ORGANIZZAZIONE E SOCIETÀ

Gesù ha dato ai suoi seguaci l’incarico di predicare la buona notizia in tutto il mondo. In quanto cristiani inoltre seguiamo l’esortazione biblica “non trascuriamo di riunirci insieme” (Ebrei 10:25).

È innegabile che per compiere queste basilari attività sia necessario essere minimamente organizzati.
Ma cosa cambia tra darsi una forma di organizzazione minima fare dell’organizzazione una Società che decide sui più svariati aspetti delle congregazioni e della vita privata?

Gesù disse: “Perché dove due o tre persone sono radunate nel mio nome, io sono là in mezzo a loro” (Matteo 18:20)
Per avere la presenza e la guida di Cristo dunque non c’era bisogno di un Supervisore Organizzativo. Gesù chiarì a più riprese che non c’è nessun altro attraverso cui possiamo avvicinarci a lui e suo Padre. Fu esplicito in diverse occasioni.
Gesù rispose: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite me” (Giovanni 14:6)
Io sono la porta. Chi entra attraverso me sarà salvato, ed entrerà e uscirà e troverà pascolo. (Giovanni 10:9)

In un’occasione i discepoli videro persino un uomo compiere miracoli che non era stato ufficialmente autorizzato da Gesù.
Giovanni gli rispose: “Maestro, abbiamo visto un uomo che espelleva demòni usando il tuo nome e abbiamo cercato di impedirglielo, perché non ti segue insieme a noi”.  50 Ma Gesù gli disse: “Non cercate di impedirglielo, perché chi non è contro di voi è per voi”. (Luca 9:49,50)

Le congregazioni del primo secolo riscontrarono i primi problemi legati all’eccessiva importanza data a degli uomini. Alcuni dicevano di appartenere a Cefa, alcuni a Paolo, altri ad Apollo (1Corinti 1:12)
Non dovevano essere innalzati uomini al di sopra di altri uomini. Nonostante le migliori intenzioni, l’uomo domina sempre l’uomo a suo danno (Ecclesiaste 8:9)

Il Salmo 146:3-6 ribadisce in maniera piuttosto chiara che nessun uomo o gruppo di uomini può dare la salvezza: “non confidare nei prìncipi né in alcun altro uomo, da cui non può venire la salvezza

Occorre dunque che l’organizzazione ridimensioni drasticamente quella sorta di divinità della quale si è illegittimamente rivestita. 

Da parte nostra, in quanto Testimoni di Geova consapevoli e dedicati a un Dio e non a un’organizzazione, continuiamo ad edificare la nostra fede nel Creatore e non nelle creature, accettando in questo il nostro palo di tortura ma anche la soddisfazione di aiutare gli altri a vedere, a capire, ad essere veramente liberi, senza conflitti interni ma vivendo la propria spiritualità non in virtù degli altri ma in quanto personale e intoccabile relazione con Geova.

Un affettuoso abbraccio 
Eliseo
Testimoni di Geova consapevoli 

Commenti

  1. Bel post, Eliseo, complimenti per la lucidità e la chiarezza!

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  2. Quello che mi piace di questo post è che punta un faro enorme su Geova e sulla Sua Parola.

    Salmo 1:1-3: Felice è l’uomo che non cammina seguendo il consiglio dei malvagi,che non se ne sta sul sentiero dei peccatori,che non si siede con gli schernitori, 2 ma si diletta nella legge di Geova,e lègge sottovoce la Sua legge giorno e notte. 3 Sarà come un albero piantato presso corsi d’acqua,un albero che dà frutto nella sua stagionee il cui fogliame non appassisce. Ogni cosa che farà riuscirà.

    Salmo 119:97 Quanto amo la tua legge! Su di essa rifletto tutto il giorno.

    Buona resistenza

    Davide

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  3. Una lettura informative / i post di Cyrus
    http://proclamatoreconsapevole.blogspot.com/search/label/Post%20di%20Cyrus

    Seeker

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    1. Grazie @seeker4God’sKingdom continuiamo ad espandere la piattaforma di consapevolezza ;)

      Buona corsa cristiana!

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  4. In realtà Nel momento del battesimo si accetta la sottomissione all’organizzazione,e’ Esplicito nella domanda...quindi una volta immersi mi sembra sciocco lamentarsi

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    1. Le due domande poste in occasione del battesimo sono:
      1. In base al sacrificio di Gesù Cristo, ti sei pentito dei tuoi peccati e ti sei dedicato a Geova per fare la sua volontà?
      2. Comprendi che con la dedicazione a Dio e il battesimo dimostri pubblicamente che oggi diventi testimone di Geova e che entri a far parte dell’organizzazione di Dio diretta dal Suo spirito?

      Probabilmente ti riferisci alla seconda domanda.

      Premesso che nessuna parte la Bibbia obbliga a battezzarsi passando per queste due domande dirette, il riferimento all’organizzazione che troviamo nella domanda non parla di sottomissione.

      Si chiede se riconosci che fai parte dell’organizzazione di Dio diretta dal suo spirito.

      L’organizzazione (come credo abbia voluto dire Eliseo nell’articolo) ha a che vedere con l’ecclesia, con la congregazione, non con l’apparato burocratico sovrastrutturale che assurge a semi-divinità. Il fatto che la Congregazione sia diretta dallo spirito di Dio significa che lo è nella misura in cui se ne lascia guidare da questo spirito. Ma questo esattamente come un singolo cristiano è guidato dallo spirito di Dio, NELLA MISURA in cui se ne lascia guidare. Un corpo di pastori può essere guidato dallo spirito, NELLA MISURA in cui se ne lascia guidare. Quindi la guida dello spirito in sé non ha a che vedere con un’ubbidienza cieca e acritica, perché prima di tutto rispondiamo a Geova e alla nostra coscienza verso di Lui.

      Romani 14:4 Chi sei tu da giudicare il domestico di un altro? Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore. In realtà, sarà fatto stare in piedi, poiché Geova può farlo stare in piedi.

      Buona resistenza

      Davide

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    2. Io avrei preferito aver letto lo statuto prima sai?

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    3. Perché che cosa dice lo statuto? 😳

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    4. Ecco a voi lo statuto

      http://host.uniroma3.it/progetti/cedir/cedir/Ist-rel/TGeova_stat.pdf

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  5. Il battesimo deve essere gestito a livello di organizzazione oppure la Bibbia lascia il compito alle singole ekklesie e ai singoli frayelli ?
    Il caso Eunuco Etiope cosa ci insegna ?
    Gli fu detto di aspettare al prossimo raduno ? Scrovete qualcosa su queste grazie

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    1. Bellissima domanda Ethan Hunt!

      Gli dedicheremo un post a parte

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  6. condivido con voi questo articolo sulla vendita delle sale del Regno, mi ha fatto molto riflettere. E' stato tradotto in italiano:

    https://www.baruq.uk/why_so_many_kingdom_halls_for_sale-it.html

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    1. SM stanco, ho letto l’articolo. A cosa ti riferisci quando dici che ti ha fatto riflettere?
      Dopo averlo letto non ho trovato informazioni particolarmente “nuove” o diverse da quelle che ci siamo già detti in altre occasioni: mancanza di trasparenza, opportunismo immobiliare-finanziario, forse l’unico collegamento è quello del calo della crescita, che però anche questo è ormai noto, i rapporti sugli annuari parlano abbastanza chiaro. Anzi, temo che prima o poi toglieranno anche i rapporti dettagliati per nazione.

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    2. Vero Davide hai ragione, sono tutte cose lette e risapute.
      E' l'accostamento con Amos 5:10-12 che mi ha portato a riflettere e mi ha dato un po' di fiducia nel fatto che Geova sistemerà le cose.

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    3. A me ha fatto riflettere che la vendita della zona Bethel di Brooklyn, ha generato un bel profitto, che sia un miliardo di $ o meno cambia poco. Possibile che una società del tipo no-profit possa vendere interi quartieri senza nessun controllo da parte del fisco?

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    4. Ma secondo me sta cosa del fisco riguarda un po’ tutte le religioni, per quel poco che ne so. Guarda anche la polemica che c’è stata fino a qualche anno fa e che ora mi sembra calata sull’imu da fare pagare alla Chiesa.
      La domanda vera è cosa ci fanno nel dettaglio con quei soldi e perché non pubblicano un rendiconto finanziario tutto gli anni come fanno per i rapporti di servizio?

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    5. @GiorgioD ti informo che la CC è riconosciuta dallo stato Italiano come religione, invece la CCTDG non lo è è stata registrata nel 1986 come associazione Onlus, provare per credere , basta andare sul sito ministero dell'interno e andare nella sezione religioni di stato e si potrà vedere che la CCTDG non c'è nell'elenco.

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