GROUPTHINK E LE DECISIONI FOLLI DEL CD

Quando guardiamo alle scelte scellerate del Corpo Direttivo nel corso degli anni (come l’incomprensibile presa di posizione sulla questione pedofilia, l’intestardirsi su alcune date e dottrine che non reggono più come quella della generazione, la continua mancanza di trasparenza finanziaria, eccetera) ci chiediamo: come è possibile che non si rendano conto che queste politiche li stanno penalizzando sotto tutti i punti di vista? Sono ostinati, orgogliosi o semplicemente “non ci arrivano”?

Lo psicologo sociale Irving Janis (1971) si è domandato quali processi avessero portato alcuni presidenti degli Stati Uniti (insieme ai loro staff) a prendere certe decisioni. Così comincio ad analizzare alcune procedure di decisione che portarono a clamorosi e disastrosi fallimenti: l’attacco a Pearl Harbor, l’invasione della Baia dei Porci, la guerra del Vietnam, il lancio del Challenger.

Janis notò che i gruppi si preoccupano maggiormente di raggiungere un consenso piuttosto che di prendere la decisione giusta. Denominò questo fenomeno groupthink pensiero di gruppo.

Quali sono le cause del pensiero di gruppo?

  • è coeso e tende a rifiutare i membri dissidenti
  • ha una struttura particolare: oltre a essere isolato da punti di vista diversi dal proprio, i membri condividono retroterra culturale e punti di vista simili, sono guidati da un leader che segnala apertamente la decisione che preferisce
  • vive situazioni stressanti e si trova a dover prendere una decisione sotto pressione e a volte in tempi rapidi

Il pensiero di gruppo porta a sopravvalutare il gruppo, sviluppando un eccessivo ottimismo che rende ciechinei confronti dei segnali di avvertimento e pericolo.
I membri del gruppo credono di avere una moralità intrinseca. Inoltre altri processi che mirano al consenso e all’unanimità sono:
  • autocensura, i membri del gruppo tendono a soffocare i propri pensieri dubbiosi.
  • illusione di unanimità, il consenso del gruppo viene spesso espresso per conformismo pubblico (Asch) e non per adesione interiore.
  • pressione diretta sui dissidenti, chi esprime malcontento è avvicinato e invitato a pensare come membro del gruppo di cui è parte, il consenso diviene così ulteriormente “inquinato”
  • autosorveglianza, alcuni membri del gruppo possono proteggere gli altri da informazioni indesiderate che potrebbero distruggere la fiducia nel consenso o mettere in dubbio la moralità del gruppo.

Come si può contrastare questi processi? Janis individua alcune strategie:
  • evitare l’isolamento del gruppo, per esempio contattando persone ed esperti esterni al gruppo, che favoriscano uno scambio di opinioni e di visioni al fine di evitare una contaminazione da preconcetti.
  • incoraggiare un atteggiamento mentale critico e favorire attivamente il dissenso, per esempio istituendo un’apposita figura detta “avvocato del diavolo” al fine di cercare alternative e far emergere e valorizzare le differenze.
  • ridurre al minimo l’intervento del leader, incoraggiando l’autocritica senza aver paura di esprimere i propri dubbi e le proprie obiezioni. 

Queste dinamiche gettano luce sui motivi che portano il Corpo Direttivo a quelle decisioni distruttive a cui abbiamo accennato in precedenza.

Pensiamo all’eccessivo ottimismo circa il proprio gruppo, di cui parla Janis e che si riscontra anche nei gruppi dirigenziali politici e nei gruppi manageriali. Ad esempio, la convinzione inattaccabile e indiscutibile “Siamo il popolo di Dio” genera un senso di superiorità rispetto all’outgroup che (per usare il linguaggio di Janis) “inquina” il pensiero e le decisioni. Ne consegue che “gli altri sono brutti e cattivi” e “noi abbiamo la benedizione di Dio, perciò riusciremo”.
Il dissenso non è ammesso. Chi ha partecipato ad adunanze tra anziani, ad esempio, sa che la ricerca di una decisione unanime è l’obiettivo principale. Quindi non è ammesso il confronto con membri esterni al gruppo (come suggerito da Janis) al fine di favorire pensieri divergenti. Il Corpo anziani si riunisce solo a porte chiuse, così come fanno il Comitato di Filiale e il Corpo Direttivo. E gran parte di quello che si discute in queste adunanze resta a esclusivo uso interno dei membri del corpo. Basti pensare alle decisioni circa luoghi e orari delle adunanze che vengono prese senza alcun consulto dei proclamatori delle congregazioni. La giustificazione che legittima quelle decisioni è che il Corpo si è riunito “sotto preghiera” quindi ha la guida di Dio.
Ridurre al minimo l’intervento del leader, dice Janis. Inutile negare che anche nei Corpi summenzionati ci sono sempre figure più carismatiche, capaci di catalizzare l’attenzione e il consenso circa le decisioni finali. Nei Corpi anziani questo ruolo è spesso rivestito dal coordinatore del Corpo.

Adesso tocca a voi: unite i puntini.

Un abbraccio affettuoso 
Eliseo

Commenti



  1. Ottimo post Eliseo, io sono stato da cosapevole della convinzione che il CD è a conoscenza del sommerso del web dissidente, non ho mai trovato una risposta soddisfacente sul perchè dell'assordante silenzio, credo che lo studio di Janis è OK😉

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  2. Bella riflessione Eliseo. L’antidoto per il problema che ha preso in esame credo sia rinunciare alla guida umana e ai metodi corporativi in favore di Cristo.

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    1. Domanda.
      Dopo che ci siamo resi conto che la struttura è marcia e non esistono i presupposti per risanarla,che si fa ‘?
      Cosa intendi quando dici di rinunciare alla guida umana e ritornare
      al Cristo ?

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    2. Che si fa'? Io e mia moglie abbiamo preso una decisione: diamo ancora tempo fino a marzo 2019 nella speranza di vedere almeno qualche segnale di cambiamento, da parte dei vertici, ci basta un semplice cambio di rotta su qualcuno dei problemi noti. Se invece nulla cambierà.... adios.

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    3. Scusa Assuero C. non per essere pessimista o voler per forza di cose vedere nero,ma se hai posto questi limiti alla tua permanenza nella WT,credo che tu possa dare il benservito sin da subito,perché i fatti passati e presenti ci spingono a pensare che non avverrà nulla di eclatante da parte dei vertici,a meno che,come ho letto su altri blog,non dobbiamo auspicare un intervento,non divino,ma da parte delle nazioni e dei governi umani che intervengano a mettere dei paletti su aspetti dottrinali che lasciano il tempo che trovano,tipo ostracismo,procedure contro la pedofilia,ecc ecc.
      Comunque abbandonare la WT con tutte le sue contraddizioni,non vuol dire per forza di cose lasciare Geova e la sua parola la Bibbia e gli insegnamenti del Cristo,questi non ci deluderanno mai,come hanno fatto gli uomini.

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    4. Hai ragione Andrew, ma lo sai è un passo importante, che cambierà i nostri rapporti con alcuni fratelli, anche per motivi di lavoro. Anche se il nostro percorso sta andando in quella direzione già da diverso tempo, la speranza è l'ultima a morire. Ci siamo dati quella scadenza perchè dobbiamo decidere se iniziare un certo progetto, che ci impegnerà molto del tempo libero, e non ci sarà più spazio per adunanze e impegni teocratici, già ridotti all'osso ultimamente. Resteranno i bei ricordi e le cose imparate, poi la Bibbia mica la buttiamo via.

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  3. Buongiorno a tutti. Caro Valter, credo proprio sia divenuto chiaro a chiunque abbia un minimo di obiettività che la struttura organizzativa della WTS è incapace di riformare se stessa. Alcuni sperano in un intervento divino che costringa i burocrati di Warwick ad attuare determinate riforme, ma questo presupporrebbe il fatto che il Sovrano dell’universo si senta rappresentato e quindi responsabile per una organizzazione che già era partita a suo tempo con varie storture, che ne ha accumulate tante altre nel corso degli anni, sino a rotolare giù per la china nell’ultimo periodo. Se Dio non costrinse a riformarsi il popolo di Israele a maggior ragione non lo farà con la WTS. I singoli individui però possono decidere se continuare a seguire un modello simil farisaico oppure dare una svolta verso un autentico spirito Cristiano. Per esempio, il modello Cristiano originale era orizzontale, non verticale come lo è la WTS, perché solo un modello del tutto orizzontale consente all’unico vertice legittimo di esercitare il controllo: Cristo Gesù. Rispondere alla tua domanda richiederebbe molto spazio e non sono nemmeno certo di poter dare una risposta esaustiva. Tentativi di tornare alle origini sono però in atto in diverse parti del mondo, Italia compresa e credo ne vedremo fiorire sempre di più, quindi quello che posso dirti al momento, caro Valter, è di non abbandonare la speranza e..... stay tuned. 🙂

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    1. Ma tutte le scritture che parlano di anziani ,pastori diaconi, d essere sottomessi e ubbidire a coloro che pendono la ditettiva, (affinché essi non sospirino) come si conciliano con un ipotetica antica struttura orizzontale???

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    2. Il problema non è la Bibbia ma come viene applicata.

      Prima lettera di Pietro capitolo 5

      1 ... do agli anziani fra voi questa esortazione: 
      2 pascete il gregge di Dio affidato alle vostre cure, ...
      3 né spadroneggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ...
      5 ... siate sottomessi a chi è più anziano di voi. Ma rivestitevi tutti di umiltà nei confronti degli altri, perché Dio si oppone ai superbi, ma mostra immeritata bontà agli umili.

      Hai notato Anonimo come andrebbe esercitata l'autorità?

      L'umiltà è la "livella" che ci dovrebbe porre tutti allo stesso piano nei confronti del Signore.

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    3. Caro Tommaso, credo tu abbia citato il versetto corretto. aggiungerei anche che al versetto uno l'apostolo Pietro si mette allo stesso livello degli anziani ai quali rivolge la sua esortazione.

      Per schematizzare:

      Gerarchia Chiesa Cattolica Gerarchia WTS
      Dio Dio
      Gesù Gesù
      Papa Corpo Direttivo
      Vescovi Sorveglianti viaggianti
      Sacerdoti Anziani
      Diaconi Servitori di ministero
      Adepti Adepti


      Modello scritturale Cristiano

      Cristo Gesù

      Anziani Servitori di ministero Membri della congregazione
      (Matteo 23:8-12)


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    4. "Hai notato Anonimo come andrebbe esercitata l'autorità?"
      Quindi qualcuno che ha autorità e la può esercitare c è. Questo di per sè crea una struttura verticale. Che vada esercitata con umiltà poi che significa? Che devi essere carino e umile quando dici ad un fratello di non indossare pantaloni fit? O che devi consigliare sommessamente, la sorella che esce con le compagne di scuola? In cosa consiste la autorità che Gesù concesse ai pastori? E che significa esercitarla con umiltà? Se io da pecorella non accetto l umile consiglio, in che modo verrà esercita quell' autorità?

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    5. Esatto Anonimo hai centrato il punto! Perchè mai imporre di non indossare partolini fit se non torcendo il senso delle scritture a uso e consumo? Perche mai imporre le scelte delle compagnie torcendo il senso delle scritture a uso e consumo?
      Per esempio esercitare autorità su tua moglie (se sei sposato) non significa che ti senti superiore, che la tratti con asprezza, che le imponi i tui gusti personali, non la tratti con autorità senza amore. Questo potrebbe significare essere umile: ponendoti a pari di tua moglie, trattandola con amore e rispetto! Non per niente Gesù paragonò la congregazione a una moglie.
      E quando una moglie si separa da suo marito perchè è stata maltrattata, avresti anche il coraggio di giustificare il marito?

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    6. Bell’esempio Tommaso.
      C’è anche un’altra cosa da dire. Siamo abituati ad applicare pedissequamente i termini biblici alla realtà dei TdG perché ci siamo cresciuti. Così quando leggiamo “congregazione” automaticamente il jw-cervello visualizza “gruppo di persone in giacca e cravatta in luogo chiamato sala del regno che si riuniscono due volte alla settimana”. Inutile dirlo: niente di più depistante.
      Questo vale per ogni altro concetto, anche per la questione “ubbidienza agli anziani”.

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    7. No Davide, quello di Tommaso non è un Bell esempio: mia moglie leggendolo è andata di matto.
      Comunque ...ciò che io contesto é la struttura orizzontale del primo secolo: se vi era una congregazione sottoposta agli anziani/sorveglianti vi era una struttura verticale. Punto.
      Poi, chi ci dice che quello dovesse diventare per noi oggi " un modello"? Dove sta scritto?
      I pastori dell epoca erano nominati dallo SS veramente, con l imposizione delle mani di Paolo o di Timoteo e di Tito(solo a loro Paolo scrisse di nominare sorveglianti, se non sbaglio), o di altri apostoli. Ma oggi? In un ipotetico nuovo gruppo cristiano chi si prenderebbe la responsabilità di nominare un anziano o un diacono?
      É vero , abbiamo nelle scritture un lungo elenco di caratteristiche che anziani e diaconi dovevano rispettare (e potremmo rifarci a tale elenco), ma chi sarebbe il novello Timoteo o Tito che si assume la responsabilità di fare le nomine? Chi ha ricevuto oggi da Cristo tale potere ?
      Nessuno.

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    8. Fantastico Davide, hai evidenziato un aspetto importante. Quando leggiamo nella Bibbia "anziani" pensiamo subito ai nominati che dirigono la congregazione, ma se prendiamo ad esempio 1 Pietro 5:5 citato sopra, dall'interlineare si legge:

      Likewise, younger (ones) , be You subjected to older men.
      Alla stessa maniera, voi più giovani siate sottomessi agli uomini più vecchi.

      Può essere un riferimento a chi prende la direttiva, ma sembra più riferirsi a chi è anziano d'età. Noi siamo riusciti a far dire a questo versetto che un nominato anziano di 30 anni o anche meno, deve ricevere sottomissione, attenzione non solo dai giovani ma da tutti, vecchi compresi. Il jw-cervello visualizza quello, anche se il versetto lascia aperto il significato di rispetto verso chi è più vecchio.

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    9. Assuero, anch'io ieri ho fatto la tua stessa ricerca e sono giunta alla tue medesime considerazioni. Pietro parla agli uomini anziani d eta, contrapponendoli ai giovani della congregazione, ai quali raccomanda obbedienza. Conclude raccomandando a tutti, vecchi e giovani, modestia e umilta.
      C'e da dire cmq che non tutti gli uomini d' età avanzata erano "nominati". Infatti in atti 14:23 è scritto che Paolo e barnaba nominano "anziani" in ciascuna congregazione. Quindi non tutti gli uomini anziani erano considerati anche sorveglianti . Come d altronde nella cultura ebraica, non tutti i vecchi di un villaggio potevano essere chiamati "anziani"

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  4. Anonimo cerco di capire dove vuoi arrivare, nel primo commento sembra contestavi a Sus la struttura orizzontale della serie siamo tutti fratelli.

    Nel secondo commento ponevi domande su ipotetiche situazioni e di come poteva essere esercitata autorità secondo un modello biblico di umiltà.

    Nel terzo commento poni altre domande sul significato delle scritture e il modo di applicarle ai nostri giorni, la risposte a tali domande ne deduco siano la morte del cristianesimo che coincide con la morte degli apostoli autorizzati dallo SS.

    Ora dal mio modo di pensare potrei essere d'accordo con te, e quindi questo porrebbe fine a questa discussione per quanto mi riguarda (se non fosse per il dilemma delle nostre misere esistenze 🤔)

    Mi dispiace aver fatto dare di matto tua moglie, stavo solo citando le scritture 😉

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    1. I miei primi commenti sono solo un preludio al terzo in cui come hai ben capito ipotizzo la fine dalle congregazione cristiana organizzata nel primo secolo. Non credo che ciò coincida con la fine del cristianesimo pero. Semplicemente penso che i presupposti per poter ricreare la congregazione, seguendo il "modello" , non ci siano. Non c è lo spirito santo che nomina diaconi e sorveglianti, non c è nessuno che possa imporre le mani , e dubito fortemente che basti attenersi ai requisiti biblici per fare tali nomine.

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  5. Anonimo, qualsiasi relazione che riguardi Dio-Cristo e gli uomini assume per forza una connotazione verticale. Per la parte che riguarda esclusivamente gli uomini, poiché siamo individui diversi, le sovrapposizioni e attribuzioni di compiti e di ruoli sono inevitabili come succede all’interno di una famiglia. Eppure nessuno percepisce una famiglia come una struttura verticale quando al suo interno regnano amore e comprensione, nonostante vi siano attribuzioni di ruoli al suo interno. Una stuoia, per citare un esempio menzionatomi da altri, è un perfetto esempio di struttura orizzontale (nessuno la vedrebbe come un esempio di verticalità). Eppure i singoli steli che compongono la stuoia si intersecano facendo in modo che vengano sovrapposti gli uni agli altri alternativamente. Ora, è chiaro che il paragone non è perfetto proprio perché gli uomini, a differenza degli steli, hanno diverse caratteristiche e doni, ma credo che questo fosse il concetto che aveva in mente Paolo scrivendo in Romani 12:5,10 e Galati 5:13. La natura umana ovviamente rende inevitabile che sorgano frizioni in certe occasioni come succedeva anche nel primo secolo, ma dovendo scegliere fra un modello stile farisaico condannato da Gesù e quello seguito dai cristiani del primo secolo grazie al quale piccole comunità venivano gestite non per imposizioni gerarchiche ma amministrate con amore da veri pastori, scelgo senza dubbio la seconda opzione.

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    1. Il modello farisaico odierno è ovviamente da mettere al bando. Ipotizziamo di adottare quello
      relativamente orizzontale del primo secolo. Quando all' epoca sorgeva un lupo oppressivo, quali strumenti avevano i cristiani per potersi difendere? Sapienza e conoscenza venivano direttamente dallo SS, grazie al quale potevano far trionfare verità è giustizia. E quando non si raggiungeva un accordo si poteva interpellare un autorità da tutti riconosciuta :" gli apostoli", che , benché non dirigessero tutte le congregazione come fa oggi il CD, erano comunque punti di riferimento per ogni vristiano.
      Oggi che strumenti avremmo per difenderci dagli oppressivo lupi che inevitabilmente entrerebbero nei gruppi ?

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    2. I doni miracolosi dello spirito (una particolare manifestazione dello spirito santo) erano una misura temporanea e servivano principalmente come testimonianza verso quelli di fuori, non come strumento assolutamente necessario per la gestione interna delle congregazioni. Se invece ci riferiamo allo spirito di Dio e di Gesù in generale, niente può impedire loro di usarlo come, quando e su chi ritengano più opportuno. Benché nel primo secolo gli apostoli servissero giustamente come punto di riferimento, l’episodio di Atti capitolo 15 dimostra che le decisioni venivano prese non dagli apostoli in modo autonomo ma consultando gli anziani e persino le congregazioni (Atti 15:4), comunque lasciandosi guidare dallo spirito che in quel caso non risulta abbia agito in modo miracoloso; la decisione saggia da prendere divenne bensì evidente attraverso l’esame delle Scritture e dei fatti accaduti (Atti 15:7-18). In questo senso, non vedo perché la stessa cosa non possa realizzarsi oggi seppure in assenza di doni miracolosi e degli apostoli.

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    3. Interessante domanda, Gesù disse che le pecore avrebbero riconosciuto la voce del pastore e sarebbero fuggite dagli altri. Un gruppo che segue il Cristo senza il filtro di una struttura gerarchica sarà più libero perchè non ci sono i legami di una struttura religiosa ad impastoiarlo.
      Se qualche lupo entrasse in mezzo a loro scapperebbero lontano, senza un recinto a bloccarle.
      Il rischio in questo caso è la frammentazione.
      Nel corso della storia i veri cristiani sono sorti in mezzo alle denominazioni religiose, a volte sono stati nascosti, altre volte hanno formato nuovi gruppi, crescendo si sono secolarizzati e da li nuovi cristiani hanno dovuto lottare per seguire il Cristo. Un continuo rimescolare di grano e zizzanie.

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    4. In 1 Corinti 12 Paolo paragona la congregazione ad un corpo dalle molte membra e per far comprendere quanto ciascuna parte sia necessaria all altra fa un lungo( non poi tanto) discorso dal versetto 12 sino alla fine del capitolo... quelli che più mi interessano sono i versetti da 27 in poi:
      " Voi siete il corpo di Cristo, e individualmente membra. 28 E Dio ha posto i rispettivi [membri] nella congregazione, in primo luogo, apostoli; in secondo luogo, profeti; in terzo luogo, maestri; quindi opere potenti; quindi doni di guarigioni; soccorsi, capacità di dirigere, diverse lingue. 29 Non tutti sono apostoli, vero? Non tutti sono profeti, vero? Non tutti sono maestri, vero? Non tutti compiono opere potenti, è così? 30 Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così? Non tutti sono interpreti, vero? 31 Ma continuate a cercare zelantemente i doni maggiori. Eppure vi mostro una via che sorpassa tutte le altre."
      Indipendentemente dal motivo per cui Dio concesse all'epoca allo Ss di operare in maniera miracolosa, le figure degli apostoli ,dei profeti, dei maestri ecc erano necessarie per l' esistenza stessa della congregazione. Come può esserci oggi un corpo se non vi sono le stesse membra del primo secolo?
      Inoltre chiedo piu esplicitamente( ricollegandomi all ultimo post che delegittima le nomine del Cd), sperando in una vostra risposta: " chi oggi potrebbe prendersi la responsabilità di nominare sorveglianti e diaconi? Chi dovrebbe togliere loro l incarico qualora si dimostrassero nel tempo non più all altezza del ruolo assegnatogli?

      Scusate se non ho messo un nick prima d' ora.

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    5. @Barnaba
      Organizzarsi in strutture!
      La storia delle religioni è tutto sommato un continuo cadere e rialzarsi.
      Partendo dal primo tempio fino ai nostri giorni abbiamo continui esempi di questo cadere e rialzarsi.
      (Lo stesso processo fisico del camminare è un "cadere in avanti per poi rialzarsi col piede che portiamo in avanti")
      Mettimo che questo movimento di consapevoli esca dall'ononimato del web e cominciamo a radunarci in case private per analizzare le scritture, probabilmente attrarrebbe molte persone a motivo della freschezza e genuinità, simile a quello che motivava i primi cristiani, con la crescita sarebbe necessario scegliere persone che portino aventi la linea di pensiero, ed ecco che nascerebbe il seme di una struttura con tanto di anziani servitori ecc. ecc. Gli uomini sono essere sociali e per natura si organizzano intorno a un leader.

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    6. Inoltre
      "Se invece ci riferiamo allo spirito di Dio e di Gesù in generale, niente può impedire loro di usarlo come, quando e su chi ritengano più opportuno".
      Hai prove che oggi lo spirito di Dio e gesu " in generale" abbia guidato uomini e donne verso il compimento della loro volontà ?
      Io non ne ho. E crederlo ci metterebbe nella stessa posizione di Russell o di chi come lui si è sentito leggittimato a porsi quale canale di Dio al mondo.
      In passato, gia da consapevole, ammetto che cercavo segni ovunque e vedevo la mano di Dio all'opera piuttosto spesso. Ma era un convincimento del tutto irrazionale e privo di fondamenta scritturali. Gesù sarebbe rimasto a guidare i cristiani "fino al termine del sistema di cose" , e mi sa che qui sapete bene a quale sistema si riferisse.

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    7. "Gli uomini sono essere sociali e per natura si organizzano intorno a un leader"
      E il leader in poco tempo è destinato inevitabilmente a diventare un boss...
      Tristissimo ma il potere corrompe. E non ditemi che un leader non ha potere...

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  6. La risposta al tuo quesito credo stia nel brano che tu stesso hai menzionato.
    Al verso 27 Paolo indica che tutti i cristiani erano membra del corpo di cui Cristo era il capo. Al verso 28 menziona i doni miracolosi dello spirito, ma subito dopo nei versetti 29 e 30 chiarisce bene che non tutti li possedevano (non per questo però smettevano di essere membra del corpo). Al verso 31 menziona doni maggiori e una via che sorpassa tutte le altre (incluso quella dei doni miracolosi): la via dell'amore.
    L'amore come risposta potrebbe sembrare troppo banale o semplicistica quando la domanda riguarda attribuire o togliere incarichi all'interno di una congregazione eppure secondo Paolo sarebbe stata una via persino più efficace dei doni miracolosi.
    Credo che il nostro punto di vista risenta purtroppo ancora tanto dello schema WTS al quale siamo stati abituati. Gli "incarichi" o i "privilegi" benché definiti "di servizio" nella realtà sono attribuzioni gerarchiche del tutto simili a quelle tipiche delle organizzazioni con struttura verticale, finalizzate alla produzione di risultati a beneficio dell'organizzazione stessa prima che degli individui. Non è questo il modello orizzontale delinato nelle Scritture. Per capirci, un pastore o un anziano cristiano del primo secolo non visitava i fratelli e le sorelle del suo piccolo gruppo perchè consultava le cartoline dei proclamatori e sapendo che stava per arrivare il viaggiante ci teneva ad adempiere zelantemente le regole per poter mantenere il privilegio di fare discorsi alle assemblee o qualcosa di simile.
    Togli l'incentivo di ricevere incarichi e privilegi come strumento che consente di salire nella scala gerarchica e rimarranno solo pastori che servono per amore.

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    1. Ciò che vorrei dire, e qui concludo, è che la congregazione del primo secolo non può essere per noi un modello. Credere che lo sia appartiene come hai scritto tu stesso "ancora tanto allo schema WTS al quale siamo stati abituati. "
      Viviamo un tempo diverso, le nostre vite hanno "un fine" e avranno "una fine" diversa , Geova agisce in modo diverso, molto diverso dal primo secolo(anzi forse non agisce affatto)... Perché la congregazione deve essere uguale?

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    2. Caro Gio, i tempi cambiano ma non cambiano i bisogni fondamentali. Domando: se diciamo giustamente che la cucina moderna (stile industriale) non è salutare e che tornare ai prodotti sani o biologici di una volta è inutile perché non è in armonia con i tempi, la soluzione è forse stare senza mangiare?

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