COS’È IL REGNO DI DIO? (PARTE 1)


Il tema centrale della predicazione di Gesù era il Regno di Dio o Regno dei cieli. Nel corso di anni di affiliazione alla WTS abbiamo assimilato una serie di concetti che spesso ci ritroviamo a dare per assodati ma che poi ci accorgiamo non reggere il confronto con le Scritture. Tra queste dottrine vi è indubbiamente quella del Regno di Dio.

  • CHE COS’È il Regno di Dio, secondo l’organizzazione?
L’opuscolo “Dio ci dà una buona notizia” risponde: “Il Regno di Dio è un governo celeste. Sostituirà tutti gli altri governi e farà sì che la volontà di Dio si compia sia in cielo che sulla terra.
Il tentativo di dare risposte semplici ha portato spesso la WTS a banalizzare alcuni temi e ad ipersemplificare alcune spiegazioni. Una meticolosa ricerca su questo tema, mi ha portato ad una serie di “scoperte” che mi hanno permesso di fare un po’ di chiarezza da un lato e che aprono nuovi interrogativi dall’altro. Desidero condividere con voi con alcuni di questi punti, sperando di non tediarvi e soprattutto sperando di avere un confronto su questo tema che possa arricchirci di una più ampia comprensione di questo tema.

  • Il tema del Regno è stato per secoli UN MISTERO
Inoltre ha portato con sé evidentemente una serie di domande e di altri “misteri”. Notate infatti cosa disse Gesù in un paio di occasioni. In Marco 4:11 si legge: “Lui disse loro: “A voi è stato dato il sacro segreto del Regno di Dio, ma per quelli di fuori ogni cosa è in parabole”. In Matteo 13:11 si dice similmente: “Lui rispose: “A voi è concesso di capire i sacri segreti del Regno dei cieli, ma a loro non è concesso.” Qui si usa la parola “sacrisegreti” al plurale.

  • REGNO DEI CIELI e REGNO DI DIO si riferiscono allo stesso concetto
Dove Matteo usa “regno dei cieli” il brano sinottico in Marco e Luca dice “regno di Dio”. Si crede che Matteo possa aver fatto questo pensando al pubblico di riferimento. Matteo era l’unico Vangelo scritto in ebraico e indirizzato ad ebrei presso cui cominciava a diffondersi la tradizione di non pronunciare il nome di Dio invano. Proprio per la stessa tradizione, a volte gli ebrei ricorrevano a circonlocuzioni sostituendo il termine “Dio” con “cielo”. Ne troviamo un classico esempio in Luca 15:18: “Ecco cosa farò: tornerò da mio padre e gli dirò: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te.” (Il senso di “peccare contro il cielo” è ovviamente quello di “peccarecontro Dio”). In ogni caso, la prova più schiacciante dell’intercambiabilità dei due termini ce la dà Matteo 19:23: “Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità vi dico che sarà difficile per un ricco entrare nel Regno dei cieli.  24 Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel Regno di Dio”.

  • PROFEZIE DI DANIELE
Il libro di Daniele è annoverato dagli studiosi tra la letteratura apocalittica e le sue profezie erano perlopiù incentrate sul Regno di Dio ed hanno perciò da rivelarci alcuni punti interessanti. I capitoli 2 e 7 di Daniele illustrano il susseguirsi di potenze mondiali fino all’arrivo del Regno di Dio. La spiegazione adottata dalla WTS non è originale. Molte altre denominazioni (tra cui gli Avventisti) hanno usato queste profezie per installarne l’adempimento sui nostri tempi e per associare le potenze politiche attuali alle profezie. Particolare rilievo riveste il sogno del Re Nabucodonosor della statua gigante di quattro metalli, distrutta da una pietra tagliata da un monte “non da mani”.
La pietra rappresenta Gesù.
Daniele 2:34,35 “pietra fu tagliata non da mani”. Gesù era “non da mani” in quanto la sua origine era divina. In Giovanni 18:36 si legge: “Gesù rispose: “Il mio Regno non fa parte di questo mondo. Se il mio Regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma, di fatto, il mio Regno non è di qui”. Inoltre Gesù nacque dallo Spirito Santo. Nella Bibbia in decine di occasioni ci si riferisce a Gesù come ad una pietra.
Efesini 2:20: “siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare.
Atti 4:11 “Lui è ‘la pietra che da voi costruttori non è stata tenuta in nessun conto e che è diventata la testa dell’angolo’.
Le persone possono essere salvate o schiacciate da questa pietra. Era già stato profetizzato in Isaia 8:14“Egli sarà un santuario, ma anche una pietra contro cui urtareuna roccia su cui inciampare per entrambe le case d’Israele, una trappola e un laccio per gli abitanti di Gerusalemme.
1 Pietro 2:7 “Quindi per voi che credete lui è prezioso; per quelli che non credono, invece, “la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la testa dell’angolo”,  8 “pietra d’inciampo e roccia che fa cadere”. Inciampano perché disubbidiscono alla parola. Questa è la fine che è stata riservata loro.
Gesù stesso disse di sé quanto è riportato in Matteo 21:44“E chi cadrà su questa pietra si sfracellerà, e colui sul quale essa cadrà sarà schiacciato”. (Non vi ricorda la pietra che “frantumò” la statua?)
Quello che è “schiacciante” è il riferimento diretto di Gesù alle parole di Daniele.
Le potenze politiche non includono gli Stati Uniti.
Le potenze politiche rappresentate in Daniele sono Babilonia (testa d’oro), Media (braccia e petto d’argento), Persia (ventre e cosce di rame), Grecia (gambe e piedi di ferro + ferro e argilla). Ci sono prove inconfutabili extrabibliche che depongono a favore di questa interpretazione e che non espongo in questa sede. Questo schema (detto dagli studiosi “schema dei quattro regni”) fu preso a prestito da una narrativa di propaganda persiana che serviva a spiegare l’ordine politico del mondo. 
Gesù arrivò quando l’impero greco era ormai smembrato (ferro e argilla). Il Regno era ormai alle porte.
Il regno di Dio era vicino nel primo secolo.
Quando era sulla terra Gesù infatti fece più volte riferimento all’imminenza del Regno di Dio.
Matteo 3:2 riporta il messaggio proclamato da Gesù: “Pentitevi, perché il Regno dei cieli si è avvicinato”. 
Le altre traduzioni rendono “è vicino” il perfetto indicativo attivo terza persona “engiken”. La stessa identica parola in Luca 21:8 è resa così: “Lui rispose: “State attenti a non farvi ingannare, perché molti verranno nel mio nome, dicendo: ‘Sono io’, e: ‘Il tempo stabilito è vicino’. Non seguiteli.”. Stessa cosa in Luca 21:20: “Comunque, quando vedrete Gerusalemme accerchiata da eserciti accampati, sappiate che la sua devastazione è vicina”. Lo stesso verbo in Romani 13:12 è tradotto: “La notte è inoltrata, il giorno è vicino. Sbarazziamoci perciò delle opere che appartengono alle tenebre e indossiamo le armi della luce.”

Fine prima parte
Eliseo

Commenti


  1. E vai Eliseo! Sei coraggioso! Domanda: ma intenzionalmente hai diviso la Media dalla Persia tralasciando Roma?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Tommaso!
      Sì, è intenzionale e frutto di una ricerca che non ho espresso nei dettagli all’interno del post perché mi sembrava di uscire fuori tema. L’interpretazione delle gambe di ferro rappresentanti Roma è un’interpretazione di molto successiva a Daniele, addirittura successiva a Cristo. Ci sono studi molto approfonditi su questo che tengono conto anche della letteratura persiana e del contesto socioculturale del tempo della stesura di Daniele, come accennavo anche nell’articolo... magari gli dedicherò uno specifico post più avanti.

      Elimina
  2. Grazie Eliseo per questa disamina introduttiva sul tema del Regno di Dio che presenta un punto di vista diverso su Daniele capitolo 2.

    L’idea che le gambe di ferro e i piedi di ferro e argilla rappresentino due diverse potenze (la Roma antica e un sistema di potere moderno), come sostiene la WTS, mi pare priva di qualsiasi fondamento biblico. I metalli sono quattro e quattro devono essere le potenze in questione.

    Personalmente trovo però una maggiore corrispondenza del quarto elemento (il ferro) con la potenza Romana, piuttosto che con quella Macedone. Gesù nacque e venne annunciando il Regno di Dio sotto il Regno di Tiberio Ceseare quando la potenza Romana stava dominando la scena mondiale e fu sempre durante il dominio di Roma che Gesù pronunciò le famose parole di Matteo 28:18: “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra”.

    Questo sarebbe comunque un interessante tema di approfondimento.....

    RispondiElimina
  3. In effetti il seme della disgregazione era già attivo nel primo secolo. Roma aveva argilla dentro la sua struttura ferrea infatti già al tempo di Tiberio Claudio e poi Nerone l'impero dovette affrontare problemi destabilizzanti non indifferenti proprio ai confini, non ultime le rivolte giudaiche. Ricordiamo che l'impero stava per sfaldarsi nell'anno dei tre imperatori (Galba Otone Vitelio) e solo Vespasiano e poi Tito riuscirono a salvare la struttura. Sicuramente dopo Augusto l'impero era permeato di argilla...

    RispondiElimina

Posta un commento

Lascia il tuo commento, se lo lasci in modalità anonima ricorda di mettere un nickname :-)