COS’E IL REGNO DI DIO? (PARTE 2)


Continuiamo in questa seconda parte la nostra considerazione sul Regno di Dio.

Il regno di Dio non ha fine.
La conclusione del sogno di Nabucodonosor parla del culmine del Regno di Dio ed è riportata in Daniele 2:44. Confrontandola con Daniele 7:13,14 notiamo che si tratta dello stesso evento.
2:44: “Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo istituirà un regno che non sarà mai distrutto. Questo regno non passerà nelle mani di nessun altro popolo; frantumerà tutti questi regni e metterà loro fine, e sarà l’unico a durare per sempre.”
7:13,14: “Continuai a guardare, e nelle visioni della notte vidi venire con le nubi del cielo qualcuno simile a un figlio dell’uomo;fu ammesso al cospetto dell’Antico di Giorni e fu condotto davanti a Lui.  14 E gli furono dati dominio, onore e un regno, perché le genti di ogni popolo, nazione e lingua lo servissero. Il suo dominio è un dominio eterno che non avrà fine, e il suo regno non sarà distrutto
Rivelazione 11:15 riprende il concetto dicendo: “Il settimo angelo suonò la sua tromba, e in cielo risuonarono voci possenti che dicevano: “Il regno del mondo è diventato il Regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed Egli regnerà per i secoli dei secoli!”
Secondo Daniele, Gesù avrebbe ottenuto il potere regale quando sarebbe stato “ammesso al cospetto dell’Antico di Giorni”. Quando avvenne questo? Atti 1:9 narra l’ascensione in questo modo: “Detto questo, mentre loro guardavano, fu portato in alto e una nube lo nascose alla loro vista.
In che senso fu portato in alto? Dove fu portato? Luca 24:51 dice: “Mentre li benediceva, si separò da loro e fu portato in cielo.
Ebrei 9:11,12 “Ma Cristo, quando è venuto come sommo sacerdote delle benedizioni che si sono già realizzate, ha attraversato una tenda più grande e più perfetta, non fatta da mani umane, cioè non di questa creazione;  12 ed è entrato una volta per sempre nel luogo santo, non con il sangue di capri e di giovani tori, ma con il proprio sangue, facendoci ottenere una liberazione eterna
1Timoteo 3:16: “Effettivamente il sacro segreto di questa devozione a Dio è senza dubbio grande: ‘Fu reso manifesto nella carne, fu dichiarato giusto nello spirito, apparve ad angeli, fu predicato fra le nazioni, fu creduto nel mondo, fu ricevuto in cielo nella gloria’.
Infatti prima di ascendere al cielo, Gesù disse quanto riportato in Matteo 28:18: “ogni autorità mi è stata data in cielosulla terra”. Gesù parla al presente e dice che già aveva ricevuto ogni autorità. Questo è nettamente in contrasto con la narrativa Watchtower che sostiene che Gesù avrebbe ricevuto nel 1914 l’autorità di Re. Gesù era già Re e aveva sotto di sé ogni autorità. Questo viene ribadito anche dall’apostolo Pietro in 1Pietro 3:22: “Lui è alla destra di Dio, perché è andato in cielo, dove angeli, autorità e potenze gli sono stati sottoposti.
Al tempo in cui Giovanni scrive l’Apocalisse, notate come definiva Gesù in Rivelazione 1:5 “e da Gesù Cristo, il Testimone fedele, il Primogenito dei morti e il Capo dei re della terra.” Gesù quindi era giàCapo dei re della terra”.
Lo stesso concetto lo ribadisce l’apostolo Paolo in Efesini 1:20-23con cui egli ha agito verso Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti,  21 molto al di sopra di ogni governo, autorità, potenza e signoria, e di ogni nome che viene nominato non solo in questo sistema di cose, ma anche in quello futuro.  22 Egli ha anche posto ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato alla congregazione come capo di ogni cosa”.
Espressione simile in Colossesi 2:10: E voi avete acquisito la pienezza mediante lui, che è il capo di ogni governo e autorità
È da notare inoltre un’altra analogia tra la profezia di Daniele e quello che è detto in Matteo riguardo al regno di Dio. 
Il versetto 35 dice: “la pietra che aveva colpito la statua diventò un grande monte che riempì l’intera terra”. Il processo segue immediatamente l’impatto della pietra con l’immagine ed è un processo graduale: l’idea di un monte che “riempie” l’intera terra dà appunto un’idea di gradualità. In Matteo 13:33 leggiamo infatti: “Presentò loro un’altra parabola: “Il Regno dei cieli è simile al lievito che una donna prese e impastò con tre grosse misure di farina, finché l’intera massa fu fermentata.” Anche in questo caso si mostra l’opera graduale (“finché”)e totalizzante (“l’intera massa” cfr. “l’intera terra”) che il regno di Dio avrebbe compiuto.

  • I PRIMI CRISTIANI RICONOBBERO DI ESSERE GIÀ NEL REGNO DI DIO
L’apostolo Paolo affermò in Colossesi 1:13: “Egli ci ha liberato dal potere delle tenebre e ci ha trasferito nel regno del suo amato Figlio.” Per districarsi, la WTS è costretta a sostenere che il “regno” a cui si riferiva l’apostolo Paolo fosse un “regno spirituale”. Notate cosa dice infatti il Perspicacia Vol. 2 p. 734 “Le Scritture mostrano che alla Pentecoste del 33 E.V. sui suoi discepoli fu istituito un regno spirituale. Scrivendo nel I secolo ai cristiani di Colosse, l’apostolo Paolo mostrò che Gesù aveva già un regno: “[Dio] ci ha liberati dall’autorità delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore”. — Col 1:13; cfr. At 17:6, 7. Il regno di Cristo dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi è stato un regno spirituale sull’Israele spirituale, cioè sui cristiani generati dallo spirito di Dio per divenire figli spirituali di Dio.” Il riferimento ad un “regno spirituale”, benché evocato qui per uscire dall’imbarazzo di non potere spiegare diversamente questo tipo di versetti e di affermazioni, non è del tutto fuori luogo. È fuori di dubbio che gli Ebrei aspettassero un vero e proprio regno politico. Tuttavia è anche vero che le vie di Dio non sono quelle dell’uomo, né i Suoi pensieri sono quelli dell’uomo. In Efesini 2:6 l’apostolo Paolo afferma: “Insieme ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei luoghi celesti, uniti a Cristo Gesù”. Ancora una volta sembrerebbe che i primi Cristiani erano nel Regno di Dio già mentre erano in vita sulla terra. Ed infatti, anche in questo caso la WTS annovera questo versetto tra quelle eccezioni in cui ci si riferisce ad una posizione spirituale. Eppure non è l’unico versetto che si riferisce ad un regno di Dio già presente, attivo ed operante nella vita del Cristiano. Lo stesso Giovanni, nella Rivelazione, afferma: “ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui vadano la gloria e il potere per sempre. Amen. [...] Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nelle sofferenze, nel regno e nella perseveranza quale discepolo di Gesù, ero sull’isola chiamata Pàtmos per aver parlato di Dio e aver reso testimonianza riguardo a Gesù.” (Riv 1:6, 9) Qui il versetto sei sostiene che erano già stati resi un regno da Dio. Inoltre Giovanni si definisce “compagno nel regno”.
A questo punto quindi, mi chiedo: e se il Regno implicasse davvero anche una condizione spirituale?
Luca 17:21: “né si dirà ‘eccolo qui!’ o ‘eccolo là!’ perché, ecco, il Regno di Dio è in mezzo a voi”. La TNM (non l’unica, a onor del vero) traduce la preposizione greca “entos” con il significato di “in mezzo a”, sostenendo che Gesù si riferisse a se stesso che era in mezzo a loro in qualità di Re del Regno e perciò di Massimo Rappresentante di quel Regno. Eppure altre traduzioni rendono più correttamente questa espressione con “dentro di voi”. “Entos” infatti ha il significato di “dentro, all’interno”. Ricorre solo due volte nelle Scritture Greche. La seconda occorrenza la troviamo in Matteo 23:26 che a causa del contesto la TNM è costretta a tradurre correttamente con “l’interno”: “Fariseo cieco, pulisci prima l’interno (entos) del bicchiere e del piatto, così che anche l’esterno sia pulito”. È il contesto stesso inoltre a mostrare il senso di quello che Gesù stava dicendo. È sufficiente leggere il versetto precedente, il 20, dove Gesù dice che il Regno di Dio “non viene in un modo evidente” o “in modo da attirare l’attenzione” (CEI) o “in maniera che si possa osservare” (Diodati). Per cui Gesù stava semplicemente contrapponendo una manifestazione esteriore e osservabile di questo Regno con la sua essenza interiore non osservabile.
Per la precisione, “in mezzo a” nel greco biblico non è “entos” (come già detto) bensì “meso”. Tra le decine di versetti attestanti questo uso, eccone tre a titolo esemplificativo.
Atti 2:22“... opere potenti, prodigi e segni, compiuti da Dio stesso tramite lui in mezzo a voi (meso), come sapete bene.” 
Matteo 10:16 “Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi (en mesolykon).”
Matteo 18:2 “Allora Gesù, chiamato a sé un bambino, lo fece stare in mezzo a loro (en mesoauton)
Le conclusioni “destabilizzanti” di tutto questo le posterò nella terza parte.
Un abbraccio affettuoso a tutti,
Eliseo

Commenti

  1. Ho letto la prima è seconda parte con grande interesse. Infatti quando il castello di carte della wts cade, per il consapevole resta la domanda... e quindi? Il nuovo regno ( o Nuovo Ordine come tempo addietro si indicava il presunto governo che avrebbe messo ogni cosa a posto) è anch'esso un bluff? Di cosa parlava Gesù? Vai a vedere che quei buontemponi dei cattolici hanno sempre avuto ragione?
    In effetti ci sembra di capire che, per quanto riguarda la nostra aspettativa di vita migliore sul nostro pianeta Gaia, il villino vista oceano, i leoni, i cobra e l'uva grossa come cocomeri , sia stata notevolmente ingigantita.
    Complimenti per i due post, logica stringente e pochi fronzoli, bravo Eliseo.
    Beatrice

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    1. Grazie Beatrice... a dire il vero, come dicevo in un vecchio post, dopo aver vissuto per anni dando retta a chi diceva di avere in tasca la VERITÀ, non pretendo di averne trovata un’altra, né penso che ce l’abbia in tasca qualcuno, ma almeno abbiamo il gusto di porci domande, di non vergognarci di nutrire un dubbio, la libertà di fare ricerche e riflessioni usando le nostre “facoltà di percezione”, sapendo che la nostra spiritualità non è legata a un’etichetta.
      Ehm... Spero di non scioccarti troppo con la terza parte! 🙈😂

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    2. Mi interessa molto l accento che hai posto sulle facoltà di percezione!
      Non farci attendere troppo per la terza parte, Eliseo.
      Ti ringrazio di gia!

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  2. Grazie Eliseo!

    Se Gesù fosse oggi sulla terra credo ti direbbe le stesse parole riportate in Marco 12:34. Attendiamo fiduciosi la terza parte, con la certezza che sarà quanto meno qualcosa di interessante su cui riflettere.....

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  3. Il mio cervellino adesso non sa come collocare i due tasselli di 2Piet 3:13 e 2Piet 3:9. Parliamone 🤔
    Ancora Beatrice

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    1. Le esortazioni di Pietro erano in vista dell’imminente distruzione di Gerusalemme. La WTS le ha sempre applicate in chiave escatologica, così come ha fatto con Matteo 24, Luca 21, 2Timoteo 3, e così via...

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  4. Tutta l'umanità ha dovuto fare i conti col cristianesimo. Quando Cristo venne sulla terra ci fu un "prima" e un "dopo". Anche popoli ed etnie lontane dai concetti di cristianesimo ne hanno risentito profondamente in questi 2000 anni. Il futuro? Credo che il vero cristianesimo si stia svegliando ...

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