587/607 - PARTE 3


LA DURATA DEI REGNI DEI RE NEO-BABILONESI

Le affermazioni della WTS riguardo ai “tempi dei Gentili” sono frutto di interpretazioni di passi biblici e di collegamenti stabiliti tra essi. Non abbiamo quindi delle chiare frasi nella Bibbia che ci possano fare capire se queste supposizioni siano vere o false.
Ciò che può invece essere testato è invece il 607 a.E.V. come anno di distruzione di Gerusalemme, perché la lunghezza dei regni Neo-Babilonesi è stata stabilita in maniera certa.
L’affermazione del 607 a.E.V. come data di distruzione di Gerusalemme risulta totalmente incompatibile con
A) Gli storici classiciLe due le fonti storiche considerate più affidabili riguardo al periodo Neo-Babilonese sono:
  1. Beroso. Sacerdote babilonese del III secolo a.E.V. Beroso basò il suo lavoro su libri presenti a Babilonia, che riportavano la storia babilonese. È stata provata la validità delle sue constatazioni per i tempi successivi a Nobonassar, soprattutto per il periodo Neo-Babilonese, in quanto utilizzò cronache e fonti di valore che vengono confermate dai documenti cuneiformi.
  2. La Lista dei Re (Canone di Tolomeo). È una lista di re che parte da Nabonassar e arriva ad Antonino Pio, inclusa nell’Almagesto di Tolomeo. Gli storici sostengono che il Canone sia stato compilato attraverso documenti simili a quelli utilizzati da Beroso, le Cronache Babilonesi, ma indipendenti da lui (l’ordine e la forma dei nomi dei re appare diversa).
B) I documenti cuneiformi. Dal 1800 in poi sono stati ritrovati decine di migliaia di documenti commerciali, amministrativi, giuridici, storici e astronomici del periodo Neo-Babilonese, che permettono di non affidarsi solo agli storici classici. Tra questi vi sono:
1. Cronache, Liste di Re e Iscrizioni Regali
a. Le Cronache Neo-Babilonesi. Sono state ritrovate cronache che coprono circa metà del periodo Neo-Babilonese. Grazie ad una di esse possiamo stabilire con certezza che Nabopolassar regnò per 17 anni, succeduto dal figlio Nabucodonosor. Aggiungere 20 anni, ad esempio, al regno di Nabonedo sarebbe impossibile, perché sposterebbe le date del regno di Ciro, confermate dalla cronacaBM 35382. Le cronache confermano, in maniera indipendente, le informazioni di Beroso e del Canone di Tolomeo. Gli storici sono convinti che i dati da esse riportate per il periodo Neo-Babilonese siano affidabili e ragionevoli.
b. Liste di Re Babilonesi. Delle diverse liste di re ritrovate dall’Assiria e da Babilonia, una si riferisce al periodo Neo-Babilonese: la Lista Regale di Uruk. Nonostante non sia in ottime condizioni, e sia stata composta durante il periodo Seleucide, conferma Beroso e il Canone di Tolomeo. Inoltre, questa lista è specifica nel calcolo della durata di alcuni re, inserendo anche i mesi.
c. Le Iscrizioni regali. Si stima che siano state ritrovate circa 1300 iscrizioni regali per il periodo Neo-Babilonese, 1/3 delle quali in buono stato. Di queste, la maggior parte provengono dai regni di Nabopolassar e Nabucodonosor. In particolare, sono importanti tre iscrizioni, dell’epoca di Nabonedo:
(1) NabonNo. 18. Cilindro scritto in un anno non menzionato durante il regno di Nabonedo, in cui il re dedicò sua figlia come sacerdotessa del dio Sin, e riporta un’eclissi lunare. Gli studiosi moderni hanno calcolato che solo una volta, durante un certo periodo dell’anno negli anni di regno di Nabonedo (e non prima di 50 anni), un’eclissi del genere si verificò il 26 lugliodel 554 a.E.V. Questo, seguendo le date classiche sarebbe successo nel suo secondo anno di regno. Alcuni frammenti di un’iscrizione del periodo di Nabonedo trovati successivamente, stabiliscono proprio che la dedicazione della figlia di Nabonedo avvenne nel suo secondo anno. Questa tavoletta fissa quindi in maniera assoluta il 554/553 a.E.V. come secondo anno di regno di Nabonedo, proprio come indicato da Beroso e dal Canone di Tolomeo.
(2) NabonNo. 8(Stele di Hillah). Questa iscrizione risale alla metà del primo anno di regno di Nabonedo e stabilisce la durata del periodo tra il regno di Nabopolassar e quello di Nabonedo. Viene riportato che gli dei Marduk e Sin ordinarono a Nabonedo di ricostruire il tempio Èhulul, che era stato in rovina per 54 anni. Questo calcolo è in accordo con Beroso e il Canone di Tolomeo. Se infatti sommiamo 5 anni di Nabopolassar (quelli che vanno dal suo 16° anno al suo ultimo, cioè il 21°) a 43 anni di Nabucodonosor, a 2 di Awel-Marduk e a 4 di Neriglissar arriviamo proprio a 54 anni. Viene quindi fissato il 16° anno di Nabopolassar al 610/609 a.E.V. e il suo primo anno al 625/624 a.E.V.
(3) NabonNo. 24(Stele di Addad-guppi’). Riporta la storia della madre di Nabonedo, Addad-guppi’, e indica in quali regni visse, inserendo la durata di ognuno di loro: 21 anni per Nabopolassar, 43 anni per Nabucodonosor, 2 anni per Awel-Marduk e 4 anni per Neriglissar. Questi dati sono in perfetto accordo con Beroso e con il Canone di Tolomeo. Questa iscrizione, inoltre, è di enorme valore perché risale ad una testimone contemporanea del periodo dei re Neo- Babilonesi.
2. Documenti economico-amministrativi e giuridici. Fra le centinaia di migliaia di documenti cuneiformi portati alla luce ci sono lettere commerciali, contratti e ricevute, tutti datati in base all’anno, al mese e al giorno del mese del regno di un determinato re. È come avere migliaia di “scontrini” o “fatture” moderne tra le mani. Tra questi, decine di migliaia riportano date leggibili per ogni anno (spesso centinaia di documenti per ogni anno) del periodo Neo-Babilonese. Questi documenti ci riportano quindi una cronologia: Nabopolassar 21 anni, Nabucodonosor 43 anni, Awel-Marduk 2 anni, Neriglissar 4 anni, Labashi-Marduk 2 o 3 mesi, Nabonedo 17 anni. La lunghezza di questi periodi coincide perfettamente con Beroso, il Canone di Tolomeo, la Lista Reale di Uruk e gli altri documenti cuneiformi citati prima. Se accettassimo l’affermazione della WTS, che aggiunge 20 anni al periodo Neo-Babilonese, dovremmo aspettarci di trovare migliaia di documenti cuneiformi relativi a quei 20 anni. Invece non ne esistono, e tutti quelli ritrovati ogni anno vanno a coincidere con le datazioni classiche.
3. Prove prosopografiche. La prosopografia descrive le relazioni tra individui connessi da legami familiari, economici, sociali o politici. Nei documenti amministrativi del periodo Neo-Babilonese, molti nomi compaiono più volte e possono essere seguiti per diversi anni, confermando così la durata degli anni dei regni. Alcune prove prosopografiche:
a. Azienda commerciale Egibi. La “Egibi e figli” era un’agenzia bancaria e finanziaria, specializzata in diversi tipi di commercio. Le tavolette riportano una sequenza di tre membri della famiglia e il periodo di tempo, in base all’anno del re in carica, in cui furono in gestione dell’azienda. Questo periodo parte dal 3° anno di Nabucodonosor e arriva al primo anno di Dario I, e dura 83 anni. Questo intervallo temporale coincide con Beroso e con il Canone di Tolomeo, e l’enorme quantità di documenti ritrovati riferiti a questa famiglia non lascia spazio per un intervallo di 20 anni in più nel periodo Neo- Babilonese.
b. Aspettativa di vita nel periodo Neo-Babilonese. Gli storici hanno studiato la speranza di vita per il periodo Neo-Babilonese, e sono convenuti nell’affermare che fosse molto simile a quella attuale: 70-80 anni. Esempi:
(1) Adad-guppi’. La madre di Nabonedo, di cui si parla nella stele Nabon. H 1,B, nacque nel 649/648 a.E.V. e morì nel 547 a.E.V., ad un’età di 101 o 102 anni, considerata nella stessa tavoletta come molto alta. Se dovessimo aggiungere 20 anni al periodo Neo-Babilonese, questa donna sarebbe morta all’età di 121 o 122 anni. Per evitare questo, dovremmo aggiungere i 20 anni al regno di Nabonedo ma, come abbiamo già visto, questo andrebbe a spostare anche le date degli anni di regno di Ciro, fissate astronomicamente (e accettate anche dalla WTS).
(2) Apla, figlio di Bel-iddina, scriba che faceva parte dell’azienda commerciale Egibi. Fa la sua comparsa in un testo datato al 28° anno di Nabucodonosor, e appare per l’ultima volta in una nota del 13° anno di Dario. La sua carriera durò quindi 68 anni (577 a.E.V. - 509 a.E.V.). Assumendo che iniziò il lavoro di scriba a circa 20 anni e che l’ultima tavoletta in cui compare corrisponda all’anno della sua morte, avrebbe dovuto avere circa 90 anni. Se aggiungessimo 20 anni al periodo Neo-Babilonese Apla sarebbe dovuto vivere, oltre che continuare a lavorare come scriba, fino all’eta di 110 anni.
(3) Iddina-Marduke sua moglie Ina-Esagila-ramat. Iddina-Marduk era il direttore di un’azienda commerciale e appare per la prima volta in un testo datato al 28° anno di Nabucodonosor (577 a.E.V.) e l’ultima nel 3° anno di Cambise (527 a.E.V.). Sembra che sia morto nel 5° anno di Dario (517 a.E.V.). Se assumessimo che avesse 20 anni quando iniziò a lavorare come direttore, avrebbe avuto circa 80 anni al momento della sua morte. Sposò la moglie Insa-Esagila-ramat non dopo il 33° anno di Nabucodonosor (572 a.E.V.). Lei compare per la prima volta in un testo del 34° anno di Nabucodonosor (571 a.E.V.) e per l’ultima volta nel 15° anno di Dario (507 a.E.V.). Se assumessimo che avesse avuto 20 anni quando si sposò, avrebbe avuto circa 84 anni al momento della sua morte. Se dovessimo aggiungere 20 anni al periodo Neo-Babilonese, Iddina-Marduk sarebbe morto a 100 anni e Ina-Esagila-ramat a 104 anni. Lei, inoltre, avrebbe continuato il suo lavoro fino a quell’età.
4. Congiunzioni cronologiche. Ci sono diversi testi che creano delle congiunzioni cronologiche tra i regni babilonesi, fissando ulteriormente la durata del periodo Neo-Babilonese da Nabonedo a Ciro. Diversi riferimenti ci fanno stabilire la durata del regno di Nabonedo e ci confermano che il suo successore fu Ciro.
C. Le comparazioni con la cronologia Egizia. Un ottimo metodo per verificare la correttezza di una cronologia è quello di compararla con le cronologie di altre nazioni contemporanee, verificando gli eventuali sincronismi. Per fare questo, è importante che le due cronologie siano indipendenti l’una dall’altra.
1. La cronologia del periodo saitico. I sovrani egiziani che regnavano durante il periodo Neo-Babilonese facevano parte della 26° dinastia, detta anche dinastia saitica. La cronologia di questo periodo può essere stabilita in maniera indipendente, in quanto ci si può basare su iscrizioni funerarie che riportavano le date di nascita e di morte di una persona, inserendole nell’anno di regno del rispettivo sovrano. Attraverso questo metodo possiamo risalire alla durata dei regni dei primi quattro re della dinastia saitica.
2. Sincronismi con la cronologia del periodo saitico. La cronologia babilonese si interseca con quella del periodo saitico quattro volte:
(1) Bibbia: 2 Re 23:29. Giosia muore a Meghiddo, durante il regno del Faraone Necho. La WTS data questo avvenimento al 629 a.E.V., ma l’indipendente cronologia egizia ci mostra che in quella data Necho non aveva ancora iniziato a regnare. Questo avvenimento, infatti, ebbe luogo 20 anni dopo, nel 609 a.E.V.
(2) Bibbia: Geremia 46:2. Si parla di una battaglia, combattuta nel 4° anno del re Ioiachim, tra gli eserciti del Faraone Necho e quelli di Nabucodonosor. La WTS data questo evento al 625 a.E.V., ma l’indipendente cronologia egizia ci mostra che in quella data Necho non aveva ancora iniziato a regnare. Spostando l’avvenimento di 20 anni, arriviamo al 605 a.E.V., data che si armonizza perfettamente con l’anno di ascensione, dimostrato dalle varie fonti storiche, di Nabucodonosor.
(3) Bibbia: Geremia 44:30. In queste parole, scritte non molto dopo la distruzione di Gerusalemme, viene menzionato il Faraone Hofrah, chiamato anche Apries. La cronologia indipendente del periodo saitico ci mostra che Apries regnò dal 589 al 570 a.E.V. Se Gerusalemme venne distrutta nel 607 a.E.V., Geremia non poteva riferirsi ad Apries, che in quel momento non stava regnando. Il versetto si armonizza invece con la data del 587 a.E.V., inserita proprio nel periodo di regno di Apries.
(4) Tavoletta BM 33041. Questa tavoletta menziona una campagna di Nabucodonosor in Egitto nel suo 37° anno e il nome di un Faraone. Nonostante quest’ultima informazione sia solo parzialmente leggibile, è stato determinato che i segni cuneiformi potevano riferirsi esclusivamente ad un Faraone della 26° dinastia, Amasis. La WTS data il 37° anno di Nabucodonosor al 588 a.E.V. La cronologia indipendente del periodo saitico, però, ci mostra che quell’anno a regnare in Egitto c’era il Faraone Apries. Se, invece, il 37° anno di Nabucodonosor fosse il 568/567 a.E.V., come sostenuto dagli storici e dalle altre prove, questo si armonizzerebbe perfettamente con la durata del regno di Apries, che andò dal 570 al 526 a.E.V.

IN SOSTANZA: Ci sono SETTE tipi di prove che vanno contro il 607 a.E.V. come anno di distruzione di Gerusalemme e che concordano nel datare l’avvenimento 20 anni dopo. Almeno 4 di questi tipi di prove sono indipendenti l’uno dall’altro:
(1) Storici classici, Cronache Neo-Babilonesi e Lista di Uruk
(2) Iscrizioni Nabon. No. 18 e Nabon. No. 8 (Stele di Hillah). 
(3) Nabon. H 1, B(Stele di Addad-guppi’). 
(4) Documenti economico-amministrativi e legali
(5) Prove prosopografiche
(6) Congiunzioni cronologiche.
(7) Comparazioni con la cronologia Egizia

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