LE REGOLE E L’ORGANIZZAZIONE


Mentre il solo appiglio scritturale per tenere in piedi una sovrastruttura organizzativa mastodontica che schiaccia le vite dei fratelli è 1Corinti 14:40 (“tutto abbia luogo dignitosamente e con ordine”), le Scritture ci rivelano più e più volte i pericoli di strutture di questo tipo.

È innegabile che nella nostra organizzazione ci siano tantissime regole arbitrarie. Per esempio prima di battezzarti devi diventare proclamatore non battezzato e prima ancora iscriverti alla Scuola e aver completato il primo libro di studio (Cosa insegna) e aver iniziato il secondo se non addirittura averlo quasi finito.
Ci sono cose che non vanno fatte: non puoi fare cin cin, non puoi usare i confetti con mandorle ai matrimoni, non puoi educatamente dire “salute” a chi starnutisce (perché usanze di derivazione pagana) ma puoi portare la fede nuziale (nonostante pure questa sia di origine pagana).
Sei visto come poco esemplare e poco spirituale se frequenti l’università.
Nella maggior parte del mondo non puoi portare la barba perché saresti considerato non esemplare.
Se partecipi ad attività extralavorative o permetti ai tuoi figli di partecipare ad attività o eventi extrascolastici riceverai probabilmente delle visite pastorali per aiutarti a capire che sei poco saggio e comunque sei poco esemplare.
Poi c’è la scaletta dei “privilegi”che vengono concessi piano piano e non puoi avere uno se non hai avuto l’altro e così via.

È rimarchevole il fatto che Dio avesse smantellato l’organizzazione del popolo di Israele che tra i tanti effetti collaterali aveva visto proprio questo: una distinzione tra “gente maledetta” e classe clericale, un insieme infinito di regole e il popolo schiacciato da queste regole.

Quando alcuni cristiani di retaggio giudaico volevano imporre ai cristiani gentili la regola della circoncisione, in Atti 15:10 l’apostolo Pietro disse: “Allora perché mettete Dio alla prova, ponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri antenati né noi siamo stati capaci di portare?
Esatto, creare regole significa porre sul collo dei discepoli un giogo, significa appesantire il giogo del Cristo che invece disse: “il mio giogo è piacevole e il mio carico è leggero” (Matteo 11:30)
Questo è quanto avevano fatto i capi religiosi ebrei e dei quali Gesù disse: “...avete reso la parola di Dio senza valore a causa della vostra tradizione [...] Continuano ad adorarmi inutilmente, perché insegnano come dottrine comandi di uomini” (Matteo 15:6,9)
La superiorità della legge del Cristo consisteva infatti nell’aver spazzato via tutte le regole del sistema giudaico e si riassumeva in un unico concetto.
L’intera Legge infatti trova il suo adempimento in un solo comando: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso” (Galati 5:14)
Infatti i comandamenti “non devi commettere adulterio”, “non devi assassinare”, “non devi rubare”, “non devi concupire” e qualsiasi altro comandamento si riassumono in queste parole: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”” (Romani 13:9)
Perciò nessuno vi giudichi per quello che mangiate o bevete o riguardo all’osservanza di feste, lune nuove o Sabati.  [...] Voi continuate a sottostare ai decreti che vi impongono di  21 “non prendere, non assaggiare, non toccare”,  22 riferendosi a cose che con l’uso scompaiono. Questi sono comandi e insegnamenti di uomini” (Colossesi 2:16-23)
Vi lascio leggere infine il capitolo 14 di Romani.

Il messaggio è chiaro: il Cristianesimo è la fine dell’oppressione, la fine delle regolette, la fine delle gerarchie (“voi siete tutti fratelli” disse Cristo), è invece vita e libertà (Giovanni 8:32).

Un abbraccio affettuoso 
Eliseo 
Testimoni di Geova consapevoli 

Commenti

  1. E quindi come reagire a tutte queste regole?

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    1. Matteo 24
      15 «Quando dunque avrete visto l'abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda),
      16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti.
      -----------
      Luca 17
      34 Io Vi dico: In quella notte due saranno in un letto; l'uno sarà preso e l'altro lasciato,
      35 Due donne macineranno insieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata.
      36 Due uomini saranno nei campi; l'uno sarà preso e l'altro lasciato».
      37 I discepoli allora, rispondendo, gli dissero: «Dove Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là si raduneranno le aquile»,

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. @GiorgioD

      Come mostrano anche i versetti che ha postato seeker4God’sKingdom, la sola cosa che possiamo fare è quella di avere una forte spiritualità che ci permetta di correre ai monti, cioè alla vera adorazione che non significa (come invece scatta automaticamente nella nostra mente) all’organizzazione. Dobbiamo imparare a usare le nostre “facoltà di ragionare” (Ebrei 5:14), in alcuni casi ci rendiamo conto che “dobbiamo ubbidire a Dio anziché agli uomini” (Atti 4:19,20; 5:29)

      Il libro Cosa insegna realmente la Bibbia a pagina 183 paragrafo 24 dice testualmente: “Ricordate inoltre che vi siete dedicati a Geova Dio stesso e non a un’opera, a una CAUSA, ad altri ESSERI UMANI o a UN’ORGANIZZAZIONE”
      (Il maiuscolo è mio)

      Questo perché Salmo 146:3 dice chiaramente “Non riponete la vostra fiducia nei principiné in alcun altro uomo, da cui non può venire la salvezza”
      Piuttosto continuiamo a studiare e a tenere a mente il modello e le parole di Cristo. Egli disse: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite ME” (Gv 14:6)

      Nota bene: se non TRAMITE ME, non altri uomini. Quindi se una sorta di organizzazione minimale è necessaria per svolgere l’opera e riunirsi alle adunanze è anche vero che quando questa organizzazione diventa una specie di seconda Divinità il vero Cristiano ricorda tutto quanto appena detto e non basa su queste cose la sua fede, ma si radica in Geova e in Cristo.

      Buona resistenza

      Davide

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    4. Davide mi trova perfettamente d’accordo!

      Ragionamento maturo e che non può essere attaccato, complimenti. Grazie per contribuire con questi messaggi a questo blog e per edificare in questo modo tutti noi.

      Spero che anche @GiorgioD abbia giovato dalla tua risposta

      Un abbraccio
      Eliseo

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    5. Grazie a tutti, siete una famiglia!

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  2. Bravi ragazzi è bello trovare spazi dove si respira aria consapevole un ottimo lavoro il vostro. Per quanto riguarda il mandato di Gesù volevo segnalarvi le scritture di Giovanni 3:16,18 oppure Giovanni 12:47 o 2 Corniti 15;19 ci danno una immagine di Gesù che non si concentra sul male e sulle cose che non vanno ma da al giudizio la garanzia di salvezza. La
    Degenerazione al giustilazismo che invece traspare aimè anche negli atteggiamenti forcaioli che in molte congregazioni si hanno quando prevale l’ossesione dell’organizzazione è evidente. Inutile dire che c’è un insieme di concause che vede vede implicati un po’ tutti i protagonisti direttive incluse. Se non ci saranno cambi di rotta il processo di secolarizzazione dell’organizzazione finirà la sua opera di metamorfosi inversa dalla più bella utopia di farfalla spirituale a vorace bruco organizzativo. Un abbraccio a tutta la fratellanza consapevole.

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    1. Vero Capitan Kirk, bellissimi i versetti che hai indicato, scaldano il cuore.
      Grazie infinite
      Davide

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