenza smentita dai fatti sono le seguenti:
  1. la convinzione deve essere profonda ed essere rilevante nelle azioni e nel comportamento dei "credenti"
  2. la convinzione deve aver prodotto azioni difficili da annullare
  3. la convinzione deve essere sufficientemente specifica e collegata con il mondo reale in modo tale che sia possibile smentirla
  4. la smentita deve essere evidente e riconosciuta dai credenti
  5. il credente deve avere un supporto sociale dagli altri credenti del gruppo
Festinger, anche in seguito, descrisse l'aumento della convinzione e del proselitismo dei membri della setta dopo la disconferma, come esempio specifico di dissonanza cognitiva, (l'aumento del proselitismo contribuì a ridurre la dissonanza con la consapevolezza che altri accettano le loro convinzioni) che può essere applicata ai fenomeni di massa facilitandone la comprensione.
Sento che aggiungere altro sarebbe superfluo.
Un abbraccio affettuoso,
Eliseo

Commenti

  1. È per questo che adoro questo blog! Grazie grazie grazie

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  2. Come direbbero Diego: veramente ecceziunale. Ottimo articolo che spiega per bene un meccanismo psicologico molto complesso.

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  3. Due domande a uno dei più noti e temuti teologi del mondo, Eugen Drewermann. 

    1) Quale futuro hanno quindi i valori simbolici, l’identità, la religiosità? 

    È importante che vi siano degli spazi in cui le persone vengano considerate come valori in se stesse e non più strumenti per un fine materiale. È questo un obiettivo cui mirano insieme sia la religione che la psicoterapia affinché non si richieda alle persone ciò che esse possono diventare per noi, bensì incontrarle per la loro identità, offrendo loro la possibilità di conoscere e ritrovare se stesse.

    2) La teologia riveste ancora una grande importanza per la visione terapeutica di cura dell’uomo? 

    La psicologia e la teologia, pur avendo punti di partenza diversi, cercano di conseguire lo stesso scopo: prendersi cura della psiche umana. Mentre però lo psicoterapeuta, alleandosi con i sogni del paziente, giunge negli strati profondi dell’inconscio, come Orfeo alla ricerca della sua Euridice, il teologo, utilizzando i modelli offerti dalla storia della religione o dalla rivelazione, tenta di scendere dall’alto dell’illuminazione fino al piano della realtà. Entrambi i metodi, per quanto diversi siano i loro punti di partenza, si condizionano a vicenda. In ultima analisi, non si può credere in Dio, senza credere nell’uomo e probabilmente non si può nemmeno credere nell’uomo senza credere in Dio. 

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  4. Che pensate che chi mette su queste organizzazioni non abbia studiato psicologia ed altro. Tup adepto devi rimanere ignorante in modo che ti posso manipolare bene. Molti lo stanno ormai capendo grazie anche a questi articoli una volta non c'erano.

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    1. Che sia così è evidente! Io porrei la questione su un piano alternativo: possiamo essere dottori e pazienti nello stesso tempo? Possiamo essere psicoterapeuti di noi stessi?

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    2. X Tommaso, no tanto è vero che periodicamente gli stessi psicoterapeuti si sottopongono a test svolti da colleghi a rotazione per stabilire se non hanno problemi di natura psicologica.

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    3. Antonio2, quindi temo che a rotazione ci toccherà prima o poi andare in psicoterapia, sperando di trovarne uno bravo.

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    4. X Tommaso, appunto non si può essere psicoterapeuta e autodiagnosticarsi eventuali problemi di natura psicologica, è come sarebbe far ammettere a un pazzo che l'ho è ti dirà sempre che sei tù il pazzo che lo dichiari tale a riprova di ciò esiste la legge del TSO per i soggetti pericolosi che non vogliono sottoporsi a cure psichiatriche .

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  5. Bellissimo articolo, particolarmente interessante lo studio sull'effetto della riconferma.
    Come sempre Eliseo cogli nel segno.

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  6. Cioè ma scherziamo! Ho fatto la ricerca nel wol di dissonanza cognitiva e un concetto così fondamentale della psicologia non c’è una sola volta dal 1950 a oggi che se ne parli? Possibile??? Non c’è neanche UNA sola volta .?

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