L’1% DEL CERVELLO...? UN FALSO MITO

G96 8/2 p.6 “La Bibbia ci incoraggia a verificare quello che la gente dice anziché accettare ciecamente tutto quello che sentiamo. “L’orecchio stesso prova le parole, proprio come il palato gusta quando si mangia”, dice. (Giobbe 34:3) Non è proprio così? Non assaporiamo di solito il cibo prima di mandarlo giù? Dovremmo anche provare le parole e le azioni altrui prima di accettarle. Chi è sincero non si offende se verifichiamo le sue credenziali. Che si debba verificare la genuinità di una cosa è confermato da un proverbio scozzese che dice: “Se uno mi inganna una volta, è una vergogna per lui; se mi inganna due volte, è una vergogna per me”.

In più occasioni, il CorpoDirettivo ha lodato l’accuratezzadelle ricerche effettuate per la stesura delle pubblicazioni dell’organizzazione. Ne troviamo un esempio nell’annuario del 2011 a pagina 35.

Ma ci sono delle cose che non tornano.

Al fine di trovare supporti in ambito biologico che siamo fatti per vivere per sempre sulla terra, spesso le pubblicazioni riportano affermazioni secondo le quali usiamo solo una piccola parte del nostro cervello.

Ecco le citazioni.

W85 15/1 p.16 “L’autore di The Brain Book afferma: “Nella nostra testa si trova uno dei più complessi sistemi dell’universo conosciuto. La sua potenza e la sua versatilità superano di gran lunga quella di qualsiasi computer costruito dall’uomo”. Aggiunge: “Spesso si dice che usiamo solo il 10 per cento delle effettive capacità della nostra mente. Ora si pensa che questa sia una stima per eccesso. Probabilmente non ne usiamo nemmeno l’1 per cento, o, cosa più probabile, solo lo 0,1 per cento o anche meno”.” (Da notare che l’autore del libro non è menzionato. Egli infatti non è un neuroscienziato ma è Peter Russell autore del libro citato The Brain Book e di altri libri in cui indaga le connessioni della scienza con il misticismo orientale)

G95 22/10p.8 “I neuroscienziati dicono che nell’attuale arco di vita usiamo appena una minima parte del potenziale del nostro cervello, secondo una stima solo circa 1/10.000, ovvero 1/100 dell’1 per cento” (Da notare anche qui che non ci sono citazioni dirette di questi neuroscienziati)

Dal libro Esiste un Creatore a pagina 62: “Alcuni neurobiologi calcolano che nell’arco di una vita media una persona utilizzi solo un centesimo dell’1 per cento(1 parte su 10.000) del suo potenziale cerebrale” (ancora una volta tutta la precisione a cui il Corpo Direttivo tiene tanto qui viene meno, nessun riferimento specifico a questi neurobiologi)

Ora, tutto questo non desta il minimo sospetto nel buon fratello medio che si fida di ogni parola che è scritta nelle pubblicazioni, preparate con tanta accuratezza... Finché non si incappa in cose come queste:




Come potrete leggere voi stessi, la credenza dell’uso parziale del cervello è un mito, una leggenda, una falsa credenzaperpetrata dai media e che affonda le sue radici agli inizi del Novecento ma che è stata ampiamente confutata dai neuroscienziati e in particolare in modo molto sistematico da Beyerstein.

Vi consiglio di leggere l’articolo di riferimento su Wikipedia e di effettuare le vostre personali ricerche, al fine di non contribuire a perpetrare delle bugie.

Pr. 14:15“L’ingenuo crede a tutto ciò che gli viene detto...”

Un abbraccio affettuoso 

Eliseo
Testimoni di Geova consapevoli 

Commenti

  1. Evidentemente era una FAKE news!

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  2. A questo punto l’unica spiegazione è che l’1% del cervello lo hanno usato per scrivere quelle pubblicazioni! : D

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  3. Ho letto le considerazioni degli esperti, ma rimango dubbioso, perchè in realtà non è che si conosca poi così bene come funziona il cervello. Da una semplice mia osservazione, noto che una piccola mosca, riesce a volare, a non farsi acchiappare, cerca cibo, lo trova eccetera ed ha un volume di cervello che è un milionesimo del nostro. Può essere che nella normale vita di tutti i giorni lo sfruttiamo poco, e ancora meno se lasciamo che altri decidano al nostro posto.

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    1. Lasciare che altri decidano al posto nostro, prendere decisioni poco sagge, fare valutazioni ingannevoli... sono definiti “bias cognitivi”. Non hanno a che fare con l’usare poco il cervello. Sono errori di ragionamento, di valutazione dovuti a vari fattori come trovi in tanti articoli che trattano l’argomento.

      Ecco una breve e semplice spiegazione:

      https://nuovoeutile.it/bias_cognitivi/

      Il nostro cervello, a differenza di quello delle mosche ha capacità enormemente superiori in astrazione (dovute soprattutto allo sviluppo della corteccia) e che ci permette ad esempio di avvalerci di un sistema complesso come il linguaggio storico-naturale (sistema ineguagliato in natura), ci permette di fare progetti per le generazioni future, di apprezzare l’arte al punto di fare centinaia di km per godere un concerto, di creare sistemi complessi come le città, di costruire macchine complesse come i razzi spaziali...

      Oggi i neuroscienziati grazie a tecniche diagnostiche come la Risonanza Magnetica Funzionale, la Magnetoencefalografia e la stimolazione del parenchima cerebrale, possono osservare in diretta e in dettaglio le zone del cervello utilizzate mentre si svolgono diverse attività e perfino avere risultati sul metabolismo aerobico dei neuroni.

      Detto questo, quello che mostra il post è che si vorrebbe spacciare una falsa credenza come qualcosa di scientifico e sostenuto dai neuroscienziati quando non è affatto così.

      Non è un accusa a nessuna credenza personale, perché ognuno di noi poi può decidere di fare le proprie valutazioni e riflessioni. Ma evidenzia un errore di metodo e un problema di onestà intellettuale. La consapevolezza prima di tutto.

      Un abbraccio affettuoso
      Eliseo
      Testimoni di Geova consapevoli

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    2. Sono completamente d'accordo su quanto hai riportato, sulle pubblicazioni WT hanno sempre inserito articoli che convalidassero le vedute bibliche con le teorie dell'epoca, esempio Rutherford riteneva che grazie all'aumento dell'Azoto, milioni di viventi non sarebbero mai morti. Oggi quindi non c'è alcuna evidenza che usiamo il cervello in minima parte. Però potremmo sfruttarlo meglio, la prova è che ogni tanto nel mare dell'umanità, spicca un genio con idee innovative e invenzioni,
      pur avendo lo stesso cervello fisico di tutti gli altri. Molte azioni che svolgiamo, movimenti e pensieri, avvengono in modo automatico, basta provare a imparare certi tipi di ballo o movimenti slegati destra/sinistra per renderci conto di quanto sia difficile riprogammare la mente. La vita abitudinaria, dove ogni giorno ci alziamo
      alla stessa ora, al lavoro a fare cose che decidono altri, la TV che passivamente ci fa assorbire idee non nostre, secondo me riducono l'uso e le potenzialità del cervello. Spero che nessuno si offenda, ma ci aggiungo le adunanze, dove la ripetizione e il trattare gli argomenti senza la possibilità di controbattere o di esternare il proprio punto di vista, alla lunga addormenta i neuroni. Usare meglio il cervello è possibile se lo si fa lavorare, avendo sete di conoscenza a tutti i livelli, coltivare hobbies, imparare nuove lingue, esercizi fisici, mentali, matematica, logica, rompere gli schemi continuamente per attivare nuove connessioni neuronali.
      Fare paragoni tra il computer e il cervello non ha senso, il computer elabora dati precisi molto meglio di qualsiasi cervello, il quale invece è imbattibile per altri processi cognitivi e di astrazione. Il cervello avendo così tanti input da gestire in continuazione, deve per forza di cose approssimare e "fare finta" di svolgere certe funzioni, tu credi di ricordarti ad occhi chiusi cosa c'è nella stanza, ma è solo una
      sensazione, la realtà è che non puoi contare i libri in fila sul mobile o la sequenza dei colori, perchè il cervello non lo sa, fino a che non riapri gli occhi. Però avresti giurato di saperlo.

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  4. Interessanti aspetti. Ricordo che il nostro cervello ha un sistema di pulizia dei dati che durate il sonno "cestina" tutto ciò che non è necessario, e quindi pur avendo passato molti anni impegnati in molte belle attività, ne ricordiamo solo una minima parte. Inoltre tra le patologie che colpiscono l'uomo in poche famiglie vi è la totale privazione del sonno che porta le persone colpite a morire nell'arco di soli sei mesi, dato che il loro cervello ne risente in maniera irreversibile.
    Tutto questo per farci capire come il nostro cervello sia programmato ad eliminare tutti i dati non necessari, cosa ben diversa dall'essere concepiti per raccogliere enormi quantità di dati in una vita lunga milioni di anni, chissà forse arrivati in fondo, avremmo dimenticato l'inizio.

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    1. Mi hai fatto ricordare Lucio, le vecchie memorie FIFO (First In First Out), stesso principio ancora in uso per le memorie dei sistemi di videosorveglianza, una volta raggiunta la capienza massima le nuove immagini sovrascrivono man mano le più vecchie, la tua sarebbe la spiegazione di Isaia 65:17
      "Ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; le cose passate non torneranno in mente né saliranno in cuore. "

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    2. Forte questa cosa del cervello che cancella man mano le cose mi era sfuggita! È vero le videocamere di sorveglianza dei nostri uffici hanno una capacità di sette giorni, quindi ogni giorno nuovo cancella l’ottavo giorno precedente. E l’applicazione di Isaia 65 ci sta tutta è proprio azzeccata!

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